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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Le president Apprendista forumista
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Registrato: 21/08/08 17:19 Messaggi: 123 Residenza: Tradate (VA)
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Inviato: Lun Ago 25, 2008 11:39 am Oggetto: Taratura o taratutto? |
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Dai, comincio io che son nuovo!!!!
Argomento assai delicato quello degli strumenti di misura. Quando nei primi anni novanta l'azienda dove lavoravo come auditor decise di certificarsi ISO 9001 uno degli aspetti più controversi fu proprio quello degli strumenti di misura.
Il processo sottoposto a certificazione era quello dei circuiti stampati, costituito principalmente da linee automatizzate che effettuano processi di tipo galvanico (accrescimento/incisione) spesso di dimensioni e complessità elevate.
La presenza di strumenti di misura era quindi assai consistente e costituita principalmente da amperometri (un parametro fondamentale nel processo galvanico), termometri, voltmetri, insomma una miriade di roba!!!
Ovviamente secondo la qualità andava tarato tutto, secondo i responsabili del processo no.
Si cercò di capire se in effetti era fattibile un'operazione di taratura così massiccia e complessa (facemmo una lista degli strumenti e ne venne fuori un bel numero!!!) coinvolgendo anche l'ufficio strumenti interno, il quale però si trovò subito in difficoltà abituato ormai da anni a controllare calibri, voltmetri, oscilloscopi, insomma tutt'altro genere di strumentazione.
Quasi tutti gli strumenti infatti facevano parte di una linea complessa e di cui spesso solo il costruttore aveva conoscenze e competenze per operarvi.
Nel frattempo il giorno della certificazione si avvicinava e questo portò ad un ammorbidimento delle posizioni, si pensò di individuare solo alcuni strumenti critici e di intervenire solo su quelli.
Ovviamente gli strumenti che venivano utilizzati per la verifica del prodotto (calibri, micrometri, microscopio) erano già inseriti nel sistema di controllo.
Poi, giustamente, qualcuno disse:
"Scusate ma quante volte è successo (o potrebbe succedere.....) che uno strumento delle linee sia starato e che cosa succederebbe se si guastasse?"
In pratica avevamo fatto una FMEA senza saperlo, peccato che avevamo pochissimi dati di feedback per fare l'analisi in modo ponderato. Ci fidammo (giustamente) dell'esperienza dei "veci" i quali non ricordavano di strumentazioni sulle linee che erano andate in tilt.
I tecnici del laboratorio fecero notare che comunque i controlli sul prodotto avrebbero, in maniera indiretta, evidenziato anche problemi derivati dal cattivo funzionamento di strumentazione delle linee di processo.
Con frequenza stabilita infatti venivano effettuate analisi dei bagni e misure di accrescimento del rame all'interno dei fori con strumentazione di laboratorio inserita nel sistema di controllo e taratura.
E così fu più o meno scritto nelle nostre procedure che gli strumenti sottoposti a verifica periodica e taratura erano solo quelli relativi ai controlli sul prodotto senza dire molto su cosa avremmo fatto nel caso una non conformità sul prodotto fosse stata causata da una misura non corretta di qualche strumento sulla linea......
Alla fine la certificazione arrivò, pacche sulle spalle, mail di ringraziamento dal megadirettore e il giorno dopo ricominciammo a battere con le nocche sul vetro degli strumenti!!!!!!!!
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bull Forumista fugace
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Registrato: 21/09/07 10:11 Messaggi: 1365
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Inviato: Lun Ago 25, 2008 12:11 pm Oggetto: |
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eh eh eh mi hai fatto troppo ridere, presidente! hai descritto benissimo la frenesia pre-audit e la rilassatezza del dopo.
comunque, alla fine, come hai sintetizzato tu ci vuole un giusto equilibrio tra il calibrare tutto e l'esperienza dei più anziani: risorsa preziosissima per qualunque azienda che si rispetti.
grazie per il tuo contributo! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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