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TITTI88 Nuova recluta del forum
Registrato: 13/12/12 16:57 Messaggi: 1
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 5:04 pm Oggetto: accettazione materiali |
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Ciao a tutti mi chiamo Francesca e sono nuova del forum...
Ho un grosso dubbio (chi nn ne ha quando si parla di qualità....)
Ho appena terminato un audit ed il mio ''esaminatore'' mi ha fatto notare che non abbiamo una scheda di controllo per accettazione materiali...
Fino ad oggi il ns processo era questo:
-arrivo materiale
-controllo visivo
- ddt fornitore = ns ordine
- su ddt viene applicato il timbro: fornitura conforme
Invece ora il controllo deve essere riportato per iscritto!!
Voi come fate??
Mi potete indicare qualche modello?
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 5:14 pm Oggetto: |
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Ciao Francesca e benvenuta. Ti sposto nella sezione documenti.
Venendo alla tua domanda direi che il documento per l'accettazione dei materiali non è obbligatorio per la ISO 9001. Se, dunque, nel tuo campo non devi seguire normative più restrittive, puoi tranquillamente decidere di fare il controllo formalizzandolo come meglio credi. La cosa importante, a mio giudizio, è che sia riconducibile a una data e all'operatore che l'ha eseguito e che il criterio da seguire sia formalizzato in una procedura/istruzione di lavoro.
Il tuo operatore, seguendo i punti stabiliti nella procedura, opera il controllo. A controllo terminato, se non sono presenti problematiche, appone timbro, firma e data sulla vostra copia del DDT.
E in caso di fornitura non conforme? Oggi come vi comportate? Cosa compilate? _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA
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sly_1982 Maestro Oogway
Registrato: 24/10/12 08:28 Messaggi: 3556 Residenza: Provincia di Brescia
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 5:24 pm Oggetto: |
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Ciao Titti.
Se non è previsto un controllo dimensionale io ti direi che il timbro basta e avanza. Se c'è il controllo dimensionale invece devi dare evidenza del controllo sia per i requisiti della norma (deve esserci pure una rintracciabilità del lotto / materiale in ingresso ad esempio riferendoti al n°ordine di acquisto) sia per una eventuale necessità vostra interna.
Spero di esserti stato d'aiuto. Buona giornata! _________________ "La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 6:04 pm Oggetto: |
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La faccenda IMHO è un pelino più complessa.
Anche se il controllo è solamente visivo trovo sia utile e corretto documentare il controllo avvenuto e il criterio di campionamento , rifacendosi alla UNI ISO 2859.
Credo bene che il tuo auditor abbia rilevato la manchevolezza, su che base decidi quanti pezzi controllare ?
Dico questo per allargare un po' il discorso..
In ogni caso puoi tranquillamente usare excel, con i dati che ti interessano.
Per i modelli di riferimento prova a guardare in rete, altrimenti in 10 minuti te ne crei uno di tuo e sarebbe la cosa migliore.
Su queste schede di controllo per esempio ci puoi annotare anche osservazioni che le prossime forniture magari ti torneranno utili. _________________ In Lak'Ech !
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 6:33 pm Oggetto: |
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sly_1982 ha scritto: | Se non è previsto un controllo dimensionale |
Giusta obiezione. Avevo escluso la possibilità di un controllo della qualità approfondito perché Francesca parla di un generico controllo visivo quindi non penso sia il suo caso ma è sempre meglio verificare.
Poi, certamente, dipende da ciò che entra per l'accettazione ma, ripeto, non credo che qui si stia parlando dell'accettazione di qualcosa di complesso se a vista decido la conformità del materiale.
#34 ha scritto: | La faccenda IMHO è un pelino più complessa.
Anche se il controllo è solamente visivo trovo sia utile e corretto documentare il controllo avvenuto e il criterio di campionamento , rifacendosi alla UNI ISO 2859. |
L'evidenza del controllo la si ha con data e firma. Per quanto riguarda i criteri per svolgerlo, come ho scritto, vanno certamente definiti in una procedura/istruzione.
QualitiAmo - Stefania ha scritto: | ...e che il criterio da seguire sia formalizzato in una procedura/istruzione di lavoro. |
Forse stiamo confondendo procedura con modulo che ne evidenzi la corretta applicazione che è, mi sembra, il tema della domanda della nostra amica. _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 6:47 pm Oggetto: |
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Il n° di campionamento, in base all'LQA decisa, va (andrebbe) indicato articolo per articolo. Materialmente, da data e timbro cosa vedo ?
_________________ In Lak'Ech !
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1318 Residenza: Brescia
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 9:39 pm Oggetto: |
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Dato che il 4.2.4 è richiamato solo per le valutazioni dei fornitori e le eventuali azioni conseguenti, posso anche non avere registrazioni del controllo in ingresso.
Se qualcosa non va registro l'anomalia o la NC.
Concordo sia discutibile e poco utile (una schifezza insomma), ma il 7.4 della 9001 è così.
E' però indicato che devo dire cosa viene controllato e ogni quanto, cosa che posso fare con una tabella appesa nell'area di accettazione, o in procedura (io trovo più funzionale e "rassicurante" la tabella).
Tu metti un timbro "fornitura conforme", quindi dai anche evidenza del controllo, credo quindi che il problema sia che non è chiaro quali aspetti sono stati controllati: la "tabella" , ad esempio, lo chiarirebbe. |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1318 Residenza: Brescia
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Inviato: Gio Dic 13, 2012 9:58 pm Oggetto: |
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Titti,
scusa se mi permetto, ma sei sicura che il rilievo sia proprio così?
Perchè ripensandoci mi sembra strano che a fronte del timbro di conformità venga chiesto di "riportare il controllo per iscritto" su un altro "pezzo di carta".
Puoi fornire qualche informazione in più in merito a quanto ti è stato segnalato?
Magari trascrivi il rilievo.
Grazie |
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Fagus Forumista di Alta Qualità
Registrato: 17/05/11 13:04 Messaggi: 767
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Inviato: Ven Dic 14, 2012 2:00 am Oggetto: |
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Sooo da considerare a parer mio anche altri aspetti:
- il materiale è a specifica? Beh allora un controllo oltre il visivo ha il suo senso
- i COTS li controllo con piani campionari? Immaginate p.e. di aprire una rolla di 10000 resistenza SMD 0603... Se i costi di accertamento superano quelli di una eventuale NC nel processi successivi non ha senso fare una incoming inspection raffinata.
Rispetto il rilievo bisognerebbe vedere cosa prevedono anche le tue procedure; se prevedono oltre al timbro anche firma e data sei in difetto => cambia la procedura.
Per i COTS e tutto ciò che non è a disegno faccio eseguire solamente i controlli amministrativi e la verifica dei CoC; per la firma fa fede la registrazione sul gestionale. Nessun auditors (compresi quelli di 2^ parte) ha mai obiettato; l'auditor può anche dirti che manca la scheda controllo, ma non può obbligarti a stabilirne formato e modalità di registrazione, fatto salvo non vi siano obblighi di legge, ma allora si va sul cogente ed il discorso cambia. _________________ Agostino |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Ven Dic 14, 2012 9:12 am Oggetto: |
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#34 ha scritto: | Il n° di campionamento, in base all'LQA decisa, va (andrebbe) indicato articolo per articolo. Materialmente, da data e timbro cosa vedo ?
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I livelli sono due:
- procedura/istruzione/processo - decido cosa fare e come farlo (campionamenti compresi)
- modulo con data, firma, timbro e ceralacca - è l'evidenza che ho lavorato come stabilito
MikiMarru ha scritto: | E' però indicato che devo dire cosa viene controllato e ogni quanto, cosa che posso fare con una tabella appesa nell'area di accettazione, o in procedura (io trovo più funzionale e "rassicurante" la tabella). |
Sì, è un'ottima idea. In ambienti operativi (e anche negli altri) spesso funziona meglio tutto ciò che è facilmente sintetizzabile con foto, disegni, tabelle, schemi.
Fagus ha scritto: | Sooo da considerare a parer mio anche altri aspetti:
- il materiale è a specifica? Beh allora un controllo oltre il visivo ha il suo senso |
Hai ragione ma qui rientriamo in un Controllo Qualità che deve essere per forza di cose ben strutturato. Titti, però, sembrava parlarci dell'accettazione del classico pallet con tot pezzi del prodotto XYZ a catalogo. Controllo che le confezioni siano integre, le conto per vedere se il quantitativo corrisponde con l'ordinato, verifico che il codice sia quello corretto e ho finito. Un'accettazione basata sul controllo visivo per me è questa.
Titti, dicci se stiamo andando completamente fuori dal seminato! _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Ven Dic 14, 2012 11:02 am Oggetto: Re: accettazione materiali |
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TITTI88 ha scritto: | Ciao a tutti mi chiamo Francesca e sono nuova del forum...
Ho un grosso dubbio (chi nn ne ha quando si parla di qualità....)
Ho appena terminato un audit ed il mio ''esaminatore'' mi ha fatto notare che non abbiamo una scheda di controllo per accettazione materiali...
Fino ad oggi il ns processo era questo:
-arrivo materiale
-controllo visivo
- ddt fornitore = ns ordine
- su ddt viene applicato il timbro: fornitura conforme
Invece ora il controllo deve essere riportato per iscritto!!
Voi come fate??
Mi potete indicare qualche modello?
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE |
Vorrei capire meglio.
La verifica che fate è solo documentale? Controllate le quantità?
Il timbro che mettiamo noi è "accettato con riserva", il che denuncia la nostra diffidenza sul materiale ricevuto.
Nel mio settore tutto il materiale è accompagnato da certificati bellissimi, il che non impedisce di scartare tonnellate dello stesso materiale per difetti rilevabili solo "dopo" la lavorazione. Ergo non ha molto senso controllare il materiale prima di metterlo in process.
Inoltre in 9 anni non ho MAI trovato materiale con dimensioni fuori specifica. _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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Fagus Forumista di Alta Qualità
Registrato: 17/05/11 13:04 Messaggi: 767
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Inviato: Sab Dic 15, 2012 12:44 am Oggetto: |
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QualitiAmo - Stefania ha scritto: |
Hai ragione ma qui rientriamo in un Controllo Qualità che deve essere per forza di cose ben strutturato. Titti, però, sembrava parlarci dell'accettazione del classico pallet con tot pezzi del prodotto XYZ a catalogo. Controllo che le confezioni siano integre, le conto per vedere se il quantitativo corrisponde con l'ordinato, verifico che il codice sia quello corretto e ho finito. Un'accettazione basata sul controllo visivo per me è questa. |
Stefania,
quello che descrivi per me è un controllo di carattere amministrativo; un controllo visivo prevede a mio parere almeno la verifica sul prodotto di una caratteristica di tipo non dimensionale (es. una serigrafia eseguita senza sbavature). _________________ Agostino |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Lun Dic 17, 2012 9:14 am Oggetto: |
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Fagus ha scritto: | Stefania,
quello che descrivi per me è un controllo di carattere amministrativo; un controllo visivo prevede a mio parere almeno la verifica sul prodotto di una caratteristica di tipo non dimensionale (es. una serigrafia eseguita senza sbavature). |
Nel tuo caso è verissimo, Fagus, ed è per questo che dobbiamo sapere come è impostato il processo di accettazione da Titti.
Ci sono aziende dove chi riceve la merce ha ricevuto un certo tipo di formazione ed è in grado di assumersi almeno l'onere dei controlli più elementari con il camion ancora lì mentre altre preferiscono mandare subito via il camion e affidare il ritiro della merce (con riserva) a personale senza formazione specifica per farlo poi controllare da un dipartimento dedicato.
Non esiste una sola regola, non esiste una sola terminologia e non esiste un solo campo di applicazione (dipende, ad esempio, dai prodotti che siamo soliti ricevere).
Titti...se ci sei, batti un colpo! _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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