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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Mar Lug 14, 2015 2:19 pm Oggetto: Lo stipendio non ripaga il merito |
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Italiani insoddisfatti e demotivati.
Molti dipendenti lamentano un’eccessiva discrezionalità negli aumenti.
L'articolo è de: "La Stampa".
Pochi, complicati e senza criterio. E’ la sintesi che i lavoratori italiani fanno sui soldi che entrano nelle loro buste paga a fine mese.
In una scala da uno a dieci, i dipendenti privati danno un voto negativo alle aziende: 3,9, nemmeno un 4. Ma non è solo un problema di quantità degli stipendi: con questa risposta di pancia gli italiani si dichiarano insoddisfatti sull’intero pacchetto retributivo, fatto di elementi monetari, ma non solo.
Solo un lavoratore su tre esprime un giudizio di media soddisfazione; solo il 3% dichiara di essere pienamente soddisfatto del proprio pacchetto retributivo.
(...)
Per esempio, qual è la percezione di equità interna dei lavoratori italiani? In altri termini, esiste una giustizia retributiva all’interno delle aziende a parità di ruolo ricoperto? L’indice 4.9 rivela che i dipendenti italiani non prendono una posizione netta (negativa o positiva).
Il 52% si trova d’accordo con questa affermazione, mentre il 48% dà un giudizio negativo.
Anche nella equità esterna non si sbilanciano troppo: il voto complessivo è 4,7. Chi ritiene di essere retribuito equamente rispetto al mercato è il 48% dei rispondenti, il 52% dà un giudizio negativo. Pessimo è il voto
registrato sul rapporto tra retribuzione e contributo personale. Solo un lavoratore su tre ritiene di essere retribuito in maniera adeguata al contributo fornito, mentre una percentuale elevatissima di lavoratori
(il 30,9%) si dimostra in totale disaccordo.
Il mancato riconoscimento economico è un tarlo che mina le motivazioni, una delle prime ragioni per dare le dimissioni.
Nelle aziende in cui vi è un sistema di incentivazione trasparente e formalizzato individuale, la percezione di un collegamento tra contributo e retribuzione è molto alta. La sola presenza di un elemento variabile del pacchetto retributivo aumenti la percezione di allineamento tra prestazione lavorativa e retribuzione.
Infine, si è chiesta la percezione sulla meritocrazia in azienda. L’opinione è piuttosto negativa (indice a 3.8). Solo il 7,8% ritiene che vi sia vera meritocrazia nella propria azienda, mentre il 32,0% ritiene che
non sia per nulla applicata. La presenza di un sistema di incentivazione individuale determina una maggior percezione di meritocrazia da parte dei lavoratori, in quanto collegata a obiettivi.
La presenza di un sistema di contrattazione aziendale abbassa il livello di percezione di meritocrazia: un sistema che garantisce una quota fissa per tutti, non riconosce le situazioni dove il merito dei singoli possa essere premiato. Escludendo la retribuzione fissa (che è la leva principale dichiarata dai lavoratori), le principali voci ambite non monetarie sono: lo sviluppo di carriera, l’aspetto formativo e la relazione positiva con i colleghi. La flessibilità degli orari e il bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata sono aspetti fondamentali nella scelta di un posto di lavoro. _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA
IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO
HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO? |
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#34 Veg-Quality
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Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Mar Lug 14, 2015 2:27 pm Oggetto: |
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Cos'altro aggiungere..
Mi sarei fermato già alla prima riga, insoddisfatti e demotivati, colpito ed affondato.. ![Surprised](images/smiles/icon_e_surprised.gif) _________________ In Lak'Ech !
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mascalzone79 Masaniello della qualità
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Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mer Lug 15, 2015 11:01 am Oggetto: |
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La storia della mia vita, insomma... ![pianto23](images/smiles/cry_0.gif) _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
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rhox Forumista classe "oro"
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Registrato: 05/05/15 12:57 Messaggi: 2134 Residenza: Prov. Torino
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Inviato: Mer Lug 15, 2015 11:22 am Oggetto: |
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al di là che spesso sento/vedo gente lamentarsi del suo stipendio (e spesso mi ci metto in mezzo anche io) perchè basso rispetto alla mole/responsabilità richieste..
la soluzione per voi quale sarebbe?
- un aumento di stipendio (sulla base di quali parametri?)
- una diminuzione del lavoro/responsabilità
ho visto succedere alle persone attorno a me situazioni tipo: mi oberi di lavoro? ti chiedo l'aumento, me lo concedi e dopo di che ti senti autorizzato a caricarmi di altro lavoro perchè "con quello che ti pago"..
oppure al cambio di azienda contratti per uno stipendio più alto con un mansionario generico. poi arrivi lì e visto che già ti danno tot soldi per una persona che faceva quello ci provano a caricare qualcosa in più (tanto all'inizio col periodo di prova solitamente non ti lamenti, sei spaesato, non riesci a capire il caos che regna sovrano, ecc) e spesso ti fai fregare. e voilà sempre il gap incolmabile..
mi chiedo sempre se in certe situazioni in cui tanti si è oberati di lavoro non convenga di più tenere pari stipendi e investire i soldi in una nuova assunzione che aiuti a scaricare, piuttosto che darti qualche soldo in più e poi cercare di recuperarli in un altro modo. |
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Guerra Forumista classe "oro"
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Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Mer Lug 15, 2015 11:47 am Oggetto: |
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Si può discutere per principi e quindi filosofeggiare oppure attenersi alla realtà.
Stabilire i parametri per decidere se uno stipendio sia equo è cosa complessa.
Credo vi siano cose nella vita di ogni giorno e nel lavoro irrinunciabili:
il rispetto (prescinde da ogni mansione, titolo di studi, capacità);
la professionalità (non ha prezzo).
Lavoro poco e male perchè sono pagato poco, non è professionalità.
Ti pago di più quindi puoi lavorare di più, non è avere rispetto.
Purtroppo l'economia ha sempre meno umanità; il lavoratore è sempre più assimilabile ad una vite/bullone da inserire in una macchina più grande.
Ci sono macro colpe e colpe singole, come l'avidità di certi imprenditori.
Di conseguenza lo stipendio assume vari significati che dipendono da che parte sta chi ne parla. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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Slender Man M.A.S.P.
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Registrato: 20/04/12 14:28 Messaggi: 3222
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Inviato: Gio Lug 16, 2015 11:42 am Oggetto: |
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E' come parlare di nuove politiche di sostegno psicologico per i parenti in ospedale a un convegno sulla chirurgia di guerra.
Se la dinamica prevalente è "lavoro qui perche' non ho alternative" la porta è aperta a ogni tipo di aggiornamento verso il basso dell'offerta, con le conseguenti frustrazioni e lamenti.
Se invece io ho alternative, mi pongo nei confronti del datore di lavoro in un modo piu' "paritario". E' un contratto a prestazioni incrociate e reciproche (ed è il minimo) condite, se l'atmosfera è buona, da qualche "quid" in piu' (dai due lati).
E' vero che la realtà di oggi dice che non ci sono molte alternative. E' anche vero che molta gente adora lo status quo e ha paura del cambiamento. L'insieme di questi due fattori mette il dipendente nelle braccia del datore di lavoro ("le parole sono importanti!!!!", diceva quello là).
Chi ha interesse a cambiare lo status quo non è certamente chi ha il coltello dalla parte del manico. Per cui l'unica via che vedo percorribile è addestrarsi alla mobilità. Cercarla, inseguirla, costruirla. E iniziare finalmente a considerarsi "mercenari", o se preferite "professionisti", e non dipendenti. _________________ "It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description) |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Gio Lug 16, 2015 11:55 am Oggetto: |
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se non hai un muto da pagare con l'alternativa a 200km! _________________ =fixed(exp(1);5)
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Slender Man M.A.S.P.
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Registrato: 20/04/12 14:28 Messaggi: 3222
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Inviato: Gio Lug 16, 2015 11:59 am Oggetto: |
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2p71828 ha scritto: | se non hai un muto da pagare con l'alternativa a 200km! |
esatto. in quel caso non puoi che sperare in un beau geste del datore di lavoro. perche' lui sa che se non lo fai, tu resti comunque. ed è normale, logico che sia cosi'.
come è logico che lui non lo faccia. e che poi la gente si lamenti, sempre stando li', perche' cosi' vanno le cose. _________________ "It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Guerra Forumista classe "oro"
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Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Gio Lug 16, 2015 2:26 pm Oggetto: |
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E' vero, ma ci sono varie motivazioni non solo la "pigrizia" o la ricerca della serenità data dalla "certezza" del posto.
Certuni potrebbero avere anche altre problematiche e non voler aggiungere ulteriori pensieri. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Guerra Forumista classe "oro"
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Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Gio Lug 16, 2015 2:38 pm Oggetto: |
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Certo. C'è anche la categoria di persone mai contente. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
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