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Autore Messaggio
filippo1974
Forumista di Qualità


Registrato: 19/10/10 12:39
Messaggi: 338
Residenza: North east of Italy

MessaggioInviato: Mer Dic 19, 2012 6:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Oggi scienza e conoscenza ci permettono di essere più consapevoli su molte cose, quindi ritengo che venga meno (e difatti per alcuni individui avviene) la necessità di sostenere il proprio spirito con una religione.


Provo anch'io a dire la mia, non fosse altro per il piacere di entrare in dialogo con gli altri.

Secondo me, la convinzione che le scoperte scientifiche stiano scalzando la necessità di affidarsi alla religione è una conseguenza del "filtro" con cui si guarda il progresso scientifico. Se da un lato si può ritenere che le scoperte che l'Uomo sta compiendo tolgano alla fede spazio e necessità di esistere, guardando questi stessi accadimenti con un occhio differente si potrebbe al contrario immaginare che in modo subdolo la scienza stia alla fine supportando l'idea che esista un Ente superiore.

Fino ad ora le scoperte scientifiche sono state tante, tantissime (e io ne seguo i progressi con assiduità). Ma tutte queste scoperte alla fine ci spiegano come le cose abbiano funzionato dall'inizio dei tempi ad oggi, ma non perché l'Universo che ci circonda sia qui. Per ora, l'unico ambito che dà un senso al fatto che noi, le stelle, le galassie esistiamo è quello della Fede. La Scienza può spiegare come da un puntino a densità ed energia infiniti si sia giunti nel tempo al mondo che noi conosciamo, ma nessuno mi ha ancora spiegato come mai ad un certo momento questo puntino si sia inventato di esplodere.

Direi inoltre che è importante fare attenzione a non confondere la Religione intesa come convinzione personale dell'esistenza di un Ente superiore, e le organizzazioni che dovrebbero rappresentare tale Ente e il Suo messaggio: si finirebbe con l'attribuire a Dio le debolezze, propriamente umane, di coloro che dichiarano di rappresentarlo.

Ciao
Filippo
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Filippo
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sly_1982
Maestro Oogway


Registrato: 24/10/12 08:28
Messaggi: 3556
Residenza: Provincia di Brescia

MessaggioInviato: Mer Dic 19, 2012 8:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Filippo.
Io credo che Religione e Scienza (in grandi termini, considerando la Religione come "l'amore di Dio e del prossimo", e la scienza come "la conoscenza sperimentata dei fatti/eventi, etc...") devono coesistere, perchè, in mancanza di una si potrebbero avere delle conseguenze gravi. Porto 1 esempio per tipo:
-In assenza della scienza "vagheremmo" nell'ignoranza delle cose, senza metodo, e potremmo fare del male con le migliori intenzioni del cuore. Già successo.
-In assenza della religione potremmo utilizzare le nostre migliori conoscenze non a favore della persona, ma a favore di un'economia comandata dal nostro egoismo. Già successo anche questo.

Ecco perchè non li scollegherei mai.
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 12:05 am    Oggetto: Rispondi citando

sly_1982 ha scritto:
avevo moltissime altre tesi negative apparentemente provate, che mi hanno portato a ritenermi superiore a chi non crede.


Si possono condividere o meno tutte le opinioni espresse in qualsiasi intervento perchè rispettose l'una dell'altra, ma Sly una spiegazione sulla seconda parte della frase penso meriti da parte tua un chiarimento.
Non pecchi un po' di presunzione nel sentirti superiore.
Non è vis polemica, vorrei capire.
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Agostino
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sly_1982
Maestro Oogway


Registrato: 24/10/12 08:28
Messaggi: 3556
Residenza: Provincia di Brescia

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 9:06 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Fagus.
Scusami (e scusate tutti) ho sbagliato a scrivere, intendevo "a chi crede".

Sì, nel "periodo-ateo" della mia vita credevo che la religione fosse una cosa per sciocchi. Credevo fosse un palliativo, un "dare risposte facili a cose non comprensibili", un deterrente sociale, bisogni di autogratificazione, etc... Credevo pure nelle istituzioni religiose come in macchine per far soldi e per garantire l'ordine sociale... Però, ti ripeto, lo credevo. Per fortuna mi è accaduto un fatto che mi ha fatto cambiare completamente idea. Magari di questo potrei raccontarti su un messaggio privato, però da allora ho cambiato totalmente idea e adesso credo in Dio.

Uno dei grandi doni che ho avuto è proprio questo di aver capito e accettato la difficoltà di molti non-credenti nel credere, perchè per questa fase ci sono passato anche io, e ne sono uscito non grazie a me, ma grazie a Dio. Non giudico una persona dal fatto che crede o non crede, ma mi pongo delle domande sul fatto che la mia vita sia una testimonianza credibile di ciò in cui credo oppure se sono un cristiano "farlocco".

Non so se adesso è più chiaro. Tranquillo che la superbia l'ho abbandonata da un pezzo e quel che resta la sto facendo fuori un po' alla volta. Wink

Buona giornata. Ciao.
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26590

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 9:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Non pecchi un po' di presunzione nel sentirti superiore.
Non è vis polemica, vorrei capire.


Leggendo ho avuto l'impressione che Sly intendesse esattamente il contrario, cioè che non ci si deve sentire superiori a nessuno soalmente perché la pensiamo in modo diverso in quanto, prima o poi, potrebbe capitarci qualcosa che ci porterebbe necessariamente a ridimensionarci (ricordate la hybris dei Greci?)

Sentirsi superiore agli altri, però, è tipico dell'uomo (di qualunque uomo almeno in una fase della sua vita, in un contesto particolare o rispetto a certe categorie di persone). A volte ha ragione, molte altre no.

Imparare a conoscerci e, soprattutto, a giudicarci con lo stesso metro che usiamo per gli altri è un buon inizio per imparare a ridimensionarci.

Ecco, io l'ho capita così ma Sly potrà confermare se ho recepito il messaggio oppure no. Smile
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KK
King of Kuality


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Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 9:13 am    Oggetto: Rispondi citando

sly_1982 ha scritto:
Ciao KK.
Ti capisco, perchè ci sono passato pure io per quelle idee che tu mi hai descritto, e avevo moltissime altre tesi negative apparentemente provate, che mi hanno portato a ritenermi superiore a chi non crede.


Nonostante siate andati avanti con la discussione, volevo rispondere a questo punto specifico: non superiore, inferiore.
Molto semplicemente, penso che ha fede ha anche una forza in più a cui appellarsi. Smile
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sly_1982
Maestro Oogway


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MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Stefania e KK.
Scusatemi. Mi sono accorto stamattina che ho sbagliato a scrivere! Smile
Esattamente, intendevo proprio il contrario.

Intendevo che nel periodo in cui "non credevo" ritenevo gli altri degli stupidi perchè credevano in cose secondo me superate e legate all'ignoranza dei tempi passati. Questa sì era superbia, ma per fortuna me ne sono sbarazzato da un po' (da 1 anno all'11 gennaio), e il resto un po' alla volta quando capita. Wink

Statemi bene tutti! Ciaooo!
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Slender Man
M.A.S.P.


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Messaggi: 3222

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 10:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Bella discussione.

Io credo nell'apostolato delle cose.
Penso che tutti siamo impegnati, piu' o meno consapevolmente, a diffondere la nostra visione "spirituale" del mondo. Religiosa, o laica che sia.

Solo, penso che la via della testimonianza non sia la parola ma la nostra stessa vita. Io sono contento se la gente si fa domande sulle mie eventuali motivazioni "trascendenti" dopo aver visto le cose concrete che faccio, le scelte quotidiane.

Per incroci del caso e curiosità personali mi porto dietro un non disprezzabile (da me almeno) bagaglio di discussioni sul trascendente, e un po' di cultura metafisico/teologica che almeno mi solleva un filo (un filo sottile, ma sempre distacca) dalla fede "per sentito dire", "per abitudine", "perche' non lo so".

Ammetto pero': in discorsi "profondi" su queste cose ci entro difficilmente da sobrio, e mai in pubblico. E' che mal sopporto il banale. E mi riferisco soprattutto al MIO banale, che rischia di venire a galla quando mi confronto col banale altrui (in una prossima vita saro' piu' bravo e migliore, in questa mi tocca questo limite, con gli altri che ho).

Quindi guardo quel che la gente FA. E mi occupo di FARE qualcosa che sia specchio di quel che SONO, piu' che posso, ogni volta che posso. Tendo ad essere buddista con gli errori altrui e talebano con gli errori miei, ma ci ho lavorato tanto partendo dall'evidenza scientifica che il nostro corpo è fisiologicamente capace di autoabbracciarsi e incapace di autocalcincularsi, e forse questo è un modo che l'universo ha per autorizzarci ad avere pazienza anche con noi stessi.

E vi abbraccio tutti, e Buon Natale.
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26590

MessaggioInviato: Gio Dic 20, 2012 10:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Slender Man ha scritto:
Tendo ad essere buddista con gli errori altrui e talebano con gli errori miei


Che è un po' l'unico modo per crescere, almeno secondo me.
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