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Certificazione società commerciale

 
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Autore Messaggio
Alice
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 12/02/15 09:35
Messaggi: 145
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MessaggioInviato: Gio Feb 12, 2015 10:54 am    Oggetto: Certificazione società commerciale Rispondi citando

Buongiorno,
mi ritrovo a gestire un caso “di scuola”: una società commerciale (che non ha produzione) e che vende barre in acciaio reperite sul mercato scegliendo il fornitore sulla base del miglior prezzo o tempo di consegna. La società non controlla fisicamente il prodotto (che viene consegnato direttamente al cliente) ma si limita a verificare il certificato di conformità del fornitore che viene rieditato a nome proprio (cioè con il logo della soc. commerciale).
Si tenga presente che:
1. lo scopo della certificazione è: Commercializzazione di prodotti siderurgici
2. Al cliente non interessano i controlli eseguiti sul prodotto
Come posso tenere sotto controllo il processo? Può essere sufficiente l’approvazione di un piano di Qualità del fornitore con le specifiche dei controlli da eseguire? Si tratta di un processo di approvvigionamento come da 7.4 anche se in realtà l’acquisto è proprio il processo chiave del SQ?
Vi ringrazio in anticipo
_________________
Alice
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Feb 12, 2015 12:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Alice, sei cascata in un ginepraio, stavolta.

L'errore madornale (roba da falso in attività di vendita) è la rieditazione di un certificato di origine (anche questo di solito falso come iun biglietto da 6 €), senza aver preso in carico il problema della qualità del prodotto venduto (dici che i tuoi clienti non fanno controlli, .... e ci mancherebbe altro visto che il margine è comunque molto stretto ...dicono).

Io direi, di primo acchito di obbligare questa azienda ad allegare il certificarto originale della ferriera (che oggi non vogliono allegare altrimenti pensano che il loro cliente, specie se è grosso e non sbadato, si rivolgerebbe direttamente alla ferriera, per spuntare prezzi ridotti dato che oggi esiste un passaggio non gratis. Il piccolo cliente che compera qualche spezzone lo sa ed è costretto comunque a passare per loro.

.... Se però gli proponi di fare così ti cacciano!

Come fare?: il loro processo principale è ricercare tra i diversi fornitori (ferriere) quello che gli fornisce al miglior prezzo e soprattuto al più presto possibile. quindi tu fai una bella procedura 7.4 dove racconti un sacco di palle sulla qualifica dei fornitori.
E' chiaro che dovrai fare una bella PGQ 7.2 per il segmento della gestione dell'offerta/ordine e il processo di ricerca del fornitore da scegliere tra quelli compresi nella Lista dei Fornitori Qualificati (PGQ 7.4) per poter fare al cliente l'offerta con i due elementi certi che gli interessano (costo e tempi di consegna).

Il tuo processo di produzione del servizio, da scrivere nella apposita PGQ 7.5, sarà appunto quello coordinare il carico e la spedizione diretta da ferriera a tuo cliente, con la consegna dei certificati (falsi) al cliente (quest'ultima puo avvenire in un secondo momento (per dare a voi il tempo di apporre il vostro logo sul loro cerirficato; in questo caso devi scrivere come assicurare la rintracciabilità dei documenti (bolladi spedizione e consegna con il certificato), per non farvi mandare voi dei certificati sbagliati a clienti diversi.

Ovviamente devi scrivere nella 7.4 che tratti le NC, che dovessero scaturire da qualche reclamo del cliente, secondo la PGQ 8.3 e le segnali nella LFQ della 7.4 per decidere se tenere o cancellare dalla lista il fornitore che avesse attestato come acciaio vero la cacca che ti ha venduto.

Qui capisci che si tratta sempre di reclami del cliente vostro perchè avete deciso di NON fare nessun controllo di qualità su quello che comperate ed è quindi SEMPRE il vostro Cliente che si accorge della qulità scarsa del prodotto che voi commercializzate.

Io comunque direi di accennare loro (magari per email in modo che tui non diventi, ipso facto, loro complice e tieni la mail nel cassetto della tua scrivania di casa dedicato alle carte para...fondo schiena, che di solito è l'ultimo in basso!) che si assumono davvero una responsabilità da prodotto difettoso, secondo il DPR 224 del 24/5/1988 e art 114 del Dlgs n.206 del 2005, mica da poco se falsificano/avallano il certificato della ferriera che, con l'apposizione del loro logo, viene attestato come buono.

Se ti rispondono che sono affari loro e che tu non devi occupartene, abbozza e occupati di scrivere le tue PGQ come sopra senza andare a sfrugugliare il problema; lascia che sia l'ispettore dell'Ente, se vuole lui, a notificarlo ufficialmente (se se ne accorge e te lo dice).
Ciao
Paolo
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Alice
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 12/02/15 09:35
Messaggi: 145
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Gio Feb 12, 2015 12:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Chiaro ed esaustivo grazie, mi hai risolto praticamente tutti i dubbi! In questo modo mi sollevi da audit ai fornitori (leggasi viaggi in Cina e India) non pagati(!).

Per quanto riguarda i certificati, credo che si potrebbe allegare l’originale oscurando il nome della ferriera e riportando la dicitura “Copia conforme all’originale” anche se questo non solleva la società commerciale dalla responsabilità da prodotto difettoso prevista dalla legge.
Grazie ancora!
_________________
Alice
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alf01
Nuova recluta del forum


Registrato: 02/02/15 17:41
Messaggi: 13

MessaggioInviato: Gio Feb 12, 2015 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:

Io direi, di primo acchito di obbligare questa azienda ad allegare il certificarto originale della ferriera (che oggi non vogliono allegare altrimenti pensano che il loro cliente, specie se è grosso e non sbadato, si rivolgerebbe direttamente alla ferriera, per spuntare prezzi ridotti dato che oggi esiste un passaggio non gratis. Il piccolo cliente che compera qualche spezzone lo sa ed è costretto comunque a passare per loro.


pensa1

Spesso anche il grosso cliente lo fa per piccoli ordini.
Noi comunque chiediamo il certificato 3.1 o 3.2 del materiale che deve essere quello della ferriera e indicare le colate e i test; il certificato "improprio" del rivenditore sarà quello di conformità dell'ordine nel suo complesso, a cui ci si rifarà solo in caso di NC e che non farà parte della nostra documentazione verso il cliente finale.

A volte il cliente finale richiede anche il piano di ispezione e controllo di tutti i materiali, e talvolta il rivenditore è in grado di mandare un tipico della ferriera
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Feb 12, 2015 3:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hai detto bene Alf01,
io dimenticavo di dirvi che la ferriera per prima ha inventato di farer il certificato "tipico" di colata: non so chi gli abbia permesso di fare sta cavolata (chi ha fatto fare cioè queste stupide variazioni alla legge).
Ai miei tempi il certificato di colata era una roba seria e poi se gli chiedevi i certificati delle prove che avevano fatto te li davano anche.

Ora non è più cosi, nonostante i certificati 3.1 e 3.2, anche perchè se ne è andata a farsi benedire la rintracciabilità e quindi in casi gravi è tutto lavoro per gli avvocati dimostrare che quel materiale che è collassato (con morto), non è un aspetto del fato cinico e baro, ma del materiale che hanno venduto. Tanto per mandare assolti i soliti noti.

A proposito Alice, ti sei procurata un contatore Geiger? ...se no, compratelo, e nei contratti di fornitura fai scrivere a quello degli acquisti un valore accettabile di radioattività perchè se le ferriere sono quelle di Cina e in India, sappi che molti hanno già trovato dei valori fuori legge della radioattività delle lamiere e profilati. Infatti si sa che gli Indiani sono dei noti ricettatori di rottame di acciaio che proviene da qualche disastro tipo Chernobyl/Fukushima (mica buttano via milioni di tonnellate di rottami di acciaio "buono"!!!), o da qualche sottomarino nucleare dismesso. ...e la Cina non è da meno.

Credimi è così: ne so qualcosa avendo lavorato per anni nel nucleare italiano (fatti dire da qualcuno che scrive qui) e credo di essere uno dei pochi rimasti a saperne qualcosa.
Ciao
Paolo
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Alice
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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 10:08 am    Oggetto: Certificazione società commerciale Rispondi citando

Grazie mille ma temo che il valore di radioattività sia il problema minore (!)…. ho scoperto che fanno realizzare anche tubi marcati DIN 10217 ad aziende non certificate secondo PED/AD2000. Come faccio ad accettarlo?!!! Rolling Eyes e a farla digerire all'Ente?!?! Evil or Very Mad
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Guerra
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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 10:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Il motivo per cui avete un fornitore così lontano (Cina) è prettamente economico?
Alice ha scritto:
vende barre in acciaio reperite sul mercato scegliendo il fornitore sulla base del miglior prezzo o tempo di consegna

Le certificazioni sono le prime a "saltare".
Peccato siano obbligatorie.
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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 10:47 am    Oggetto: Rispondi citando

La misura della coperta è sempre la stessa.. Wink
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

....... e i pirati che agiscono in ogni settore, ormai, sono sempre di più ... e noi ci illudiamo di parlare di qualità........!! L'ente, se è serio, non accetta, ma se l'ispettore ha l'ordine, non scritto, di accettare anche le cacche di cane per non perdere i "clienti", siamo punto e a capo
ciao
Paolo
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Alice
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MessaggioInviato: Mar Mar 31, 2015 9:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti, dopo quasi due mesi volevo aggiornarvi su come ho risolto il problema.

Certificati dei fornitori in originale: conservati dalla società commerciale (per tutela contro eventuali cause legali). Viene data al cliente una copia timbrata “conforme all’originale” ma senza il nome del fornitore.

Ai fornitori di materiali e di lavorazioni (es. satinatura) è stato mandato un “Capitolato di fornitura” specifico per tipologia con le indicazioni di modalità di consegna, imballo, controlli, ecc. (peccato che non tutti l’abbiano reso firmato, anche se privo di clausole penali o troppo severe).

I fornitori non PED che producono tubi marcati DIN 10217….sono troppo economici e pertanto rimarranno nell’elenco dei fornitori qualificati. speriamo che l’Auditor non si accorga. Non è un bel lavoro, non sono tranquilla, ma del resto, nemmeno al cliente finale sembra interessare acquistare prodotti davvero a norma.
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Alice
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Mar Mar 31, 2015 10:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Scusa Alice, ma con certificati di conformità intendi le Dichiarazioni di Prestazione (DoP) per la marcatura CE del materiale?

Comunque guarda che il cliente che ti "dice" che a lui i tubi marcati da un produttore senza certificazione vanno bene così ha già preparato la vanga con cui scavare la vostra fossa in caso di problemi conseguenti all'utilizzo del prodotto.
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Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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Alice
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Mer Apr 01, 2015 7:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Scusa Alice, ma con certificati di conformità intendi le Dichiarazioni di Prestazione (DoP) per la marcatura CE del materiale?


Intendo un 3.1.
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Alice
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