ENTRARE PRESTO IN UN'OTTICA DI SERVIZIO
di Il Sole 24 Ore
Parlano gli enti certificatori: chi sono, cosa vogliono, cosa offrono.
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Puntano tutto sulla valorizzazione di un servizio offerto rimanendo sempre più a stretto contatto con le aziende clienti.
Sono Icmq (+14,5% rispetto al 2006), Sgs (+12,8%), Certiquality (+12,7%) e Rina (+12,1%), gli organismi di centro classifica nella top ten degli enti italiani con certificati in aumento, accomunati da una crescita dei siti produttivi certificati superiore al 10%.
Prestazione che, per essere confermata in futuro – spiega Domenico Andreis, direttore divisione certificazione e servizi di Rina – dovrà poter contare su investimenti importanti “perché è un mercato che deve mantenere un livello di valore elevato, puntando sulla serietà con cui porsi nei confronti delle aziende. Il successo degli organismi di certificazione dipende dal successo dei clienti”.
Rina, aggiunge, “ha visto dei trend di crescita molto positivi, grazie alla presenza sul territorio e a un’ottica di servizio che vede la certificazione in un quadro integrato: dalla conformità pura alla condivisione delle sfide che i clienti dovranno affrontare sul mercato”.
Il futuro della certificazione, conferma Armando Romaniello, direttore marketing di Certiquality, va visto come “governance e compliance”, in un modello che per gli enti certificatori si traduce nella necessità di “offrire un vasto insieme di servizi, che vadano dalle certificazioni più diffuse agli schemi più nuovi”.
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La copertura capillare del territorio, spalla a spalla con le aziende partner, costituisce un chiaro vantaggio competitivo anche secondo Daniele Torsello, responsabile commerciale di Icmq:” La crescita dei certificati emessi da Icmq - sottolinea – conferma la tendenza delle aziende a prediligere un partner nel settore merceologico di riferimento, che sia in grado di garantire un approccio ad alto contenuto specialistico”.
Di conseguenza, “la crescita delle aziende certificate in Italia nel prossimo futuro sarà direttamente proporzionale al valore aggiunto che le stesse percepiranno sia dai contenuti dello schema di certificazione sia dal valore trasmesso dall’ente interessato”.
Proprio per questo Duilio Giacomelli, managing director di Sgs Italia e ammnistratore delegato per Sud Est Europa, mette in guardia contro il rischio di “depauperamento del livello professionale delle attività certificative”, puntando il dito sul “proliferare degli organismi di certificazione. Fenomeno che accentuerà tendenze negative già in atto, come la riduzione delle tariffe, tanto più che bisognerà mettere in conto una contrazione del mercato. Non dimentichiamo - conclude Giacomelli – che l’Italia è al secondo posto nel mondo dopo la Cina per numero di certificati. In futuro, a parte gli organismi di certificazione operanti a livello internazionale, il numero di attori locali è destinato a ridursi”.