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TS 16949 basata sulla ISO 9001:2015

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Gio Feb 26, 2015 10:58 am    Oggetto: TS 16949 basata sulla ISO 9001:2015 Rispondi citando

La IATF (International Automotive Task Force) ha annunciato che la revisione della TS 16949 sarà basata sulla ISO 9001:2015.
Un motivo in più per seguirne la revisione.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Gio Feb 26, 2015 12:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa non la sapevo: grazie Stefania

...del resto la cosa mi sembra logica e la task force sarà contenta di fare questa revisione. "Finalmente - diranno questi - il tipo di organizzazione che noi sosteniamo da sempre viene passato, ed imposto, ai nostri fornitori che si accultureranno un pochino di più".

Loro godranno come dei porcellini dopo aver sentito che la 2015 richiede una "cultura basata sull'analisi dei rischi ".... perchè il loro pensiero sarà corso al fatto che finalmente i loro fornitori capiranno per bene e applicheranno seriamente la PFMEA e tutta la serie di controlli a consuntivo, ma anche preventivi come il PPAP, e prenderanno sul serio la gestione degli strumenti (sperando, senza che loro lo impongano, che si comperino le macchine a controllo 3D con i SW che fanno le analisi statistiche, con tanto di report da inviare loro per lo studio delle tendenze e derive.

Continueranno a fregarsene comunque di qualche processo di supporto e la filosofia che ci sta sotto, come quello della gestione del personale, se non con la speranziella che i loro fornitori ingabbino ulteriormente il personale visto come schiavetto da incolpare ed "addestrare" se notano delle deviazioni anche minime dello standard produttivo.

Speriamo che questo mio ulitmo "concern" sia solo frutto della mia innata diffidenza, corroborata dall'esperienza, che i miei 45 anni di lavoro mi hanno messo sulle spalle, ....ma dubito!
Ciao
Paolo
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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Ven Feb 27, 2015 6:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

certo che la nuova TS seguirà la ISO 9001:2015!

peccato che la stessa IATF imponga di seguire anche i loro regolamenti che vanno ben oltre i requisiti della attuale TS 16949 e comunque si debba sempre essere conformi ai requisiti speciali del cliente, per cui le cose non cambieranno affatto (il grado di dettaglio di tutti questi requisiti, che non si trovano esplicitati nella ts 16949, lasciano poco margine per analisi del rischio).
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jonnblaze
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MessaggioInviato: Sab Giu 06, 2015 6:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io insisterei col venditore dopo aver capito se la parvenza di conformità dei secondi due tipi di certificato è discutibile con il certificatore, al quale puoi certamente spiegare la cosa inviando a lui la copia del certificato che ti avrà inviato il venditore come sopra e chiedendogli un parere.
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 9:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Jonny blazer e, ovviamente, anche a 2p71828.
2p sottolinea che la TS 16949, cosi' come è adesso, è ampiamente superata dal regolamento IATF ....speriamo che l'adeguamento alla 2015 riduca di molto le differenze ...e non solo per l'analisi del rischio, ma anche per tutto il resto che, purtroppo, non frega nulla ai clienti pirati dell'automotive.

Certo c'è il rischio che questi fornitori vogliano solo sistemare la carta come dice la 2015 (vedendo in essa una liberazione dai requisiti cartacei, dato che deve sparire il manuale e modificare le procedure, ma aumenteranno le richieste di uso di indicatori seri.... che farebbe il loro gioco, per entrare nelle aziende e farla completamente da padroni).

Il fatto che con il regolamento IATF usato come clava, serva a loro per diventare sempre più padroni delle piccole/medie aziende loro fornitrici, non cambierà affatto, anzi, come dicevo, sarà rinforzato!

Queste aziende secondo me devono trovare la forza e la voglia (sopratutto) di mostrare ai grandi pirati dei dati falsi (si calcolino pure gli indicatori giusti per loro opportuna conoscenza, ma guai a trasmetterli al pirata di turno!!.
Faccio un esempio: dal n° di pezzi consegnati, loro possono risalire al costo /pezzo, che dopo qualche anno, loro vogliono ridurre (per aumento della efficienza/apprendimento acquisiti), come stanno gia facendo da secoli!

Se invece per loro non si aumentano le quantità prodotte (per loro, ma si vendono cose simili ai loro grandi concorrenti), bisogna organizzarsi a non far entrare i loro ispettori in qualche "reparto studi top secret" per non dire loro cosa fanno li dentro (la produzione della concorrenza), allora possono proteggersi con indicatori fasulli (uguali a quelli dell'anno precedente, ma solo nei reparti visibili) ...occhio anche a non dare dati sugli acquisti, o magazzini, o in qualche altra parte dell'azienda che può sembrare innocua, ma che può far rlievare loro che li state fregando peggio di loro!

Scrivo quersto perchè qualche decennio fa ho visto un grande pirata italiano far esattamente ciò che riporto qui sopra; il bello è che solo 4-5 anni fa ho visto ripetere la stessa cosa ad un grande pirata mondiale... e l'azienda che avevo riorganizzato molto bene (a detta del suddetto piratone) è arrivata sull'orlo della chiusura, grazie ai loro magheggi!: il mondo è sempre uguale, se non peggio!
Paolo[/u]
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 12:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

jonnblaze è un fake che ha solamente voglia di pubblicizzare alcuni siti che ho tolto dalla sua firma in calce.
Ora provvedo a cancellare l'account.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Slender Man
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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 12:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'ho già detto ma prendo l'occasione per tornarci su.

Azienda F fornitore propone ad azienda C cliente i suoi prodotti.
L'azienda C risponde dicendo che esiste una lista di requisiti R che l'azienda F deve dimostrare di avere, e una lista di condizioni Q che l'azienda F si deve impegnare a rispettare.

Ma non sarebbe tanto meglio per l'azienda F leggersi PRIMA la lista dettagliata di R e Q, e decidere che non fa per lei, che non ha alcuna voglia di sottoporsi a queste condizioni vessatorie, e rivolgersi ad altri settori?

Invece qui l'azienda F ACCETTA le condizioni, dice all'azienda C "manda pure il tuo auditor per verificare i requisiti", e poi si organizza per raccontargli il falso quando questo arriva.

A parte il fatto che come Paolo sa benissimo è molto difficile passare dati falsi a un auditor ISO TS con un filo di esperienza, e soprattutto sostenerli nel tempo... e le conseguenze possono essere MOLTO gravi. Ma MOLTO. E parlo di continuità aziendale, non di un cliente perso.

Ma ammettiamo che ci si riesca, sono questi i consigli che su un forum pubblico un neofita deve sentire?
Non riesco ad accettarlo, mi dissocio con le manine alzate.

Poi oh, sarà che per tanto di quel tempo io ero quello li', quello che si cerca di fregare. Sarà per quello, sarà orgoglio mascherato. Pero' non lo accetto.
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 9:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vedi Slender: non so, e non ho nessun elemento per dire il contrario, se tu personalmente sei una persona che si rivolterebbe lo stomaco pur di far chiudere ad un fornitore la sua azienda pur di avere uno sconto di poche lire per pezzo.
Quello da fregare sei stato tu per un po'...ma ti sei reso conto che tu facevi il boia?: ho visto io la gente piangere perchè il boia li aveva messi sul lastrico!
Ultimamente ho protetto io un mio cliente perchè un boia, che rappresentava uno dei più grandi gruppi dell'automotive mondiale, gli aveva fatto fare tutto lo studio tecnologico per passare il PPAP di un pezzo molto interessante (la testata di un motore di un SUV ora in strada) che lui gli ha fatto fare, sbandierandogli sotto il naso una commessa da mezzo milioni di pezzi.

Sai che il boia ha aspettato che il titolare ed il sottoscritto fossimo assenti per portare un visitatore (un brasiliano) a visitare la fabbrica (io riuscii a non farlo restare dentro che pochi minuti e farli sbattere fuori, dopo che al telefono mi avevano contattato, ed io gridando ingiunsi loro di cacciarlo fuori con le buone maniere, si intende!).

Avevo ragione io: il boia aveva il compito di portare dentro l'imprenditore brasiliano, a cui loro avevano già passato la commessa perchè costava meno, per copiare i metodi di lavoro. [non ci riuscì, ovviamente, ma sappiamo che dovettero largamente modificare le tolleranze di quote a volte contrastanti, perchè solo noi eravamo riusciti a passare il PPAP, nonostante la loro caparbietà nel negare l'innegabile di relaxations assolutamente logiche]

E credi che io vada per il sottile contro questi boia? ...ma fammi il piacere, per favore!

Scusa sai, ma con quelli che giocano sporco non si può andare a porgere l'altra guancia: il raccontare loro palle invereconde io lo considero un atto di giustizia e serietà!
Ciao, con tutta la stima che ho di te!
Paolo

PS : raccontare il falso al boia ovviamente non è facile, ma se propongo lavori simili alla concorrenza senza dare l'accesso alla parte dello stabilimento in cui faccio studi/produco per altri, è uno scherzo da ragazzi dirgli che noi produciamo n° pezzi/ora da consegnargli nei lotti concordati anche se ne produciamo di più (nelle macchine dello stabilimernto a cui lui non ha accesso), ma che inviamo le quantità contrattualmente definite all'inizio, senza variazioni per tutto il tempo della fornitura!.


L'ultima modifica di Paoloruffatti il Dom Giu 07, 2015 10:37 pm, modificato 1 volta
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 9:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scusa Slender, vedo ora che tu ti stracci le vesti a manine alzate, perchè io insegno ad un giovane che inizia a fare il furbo.....
Chi di grazia dovrebbe dirgli di sfurbirsi? ...la mamma?
dai!!......
Paolo
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2015 10:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scusa se leggo a spizzichi e bocconi la tua sdegnata risposta, ma stavo facendo dell'altro e non ho prestato molta attenzione a quello che scrivevi

Tu ad esempio dici che:
Citazione:
Ma non sarebbe tanto meglio per l'azienda F leggersi PRIMA la lista dettagliata di R e Q, e decidere che non fa per lei, che non ha alcuna voglia di sottoporsi a queste condizioni vessatorie, e rivolgersi ad altri settori?
.
....mi stupisco io che tu parli con tanta ingenuità.

Non c'era nemmeno l'ombra di condizioni vessatorie!

Se un grande nome dell'automotive internazionale mi propone di avere un certo numero di fusioni da lavorare, pagare attrezzature e altri costi + ovviamente i costi delle lavorazioni fatte per giungere al PPAP e noi italiani ci risusciamo con dei sistemi che loro stessi avevano giudicato "geniali", sempre sicuri di ottenere la commessa più volte sbandierata, tu cosa avresti fatto?
Declinare l'offerta, dici!...ma sei matto?, ......scusa messa cosi chiunque avrebbe accettato la sfida, visto che si trattava di milioni di US$

L'unica cosa che ho proposto io di fare, per assicurarsi in qualche modo, è stato di rifiutare di accettare di dare loro la proprietà delle attrezzature, altrimenti si sarebbero portate via anche quelle...ed il successo del PPAP era dovuto proprio alla genialita e alle regole esecutive ed operative delle attrezzature (che permettevano di risparmiare un sacco di tempo ed evitare tante possibilità di errore); si risparmiavano, infatti, due piazzamenti, potendo lavorare in verticale 4 pezzi per volta su entrambi i lati!.
Loro non hanno avuto nemmeno i disegni di tali attrezzi (su mio consiglio)... e anche se li avessero avuti non sarebbero riusciti a conoscere le tante modifiche apportate e registrate a parte!.

Il fatto che il brasiliano abbia poi ottenuto la commessa, non avendo certamente le capacità di lavorare come noi italiani, è la prova lampante che loro avevano premeditato la fregatura da darci, usando la caparbietà a negarci le relaxations ragionevoli che noi proponevamo.

Sicuramente i poveri brasiliani avranno fatto le lavorazioni pezzo per pezzo , all'anima del PPAP, impiegandoci più del quadruplo del tempo (ma tanto la manodoperà li non costa niente)
Ciao
Paolo
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MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2015 11:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Tema interessante. Non vorrei diventasse un contradditorio, quindi aspetto altri punti di vista prima di rispondere.
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MessaggioInviato: Dom Giu 14, 2015 1:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

beh, peccato.

facciamo che lascio stare. penso che quello che intendevo si sia capito.
il resto onestamente vira sul personale ed è ai confini dell'irricevibile.
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MessaggioInviato: Mar Giu 16, 2015 11:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Salve a tutti e scusate il ritardo

premetto che la ISO TS e la maggior parte dei regolamenti/direttive aiag danno un senso compiuto alla certificazione e la pongono sicuramente a un livello superiore come requisiti minimi rispetto alla 9000.

detto questo vi sono molte anomalie che andrebbero corrette:

la maggior parte dei commerciali e degli acquisti non sanno quasi nulla della ISO TS anche se si atteggiano da esperti, da cui lo scambio di informazioni rasenta i film di Totò.

La ISO TS è pensata per produzioni di massa dove una o più linee lavorano incessantemente su uno o una famiglia di prodotti. Ribaltare le aspettative su produzioni saltuarie di qualche settimana all'anno con linee non dedicate diventerebbe particolarmente gravoso, ma per facciata deve risultare

Per norma il cliente ha sempre ragione e il fornitore deve sempre adeguarsi (vedi esempio cad, costo 8D etc), ovvero la norma non è basata sulla collaborazione.

Gli auditor tendono a chiedere molto di più di quanto venga fatto nella casa madre. Se da fornitore potessi cambiare cappello e fare io l'audit agli attuali clienti quasi nessuno passerebbe indenne.
Perchè, a parte una serie di indicatori di facciata, dei bei locali, un po' di lean, 5S, 6sigma etc, quando si entra nel tecnico/pratica le "castronate" sono così tante che ti viene da domandarti come facciano ad andare avanti.

I punti che mi stanno più a cuore sono il disegno tecnico e la metrologia, perché se il disegno non è chiaro o vi sono errori come pure se non sono in grado di valutare la conformità del prodotto, tutto il resto è parlare del sesso degli angeli con l'aggravante dei costi. Purtroppo il questi due settori l'ignoranza avanza (catene di tolleranze che non tornano, prescrizioni contraddittorie, misure senza senso logico)

Ultimamente c'è la moda di richiedere il test di normalità sui dati del cmk. OK bella cosa se mi sai indicare quale test tra i tanti possibili, con quale livello di accettazione e livello di confidenza.
Vuoi che misuri il componente con la CMM e che i dati siano confrontabili con i tuoi? ok basta che mi dici quale sistema di riferimento adotti come lo ottieni, quanti punti per elemento, filtro e relativi parametri (le combinazioni sono N+1), diametro sonda. Sperando che che tu non abbia fatto qualche porcata nel programma
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