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Tarature scadute
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Autore Messaggio
GB
Nuova recluta del forum


Registrato: 15/10/12 20:29
Messaggi: 4

MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 8:47 pm    Oggetto: Tarature scadute Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
sono nuovo del forum, ho trovato molto utile il sito di Qualitiamo e perciò confido che possiate consigliarmi nel migliore dei modi per aiutarmi a risolvere il mio problema. Il mio problema è il seguente:

In gennaio, nell'azienda in cui lavoro, avremo la visita di ricertificazione. Per gravi motivi economici non è stato possibile effettuare le tarature degli strumenti di misura, scadute a febbraio, poichè per poter effettuare le tarature si sarebbe dovuta fermare la produzione, perchè impossibilitati a pagare i fornitori.

Fortunatamente, grazie a nuovi risvolti societari, la situazione migliorerà a dicembre, mese in cui effettueremo le tarature.

Il mio problema è dimostrare all'ente certificatore che nonostante le mancate tarature l'azienda ha mantenuto sotto controllo la strumentazione nel periodo febbraio-dicembre.

Qualcuno può darmi qualche dritta sul come procedere?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 10:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non so proprio come farai a dimostrare che hai "tenuto sotto controllo" le attrezzature senza tararle.
L'unica cosa inconfutabile sarà il nuovo certificato di taratura se il laboratorio troverà che gli strumenti erano a posto.
Se invece qualche strumento era starato, puoi solo dire che nei limiti del possibile e se ritenuto necessario potrai richiamerai le cose che hai misurato per ri controllarle con lo strumento tarato: so che è una fregnaccia ma la prassi e la norma, stando molto sulle generali, dicono così.
ciao
Paolo
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Frankie
Apprendista forumista


Registrato: 16/09/12 12:25
Messaggi: 68

MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 11:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Premettendo che questa parte della norma la devo ancora studiare, la mia domanda é questa: la taratura dello strumento é realmente necessaria?
Mi spiego meglio: se io ho un calibro e faccio una procedura di calibrazione interna con dei blocchetti pianparalleli che conservo gelosamente, non é la stessa cosa?
Se ho un manometro e lo verificò con uno strumento campione o con un manometro a U, non é la stessa cosa?
Oppure é necessario assolutamente che la taratura sia eseguita da un ente terzo, per evitare il 'conflitto di interessi'?
Questo ovviamente dipende dalla precisione dello strumento e dalla precisione richiesta dalla misura, ma se mi serve misurare un centesimo difficilmente useró un calibro, ma passeró a un micrometro. Questo sempre da 'ignorante' in materia. Ciao
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GB
Nuova recluta del forum


Registrato: 15/10/12 20:29
Messaggi: 4

MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 8:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Riguardo ai calibri non ci dovrebbero essere problemi, nella mia azienda li tariamo internamente con in blocchetti pianparalleli (questi però tarati da un ente terzo), e nessuno ci ha mai fatto storie.

Creati la procedura ed un modulo per le prove, e infine applica sullo strumento la data di scadenza della taratura, magari specificando che si tratta di una taratura interna.
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 8:20 am    Oggetto: Rispondi citando

GB ha scritto:
Buongiorno a tutti,
sono nuovo del forum, ho trovato molto utile il sito di Qualitiamo e perciò confido che possiate consigliarmi nel migliore dei modi per aiutarmi a risolvere il mio problema.


Ciao GB e benvenuto tra noi. Paolo ti ha già detto come procedere, purtroppo c'è ben poco da fare se non giocarsela come ti è stato suggerito.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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GB
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Registrato: 15/10/12 20:29
Messaggi: 4

MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 8:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Paolo e grazie Stefania per il supporto!

Smile Smile Smile
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 2:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
Non so proprio come farai a dimostrare che hai "tenuto sotto controllo" le attrezzature senza tararle.
L'unica cosa inconfutabile sarà il nuovo certificato di taratura se il laboratorio troverà che gli strumenti erano a posto.
Se invece qualche strumento era starato, puoi solo dire che nei limiti del possibile e se ritenuto necessario potrai richiamerai le cose che hai misurato per ri controllarle con lo strumento tarato: so che è una fregnaccia ma la prassi e la norma, stando molto sulle generali, dicono così.
ciao
Paolo


Io suggerisco invece un'alternativa...
Fatti una piccola analisi dei rischi, nel senso di valutare se gli intervalli che avete definito (li definite voi e non l'organismo che vi ha certificati) erano sensati.
Io ho fatto fare questo esercizio e abbiamo "allungato= raddoppiato o più" certi intervalli ed abbiamo ridotto altri.
Risultato, risparmio di un sacco di costi e corse in zona certificazione.
Se dalll'analisi rischi (ma falla seria!) esce che potevi tarare ogni 2 anni invece che ogni 6 mesi, lo dichiari e vai a risparmiare un bel po'.
Premetto che stimo che lavorate bene e non tanto per far vedere che avete un bollino verde sul calibro tampone o sul micrometro. OK?

Se l'organismo è di quelli seri, ti dirà "bravo" e non avrai problemi.
Altrimenti il consiglio è il solito... (non mi si addice, ma...) fai carte finte. Evil or Very Mad
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 2:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quoto Dario al 100%. Le tarature servono per ottimizzare la frequenza e non per diventare matti ogni giorno con strumenti da tarare. Dopo un primo periodo in cui ho eseguito le tarature come le faceva prima il mio collega, ho fatto una bella cernita su cosa , come e quando tarare.
Chiaramente così si risparmia tempo e la qualità delle misure non è minimamente influenzata, anzi c'è più tempo per concentrarsi sugli strumenti critici magari con intervalli di taratura ancora più ristretti (qualora ce ne fosse bisogno)
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 2:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

#34 ha scritto:
Quoto Dario al 100%. Le tarature servono per ottimizzare la frequenza e non per diventare matti ogni giorno con strumenti da tarare.


Tutto giusto e Dario ha offerto un'ottima "scappatoia" non solo per salvare la verifica ispettiva ma anche per ottimizzare risorse, però dobbiamo partire dal concetto che questa è - appunto - una proposta intelligente per risolvere un problema, non un iter da seguire perché la nostra analisi andrebbe fatta PRIMA per decidere, appunto, ogni quanto tarare e non DOPO.
Certo, in un'ottica di miglioramento continuo, potremmo utilizzare la molla dell'esperienza per dire che abbiamo capito che gli intervalli di taratura possono essere più dilazionati ma l'analisi dovrebbe sempre precedere l'azione e qui si è dato per scontato che questa analisi fosse stata fatta e fosse corretta. Wink
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 3:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Certo Stefania, giustissima osservazione, nel mio caso ho assorbito una situazione precedente in cui ci si divertiva a mettere etichette su ogni strumento salvo poi non tararli mai ! Facendo le cose come andavano fatte mi resi conto che la situazione era insostenibile, molti strumenti "da attrezzaggio" avevano scadenze di taratura ridicole, ed erano talmente tanti da congestionare anche le tarature degli strumenti che realmente avevano bisogno di una frequente taratura.
Ormai sono due anni che a questi strumenti ho tolto ogni tipo di attenzione, non vanno ad influire nel processo, ne ho cmq la rintracciabilità ed il responsabile, finora (tocchiamo ferro Smile ) nessun problema !
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dario
Enigmatico sorridente


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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 3:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Carissima, prima, dopo, durante!
Sempre si deve mettere in gioco tutto.
Magari (parlo sempre per esperienza), prima non potevi fare nulla, perché ti mancava proprio l'esperienza.

Ti "fo" l'esempio pratico: abbiamo impiantato una nuova prova di misurazione complicatina: si misura la risposta a sollecitazione meccanica del pannello fotovoltaico. simuli la pressione del vento. La norma IEC dice una cosa e tu devi inventare la macchina per misurare (misurazione accreditata).
All'inizio, prima, tari il tutto al millesimo, ogni 3 mesi tari tutto, esageri, stimi che misurerai 10 moduli a settimana. non sai che l'esperto che ti accredita ti accetta che tari ogni 5 anni, se gli spieghi il perché.

Poi ti accorgi che il mercato fa schifo, misuri 2 moduli a settimana e il cliente ti tiene la macchina occupata per 2...3 giorni, scopri che la macchina è sempre nuova e non diverge mai. Parli anche con l'esperto e cresce la confidenza, la competenza. Acquisisci esperienza e durante, allunghi a 6 mesi, poi, dopo, a un anno gli intervalli di taratura. tutto perfetto, costi di taratura divisi per 4!
Lo scopri solo durante e dopo.
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 3:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dario,
opportuno il tuo completamento; quanto hai detto io lo consiglio regolarmente a tutti i miei clienti.
Ad esempio c'è il caso limite dei Geometri/ingegneri che usano le livelle elettroniche (non più ottiche), che oggi sono così sofisticate che hanno dei sistemi di ritaratura automatica ogni volta che si accendono e poi è difficile che si starino. si tratta di quegli apparecchi elettronici che o funzionano o non funzionano affatto; quindi questi non sarebbe il caso di ri-tararli periodicamente: I miei clienti hanno fatto queste analisi e mandano a "ritarare" questi strumenti ogni 5 anni, solo quando c'è da sostituire le pile, sostituibili solo dal costruttore[..... cosa non si fa per fottere i clienti!!]
Purtroppo, da come si è svolta la discussione qui siamo all'anno zero, se qualcuno considera obbligatorio fare le tarature esterne e non conosce l'esistenza di strumenti primari e secondari.
Se volete ricominciamo da capo?
ciao

PS, per Dario.
Sono stato tentato anche io di suggerire, al nostro amico che ha avuto lo stop di un anno per problemi economici, di allungare di un anno gli intervalli di validità delle tarature, ma mi sembra una soluzione molto sporca e l'ispettore se vede che TUTTI gli strumenti hanno avuto un prolungamento dell'intervallo, quello si mangia la foglia e si arrabbia!

Secondo me è meglio dirgli la verità e mostrargli, col certificato almeno dei primari che stanno andando in taratura, che questi non si sono mossi ed in definitiva tutti gli strumenti secondari erano stati tenuti sotto controllo all'interno a fronte di detti primari (i blocchetti pian paralleli io di solito consiglio di controllarli ogni 5 anni, salvo usi molto più frequenti del solito, come mi è già capitato), ergo....
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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 6:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

dissento dal clima generale
la taratura non è solo la verifica che lo strumento sia entro le specifiche, ma anche una manutenzione preventiva. Pulizia interna ed esterna, ingrassaggi, regolazione dei giochi, registro delle coppie di chiusura, sostituzione delle parti usurate etc. Diluirli oltre l'anno, se realmente utilizzati, mi sembra un poco come quelli che non aprono mai il case del pc per fare pulizia, salvo poi tutto d'un tratto bruciare processore e/o scheda madre. Il pc funzionava fino ad istante prima poi di botto si spegne quando nel caso peggiore non ti "ara" il disco fisso.
Le manutenzioni e le tarature esterne costano e per questo vanno specificate e concordate al momento dell'acquisto dello strumento (parlo di strumenti importanti non di micrometri).
Per stabilire gli intervalli di taratura si dovrebbe avere una conoscenza approfondita dello strumento incluso averlo smontato qualche volta perchè benché il risultato sia conforme non è detto che non si stia sul ciglio di un baratro.
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MessaggioInviato: Mar Ott 16, 2012 10:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non è il caso trattato, ma vorrei portare la mia esperienza che spero possa essere utile.

Sono stata responsabile metrologica per un'azienda che lavorava su commessa e che aveva ca. 3000 strumenti fra calibri, spine liscie, tamponi filettati, rugosimetri ecc.
La gran parte degli strumenti aveva taratura semestrale internamente, anche se solo il 40% veniva utilizzato fra una taratura e l'altra.
Abbiamo quindi adottato un sistema di sigillatura degli strumenti. Alla taratura lo strumento veniva sigillato. Sei mesi dopo, se era stato usato mancava il sigillo e veniva tarato, altrimenti trovandolo intatto la taratura veniva traslata di altri 6 mesi. Così invece di avere una persona che tarava strumenti tutto il giorno, abbiamo potuto adoperarla part time nel controllo qualità.
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Barbara S.
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MessaggioInviato: Mer Ott 17, 2012 1:27 am    Oggetto: Rispondi citando

A parziale integrazione: non ha senso per me dire che l'intervallo di taratura dipende dalla "classe" o dal tipo di strumento. Un calibro a corsoio che sta in produzione non lo taro ogni due anni, per i motivi giustamente accennati di verifica anche "funzionale". Il suo gemello che sta in metrologia in un cassetto perche' è in dotazione ma si usa pochissimo puo' benissimo avere un intervallo maggiore.

Molti fanno resistenza a questo approccio perche' se dividi gli strumenti per perimetro di uso poi devi "assegnarli" univocamente, e il calibro della metrologia non deve MAI andare in produzione. Si valuta cosa è peggio, cosa costa di piu', e si decide.

Sulla necessità della taratura tour court non ci piove, anche se bisogna capirsi sulle parole: taratura, verifica, certificazione... mi ricordo ancora il mio primo audit AVSQ94 (i vecchi se lo ricorderanno, era lo standard auto all'epoca dei motori a vapore) e una discussione di DUE ORE per convincere un auditor "certificato" che i pHmetri, semplicemente, NON si possono tarare, in quanto non possono essere ricondotti a un primario.

e lui parlava di polverine magiche da sciogliere nell'acqua, in modo da avere un pH certo della soluzione, e io gli rispondevo che qualsiasi perito chimico al terzo anno che non abbia 3 in stechiometria ti sa dire quale pH "teorico" ha una soluzione di Xg di un sale qualsiasi in Ycc di H20, il problema è che poi il sale e l'acqua li pesi e fai errori.... e ciao pH teorico...
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