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Dare un peso agli indicatori

 
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Autore Messaggio
Babi29
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Lun Lug 01, 2013 3:15 pm    Oggetto: Dare un peso agli indicatori Rispondi citando

Ciao a tutti!
Come ho detto nella presentazione sono proprio una novellina della qualità, e mi è stato chiesto di effettuare una analisi per quanto riguarda gli indicatori utilizzabili.
Premetto che ho letto diverse discussioni sugli indicatori in quanto tali e su come decidere quali utilizzare, quello che volevo chiedervi è: mi è stato chiesto se fosse o meno possibile, una volta ottenuti tutti gli indicatori del caso, avere un valore riassuntivo di come sta andando il tutto, ad esempio una somma pesata. Avrebbe senso dare effettivamente un peso a ciascun indicatore per poter infine estrarre un valore di sintesi?
Grazie e buona giornata
Babi
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Lun Lug 01, 2013 3:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

A mio parere non avrebbe senso.
Come fai a relazionare il risultato del fatturato actual, con l'on time delivery, con le difettosità di prodotto?!?
Direi che ha poco senso.
Piuttosto avrebbe più senso creare una sorta di pannello di controllo che riassume i vari risultati (i quali dovrebbero essere tutti interessanti per la tua direzione, mica soltanto il mega sommone generale) in modo che vi possa essere un rapida lettura dei dati.
Al limite si potrebbe aggiungere in fondo un valore che dica quanti degli indicatori definiti stanno rispettando il budget/previsione e quanti invece sono fuori, così da far rislatare subito i settori dove intervenire in maniera più immediata.
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Konsulente Kualità
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Babi29
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 20/06/13 16:48
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MessaggioInviato: Lun Lug 01, 2013 3:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la risposta immediata, e perdonami ma non mi sono espressa bene in effetti.
In risposta ad una richiesta di questo tipo la mia idea era di dividere comunque in macroaree, ispirandosi in parte alle 4 prospettive della BSC, ed avere in tal modo una sorta di valore di sintesi per quanto riguarda clienti, processi, prodotti, ecc... avrebbe più senso?

In effetti però la difficoltà di valutazione di un peso rispetto all'altro non è da sottovalutare, anche per questo stavo studiando metodi differenti che consentono di dare i pesi...

grazie per il consiglio del valore di fondo in cui si dice quali rispettano e quali no, ne terrò conto!! Smile
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dario
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MessaggioInviato: Lun Lug 01, 2013 4:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hallo,
io sono sempre contro i re e i sistemi totalitari Wink
In effetti, se riesci ad ottenere un indicatore composto che ti da l'andamento come fa la BSC sei più che a cavallo.
Pochissimi ci riescono e il casino dei business lo dimostra.
Mi ricordo che all'EMBA il docente ci portò l'esempio di una compagnia aerea (è una leggenda mito metropolitana ma aiuta a capire) che con l'indicatore unico "ritardo di chiusura al check-in sull'orario previsto" diceva che la compagnia andava bene o male...
Se parli di BSC le 4 dimensioni misurate ti possono senz'altro dare un ottimo risultato generico. In questa direzione è un "si può fare".
KK sei un mito e non volermene Smile
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
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MessaggioInviato: Lun Lug 01, 2013 4:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Babi29 ha scritto:
Grazie per la risposta immediata, e perdonami ma non mi sono espressa bene in effetti.
In risposta ad una richiesta di questo tipo la mia idea era di dividere comunque in macroaree, ispirandosi in parte alle 4 prospettive della BSC, ed avere in tal modo una sorta di valore di sintesi per quanto riguarda clienti, processi, prodotti, ecc... avrebbe più senso?

In effetti però la difficoltà di valutazione di un peso rispetto all'altro non è da sottovalutare, anche per questo stavo studiando metodi differenti che consentono di dare i pesi...

grazie per il consiglio del valore di fondo in cui si dice quali rispettano e quali no, ne terrò conto!! Smile


Affinare un cruscotto funzionante è un processo iterativo continuo e i parametri li ottieni solo dopo molti aggiustamenti (fine tuning) e spesso ti portano a concludere che è impossibile avere l'Indicatore con la I maiuscola...
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Babi29
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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 9:43 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Dario per il conforto!! Wink
Quindi in realtà non sono poi così fuori strada... adesso devo "solo" trovare gli indicatori, i pesi, e il metodo per unificare ciascuna prospettiva...
Proprio una passeggiata...
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sly_1982
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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 11:15 am    Oggetto: Rispondi citando

Ma nooo, non ha senso... E' come mettere insieme le mele con le pere e i vermi e poi dire un numero...
Ogni indicatore è indice di un processo, e il "come stai andando" lo puoi vedere da un obiettivo dato dalla Direzione.
Se però, come penso che ti stia succedendo (e come succede pure a me), la Direzione se ne disinteressa (magari prende come "indicatore unico" il suo conto corrente), allora puoi rilevare tanti indicatori e dati che non sapranno leggere, quindi inutili.

Consiglio: lascia tutto separato, cerca di spiegare l'importanza della raccolta dati che dev'essere una lettura dell'azienda per aree, e, nel complesso, per vedere i propri punti deboli (su cui lavorare) e i punti di forza da sfruttare.

Buona giornata!!! Smile
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Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 11:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Quoto, il n° magico non esiste, ma è la visione pressapochista che molte direzioni hanno.
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Babi29
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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 12:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

In realtà non penso che sia una direzione con una visione pressapochista...
La verità è che siamo un'azienda molto piccola e sebbene ci sia già un sistema di qualità implementato, c'è una forte volontà di miglioramento.
Infatti, sebbene sia qua da un mese, i miei consigli vengono generalmente ascoltati e valutati, e talvolta mi è proprio stato chiesto un consiglio.

Per quanto riguarda la sintesi degli indicatori, sempre suddivisi per aree, ho trovato un metodo che consente di di fare una sorta di sintesi pesata che dice semplicemente di quanto la totalità dei valori che abbiamo si discosti dalla situazione ideale... in questo modo otterrei un indicatore sintetico evitando accuratamente la somma pesata...

A questo punto pensavo di presentare comunque il tutto alla direzione, sottolineando però l'importanza dell'analisi di ogni singolo indicatore per capire effettivamente l'andamento dei processi Wink
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 1:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Babi29 ha scritto:
In realtà non penso che sia una direzione con una visione pressapochista...


Non mi riferivo certo al tuo caso, la mia era una valutazione piuttosto generalizzata. ok_0
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mar Lug 02, 2013 7:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cara Babi,
mi hai fato sorridere un po': tu scrivi:
" La verità è che siamo un'azienda molto piccola e sebbene ci sia già un sistema di qualità implementato, c'è una forte volontà di miglioramento".
quello che mi ha fatto sorridere è il passo :"SEBBENE ci sia già un SGQ implementato" c'è una forte volontà di miglioramento..... (!!!)

cosi .... forse per per un errore freudiano tu adoperi la parola SEBBENE, come se la presenza di un SGQ fosse un IMPEDIMENTO a migliorare!.

Io metterei in cornice questa frase, ma non per prendere in giro te (me ne guarderei bene!!) ma per prendere in giro l'80% delle aziende certificate che leggono il SGQ come un bollino Chiquita Banana, che crea un sacco di scartoffie e "costringe" a trovare un Cireneo che se ne occupi, non capendo che il SGQ se applicato seriamente e totalmente è forse l'ultima spiaggia per moltissime PMI per fare efficienza, mentre sono li a languire o vedono avvicinarsi sempre più lo spettro della chiusura.

Buon lavoro Babi!
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dario
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MessaggioInviato: Mer Lug 03, 2013 8:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Che bello "litigare" sugli indicatori!
Io mi trovo immerso fino al collo nel magma degli indicatori. Di processo, strategici, quelli che tanti credono siano indicatori, mentre in realtà sono puri dati statistici, numerini qualitativi che possono magari essere davveo indicatori chiave (quelli detti KPI).
Se mi limito al mio orticello e al ruolo di Resp. Q chiaro che non ci sono tante possibilità di avere l'"INDICATORE" di business.
Ma se mi metto nel ruolo del CEO o del CFO o del AD, spiegatemi voi se non voglio o devo avere l'Indicatore!
Sly, se hai una visione sistemica e conosci il tuo business (sempre nelle alte cariche - e non parlo del middle management da combattimento) DEVI avere indicatori composti, fatti dal numero di pere bacate, moltiplicato per il tasso di cambio attuale, diviso magari per le mele boskoop + le mele breaburn e magari un quinto delle golden delicious. Nota che chiaramente devi sapere la differenza tra una breaburn, croccante e deliziosa e una golden, aromatice e consistente nella polpa. Allora sai cosa ti dice l'Indicatore e lo usi per il suo effetto leva, acquistando più golden quando i frutteti italiani te le danno al prezzo giusto e meno breaburn, visto che il prezzo del diesel ti condiziona il rendimento...
(nota che oggi è il 130 anniversario della nascita del mio mito Franz Kafka).
Vedi l'indicatore non solo in funzione dei processi e forse mi capirai.
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Babi29
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MessaggioInviato: Mer Lug 03, 2013 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo,
effettivamente il SEBBENE era in parte voluto, non tanto ad indicare un impedimento - e da qui la considerazione che forse avrei dovuto trovare un altro termine - quanto proprio per indicare che fortunatamente ci si rende conto di come quello non sia un punto di arrivo, ma vada continuamente rifinito e migliorato. E dopo quanto ho letto su queste pagine pare proprio sia un caso raro Smile

Ciao Dario,
la tua spiegazione così è davvero illuminante!

Grazie comunque a tutti per i consigli asd
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Babi29
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Mer Lug 03, 2013 11:57 am    Oggetto: Rispondi citando

A proposito, ne approfitterei per un'altra domanda, sempre in merito a ciò!
Sempre grazie a queste pagine ho scoperto la linea guida UNI 11098 sulla Customer Satisfaction e il "suggerimento" all'utilizzo di un CSI (Customer Satisfaction Index), un indicatore sintetico riassuntivo.

Premetto che mi sono letta accuratamente questo topic (e spero di infrangere alcuna regola così)

La mia domanda è: lasciando perdere statistiche e campionamenti, che non avrebbero alcun significato, avrebbe senso utilizzare comunque un procedimento di questo tipo in una azienda che produce SW, lo gestisce e si occupa della sua manutenzione, e attualmente ha una decina di clienti?
Quindi analizzando le varie percentuali di utenti insoddisfatti o deliziati e calcolare infine il sintetico CSI come chiarito nel topic.

Oppure sarebbe meglio, una volta ottenuti i questionari fare solamente una analisi clinete per cliente senza considerare le medie, le percentuali, ecc.?

Spero di essere stata esplicativa, grazie ancora
Babi
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