L'ISTOGRAMMA - 7 STRUMENTI DELLA QUALITA'
L'istogramma fa parte dei famosi 7 strumenti della Qualità, impariamo ad usarlo
Una distribuzione di frequenze mostra quante volte si riscontri ogni valore all'interno di un certo set di dati. Per mostrare queste distribuzioni di frequenze lo strumento più utilizzato è l'istogramma.
L'istogramma assomiglia al comune diagramma a barre ma tra i due strumenti di rappresentazione esistono alcune differenze sostanziali ed una su tutte è che l'istogramma rappresenta solamente classi che non hanno tutte la stessa ampiezza.
Quando utilizzare un istogramma
L'istogramma è utile quando:
- i dati da rappresentare sono di tipo numerico
- si voglia visualizzare la forma della distribuzione dei dati per vedere se sia o meno normale
- si analizzi se un processo possa o meno soddisfare i requisiti del cliente
- si voglia determinare se gli output di due o più processi siano o meno diversi
- si voglia comunicare velocemente la distribuzione dei dati
- si voglia verificare se un cambiamento all'interno di un processo si sia verificato in un certo periodo
Procedura per costruire e utilizzare un istogramma
Gli step per disegnare un istogramma sono:
- raccogliere da un processo almeno 50 dati (punti) consecutivi
- iniziare a costruire l'istogramma prendendo in considerazione:
- il numero delle barre
- il range di numeri che deve essere rappresentato da ogni barra
- le etichette di spiegazione per ogni barra
- disegnare l'asse delle X e quello delle Y
- dare un nome ad ognuno dei due assi
- iniziare a disegnare l'istogramma facendo in modo che tra una barra e l'altra non ci siano spazi
L'analisi effettuata con l'istogramma
Prima di effettuare qualsiasi tipo di analisi basata sui dati riportati nell'istogramma, assicuratevi che il processo che state analizzando operi in condizioni di normalità. Nel caso in cui registraste eventi inusuali, infatti, la vostra analisi della forma assunta dall'istogramma probabilmente non potrebbe essere generalizzata perché legata ad un periodo particolare.
In assenza di condizioni anomale, invece, l'analisi della forma assunta dall'istogramma sarà alla base della nostra analisi.
Le tipiche forme dell'istogramma
Una distribuzione normale dei dati darà come risultato la curva a campana.
In questa tipologia di distribuzione i punti si dispongono graficamente specularmente a destra e a sinistra della linea di mezzeria.
Una formazione asimmetrica indica, invece, la presenza di un limite naturale.
La distribuzione a due picchi o bimodale ricorda le gobbe di un cammello perché gli output di due processi con distribuzioni differenti vengono fatti convergere in un solo set di dati.
La distribuzione plateau o multimodale si ha quando vengono combinati tra loro diversi processi tutti rappresentati da una distribuzione normale. Il nome di questo istogramma deriva dal fatto che, a causa dei molti picchi presenti tutti ravvicinati tra loro, il disegno sembra quasi rappresentare un altopiano.
La distribuzione a picco assomiglia alla distribuzione normale eccetto che per il fatto che essa ha un picco esteso ad una o due estremità.
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La distribuzione troncata assomiglia alla distribuzione normale ma senza le due estremità. Potrebbe rappresentare, ad esempio, il lavoro di un fornitore che, dopo aver creato una distribuzione normale del materiale prodotto, cerca - tramite un'ispezione - di separare ciò che ricade all'interno delle specifiche da ciò che si trova all'esterno.
Il risultato è che al cliente viene mandato solamente il materiale rappresentato dal cuore dell'istogramma, cioè il materiale che ricade all'interno delle specifiche.
PER SAPERNE DI PIU':
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