Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[studentessa89]

Salve a tutti,
sono una studentessa di scienze e tecnologie alimentari.
Ho iniziato da poco a fare tirocinio, in un azienda alimentare che si occupa di trasformazione di prodotti vegetali, quali pesti, patè, sott'oli.
Mi hanno richiesto di scrivere due procedure. Una sull'igiene del personale e l'altra riguardante la sanificazione delle attrezzature e degli ambienti.
Io le ho già scritte, ma prima di consegnare avrei voluto avere il parere di qualche esperto. All'università purtroppo fanno studiare molta teoria in generale sul sistema di qualità, ma non ci fanno mettere "le mani in pasta"
Chi può aiutarmi?
Grazie.

[QualitiAmo - Stefania]

Se vuoi puoi provare a caricarle sul forum (mandale tranquillamente a me e ci penserò io, l'e-mail è contatti@qualitiamo.com) e ci ragioniamo su tutti insieme oppure aspettiamo che qualche esperto del settore ti contatti per darti una mano...
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Paoloruffatti]

Ciao Studentessa 89,
ho appena scritto per te al mio ormai amico Dino Agostini, dato che è mio cliente da 15 anni, che ha ben 7 schemi di certificazione ed un'azienda che ha tre centri di cottura e fa oltre 11.000 pasti/giorno per le scuole/aziende/enti.

Se hai pazienza che ci risponda potrai avere le due procedure (che loro applicano da una vita) per confrontarle con quelle che che tu hai già fatto.

Il suggerimento di Stefania è ovviamente risolvente per altra via e, quindi, se non avremo risposte [come avrai capito sono sempre occupatissimi] qualcosa credo di conoscere della questione (esperto mai!) e potremo discutere un po'.
Ciao
Paolo

[Andrea1]

Partirei dalla prima procedura per non fare troppa confusione.

La procedura sull’igiene del personale, a mio avviso, dovrebbe contenere e trattare i seguenti punti:

1. Abbigliamento del personale: qual è l’abbigliamento minimo che il personale deve avere (cuffie, grembiuli, scarpe ecc.), e quando sono previsti ulteriori accorgimenti (guanti, copri scarpa ecc.)
2. Chi lava l’abbigliamento: una ditta esterna specializzata o direttamente dal personale. In ogni caso dovrebbe esserci un’istruzione che dettaglia le modalità di lavaggio e sanificazione.
3. Gestione degli spogliatoi e degli armadietti
4. Delle norme di comportamento: non mangiare in reparto, comunicare eventuali stati di malattia, il divieto di usare monili e così via.
5. Per l’igiene personale: quante volte si devono lavare le mani? Varierà in funzione del tipo di lavoro
6. Chi è autorizzato a controllare e monitorare che tutte le disposizioni vengano seguite correttamente?
7. Misure di controllo: sono previsti dei tamponi ad esempio?
8. Formazione del personale.
9. Sensibilizzazione sul problema relativo agli allergeni.
_________________
Andrea

[QualitiAmo - Stefania]

Ringraziando Andrea che è sempre disponibilissimo a dare una mano, vi sottopongo la prima procedura della nostra studentessa per una supervisione.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[studentessa89]

Grazie a tutti per la disponibilità.
Mi sono dimenticata di dire, che mi han richiesto una procedura operativa, ma cosa cambia dalle solite?
Comunque Andrea, in base al tuo elenco forse manca qualcosina nella mia procedura.
Ma come impostarlo?Dove inserirle? All'università mi hanno solo e sempre insegnato che una procedura si fa mettendo:
Scopo
Campo di applicazione
Modalità operative (con i vari sottoparagrafi)
Responsabilità

Ad esempio chi lava l'abbigliamento, dove lo devo inserire?Sotto il paragrafo abbigliamento?e la gestione dei spogliatoi e armadietti?

[QualitiAmo - Stefania]

[dario]

Bello l'esercizio, grazie a tutte/i.

Io ho ancora un paio di dettagli che secondo il mio approccio che tento già di orientare alla gestione del rischio per poi soffrire meno la 2015...

vorrei chiarire ancora:

Tema salute-malattie-problemi di salute degli operatori oltre al tema che hai correttamente inserito sulle malattie infettive, ma ce ne sono molte altre... ossia, il tema è trattato a monte in procedure specifiche o devo mettere un appunto in procedura qui?

poi c'è tutta la parte con rischio di contenziosi:
Tema anelli, monili ecc. ... e i piercing? Sono peggio degli anelli... per l'igiene, ma non sono citati. Forse meglio rimanere sul generico piuttosto che elencare una fila di possibili fonti di infezioni?
Unghie corte... cosa significa?

Poi un dettaglio: Io in generale non approvo mai che si metta due responsabili. qui, io affidere la responsabilità come resp unico al resp produzione che se vorrà potrà chiedere supporto a RQ, ma per aspetti formali. Per l'igiene RQ non per forza ha le necessarie competenze...

La lista infinita di motivi che obbligano a rilavarsi continuamente io la toglerei generalizzando e assicurando grazie a adeguata formazione (valutata e certificata) che le persone sanno (consapevolezza) dove sono i rischi. Con questa lista dimentichi sicuramente molti comportamenti e rendi (a parte lo spreco di salviettine monouso) costosa ogni cosa (stai certa che - vai giù in reparto e osserva... apri decine di non conformità a ogni turno di lavoro).

ultimo appunto: La tabella in pagina 4 toglila (contraddice a volte cose già ampiamente descritte o non dice nulla di aggiuntivo.

Spero che i colleghi, molto più bravi e attiv nel settore possano correggere miei errori (io curo con il semplice haccp un mini caseificio aziendale quindi fuori dalla filiera del latte, quasi zero)...


ciao e complimentissimi!!! Se sei neolaureata dimostri già di essere mooolto avanti!!!

[2p71828]

solo alcune osservazioni non essendo coinvolto nel settore alimentare:

-Responsabilità
non mi piace che sia affidata al Responsabile Qualità e poi non si specifica di che cosa: il rispetto dell'applicazione, l'aggiornamento della norma o altro

eviterei come la peste termini come preferibilmente, frequentemente, dovrebbe, sarebbe opportuno etc. Una cosa o è un vincolo oppure è come non fosse stata scritta.

-guanti in lattice:
alcuni li proibiscono per possibili allergie etc

-personale esterno uffici:
o devono vestirsi come gli operatori oppure serve una descrizione più accurata di appositi indumenti di protezione

- stato di salute del personale
aggiungerei anche l'assenza di malattie contagiose conclamate dei familiari (figli) come pure il non provenire da paesi/nazioni ad alto rischio negli ultimi 40 giorni (vedi ferie in alcune regioni dell'Africa o dell'Asia)

- manca un riferimento a una check list da far firmare all'operatore/visitatore che ti potrebbe servire di fronte alla legge in caso di "problemi" vedi caso recente dell'infermiera infetta
_________________
=fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a

[studentessa89]

Grazie mille a tutti per i preziosi consigli.
Sto modificando la procedura come da voi suggerito.
In particolare sto prendendo spunto dai consigli di Dario!! Ti ringrazio dei complimenti, fa piacere riceverli, dato che sto provando a scrivere procedure, senza che mi abbiano dato una giusta preparazione!
Comunque all'inizio del commento scrivi:
"Io ho ancora un paio di dettagli che secondo il mio approccio che tento già di orientare alla gestione del rischio per poi soffrire meno la 2015..."
Ti riferisci a qualche nuova normativa in arrivo?

[dario]

Eccome cara studentessa...

Ad autunno 2015 sarà rilasciata la nuova revisione della iso 9001 di cui si sta ampiamente parlando proprio qui grazie alla disponibilità delle molte persone che regolarmente ci illuminano.

Per i complimenti, sono sinceri! Io tengo sempre in mente che sono passato di lì e che quando qualcuno mi dava consigli, oltre che far pesare che "so tutto mi" mi faceva capire che il confronto è crescita reciproca e che io stavo entrando a regime e iniziavo a dare contributi per l'azienda, ero motivato e felice.

Proprio in queste pagine ora ci stanno spiegando che è bene dispensare positività e crescere grazie alla crescita degli altri.
Io imparo e mi attengo agli ordini dei nostri guru :-)

Forza che tra tre procedure sarà come un gioco!
Dario

[QualitiAmo - Stefania]