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[L'Ospitale]

appena arrivato e già vi pongo un quesito (ho fatto una breve ricerca ma senza frutto).

Esistono dei criteri di accettabilità delle misure?

mi spiego meglio.
Il software venduto dalla mia azienda gestisce la dichiarazione delle quote misurate sui campioni (lavoriamo con aziende metalmeccaniche, ma il concetto è espandibile) sia attraverso strumenti con uscita digitale sia con dichiarazione diretta dell'operatore su un terminale touch screen.

Capita sovente che gli errori di misura siano dettati più da un errore di digitazione che di reale misurazione. (es. valore misurato 602 con un valore nominale di 60)
volendo limitarli, esiste un criterio per cui è corretto non accettare il valore dichiarato perché palesemente fuori scala?

grazie in anticipo, spero di essere riuscito a spiegarmi

[sly_1982]

Ciao Stefano.
Non conosco il tipo di software, ma potrebbe bastare una formattazione condizionale.

Nell'ambito in cui lavoro, l'inserimento dei valori è automatico, con postazioni SPC per la registrazione dei controlli. Nei software sono presenti le tolleranze delle specifiche, e vengono cacolati (in uso) i limiti di controlli, con i relativi CP e CPK. A volte succedeva che l'operatore sbagliasse a pestare il pedale per il consenso della misura (in pratica il pedale dà il consenso alla registrazione della misura), così da inserire valori completamente fuori da ogni logica.
Soluzione: Il software prevedeva l'inserimento di un limite di accettazione della misura, per evitare questi errori di inserimento dei dati. Si è deciso, ad esempio per la quota dell'altezza, di impostare la tolleranza di -1 mm sulla tolleranza minima e +1 mm sulla tolleranza massima, e il problema si è risolto da sè, perchè le misure vengono registrate, ma non considerate nei controlli e nell'SPC.
Capita ancora l'errore, nella fretta, ma è raro. In questi pochi casi è l'operatore che mi avvisa e io provvedo a modificare la misura.

Era questo che intendevi?
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"La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden

[L'Ospitale]

Ciao sly_1982,
in effetti ripensandoci mi stavo già dando una risposta.

il grosso problema, nelle realtà che vedo, è la libertà di digitazione. se ragioniamo in termini di classi di tolleranza automaticamente ho già limitato.
quel +1 mm e -1 mm è fondamentalmente l'errore accettato dato dallo strumento, giusto?

il fatto di scartare automaticamente la misura viene segnalato all'operatore dalla macchina? se sì, come?

(ovviamente lo scopo finale è far sì che all'RGQ in ufficio non arrivino un numero enorme di false segnalazioni di misure fuori tolleranza, e che le carte di controllo e i CpK siano già il più possibile attendibili, senza dover tornare a metterci mano).

grazie mille della risposta! molto prezioso

[#34]

Nel mio software quando inserisci una misura fuori tolleranza, indipendentemente da quanto lo sia, appare una videata rossa con scritto "MISURA NON CONFORME", e per proseguire con la registrazione delle misure devi prima cliccare su "PROSEGUI" sempre nella videata rossa.
Premesso questo, chi inserisci i valori è responsabile di questo nel senso che non inserisce i valori come un automa, è capace di leggere le carte, lavora in autocontrollo. Quindi se inserisce 10 al posto di 1 il sistema va si blocca, lui deve per forza vedere cosa c'è che non va e se anche proseguisse vedrebbe la deriva delle carte di controllo, motivo già di per se stesso più che sufficiente da bloccare la produzione/rompilotto e capire cosa è successo.
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In Lak'Ech !

[L'Ospitale]

[sly_1982]

Rimanendo nell'esempio che ho fatto per la caratteristica dell'altezza, le nostre tolleranze sono generalmente di +/-0,25mm. Il fatto che impostiamo +/-1mm è una cosa soggettiva, nel senso che generalmente un'altezza è fuori tolleranza già con il centesimo. Quando è 1 mm oltre la tolleranza significa che si sta misurando altro.

Nel software che utilizziamo, un po' datato, la misura rimane comunque registrata, non rientra nel campione statistico dei 5 pz (ci saranno 6 misure di cui solo le 5 buone vengono conteggiate), e la registrazione viene visualizzata con un riquadro di colore grigio per evidenziare che è stato inserito un valore estraneo alla caratteristica di misura. Ovviamente questo dato non rientra nel Controllo Statistico di Processo.
Le misure Non Conformi, invece, vengono visualizzate in rosso. I punti fuori controllo danno l'allarme sulla carta X o sulla carta R, e rimangono segnalati solo sulla carta di controllo.
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[L'Ospitale]

[2p71828]

dalla mia esperienza e lotta quotidiana:

- Se un dato è fuori tolleranza oppure non rientra nella media +/- 3 sigma (o quello che volete) potete solo mettere un avviso all'utente di confermare la misurazione

- Dati fuori di 1 o 2 mm non sempre sono errori da parte dell'utente! quindi eliminarli a priori è rischioso
[
a) mi sono capitate forniture con tolleranze centesimali fuori di 1mm
b) a volte gli strumenti "sfarfallano". Mettere filtri significa non poter vedere il problema. Mi è capitato con macchine da 80'000 euro di vedere questi sfarfallamenti che mi hanno fatto scoprire bachi software e hardware altrimenti inimmaginabili
]

-Nelle carte di controllo vanno riportati anche i fuori tolleranza, altrimenti si genera un documento per far credere all'auditor che tutto vada bene
[ nota ai margini:
e' credo comune che un punto fuori tolleranza implichi necessariamente un processo fuori controllo . Ciò è falso in quanto potrebbe essere stato generato naturalmente dalla distribuzione gaussiana, per esempio, essendo un punto della coda.
]
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