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Collaudo vs Produzione

 
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Autore Messaggio
bagaroz
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 23/08/11 11:37
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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2012 2:06 pm    Oggetto: Collaudo vs Produzione Rispondi citando

Buongiorno,
volevo riportare una mia idea, da alcuni bollata come malsana ma che ho intenzione di proporre comunque alla direzione dell'azienda dove lavoro.
Premessa:
siamo produttori di utensili da taglio in metallo duro integrale ed HSS di categoria medio alta, con clienti perlopiù utilizzatori diretti. Le nostre linee di prodotto si suddividono in prodotti standard (a catalogo) e speciali nella proporzione del 50% circa.
Gli strumenti di misura utilizzati sono i classici micrometri, calibri, comparatori, proiettori, etc cui si aggiungono due strumenti di misura ottici con software dedicato alla misura degli utensili da taglio.
Tali strumenti ottici sono collocati nel reparto di collaudo finale in quanto devono operare a temperatura, umidità controllate e possibilmente isolati dalle nuvole oleose comunque presenti in stabilimento.
Realtà attuale
Per gli utensili standard "normali" la produzione lavora in autocertificazione delle diverse quote, l'operatore compila una griglia in cui riporta i valori riportati, il responsabile dell'area verifica che tutto sia ok prima di dare l'avanzamento alla commessa. I pezzi arrivano al collaudo finale dove vengono fatti dei controlli a campione.
Per gli utensili standard "critici" o per degli utensili speciali capita a volte che in fase di messa a punto della produzione e durante la produzione stessa vengano coinvolti nel controllo di determinate quote gli operatori del collaudo. Tale pratica viene però scoraggiata.
Per quanto riguarda infine la produzione delle campionature, nella maggior parte dei casi la messa a punto della produzione viene seguita direttamente dall'ufficio tecnico, che deve dare il benestare finale al "prototipo". In pratica però ciò dovrebbe avvenire dopo che il collaudo ha verificato gli utensili, ma spesso i disegni e le specifiche sono cambiate in corso d'opera per opera dell'ufficio tecnico stesso.
Per gli utensili "critici" infine bisogna eseguire la certificazione di determinate quote su una data percentuale di pezzi (operazione molto onerosa in termini di tempo) .
Proposta
A mio avviso bisognerebbe superare il conflitto collaudo-produzione ma instaurare una certa collaborazione.
In pratica per quanto riguarda la messa a punto ben venga se in caso di necessità la produzione si interfacci con il collaudo (e anche con l'ufficio tecnico). Alla fine dei conti io proporrei di considerare tale utensile verificato in condivisione come uno di quelli controllati a campione ma soprattutto come uno di quelli da usare per la certificazione quando richiesto.
Per la certificazione poi vorrei proporre di utilizzare il primo pezzo della produzione, anche se verificato solamente dalla produzione stessa, come utensile certificato.
A mio avviso non ha molto senso ripetere del tutto le misure, tanto se ci sono state delle derive avrò gli altri pezzi da verificare a darmene visione.
In questo modo risparmierei del tempo in fase di collaudo e coinvolgerei maggiormente gli operatori della produzione anche nell'uso degli strumenti di misura più "avanzati".

Scusate per la lunga discussione. Voi pensate sia una buona idea? Io credo possa servire a superare il clima conflittuale produzione-collaudo che nella mia ottica non è solamente un cane da guardia che morde chi sbaglia
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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Gio Mar 15, 2012 8:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

non voglio confutare l'efficacia del tuo sistema, che probabilmente da anni vi garantisce ottimi risultati, ma sul piano teorico e soprattutto sulla mia esperienza trovo alcune falle.

1) Io non mi fiderei dei controlli della produzione anche perchè è buona regola l'indipendenza del giudicante rispetto al produttore. Chi produce per stanchezza, opportunità, mancanza di formazione etc è portato a essere meno scrupoloso di un controllore imparziale e specificatamente formato. Ho preteso che i miei collaboratori fossero indipendenti dalla produzione e rispondessero solo a me, una loro decisione è la mia decisione (ovviamente faccio di tutto per fornirgli i mezzi e la formazione per essere indipendenti). copriamo tutti i turni e i controlli li facciamo in linea.

2) "le buone pratiche" direbbero che gli avvii di produzione devono essere "validati" dalla qualità in un numero sufficiente di particolari per evidenziare eventuali dispersioni e non solo il primo pezzo.

3) sempre le buone pratiche farebbero controllare il primo e l'ultimo componente di ogni scatola in linea, mentre per un lotto il campionamento finale (se non hai eseguito quelli intermedi) dovrebbe essere omogeneo ovvero random
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bagaroz
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MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2012 8:59 am    Oggetto: Rispondi citando

2) Sarebbe bello ma le produzioni di piccoli lotti (in media ogni macchina in una giornata produce dalle 4 alle 6 commesse diverse che di media non superano i 70 pezzi) mi mettono in crisi in quanto il tempo di setup in questo modo sarebbe molto alto. Il tempo per collaudare un pezzo è di norma superiore a quello richiesto per produrlo

3)In questo caso la norma è ben rispettata sui prodotti standard e su quelli prodotti senza presidio

1) La mia idea era quella di superare tale divisione netta
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MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2012 8:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

bagaroz ha scritto:

1) La mia idea era quella di superare tale divisione netta


alcune norme/buone pratiche te lo vietano.
E' vero che lasciando alla sola produzione i controlli li responsabilizzi di più piuttosto che nel caso i controlli siano raddoppiati/clonati/affiancati dai CQ. Tuttavia il rischio che ti scoppi una grana è elevatissimo (su un lotto da 70 pezzi forse riesci a rimediare riproducendolo) ma se il lotto è da 10000 o più sono cavoli amari. Sempre nelle buone pratiche i pezzi non conformi e quelli utilizzati per i controlli andrebbero "imbucati" in contenitori tipo "buche delle lettere" di cui la chiave è a disposizione del solo responsabile della Qualità.
Nella storia anche di famosissime multinazionali italiane e straniere non è raro che si siano trovati responsabili di produzione/reparto etc. che avendo terminato le materie prime senza raggiungere il quorum richiesto per lo scarto elevato si sono messi a riciclare gli scarti cernendoli con controlli più benevoli.
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bagaroz
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MessaggioInviato: Sab Mar 17, 2012 7:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma io non voglio lasciare i controlli alla sola produzione.
Io intendo che ora la messa a punto di utensili critici risulta difficoltosa per la produzione, io vorrei che fosse fatta in collaborazione con il reparto di collaudo e vorrei proprio come tu dici separare tale pezzo e considerarlo uno dei pezzi per il controllo.
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2012 3:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

bagaroz ha scritto:
Ma io non voglio lasciare i controlli alla sola produzione.
Io intendo che ora la messa a punto di utensili critici risulta difficoltosa per la produzione, io vorrei che fosse fatta in collaborazione con il reparto di collaudo e vorrei proprio come tu dici separare tale pezzo e considerarlo uno dei pezzi per il controllo.

per il mio modo di pensare è inimmaginabile che vi sia un settaggio senza una verifica completa della Qualità prima della produzione vera e propria. Il pezzo lo terrei come campione depositato in laboratorio non come campione per il certificato al cliente
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