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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Gen 28, 2014 12:50 pm Oggetto: |
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Un po' come dire: avanti come o peggio di ora...
Leggendo l'ultimo capitolo dell'articolo mi dicono che ci saranno forse 28 differenti precisazioni...
Leggendo poi anche la scheda allegata noto che nulla di nuovo è richiesto.
Il consumatore rimane in balia della bontà della produzione/distribuzione, come da parecchi anni a questa parte.
Dove mi sbaglio? |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Mar Gen 28, 2014 2:47 pm Oggetto: |
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La necessità di informare il consumatore contro la necessità di chiarezza. Due necessità che devono essere necessariamente in contrasto? _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più
L'ultima modifica di Guerra il Mar Gen 28, 2014 3:12 pm, modificato 1 volta |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Gen 28, 2014 3:11 pm Oggetto: |
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Se si puntasse alla convergenza delle due necessità sarebbe ideale. |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Andrea1 Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 21/09/10 09:58 Messaggi: 195
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Inviato: Mar Gen 28, 2014 3:29 pm Oggetto: |
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In realtà il 1169 ha fatto fare un passo in avanti per quanto riguarda il tema delle informazioni da fornire ai consumatori.
Certo possiede alcune lacune, ma dobbiamo pur sempre considerare che è il primo vero passo a livello comunitario per tentare di dare delle informazioni omogenee ai consumatori della Comunità europea. Ad oggi, e finché non entrerà in vigore tale regolamento, ogni stato ha la sua legislazione in materia (se pur con qualche timido e impacciato tentativo a livello comunitario). Purtroppo relativamente alla possibilità di concedere delle disposizioni nazionali è un problema insito nella normativa comunitaria e questo regolamento si presta a molteplici disposizioni differenti che possono variare da nazione a nazione.
Secondo me Guerra ha centrato il tasto dolente in materia: la necessità di far coincidere i due fattori chiave: le informazioni da dare al consumatore contro la chiarezza delle stesse. Purtroppo non è così semplice, poiché bisogna tener in considerazione la vastità dell’argomento che stiamo trattando. I prodotti ortofrutticoli freschi, ad esempio, hanno problematiche completamente differenti da un prodotto da forno o da un prodotto a base di carne. _________________ Andrea |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Andrea1 Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 21/09/10 09:58 Messaggi: 195
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Inviato: Mer Gen 29, 2014 12:22 pm Oggetto: |
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L’articolo pone il dito in una piaga che affligge le informazioni che abitualmente troviamo in etichetta. Ciò è dovuto sia perché ci sono molti “furbetti” che in barba alle norme vigenti scrivono in etichetta qualsiasi cosa pur di vendere. Nonostante le sanzioni siano molto care (sono dell’ordine di 80000 – 150000 €) molti sono disposti a rischiare pur di far passare certi messaggi. Dall’altra parte c’è ancora un po’ di confusione da parte di chi opera nel settore alimentare: fino ad un paio di anni fa circa vigeva una lista negativa che diceva solo cosa non si poteva scrivere. Adesso la situazione si è completamente rovesciata ed esiste una lista positiva: si può solamente inserire in etichetta (questo vale anche per ogni forma di pubblicità) solo i claims autorizzati, vietando di fatto qualsiasi altra informazione.
Infine, per poter inserire un claim non autorizzato non basta, come dice l’articolo, essere “…in possesso delle prove scientifiche utili a dimostrare la fondatezza della virtù declamata.” , ma tale studio deve essere presentato ad un Autorità riconosciuta (l’EFSA), la quale esprime un giudizio in merito che verrà utilizzato dalla Commissione europea che deciderà se il claim potrà essere utilizzato. _________________ Andrea |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Mer Gen 29, 2014 12:36 pm Oggetto: |
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Una maggior informazione al consumatore è necessaria, sarebbe anche necessaria una maggior formazione su quello che andrà a leggere sulle etichette.
Chi lo fa? _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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Andrea1 Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 21/09/10 09:58 Messaggi: 195
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Inviato: Mer Gen 29, 2014 12:53 pm Oggetto: |
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Domanda da un milione di dollari…
L’alimentare è un settore particolare dove una parte preponderante, inevitabilmente, la gioca la componente emotiva. Per questo motivo vige un’incredibile disinformazione in quest’ambito e i falsi miti (l’enfatizzazione degli antiossidanti del vino: a volte sembra che se non ne bevi una damigiana al giorno non basta) e le leggende metropolitane (la presunta pericolosità dell’acido citrico – per chiarire si tratta dell’acido maggiormente presente negli agrumi…) fioccano come non mai.
Basterebbe solo un po’ di sano buon senso (da parte di tutti).
Però fa più scalpore enfatizzare ed alzare i toni. _________________ Andrea |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Mer Gen 29, 2014 2:34 pm Oggetto: |
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Parliamo del glutine ? Il poveretto è il nemico publlico n° 1: perfino in un zampone precotto trovato nel pacco aziendale (purtroppo ) c'era scritto "SENZA GLUTINE"....
Nei bicchieri di plastica l'altro giorno ho trovato scritto "INFRANGIBILI", pure questa non è male.. _________________ In Lak'Ech !
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Andrea1 Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 21/09/10 09:58 Messaggi: 195
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Inviato: Gio Gen 30, 2014 10:04 am Oggetto: |
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In realtà diciture del tipo “Senza XXX” sono ammesse. A maggior ragione quando si può trovare in alimenti o categorie di alimenti che lo possono contenere anche come contaminazione accidentale. Nel caso specifico del glutine, inoltre, dato che è un ingrediente allergenizzante viene vista come una forma di informazione rivolta quasi esclusivamente al consumatore allergico. Certo, fa sorridere, quando queste informazioni vengono utilizzate in alimenti che non possono contenere queste informazioni ma di fatto non costituisce frode. Lo diventa, e questo purtroppo succede, se io dico “Senza XXX. Cura/Preveniene il cancro/l’infarto ecc.”.
Un caso concreto visto in questi giorni.
Sono capitato in un forum di tecnologi alimentari, pertanto professionisti che dovrebbero almeno masticare la legislazione alimentare, e leggo un post dove si decanta in varie forme le virtù dell’olio extra vergine di oliva come alimento anti cancro (non ho nulla contro l’olio EVO , anzi). Sono rimasto scioccato per due motivi: la prima perché non c’è stato nessun intervento da parte dei moderatori (anche loro tecnologi), ed in secondo, quando qualche frequentatore del forum gli ha fatto notare le baggianate che ha scritto ha candidamente ammesso che non era a conoscenza della normativa. Ora questo può solo sembrare una sciocchezza, ma purtroppo comportamenti di questo tipo, dovuti ad una disinformazione dilagante, preparano la strada a ciarlatani che trufferanno persone per bene. _________________ Andrea |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Gio Gen 30, 2014 11:00 am Oggetto: |
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Sfondi una porta aperta dicendo queste cose. _________________ In Lak'Ech !
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