FUOCHI D'ARTIFICIO, IL DECALOGO UNI
di Repubblica
Avvicinandoci al Capodanno, è meglio leggere questi consigli emessi dall'UNI e pubblicati da la Repubblica sull'utilizzo dei fuochi d'artificio.
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Sui 'botti' una recente direttiva Ue che però non è ancora stata recepita
Usare solo prodotti legali, acquistare giochi pirotecnici esclusivamente nei negozi autorizzati e mai sulle bancarelle, accenderli all'aperto e allontanarsi quando la miccia viene accesa, tenerli lontani dal proprio corpo: sono alcune delle principali regole per l'uso dei fuochi d'artificio suggerite dall'Uni (Ente Italiano di Unificazione) in vista di Capodanno.
Secondo una stima approssimativa, nell'Europa a 25 si verificano ogni anno circa 50.000 incidenti che richiedono cure mediche a causa di uno scorretto uso dei fuochi d'artificio. Tra le vittime molti ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, che riportano spesso danni alle mani e agli occhi. I Paesi con il maggior numero di infortuni sono Danimarca, Svezia, Norvegia e Gran Bretagna.
L'Uni è un'associazione costituita nel 1921 per stabilire delle norme comuni per l'industria meccanica; successivamente questo compito si è esteso a tutti i settori industriali. Fa parte dell'analogo organismo europeo (CEN) e internazionale (ISO). Gli standard Uni non sono norme giuridiche, ma la loro applicazione garantisce comunque un elevato e riconosciuto standard di sicurezza.
A livello europeo è stata recentemente pubblicata una direttava, la 2007/23/CE, che regola la commercializzazione dei fuochi d'artificio e prevede una nuova classificazione degli stessi. Tale direttiva non è ancora tuttavia stata recepita dall'Italia, e quindi vengono ancora decisamente in aiuto le norme tecniche UNI EN 14035, che stabiliscono i parametri di sicurezza per la progettazione, costruzione, imballaggio primario e prove dei fuochi artificiali.
Comprando fuochi d'artificio 'certificati', si ha la garanzia che si tratta di prodotti che "non possono accendersi accidentalmente per frizione o sfregamento", "la quantità di esplosivo è conforme ai pametri previsti per quel tipo di prodotto", "l'effetto pirotecnico è ritardato di alcuni secondo dall'accensione", "l'effetto pirotecnico e le eventuali fiamme si devono autoestinguere", "le impugnature abbiano una lunghezza tale da impedire le scottature".
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In ogni caso, è meglio seguire una sorta di 'decalogo d'uso' suggerito dall'Uni, per evitare conseguenze dannose che potrebbero derivare dall'uso dei 'botti': la prima norma è l'uso di fuochi legali, che quindi vanno acquistati nei negozi autorizzati e non su bancarelle o mercatini; vanno accesi all'aperto (tranne che si tratta del tipo più innocuo di prodotti, che sono appunto progettati per l'accensione all'interno delle abitazioni); tenuti in un luogo sicuro; non bisogna raccogliere fuochi inesplosi rimasti in giro; è meglio allontanarsi subito dopo l'accensione della miccia; non puntarli contro persone; leggere sempre le istruzioni di utilizzo; allontanarsi da fiamme libere (sigarette, candele, ecc.); tenere i giochi pirotecnici lontani dal corpo e in ogni caso mai in tasca.
La polizia dà ancora altri consigli per l'uso sicuro dei fuochi d'artificio: accendere un fuoco alla volta ed evitare che al momento dell' accensione ci siano altri fuochi vicini. Non indossare mai al momento dell'accensione giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive. Inoltre specifica che "fuochi autorizzati" significa che l'etichetta deve riportare il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice, la categoria e le modalità d'uso che devono essere seguite attentamente. Se questo talloncino non c'è sono da considerarsi fuochi proibiti.