Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Dario l'argomento mi interessa moltissimo ma, dico la verità, ho capito poco del perché, a tuo giudizio, la meritocrazia non sempre funzioni a dovere.

Il mio era un discorso molto, molto generico e intendeva solo che sarebbe bene che si ricominciasse a riconoscere alle persone valide la loro bravura, facendo loro occupare quei posti dove ora troviamo i soliti noti raccomandati.

Certo non è semplice fare delle valutazioni oggettive e il rischio della soggettività (più o meno innocente) è sempre in agguato ma da zero a 100 di cammino da fare ce n'é. Mi basterebbe arrivare a 50 e sapere che, almeno, ci stiamo provando!
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[dario]

Mi spiace se non sono riuscito a spiegarmi.
Nel caso reale che ho citato, la meritocrazia era pianificata (potenzialmente possibile) ma non applicata, per perversioni del sistema.
Se hai un sistema performante ma non lo usi (o non lo puoi usare) ecco che il sistema perde ogni valore.
Nel caso che citavo in effetti la meritocrazia era solo di facciata. Così NON funziona.
Non funziona nemmeno in carti casi particolari, dove sarebbe troppo difficile misurare in modo corretto e trasparente, quindi difendibile, il merito.

Ne abbiamo anche parlato nel forum. Ricordi il collega che cercava un metodo per misurare l'efficienza dei turni in produzione continua su processo continuo?
Altro esempio? Un unità di ricerca composta da ottimi giovani ricercatori junior, che magari senza piena consapevolezza dei risultati scoprono della ottima conoscenza (formulazioni di valore per esempio). Chi ha il merito? Il trombone di questa mattina, che fa la sua bella pubblicazione... e raramente condivide il merito con i junior researcher...
OK?
Mi piace il discorso generico, ma appena mi calo nella pratica scopro cose orrende... ma trnq, seguo e approvo tutto il tuo discorso.

[Hanuman]

Ho visto molte realtà in Italia che sono certificate 9001 e a mio parere la qualità (la norma e le metodologie) si applicano meglio e più facilmente laddove il management è consapevole che l'azienda è fatta di persone. Le persone sono la risorsa più preziosa e quei manager che sanno gestire, motivare e dare la direzione strategica ai loro dipendenti fanno "la qualità" meglio e più facile degli altri. Tutto parte dall'alto. In tante aziende c'è un RSQ che fa le scartoffie per quando vengono quelli dell'ente di certificazione e per il resto l'azienda va avanti come può. Pochi manager lo capiscono questo, sono troppo presi a raggiungere gli obbiettivi del fatturato. Vedo tanto in giro anche aziende che assumono in base a criteri sbagliati - pratica che poi va a incidere severamente sulla qualità, sui processi. Molte aziende che hanno personale superfluo in certi processi e in altri mancanza di personale. Non hanno ben definiti i ruoli e sopratutto non c'è un piano di back-up per i ruoli chiave (esempio: c'è solo uno che sa bene un processo e non c'è un altra persona di back-up) - questo entra nella gestione del rischio.
La norma 9001 sembra tutta una bella teoria ma chi la mette in pratica "spacca" (come dicono i giovani).
_________________
Daniela

[QualitiAmo - Stefania]