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Avanzamento Prodotto e identificazione

 
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Autore Messaggio
MicheleNE
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MessaggioInviato: Gio Lug 26, 2012 7:47 pm    Oggetto: Avanzamento Prodotto e identificazione Rispondi citando

Ciao,

ho un dubbio che mi assilla fastidiosamente...Smile

Produciamo schede elettroniche e la rintracciabilità l'applichiamo solo su richiesta del Cliente.

Mentre l'avanzamento della produzione è da gestire?...secondo la normativa (7.5.5) il prodotto deve essere identificato fino alla consegna...aiuti per la gestione? Smile Smile

Grazieeeeeeee
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 12:10 am    Oggetto: Rispondi citando

Finalmente un altro elettronico... Smile

Ora è tardi, ma nei prossimi giorni vediamo se ti posso aiutare.
Intanto per capire, assemblate solamente o al Vs interno c'è tutto il ciclo (progetto, produzione, collaudo, etc)?
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Agostino
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


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Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 8:18 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Michele.

In attesa dell'intervento di Fagus, ti posso raccontare come si facevano le cose in un'azienda dove ho lavorato.
Tracciare le schede elettroniche non è semplice perché devi accertarti che il sistema utilizzato non sia removibile e non vada ad alterare la funzionalità del componente.

Per questi motivi, una volta stabilito il sistema di codifica, si utilizzava una macchina per marcare i circuiti stampati e un software apposito che dialogava col gestionale e che gestiva tutti i dati utili delle singole parti.
In ultimo, gli operatori erano dotati di lettori per rilevare questi codici a barre ed erano in grado, in ogni momento, di sapere cosa era montato e dove.

Tutto il sistema, ovviamente, era decisamente costosetto quindi - se ci sono soluzioni più economiche (e, a seconda del contesto in cui si opera, ci saranno di sicuro) - attendiamo che i nostri amici ce le illustrino.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Portello
Qualfista


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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 2:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Di primo acchito metterei una scantonatura (cut out) sulla scheda che ne identifichi lo step di lavorazione. Successivamente puoi anche sfruttarlo (con un passa/non passa) per lavorare solo quelle schede che hanno effettivamente superato la lavorazione precedente.
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Portello
Più è semplice, meglio è
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 2:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Portello ha scritto:
Di primo acchito metterei una scantonatura (cut out) sulla scheda che ne identifichi lo step di lavorazione.


Come soluzione non è accettabile per diversi livelli normativi e regolamentari (oltre a capire se è accettabile per il cliente), fatto salvo che il PCB delle schede abbia la bandella. Anche in questo caso però se c'è il quadrotto è da capire se è necessario, in base a quanto Michele vorrà inpostare, differenziare le diverse schede del quadrotto stesso (ovvero se lavora a lotto o singolo SN).

Stefania suggerisce l'uso di etichette, che oltre ad avere le caratteristiche citate ne devono aver delle altre se i requisiti di commessa sono stringenti.
Se devo seguire la produzione sin dal backing del PCB dovranno resistere a solventi, alte temperatura, vapori, sporcizia, etc. Non è semplice
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Agostino
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Slender Man
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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 3:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

e se invece di mettere etichette si operasse con un burn, una specie di scrittura termica, non so come si chiama in tecnichese? a me "strappare" pezzi fa un po' paura, mi immagino inneschi di rotture, poi magari è una stupidaggine e ci sono tutte le evidenze del mondo che non succede

le etichette personalmente mi piacciono quando c'e' un collaudo elettronico finale 100% e la macchina che esegue il controllo stampa lei l'etichetta, con un seriale univoco, e quell'etichetta è applicata funzionando anche da oggettivazione dell'avvenuto controllo...
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MicheleNE
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Registrato: 25/07/12 20:37
Messaggi: 4

MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2012 8:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie a tutti per le numerose risposte.

Siamo una azienda di una decina di persone conto terzi ed assembialiamo schede elettroniche (SMD, THT) inoltre facciamo anche cablaggi...la soluzione che vorrei implementare non deve essere un peso per il personale ma qualcosa di facile comprensivo ed immediato Smile

Penavo di applicare un etichetta ad ogni cassetta contenente le fasi dl ciclo di lavorazione e l'operatore barra la fase lavorata.

Ma quando, per motivi di lavorazione, dalla cassetta "madre" bisogna ripartire le schede in altri 20 (o piu) cassette figlie, è una perdota di tempo ristampare le etichette + riscrivere le fasi chiuse.

Di certo non posso lasciare una cassetta non identificata lungo la linea produttiva. Alla domanda "cosa c'è dentro?" la risposta "Schede elettroniche" non penso possa reggere con l'audit di certificazione Very Happy

Insomma qualcosa che non incida troppo sui tempi dei lavoratori visto che siamo piccoli come realtà...

Grazieee!
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Fagus
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MessaggioInviato: Lun Lug 30, 2012 1:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Michele.
Farei così.
1) Indentifica le schede dello stesso lotto attraverso un'etichetta con un SN univoco (un'idea potrebbe il N. Lotto + un progressivo da 1 al quantitativo del lotto).
2) costruisci un report delle fasi di lavorazione, legagli il N. Lotto e metti nella prima colonna il progressivoe.
3) fai registrare le fasi sul questo report (se ci sono in linea i PC potrebbe essere anche digitale, ma non è necessario)
4) quando dividi le schede in cassette figlie e sufficiente costruire una pick list rispetto l'intero lotto, ovvero un foglio che in relazione al N. Lotto porti i diversi progressivi contenuti nella cassetta.

In questo modo costruisci il legame tra scatole e cassette, il loro contenuto e lo stato di avanzamento di ogni item.

Se devi seguire le fasi di lavorazione sin dal backing (lo chiedono spesso in ambito avionico, talvolta in ambito navale e militare) devi usare delle etichette il poliestere. Se fai una ricerca le trovi disponibili in varie dimensioni e colore e sopportano sia il forno a rifusione sia la saldatura ad onda senza deteriorarsi.
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Fagus
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MessaggioInviato: Lun Lug 30, 2012 1:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Slender Man ha scritto:

le etichette personalmente mi piacciono quando c'e' un collaudo elettronico finale 100% e la macchina che esegue il controllo stampa lei l'etichetta, con un seriale univoco, e quell'etichetta è applicata funzionando anche da oggettivazione dell'avvenuto controllo...


Sarebbe bello poter far sempre così, ma ci sono situazioni dove la rintracciabilità è talmente critica e profonda che l'apposizione dell'etichetta al termine del controllo finale farebbe perdere molte delle informazioni richieste.
Ho situazioni (ambito avionico) in cui devo fornire il lotto di produzione del singolo chip assemblato legato alla singola scheda.
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Slender Man
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MessaggioInviato: Lun Lug 30, 2012 2:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Slender Man ha scritto:

le etichette personalmente mi piacciono quando c'e' un collaudo elettronico finale 100% e la macchina che esegue il controllo stampa lei l'etichetta, con un seriale univoco, e quell'etichetta è applicata funzionando anche da oggettivazione dell'avvenuto controllo...


Sarebbe bello poter far sempre così, ma ci sono situazioni dove la rintracciabilità è talmente critica e profonda che l'apposizione dell'etichetta al termine del controllo finale farebbe perdere molte delle informazioni richieste.
Ho situazioni (ambito avionico) in cui devo fornire il lotto di produzione del singolo chip assemblato legato alla singola scheda.


sto cercando di ricordarmi i dettagli, ma mi pare che nell'esempio di cui parlo l'etichetta EOLT è legata in modo univoco a un lotto di fabbricazione, e tramite il seriale EOLT (che è applicato manualmente sul casing della scheda) si arriva a identificare il lotto di fabbricazione scheda, e da quel lotto si traccia il singolo componente montato dalla pick and place, fino allo scaffale del magazzino.

la difficoltà si ha solo per le fasi iniziali, quando alimenti con stecche: devi cambiare lotto delle schede ogni volta che cambi lotto di un componente... quando passi alle rolle invece funziona. se hai il seriale EOLT arrivi alla scheda di certificazione del singolo condensatore

(vado a memoria...)
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Fagus
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MessaggioInviato: Mer Ago 01, 2012 8:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Slender Man ha scritto:

sto cercando di ricordarmi i dettagli, ma mi pare che nell'esempio di cui parlo l'etichetta EOLT è legata in modo univoco a un lotto di fabbricazione
...
la difficoltà si ha solo per le fasi iniziali, quando alimenti con stecche: devi cambiare lotto delle schede ogni volta che cambi lotto di un componente... quando passi alle rolle invece funziona. se hai il seriale EOLT arrivi alla scheda di certificazione del singolo condensatore

...


Slender devo dirti la verità, ho un caso limite dove tutto questo per il cliente non è sufficiente, vuole di più e lo paga quindi sta bene. Ma devo dire che fortunatamente facciamo 50 pz/anno di quell'oggetto altrimenti è da impazzire a seguire tutto quel che serve perchè non gli è sufficiente un EOLT di fine linea, vuole registrazione in tutti i passi intermedi (sdoratura e successiva stagnatura dei pin dei componenti e via di questo passo...).
Unica nota su questi casi: il cambio lotto lo si deve fare anche al cambio rolla.


É corretto rimanere in una situazione normale; la gestione da te presentata è quasi già da eccellenza.
Forse a Michele serve una soluzione semplice per cominciare a mettere ordine.

Michele ci aggiorni sulla situazione?
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Slender Man
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MessaggioInviato: Gio Ago 02, 2012 9:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Slender devo dirti la verità, ho un caso limite dove tutto questo per il cliente non è sufficiente, vuole di più e lo paga quindi sta bene.

lavori per Moratti, ho capito. annuisce1

Citazione:
Ma devo dire che fortunatamente facciamo 50 pz/anno di quell'oggetto altrimenti è da impazzire a seguire tutto quel che serve perchè non gli è sufficiente un EOLT di fine linea, vuole registrazione in tutti i passi intermedi (sdoratura e successiva stagnatura dei pin dei componenti e via di questo passo...).


quindi vi blinda i magazzini virtuali intermedi. in effetti, contento lui...
non che io non sia d'accordo, è solo che una cosa come questa ha impatto potenziale inferiore a un sacco di altre cose... se traccia tutto con questo dettaglio mi taccio, è coerente, e poi appunto ve lo paga e amen, felici tutti.

Citazione:
Unica nota su questi casi: il cambio lotto lo si deve fare anche al cambio rolla.

claro que si', non mi sono spiegato ma è cosi' anche nel mio esempio. appunto dicevo: visto che il cambio lotto lo devi fare ogni volta che cambi il "serbatoio", passare dalle stecche alle rolle almeno ti dà un po' di respiro, puoi fare lotti con componenti che vengono tutti dalla stessa configurazione che non siano di 5 pezzi, come capita con le stecche (perche' se alimenti con una decina di stecche e appena ne cambi UNA devi cambiare lotto, cambi lotto in continuazione....)

Citazione:
É corretto rimanere in una situazione normale; la gestione da te presentata è quasi già da eccellenza.


ringrazio a nome del fornitore.
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