Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[pachifa]

Buongiorno a tutti,

vi scrivo perché come componente interno del reparto qualità devo effettuare un Audit interno nel reparto "ufficio tecnico e progettazione" e vorrei aiutarmi con una check list che però non so bene come preparare e con quali domande, mi sapete indicare una check list che mi possa servire o dare qualche dritta su come farla?

Grazie per l'aiuto.
Pachifa

[Paoloruffatti]

Da quando faccio il consulente (o meglio facevo perchè ho smesso da 2 anni) ho portato alla certificazione qualche centinaio di aziende, molte delle quali studi di ingegneria e architettura.

Io non ho mai usato una check list: la norma è fin troppo chiara.

Per un po' ho chiesto ai certificatori la loro check list per ciascuno degli argomenti di certificazione dall'alimentare al mealmeccanico, sull'ambiente, sulla sicurezza ecc ecc., ma ho smesso di chiedergliele quando, avendole ottenute, ho visto che erano solo delle copiature papali-papali dei vari punti norma.

Qualcuno di loro sulla sicurezza aveva elencato anche le leggi applicabili, visto che per questi argomenti, cosi come per la 14001 rivestre molta importanza la conformità legale).

Quindi ti consiglierei di farti una check list bianca come propongo io a tutti i miei clienti, cioè un pezzo di carta bianco chiamato M8.2.b (la "a" è per il foglio di pianificazione) con la intestazione, il logo etc.
cordiali saluti
Paolo Ruffatti

[chrisbin]

[Paoloruffatti]

Ciao Pachifa,
per passare al solido: la norma è chiarissima e il punto 7.3 lo sviscera molto bene. Tu prendi la norma , la spacchi a pezzi e te la metti nella tua check list.

Alt! un momento però:
dato che siete cerificati non è più la norma che guida operativamente la danza, bensì la tua procedura o paragrafo del manuale del TUO sistema Qualità.

La prima cosa che fa il certificatore e leggersi la tua procedura e vedere se copre tutti i punti norma, i paragrafi e sottoparagrafi, e se sono previsti bene i link agli altri processi correlati.

Mi spiego su questa ultima affermazione: se il capo del tuo UT fa il battitore libero, cioè si fa "una programmazione interna" del suo ufficio e se ne strabatte delle priorità delle altre funzioni aziendali,rappresentate dalla programmazione centrale, vuo dire che avete una organizzazione del bischero, o va passato per le armi l'indegno capo dell'ufficio, che di solito è un tecnico esperto di progettazione e considera tutto il resto del ciarpame che gli dà noia: molto spesso il capo UT è il Dio in terra.... e poi ne parliamo ....magari il capo dell'UT è il padrone stesso: sai che ridere!?.

..spero che la tua azienda non sia così malridotta!

Se si , leggiti l'e-book di Stefania e mio dove facciamo una fotografia ravvicinata (col tele) di certe situazioni e diamo anche qualche soluzione.

Ciao e buon lavoro.
Paolo

[dario]

Paolo, anche io all'inizio dovevo avere un canovaccio da seguire per ricordarmi almeno le differenze tra le "pallose" questioni di verifica. validazione riesame... della progettazione.
Ora, credo che Pachifa intenda avere una semplice CL con qualche elemento da non dimenticare. O no?

[Paoloruffatti]

Si, sono d'accordo, Dario, ma Pachifa deve cominciare a conoscere a memoria ogni angolo della norma (e magari chiedere al suo consulente o a noi la differenza tra un riesame, una verifica e/o una validazione: siamo qui per questo ....e può farlo senza vergognarsi!!).

I certificatori dell'ente si sono creati le loro check list (o paludate come tali) perchè farebbero una figura barbina a tirare fuori la norma sotto il naso del Cliente, perchè non se la ricordano; invece è molto più figo immergersi nella lettura di un loro documento e poi sentenziare.....!

Ti dico questo perchè quando chiesi loro, tempo fa di avere copia delle loro mitiche "check list" si rifiutavano categoricamente di darmele, o anche solo di farmele vedere [fui costretto, anche se non si deve dire, di farne fare fotocopia finchè eravamo al ristorante in pausa pranzo; smisi immediatamente quando compresi l'arcano!]

Per gli Audt interni Pachifa può girare con la norma in mano se non se la ricorda: sarà una buonissima occasione, durante l'Audit, di farne leggere dei brani a coloro dell'aziendache non l'hanno mai voluta affrontare, perchè "hanno da fare, ...loro!!"
Cosa ne dici?
Ciao
Paolo

[2p71828]

mi sfugge qualche cosa:

qual'è lo scopo dell'audit?

migliorare il processo, evidenziare eventuali punti deboli, deficit

capire se ci sono delle evoluzioni/deviation rispetto alle procedure interne

verificare la conformità alla norma


in altri termini se i disegni sono corretti o invece hanno delle cavolate come copia e incolla di norme non pertinenti o superate, catene di tolleranze a caso etc mi interessa oppure no?

se i riesami vengono fatti pro forma e sono tutti un copia incolla come pure le PFMEA è oggetto di indagine?

e se le indicazioni del cliente vengono nascoste/disattese ?

qual'è la formazione dei progettisti?

oppure mi basta vedere che applicano le procedure e non guardo i contenuti?
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[Paoloruffatti]

Grazie 2p per aver dettagliato tutte le cose che devono essere viste durante un audit nell'automotive;
so che spesso nell'automotive gli audit sono lanciati per scopi particolari e spesso sono di seconda parte (loro sì che usano delle check list specifiche!).

Ma pachifa non citava espressamente gli audit nell'automotive.

Nella 9001 non c'è tutto questo dettaglio (sai bene che l'audit nella ISO TS va a vedere soprattutto se sono applicati (oltre che scritti nelle procedure) i famosi "requisiti aggiuntivi", che sono una marea rispetto alla 9001 base.

Se poi è il Cliente a farti l'audit di seconda parte (dato che spesso ride di quelli di terza prte fatti qui da noi; molti hanno una spocchia mica da poco!), lui supera anche la ISO TS, che considera essere una buona base di partenza, ma niente di più (specie se il cliente è una delle grandi aziende mondiali produttrici di auto).
A me è capitato di subire un audit sul PPAP di un componetnte per la GM molto complesso dato che per primo il progettista si era accorto di aver messo delle tolleranze su alcune quote e attributi di forma, fortemente in contrasto l'uno con l'altro e così è venuto a fare l'audit per capire se nonostante le sue vaccate teoriche (che io in persona gli avevo comuicato), il pezzo fosse realizzabile in qualche modo.
Quella volta aveva una check list che era davvero unica, perchè mirata ad un solo problema.

Ma, ripeto, daremmo una risposta fuorviante a Pachifa se andassimo a complicare con i requisiti particolari della TS la conduzione di un audit nel caso della "semplice" ISO 9001
Sbaglio?.

[dario]

Grazie, cari colleghi, per gli approfondimenti.

Oggi, che di UT ne hai auditati una decina e diversi più volte, è facile andare ad auditare con il modulo bianco, ma all'inizio mi ricordo bene, io avevo una megaCL (per me) con tanto di belle definizioni lì per capire se l'auditato mi vendeva riesame per validazione e non validava un bel nulla...
Auditore non si nasce ma si diventa dopo una cinquantina di audit (macché, 50 non bastano).

[Babi29]

Sono pienamente d'accordo con Dario.
Io per ora ho tenuto un solo audit, e sinceramente ho fatto esattamente come ha detto lui: una megaCL (per me) con tutte le definizioni...

Prima di imparare a memoria la norma e tutte le sue sfumature ce ne vuole...
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Amor, ch'a nullo amato amar perdona...

[Paoloruffatti]

Ciao Ragazzi!
io di audit interni e come lead auditro di un paio di enti di certificazione ne ho fatti ben più di 50.... sai, in 25 anni ne vedi di cose....!

Però, siccome la norma cambia ogni 4-8 anni, per impararla bene e masticarsela quasi ogni giorno non occorrono 25 anni. Ne bastano 4-8 appunto.

Comunque ciascuno può farsi tutti i supporti che vuole : la norma su questo punto non dice nulla (e ci mancherebbe che dicesse qualcosa: sarebbe da fulminarli)

Però per un audit interno puoi andare benissimo con la norma in mano: non credo che i colleghi ti giudichino nè facciano apprezzamenti.....

[2p71828]

precisazione:
le mie osservazioni non erano riferite all'automotive ma in generale (al limite la sola FMEA avrebbe potuto essere specificatamente automotive)


in generale distinguerei tra audit di sistema e di processo.
Essendo un audit interno gli aspetti di sistema dovrebbe essere già stati consolidati a meno di casi anomali (procedure sulla carta diverse da quelle di fatto etc)
sul processo, è vero che serve esperienza e conoscenze specifiche, ma appunto per questo difficilmente viene controllato da un audit di terza parte, quindi l'attività di audit interno è di estrema importanza
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[Paoloruffatti]

Giustissimo quello che dici 2p,
è da aggiungere rettificando senz'altro a quello che abbiamo detto finora, ma continuo a dire che se fai un audit di processo (ho dei dubbi che tutti i sistemi organizzativi siano immacolati) , o lo conosci a menadito oppure devi fare delle check list che ciascuno che conosca i suoi polli può stilare.

Dare esempi a chiunque, per fare una di quest check list mi pare tempo perso perchè tutti i processi sono diversissimi anche se ugualissimi!
Vero?
Ciao
Paolo

[Slender Man]

[Paoloruffatti]

In effetti ti sei svaporato e sparito da questi schermi senza dirci can bestia tornerò!
...comunque adesso non sparire "tot'an bott" di nuovo: anche a noi ci sei mancato, sai, mica balle!
ciao
Paolo