Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[lia]

Ciao, sono una neofita e nel mio procedere ho un dubbio amletico, che qualcuno di Voi sicuramente saprà risolvere:
alla domanda cos’è un processo?.... risponderereste di sicuro che è la trasformazione da uno stato A (input) ad uno stato B (output), oppure trasformazione di elementi in entrata in elementi in uscita, attraverso un susseguirsi di attività/azioni correlate o interagenti, ma...CON o SENZA aggiunta di valore??
Dalla lettura della ISO direi senza.......ma poi nella dispensa del corso che ho fatto per sostenere l'esame Cepas trovo scritto il contrario....Aiuto!?
Grazie.....

[Slender Man]

mi verrebbe da risponderti: "si vede che sei una novellina, se un processo non aggiunge valore l'azienda cosa lo tiene in piedi a fare"

poi pero' mi viene da pensare che sei un'espertissima, che ha messo il dito nella piaga, e fa la domanda piu' giusta di tutte, perche' le aziende sono piene che buttano, di processi che non aggiungono valore.

comunque, seriamente. processo è fare la torta: da una parte gli ingredienti, la conoscenza degli stessi, la ricetta, la temperatura del forno... e di là la torta, il foglio con gli ingredienti perche' qualcuno potrebbe essere allergico e vuole saperli prima di mangiarla....

si suppone che la torta sia migliore degli ingredienti mangiati separatamente, si'. per amor del cuoco, supponiamolo.

(il punto che spiega la differenza è che non tutto il valore aggiunto è sempre contabilizzabile direttamente...)

[dario]

Ciao Lia, bellissimo nome (quello di mia figlia )...
Nei corsi di organizzazione, di gestione processi, di qualità... si distingue proprio tra processi a più valore aggiunto o a meno valore aggiunto...
Se cerchi il modello di Porter, che classifica i processi in "strategici" o "di direzione", di "core business" o "principali" e "di supporto" vedi che spesso quelli di supporto sono a basso bassisimo o nullo valore aggiunto.
Io propendo per far capire che se ad una prima analisi appare che un processo è a bassissimo valore aggiunto, si sta lavorando con "perdita", "male" e è opportuno rimboccarsi le maniche... mi fermo qui, ok?

Mr slender ti ha dato altre info utili a parte quel "novellina" che a me non piace... ma era volutamente messo lì a dirti che ne capisci senz'altro molto di + di quanto pensi ...
sole1

[lia]

...la torta la capisco bene!
Se qualcosa non "aggiunge" valore non serve....anche questo lo capisco bene......
Premesso che lavoro in sanità e mi sto occupando di ISO.......sono consapevole di giocare, moltoooooo, fuori casa!......
Ma se leggi la ISO 900:2005 a pag. 24 recita: insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita (senza aggiunte!!!)
.........c'è forse differenza tra bun senso ed ISO??
oppure ....c'è differenza tra approcio didattico e realtà?
grazie
ciao lia

[lia]

ciao Dario........solitamente lia è un diminutivo, per me lo è, per tua figlia??
Nessun problema per essere novelina, mi piace esplorare cose nuove e sentirmi appunto .......inesperta, sarà perchè in realtà non sono giovane e nemmeno inesperta...........in generale!!
comunque grazie a te/voi..........sto impazzendo con 'sta cavolo di Q e certificazione..........
lia

[KK]

[lia]

...il lupo non è brutto, ma bello ed affascinante..... anche se a tratti spaventa.
Il problema è come me lo hanno fatto conoscere, credo.....o come io lo sto conoscendo..

[Slender Man]

[Portello]

Ciao Lia,
la definizione data dalla ISO9000 è volutamente generica.
Ricordati che per definire la parola orecchio i luminari della lingua italiana ne parlano per ore e poi scrivono: "organo dell'udito" .

In realtà l'ecumenicità "presunta" della norma rende la sua scrittura difficile per chi non ne mastica da un po'.
Il punto non è cos'è un processo, nel senso che ogni attività produttiva (sia che il risultato sia un bene o un servizio) è un processo.

La cosa difficile secondo me è identificare i confini dei processi per stabilire come controllarli.
Se ho colto il tuo settore, Il processo "marco" inizia da quando il paziente comunica con la tua struttura sanitaria e finisce quando ne esce senza più il disturbo che lo ha indotto a chiamarvi.
Questo macro processo che attraversa la "black box" entro cui lavori, si può scomporre in molti processi più elementari.
Comincia da qui
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Portello
Più è semplice, meglio è

[lia]

Ciao Portello.....se mi muovo nel mio mondo (sanità) mi è chiaro sia cos'è un processo/percorso, sia cos'è un prodotto/servizio, ma anche indicatori e standard sono concetti che comprendo.......le tue considerazioni su processi macro e micro sono assolutamente rispondenti al vero e possono essere analizzati con un approccio sistemico e descrittivo (ad un livello "alto" dell'organizzazione) o ad un livello di dettaglio (se rispondenti al singolo servizio/prodotto).
La mia difficoltà attuale è circoscritta ai concetti ISO ed alle sue definizioni, che sono relative all'esame Cepas che dovrò sostenere per poter diventare auditor anche per l'ambito sanitario.
.....ISO e sanità sono mondi diversi....in sintesi è un po' questa la mia difficoltà.
Alla prox (sperando di essere stata sufficientemente chiara!!)
lia

[Paoloruffatti]

Cara (Rosa-lia è così il tuo diminutivo? ... per risparmiare la rosa? ..... come Gastone dell'indimenticabile Petrolini degli anni 20-30 dello scorso secolo, che cantava la canzone/monologo, nota ai vecchi come me, "Gastone" e diceva di farsi chiamare Tone per risparmiare il gas!)
Dove vedi la discrepanza tra la ISO e il tuo lavoro?

Se rileggi attentamente quanto scritto dal saggio Dario capirai che ci sono tanti tipi di processi, alcuni a valore aggiunto nel senso che danno un servizio ad un paziente (una terapia, un indagine diagnostica) altri di supporto, come la programmazione del supporto infermieristico ad un reparto.
Altri ancora sono processi gestionali che non aggiungono valore strettamente, ma sono assolutamente imprescindibili (nei servizi è molto frequente questo tipo di processi, più che nelle aziende che producono beni).
Portello poi, giustamente parla di micro processi (alcuni sono vere e proprie aggregazioni di fasi all'interno di un macro processo, come la procedura di preparazione di una flebo da somministrare ad un paziente nel processo del suo trattamento globale, ma che assurge a dignità di micro processo perchè si tratta di attività ripetibili sandardizzate e applicabili a più macro processi.

Se poi pensi che la ISO 9001 è nata per aziende produttrici di beni e basta e che solo nelle ultime edizioni si sono decisi di scrivere che prodotto e servizio sono da considerare la stessa cosa (ai fini della norma stessa), puoi capire la generalità così larga della ISO che non entrerà certamente in conflitto con nessun settore dell'umano operare.
Spero di averti chiarito qualcosa....
ciao Lia

[lia]

ciao Paolo.........si chiarito il concetto e la prassi.
Non vedo discrepanza tra ISO e lavoro in sanità, così come non vedo molta differenza tra IS= ed accreditamento istituzionale (normativa cogente delal Q)........
Allo stesso tempo la parte teorica delle ISO mi è ostica..........la pratica meno, sarà una deformazione professionale!
notte notte........(Ve)lia