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Progetto: liberiamo gli strumenti

 
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Autore Messaggio
Andrea AN
Apprendista forumista


Registrato: 04/04/13 16:11
Messaggi: 88
Residenza: Ancona

MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 11:19 am    Oggetto: Progetto: liberiamo gli strumenti Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
ho iniziato da poco i miei 5 mesi di rivoluzione aziendale e da bravo tirocinante ancora inesperto e sottopagato ho deciso di affrontare in primis un tema molto sentito soprattutto dagli operatori in linea: la strumentazione.
volevo partire da questo punto per dare fin da subito un risultato tangibile positivo che li sproni a sostenermi nello sviluppo di un SGQ, ma ho incontrato ovviamente resistenze.

Ad oggi l'azienda non ha un registro della strumentazione presente e gli operatori tengono gli strumenti in cassetti chiusi a chiave con la paura che qualche collega lo prenda per tenerselo nella sua zona di lavoro.

Carico di buone intenzioni ho fatto di persona l'inventario degli strumenti spulciando cassetto per cassetto fino a venerdì mattina, quando ho consegnato un elenco dettagliato per operatore/reparto al responsabile di produzione chiedendogli di distribuire l'elenco agli operatori, per far verificare l'esattezza del mio operato ed inserire la strumentazione mancante di cui hanno bisogno.

Come oramai mi hanno abituato, questo lavoro non è stato fatto e Stamane ho dovuto distribuire gli elenchi in prima persona imponendo la compilazione entro le 13.

Qua nasce il mio dubbio, ho paura che gli operatori spinti dalla fretta non facciano quello che gli ho chiesto, come faccio a verificare l'esattezza del feedback?

Secondo, parlando con gli operatori non ne ho trovato uno che non senta il problema della strumentazione, eppure quando sono andato a contare gli strumenti e a proporgli una soluzione che li "liberasse" dai cassetti, ho trovato spesso diffidenza ed un po' di fastidio (come se entrassi a controllare una cosa per loro privata);
ho assolutamente bisogno di trovare un modo per coinvolgerli e fargli capire che il mio lavoro è volto esclusivamente a migliorare il loro, come posso fare?

grazie a tutti per la risposta in anticipo.

Andrea
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KK
King of Kuality


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Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

Argomento spinosissimo.
Toccagli tutto agli operai ma non gli strumenti nel cassetto!!

Questo aspetto è quello che in ogni azienda maggiormente frena l'applicazione dei criteri di lean manufacturing e viene "vinto" soltanto se dall'alto arriva un supporto deciso e convinto.
Se sei solo in questa impresa, lascia perdere...
Se sei supportato, potresti provare ad applicare qualche primo rudimento di visual management, spiegando loro che è la postazione di lavoro a dover essere dotata della giusta strumentazione.
Che se loro vincono all'enalotto e si fanno un mese alle hawaii, gli strumenti non se li portanto via, ma rimangono nella postazione di lavoro, perchè sono di proprietà dell'azienda e non del Sig. Pincopallino, ed è per questo che devono essere chiaramente visibili e a disposizione, così da poter controllare in ogni momento che non manca nulla.

La lean ti può venire in aiuto, ma anche qui occorre pianificare bene insieme ai responsabili ed erogare la giusta formazione al personale, così da renderlo consapevole.
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Konsulente Kualità


L'ultima modifica di KK il Lun Giu 10, 2013 11:41 am, modificato 1 volta
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dario
Enigmatico sorridente


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Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Andrea,
per il mio modesto parere, hai inziato benissimo e hai poi fatto una cosa male.
Benissimo ad avere iniziativa, a registrare sistematicamente e sintetizzare in un bell'elenco, il database strumentazione.
Male a stressare con i termini "entro il... entro le 13..."
Primo: gli operatori hanno una priorità assoluta: produrre bene, giusto e per tempo. Poi viene la compilazione e verifica di dettagli (scusa per il "dettagli").
Se tu, come ti sei preso la briga di andare a farti vedere impegnato e bravo andassi da uno all'altro a confermare con loro il tuo database rimedi alla frittata e ti fai un sacco di alleati in linea.
Poi nei tempi e modi giusti presenti il tuo ottimo lavoro e i germogli ti porteranno fiori e frutti.
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chrisbin
Forumista di Qualità


Registrato: 12/04/11 15:20
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Residenza: Vicenza

MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 12:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

dario ha scritto:
Ciao Andrea,
per il mio modesto parere, hai inziato benissimo e hai poi fatto una cosa male.
Benissimo ad avere iniziativa, a registrare sistematicamente e sintetizzare in un bell'elenco, il database strumentazione.
Male a stressare con i termini "entro il... entro le 13..."
Primo: gli operatori hanno una priorità assoluta: produrre bene, giusto e per tempo. Poi viene la compilazione e verifica di dettagli (scusa per il "dettagli").
Se tu, come ti sei preso la briga di andare a farti vedere impegnato e bravo andassi da uno all'altro a confermare con loro il tuo database rimedi alla frittata e ti fai un sacco di alleati in linea.
Poi nei tempi e modi giusti presenti il tuo ottimo lavoro e i germogli ti porteranno fiori e frutti.


Bravo Dario: non avrei saputo dire tutto ciò in maniera più adeguata!

Quoto totalmente il metodo, anche e soprattutto per esperienza personale!

Bene dare delle scadenze, ma, soprattutto prima di avere alleati i "produttori di valore aggiunto" (passatemela per favore...), occorre prima agire personalmente ed acquisire la fiducia meritata!

Ciao e buon lavoro ad Andrea!

Christian
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sly_1982
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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 1:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Andrea.
Io ti consiglierei di spiegare (sia a voce che con una breve comunicazione) la necessità di una verifica della strumentazione, obbligatoria perchè ha un impatto (influisce sulla qualità) sul prodotto finito.
Quindi, uno alla volta, li fai venire nel tuo ufficio con il loro calbro/micrometro, compili la scheda dello strumento e esegui le verifiche di fronte all'operatore, dimodochè capisca l'importanza della misurazione e del suo ruolo di "controllore". In fondo il tuo è un "servizio" di taratura, quindi è per garantire a lui che il suo strumento funziona bene.
Questo puoi farlo 1 volta, poi te lo sconsiglio perchè ti "tiri contro" le ire del responsabile di produzione (che vede l'operatorte fermo!) e della Direzione che vede l'attività solo come costo e non come prevenzione Ncr.
In genere, dopo che l'hai fatto una prima volta, hai fatto vedere all'operatore che il suo calibro/micrometro ha un codice strumento, e che lo strumento è affidato a lui, allora non dovrebbero esserci più problemi.

Buona giornata. Smile
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Veg-Quality


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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 1:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quindi tutto mi lascia presupporre che gli strumenti non vengano nemmeno tarati..o sbaglio?
Comunque non è male che ognuno sia geloso della propria strumentazione,
il mio strumento è il mio, non il tuo è registrato a mio nome e ne sono responsabile io, nel bene e nel male (anche come rintracciabilità delle misure)
Se mi spieghi meglio forse ti posso aiutare.
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 1:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

sly_1982 ha scritto:
Ciao Andrea.
Io ti consiglierei di spiegare (sia a voce che con una breve comunicazione) la necessità di una verifica della strumentazione, obbligatoria perchè ha un impatto (influisce sulla qualità) sul prodotto finito.
Quindi, uno alla volta, li fai venire nel tuo ufficio con il loro calbro/micrometro, compili la scheda dello strumento e esegui le verifiche di fronte all'operatore, dimodochè capisca l'importanza della misurazione e del suo ruolo di "controllore". In fondo il tuo è un "servizio" di taratura, quindi è per garantire a lui che il suo strumento funziona bene.
Questo puoi farlo 1 volta, poi te lo sconsiglio perchè ti "tiri contro" le ire del responsabile di produzione (che vede l'operatorte fermo!) e della Direzione che vede l'attività solo come costo e non come prevenzione Ncr.
In genere, dopo che l'hai fatto una prima volta, hai fatto vedere all'operatore che il suo calibro/micrometro ha un codice strumento, e che lo strumento è affidato a lui, allora non dovrebbero esserci più problemi.

Buona giornata. Smile


Le tarature le puoi benissimo fare work in progress, per quei 10 minuti che servono fornisci all'operatore un calibro o micrometro di scorta dall'ufficio metrologia.
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Veg-Quality


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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 2:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Comunque, ritornando a quanto dice KK, va sempre analizzato il tipo di strumenti di misura di cui andiamo a parlare.
Chiaro che gli strumenti costosi e delicati sono di pertinenza dell'ufficio metrologia, sono a suo carico, ed ogni prelievo io lo gestisco con un modulino di prelievo che uso anche per gli anelli e tamponi di controllo.
Diverso è invece se stiamo parlando di calibri e micrometri (pur millesimali) ma da esterni in cui (nella nostra realtà) quasi ogni attrezzista e conduttore macchina è dotato: quelli sono i suoi strumenti e quindi se lui va alle Hawaii un mese non c'è problema perché gli altri ne hanno di equivalenti.
Per la registrazione dei controlli SPC invece i due strumenti suddetti sono vincolati alle 3 postazioni esistenti, il che abbinato al nome utente mi garantisce una perfetta rintracciabilità della misura, anche a posteri.
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Andrea AN
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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 2:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

ringrazio tutti per le risposte celeri e di qualità,

a KK: il sostegno della direzione per fortuna non mi manca anche se ci sono delle divergenze: la direzione si divide in due teste amministrazione e commerciale/produzione, la prima mi sostiene e spinge per una gestione degli strumenti per area di produzione, la seconda anche mi sostiene, ma spinge per una gestione della strumentazione per operatore (giustificando il fatto che un operatore lavora in più aree).........mi sto inventando una mediazione anche se punto a creare una divisione delle aree per colori con pannelli a tema dove "appendere" gli strumenti da lavoro.

a Dario:
Citazione:
Male a stressare con i termini "entro il... entro le 13..."

hai perfettamente ragione, ad ora 14.15nessuno ha verificato il mio inventario, quindi ho deciso di rimettermi in prima persona assieme a loro per terminare questo lavoro, il problema che ora mi si pone è la mia titubanza (derivante sicuramente dall'inesperienza) a farli fermare e cominciare con me la verifica, poichè non sono ancora in grado di definire quali sono i giusti tempi.

a chrisbin:
Citazione:
Bene dare delle scadenze, ma, soprattutto prima di avere alleati i "produttori di valore aggiunto" (passatemela per favore...), occorre prima agire personalmente ed acquisire la fiducia meritata!


per acquisire fiducia, mi sono sempre posto come una persona al loro servizio sia per migliorare le condizioni di lavoro che per dare voce a qualsiasi problema riscontrato, a parte il chiaro errore di stamane (imporre tempistiche troppo stringenti) non ho mai ordinato nulla a nessuno.
se il tirocinio va come deve andare spero di diventare il futuro RSGQ dell'azienda, ma ad oggi sono solo un tirocinante e credo che questo faccia passare in secondo piano il mio lavoro.
esistono delle tecniche di coinvolgimento per operai metalmeccanici di età compresa tra i 30 e i 60anni?

a Sly:

ora sto inventariando tutto indistintamente (chiavi, pinze, mazze, calibri...) per dare un assetto "ordinato" ed eliminare la strumentazione rotta che ossida sopra gli scaffali.
per gli strumenti di misura, volevo in primis redigere una serie di procedure per definire i controlli (chi fa cosa quando) poi definire una gestione degli stessi, considera che ad oggi il responsabile dell'ufficio acquisti fa quando può l'analisi della verniciatura perché è l'unico che sa usare lo strumento.

a 34:

Citazione:
Quindi tutto mi lascia presupporre che gli strumenti non vengano nemmeno tarati..o sbaglio?


no non sbagli, non esiste neanche un ufficio metrologia quindi per ora sto contando tutto indistintamente, credete sia meglio che divida il lavoro e proceda su due piani paralleli?

Citazione:
Comunque non è male che ognuno sia geloso della propria strumentazione,
il mio strumento è il mio, non il tuo è registrato a mio nome e ne sono responsabile io, nel bene e nel male (anche come rintracciabilità delle misure)


sono d'accordo nel responsabilizzare l'operatore, il problema sorge quando il suddetto non è in produzione e abbiamo bisogno dello strumento (mola o calibro), che però è chiuso nel cassetto la cui chiave è rimasta nel marsupio dell'operaio che sta dentro il suo armadietto di cui lui solo ha le chiavi; scusa per il caos dialettico ma non ho ancora la capacità di descrivere in maniera semplice una così vasta rete di complessità
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#34
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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 2:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Chiaro che se avete un solo strumento, questo deve essere tenuto in luogo comune. Però ogni operatore ha il suo carrello con tutta una serie di attrezzi, strumenti e piccole cose che sono "sue". Fanno parte della sua quotidianità lavorativa, anche io uso sempre lo stesso calibro, me ne ricordo il n° di matricola, è il mio calibro !
Secondo me prima di tutto va fatta una divisione per tipo di strumenti, primari non ne hai dato che non tari, sono tutti secondari e ausiliari: i secondari entrano a bomba nel processo, sono quelli che determinano la conformità o meno del prodotto. Per quelli ci dovrebbe essere una scheda di taratura, un responsabile (per gli strumenti unici il responsabile sarà il controllo qualità o raq e poi lui ne curerà la distribuzione a chi di volta in volta ne ha bisogno) e un registro. Per gli ausiliari, ogni operatore ha una serie di strumenti che, se non entrano nel processo, non me ne curo più di tanto, so che ci sono dato che a suo tempo sono stati registrati, una volta all'anno si aggiorna la situazione e via così.
Riassumendo io non libererei assolutamente tutta la strumentazione, sarebbe deleterio operativamente parlando, ma solo di quella di cui esiste un solo pezzo o di altra particolarmente pregiata o difficile da usare/settare,in questi ultimi casi ci siamo noi !

Ps dimenticavo.....la gestione così fatta dei secondari implica una taratura periodica ad intervalli regolari: l'intervallo lo gestisci tu, ma per tarare ti serviranno dei primari (nel caso di calibri centesimali e micrometri te la cavi con una scatola bpp e qualche anello)
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chrisbin
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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 5:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Andrea AN ha scritto:


a chrisbin:
Citazione:
Bene dare delle scadenze, ma, soprattutto prima di avere alleati i "produttori di valore aggiunto" (passatemela per favore...), occorre prima agire personalmente ed acquisire la fiducia meritata!


per acquisire fiducia, mi sono sempre posto come una persona al loro servizio sia per migliorare le condizioni di lavoro che per dare voce a qualsiasi problema riscontrato, a parte il chiaro errore di stamane (imporre tempistiche troppo stringenti) non ho mai ordinato nulla a nessuno.
se il tirocinio va come deve andare spero di diventare il futuro RSGQ dell'azienda, ma ad oggi sono solo un tirocinante e credo che questo faccia passare in secondo piano il mio lavoro.
esistono delle tecniche di coinvolgimento per operai metalmeccanici di età compresa tra i 30 e i 60anni?


Caro Andrea, come suggerirti dei metodi universali in poche parole?
Ammirevole quanto dichiari ed altrettanto l'ambizione a diventare RSGQ.

Personalmente ha funzionato tantissimo esser sceso in campo, spiegare sempre il perché di quello che si chiede e farsi carico di dimostrare in prima persona che siamo tutti uguali, nessuno escluso, compresa la compilazione di moduli e l'agognata "FIRMA" dell'operatore.

Dimostrare e spiegare il significato di ogni minima richiesta e sviluppi/conseguenze di ogni azione, sensibilizza più di qualsiasi altra imposizione dall'alto.

Se riesci a far lavorare "volentieri" i tuoi collaboratori sulla tematica della Qualità, avrai degli alleati che ti spalleggeranno in ogni situazione (compresi aperitivi, feste, ecc..., ma questo può esser visto come un effetto collaterale).

ATTENZIONE: non ho parlato di "prostrazione o prostituzione" per ottenere quanto è giusto che si faccia: ci sono limiti a tutti, soprattutto quando, vedendoti di buon occhio e "pensandoti" come tramite per arrivare a Qualcuno, ci sono elementi che vorranno sfruttarti per scopi personali, anche economici...

Prendi questi consigli come spunti di riflessione, ma non sono frutto di studi o altro: la mia pelle è piena di cicatrici e, a forza di prenderle, magari ho imparato a schivare qualche colpo!

Ho 36 anni e mi son trovato nella tua stessa situazione a 21-22 anni: "el bocia de botèga" si dice in veneto (il garzone di bottega) è una fase che aiuta molto a far gavetta per il futuro!

In bocca al lupo e tienici informati.

Ciao, Christian

PS: altre esperienze potranno arricchirti ancora più della mia, a partire da questo forum!
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dario
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MessaggioInviato: Lun Giu 10, 2013 9:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Carissimi tutti, ottimi suggerimenti!
Andrea, hai dimostrato di avere interesse aiconsigli di tutti. Significa che hai tutte le carte in regola per diventare un eccellente elemento!
se si oinizia con umiltà si fanno passi lugni e ben distesi e si raggiungono obiettivi di tutto rispetto!
Grazie a tutti per il supporto ad Andrea!
:-)
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Giovanna
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MessaggioInviato: Mar Giu 11, 2013 7:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Scusate se mi aggiungo in ritardo alla conversazione....approvo completamente il modo con il quale ti sei approcciato al problema e agli operai che vogliono sempre essere giustamente considerati e ascoltati. Anch'io ho dovuto fare l'inventario dell'attrezzatura utilizzata in produzione perchè a causa di cooperative che si alternavano in periodi di maggior lavoro molte chiavi inglesi, martelli ecc..sparivano. Ho chiesto gentilmente di poter mettere le mani nei cassetti dei carrelli, ho disposto tutto per terra e ho fatto delle foto. Stampate le foto, le ho legate con fascetta al carrello. A quel punto ogni "proprietario" del carrello diventava responsabile di quel materiale......metodo troppo grezzo?
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chrisbin
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MessaggioInviato: Mar Giu 11, 2013 9:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Giovanna ha scritto:
Ho chiesto gentilmente di poter mettere le mani nei cassetti dei carrelli, ho disposto tutto per terra e ho fatto delle foto. Stampate le foto, le ho legate con fascetta al carrello. A quel punto ogni "proprietario" del carrello diventava responsabile di quel materiale......metodo troppo grezzo?


Grandiosa Giovanna!

Metodo molto creativo ed efficace, dal mio punto di vista.
Mi sto immaginando tutti gli attrezzi per terra, l'operatore con gli occhi sgranati e tu che fai la foto.

Mi congratulo veramente con Giovanna per questa idea!

Fosse venuta in mente a me... Rolling Eyes

Christian
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Andrea AN
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MessaggioInviato: Mar Giu 11, 2013 4:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

buongiorno a tutti,
mi scuso per il ritardo della risposta ma oggi è il mio turno di babysitting e stamane non sono andato in azienda.

molto interessante l'utilizzo della fotografie, purtroppo però sono scettico nell'utilizzo di questo metodo perchè primo non abbiamo carrelli porta attrezzi e secondo se le appendessi negli scaffali o vicino ai cassetti dei tavoli da lavoro, sono sicuro che verrebbero maciullate nel giro di poche ore Smile

per quanto riguarda gli operai ho cambiato approccio: con i pochi giovani che mi seguono mantengo la mia posizione, per gli altri più ostici, ho programmato fino a giovedì mattina una mezzora con ognuno dove assieme verifichiamo il mio lavoro e discutiamo su come migliorerebbero la gestione degli strumenti.

ho infine programmato un incontro per venerdì alle 17.30 con res. magazzino, res. produzione, res. commerciale (figlio propretario 1), res. amministrazione (figlio proprietario 2), in cui presenterò l'inventario della strumentazione utilizzata, della strumentazione rotta in giacenza nelle aree produttive e la lista della strumentazione necessaria mancante.

volevo inoltre proprorre un sistema di gestione della strumentazione da lavoro e qui mi appello nuovamente alla vostra esperienza, io spingerei per una distribuzione a zona di lavoro oppure per un'implementazione di carrelli personali (ma credo che questa opzione gli costi troppo) comunque devo trovare qualcosa per far si che questo inventario non venga "armadiettato" e dimenticato per sempre.

grazie a tutti per il supporto e l'attenzione

Andrea
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