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Costa Crociere e Qualità
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 9:12 am    Oggetto: Rispondi citando

Ok, proviamo a fare un po' di ordine e a considerare l'argomento dal punto di vista della Qualità?

A mio parere bisogna dividere la vicenda in tre momenti:

1) PRIMA DEL NAUFRAGIO

- pratica degli "inchini": le procedure venivano aggirate e tutti lo sapevano: chi li autorizzava, chi li faceva, chi li vedeva.
C'è parecchio da dire, non credete?
Dire che si lavora in Qualità quando non si rispettano norme e regolamenti è alquanto singolare a mio giudizio.

2) DURANTE IL NAUFRAGIO

- mi pare chiaro che molte persone dell'equipaggio non fossero state formate adeguatamente per gestire una situazione di emergenza e il panico (proprio e altrui)
- le informazioni in quei momenti sono state contradditorie, lente e non esaustive

3) DOPO IL NAUFRAGIO

A questo proposito vi riporto un articolo pubblicato sul Fatto che spiega come, anche a distanza di giorni, la situazione dal punto di vista delle informazioni sia gestita malissimo (speriamo che almeno tutto il resto funzioni).

A me scoccia dirlo ma mi ritrovo perfettamente nella situazione-tipo all'italiana. Sad

Fonte: "Il Fatto"

LO STUPORE della stampa estera
“Giriamo a vuoto come trottole”


G iornalisti di tutto il mondo sono al Giglio
per raccontare una tragedia che
definiscono “epocale”. Tutti concordano
su un’informazione lacunosa, scoordinata,
che rende il lavoro difficile. “Di fronte
ad una tragedia di queste dimensioni resto
basito dalla mancanza di più conferenze
stampa giornaliere. Fino ad ora abbiamo
girato come trottole a vuoto” spiega
Paul R. Brennan inviato di Al Jazeera. Opinione
condivisa da Tom Iungton, inviato
del quotidiano londinese The Guardian
che aggiunge: “Lavorare così è dura: comunicazione
frammentaria, uniformi di
colori diversi come diverse le notizie che
danno senza un vero responsabile”. Gaia
Pianigian, giornalista della redazione di
Roma del New York Times si chiede “quan -
do inizieranno a svuotare i serbatoi”. E
spiega: “Capisco lo stato d’animo dei familiari
dei dispersi, se avessi un parente
sarebbe straziante anche per me se interrompessero
le ricerche. Ma qui si tratta di
salvaguardare anche la qualità della vita di
quelli che verranno. Gli americani seguono
con grande interesse questa storia per
la sua dinamica assurda ma anche perché
dopo il disastro del Golfo del Messico sono
molto sensibili al tema dell’inquina -
mento”A proposito della ricerca delle notizie
la collega dice: “In Italia è sempre
molto difficile reperire i fatti reali, quindi
non mi sono stupita piu di tanto”.

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Stefania - Staff di QualitiAmo

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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 9:28 am    Oggetto: Rispondi citando

E' un argomento che non mi piace commentare, perchè mi sembra tanto di essere uno di quei giornalisti impiccioni che vanno tanto di moda in tv....


Comunque lo faccio solo per puntualizzare una cosa, che si sottovaluta ovunque: costa crocere è (se non erro) di proprietà americana, l'equipaggio della nave era al 90% (forse anche più) straniero, il capitano italiano.... perchè tutti parlano di disastro italiano?
"I soliti italiani", "l'italia non sa fare bene le cose" ecc....
Se il capitano fosse stato (ad esempio) tedesco, avremmo avuto questo bombardamento mediatico? Io sono convinto di no.

Ora ripensate al tutto e guardatelo anche con quest'ottica, per favore.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 10:09 am    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Se il capitano fosse stato (ad esempio) tedesco, avremmo avuto questo bombardamento mediatico? Io sono convinto di no.


Certamente sì se fosse successo in acque italiane.
Non so se gli inchini siano tollerati anche altrove ma in questi giorni si sono viste foto di questi mostri a pelo di scogli che fanno letteralmente rabbrividire ed erano tutte scattate vicino alle nostre coste.
A voi risulta che avvenga la stessa cosa anche in altre parti del mondo?
Non dimentichiamo che il problema scatenante è stato proprio questa bravata.
C'era biosgno di un decreto per impedire questa usanza? A me sembra semplicemente assurdo...

Altra cosa: un mostro del genere che va a picco fa scalpore per forza. E' dai tempi del Titanic che non succedeva una cosa del genere. Shocked
Se poi la situazione non è gestita, è ovvio che si pensi ai soliti italiani...ce le chiamiamo proprio.

In ultimo, i giornalisti stranieri sono abituati a conferenze stampa dove si possono fare tutte le domande e dove, tendenzialmente, si ricevono risposte. Comprendo il loro stupore...
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Quality
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

Al peggio non c'è mai fine: adesso ci sono anche i "turisti" che fanno la traghettata di un giorno verso il Giglio per andare a fare le foto.

Ed alcuni di questi, intervistati, hanno tranquillamente "motivato" il perchè della loro presenza sull'isola...

Io non so se è solo colpa dell'ultimo quasi-ventennio che ha trasformato l'essere nell'apparire, il capire nel guardare (dalla TV) ma l'immagine degli Italiani in questa vicenda esce davvero malconcia.
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Silenzioso
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 10:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Stefania, non vorrei fare il patriottico ma, condivido quanto dice KK ed aggiungo :
Perchè nessuno dei giornalisti e/o opinionisti ricorda il Cermis ? in cui li si, veramente, un pilota si è divertito per il proprio piacere personale, causando una strage...che non ha mai pagato...oppure la settimana scorsa, su aereo di linea inglese è partito l'allarme di ammaraggio ?
Ciao...
ma ritorniamo ad analizzare la cosa da un punto di vista qualità...
ps: non è vero dai tempi del Titanic...ne sono colate a picco di navi (Andrea Doria cosi di primo ricordo...)
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Silenzioso ha scritto:
Perchè nessuno dei giornalisti e/o opinionisti ricorda il Cermis ?


Giusto ma, in questo caso, bisognerebbe farsi una domanda scomoda e, cioè, PERCHE' nessuno ha pagato. E mi fermo qui perché ne uscirebbero altri giudizi poco lusinghieri sul nostro Paese.

Silenzioso ha scritto:
ps: non è vero dai tempi del Titanic...ne sono colate a picco di navi (Andrea Doria cosi di primo ricordo...)


Mi riferivo ai mostri "inaffondabili", alla spettacolarità dell'incidente e al fatto che le due navi abbiano fatto praticamente tutto da sole (l'Andrea Doria, invece, andò in rotta di collisione con un'altra nave)...

Non sono e non mi sono mai sentita particolarmente patriottica (anche perché, nel 2012, i confini mi stanno davvero stretti e mi piace considerarmi cittadina del mondo) ma certo non possiamo dare la colpa all'iceberg o allo scoglio, vero? Mr. Green

Comunque, ripeto, non mi interessa dare le colpe a qualcuno ma esaminare il problema dal punto di vista della Qualità.
Per migliorare credo si debba guardare chi fa meglio e non cercare chi ha fatto peggio in passato, sei d'accordo?
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 11:44 am    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:

Non so se gli inchini siano tollerati anche altrove ma in questi giorni si sono viste foto di questi mostri a pelo di scogli che fanno letteralmente rabbrividire ed erano tutte scattate vicino alle nostre coste.
A voi risulta che avvenga la stessa cosa anche in altre parti del mondo?


Ti potrei rispondere rifacendomi a quanto detto prima: sono tutti italiani i proprietari e i controllori della Costa?
Se è da tempo che era in uso questa pratica, potevano dirlo prima che non andava fatta, non aspettare che succeda il disastro, e ripeto che qui non è stata solo una decisione di noi italiani.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 11:54 am    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
Ti potrei rispondere rifacendomi a quanto detto prima: sono tutti italiani i proprietari e i controllori della Costa?


No, KK, non credo anche se - in realtà - non lo so. Ma il fatto è che le violazioni avvenivano in territorio italiano. Se la cosa non fosse ancora chiara, non sto dando la colpa a Costa ma a tutti coloro che vedevano, sapevano e hanno sempre taciuto...

Non so se c'è la stessa prassi anche all'estero, lo stavo chiedendo a voi. In ogni caso, l'incidente è successo qui a seguito di questa violazione e, quindi, l'Italia c'è dentro fino al collo anche a voler essere patriottici. Embarassed
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Fagus
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 1:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Silenzioso ha scritto:
Perchè nessuno dei giornalisti e/o opinionisti ricorda il Cermis ?


Giusto ma, in questo caso, bisognerebbe farsi una domanda scomoda e, cioè, PERCHE' nessuno ha pagato. E mi fermo qui perché ne uscirebbero altri giudizi poco lusinghieri sul nostro Paese.


Forse in questo caso sarebbe più opportuno parlare di giudizi poco lusinghieri da dare a paesi alleati che al nostro. Era l'occazione buona di fare come ha fatto la Francia, uscire dall'organizzazione (non la cito volutamente)
e mandare tutti i militari di quel Paese all'alleato a quel Paese (il loro) a fare i bulletti la, a casa loro.
Se il poco lusinghiero è riferito a questo aspetto allora concordo con te.
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Agostino
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 2:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Se il poco lusinghiero è riferito a questo aspetto allora concordo con te.


Questi sono i dati più recenti (aggiornati a 5 anni fa) che sono riuscita a trovare sul numero di basi americane in Italia.
Volendo, con tanta difficoltà a causa della mancanza di informazione, possiamo contare anche quante testate nucleari pronte all'uso sono su territorio italiano, spesso completamente ignorate da tantissimi italiani che non ne sanno nulla.

Secondo voi quella vicenda sarebbe davvero potuta andare diversamente?

Dissero che la funivia fosse caduta da sola e non pensarono nemmeno per un attimo di mettere a disposizione delle autorità il veivolo per i rilievi del caso (vi immaginate una cosa del genere a parti invertite?).
Fortuna volle che si occupassero della vicenda magistrati degni di questo nome che intervennero subito e sequestrarono l'aereo.

Perché i militari si permisero tutto questo, secondo voi? triste1

Il mio giudizio poco lusinghiero è un po' più esteso, purtroppo.
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Fagus
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 3:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Secondo voi quella vicenda sarebbe davvero potuta andare diversamente?


Solo con un incidente diplomatico e la rottura di certi rapporti tra le due nazioni

QualitiAmo - Stefania ha scritto:

Perché i militari si permisero tutto questo, secondo voi? triste1


Perchè quella nazione impedisce che i loro militari, indipendentemente da dove sono e cosa facciano vengano giudicati da tribunali diversi dalla loro corte marziale. La difesa impostata per i piloti è che erano in addestramento per il volo radente e il fatto si poteva verificare in un qualsiasi posto del pianeta, compreso il loro suolo (e non è detto che sia già accaduto e non se ne sappia nulla, sono abili in questo).
L'unico modo era dare un'outout o li date a noi e li processiamo secondo le Ns leggi una volta accertato che avevano violato i protocolli di missione o usciamo dall'organizzazione (che continuo a non citare) e dire basta. Ma questo non dipendeva dai Ns militari.

Ho un conoscente che ha lavorato molti anni fa in una base ora dimessa. Altro che favole la presenza di quello che non avrebbe potuto esserci, c'era e forse da qualche parte c'è ancora.
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 4:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
.
Ho un conoscente che ha lavorato molti anni fa in una base ora dimessa. Altro che favole la presenza di quello che non avrebbe potuto esserci, c'era e forse da qualche parte c'è ancora.

Condivido quello che dice Fagus (sbaglio o sei della zona verona/mantova ?), in quanto ho prestato servizio in aereonautica...
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 5:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

HBR Italia ha voluto dire la sua su Costa Crociere e CSR. Cosa ne pensate?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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2p71828
Qualità è precisione


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MessaggioInviato: Lun Gen 23, 2012 8:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

ok un po' di riflessioni sperando di non scrivere cazzate.

probabilmente capisco Dionisio quando parla del personale Costa: se le crociere hanno avuto successo vuol dire che i passeggeri si trovavano bene e se i passeggeri si trovavano bene vuol dire che l'equipaggio era all'altezza delle aspettative. Ottenere questo risultato con personale schiavizzato mi sembra un'impresa quasi impossibile. Quindi una buona base ci deve essere stata. Mutatis mutandis mi sembra di quando alcuni decenni fa (oramai) mi parlavano del mondo FIAT, in cui alcuni casi o alcune scelte strategiche davano discredito a una organizzazione che aveva anche molti lati positivi e moltissimo personale eccezionale.

per Dionisio
mi piacerebbe capire meglio come vengono condotte le esercitazioni e programmati i piani di emergenza.

(nota ai margini per Stefania al personale di un aereo non chiederei mai di eseguire un'esercitazione con un aereo in picchiata, ma esistono anche dei simulatori a terra, se poi si considera che la probabilità di sopravvivenza in caso di caduta sono così basse che l'esercitazione non serve allora non ha senso eseguire l'esercitazione, tuttavia sarebbe possibile in via teorica e anche pratica)

ancora per Dionisio
sullo stipendio mi piacerebbe sapere se vitto e alloggio (e quali altri benefit) siano forniti gratuitamente dalla compagnia, perchè capisci che 900 euro senza pagare luce, gas, affitto e cibo non sarebbero paragonabili neanche a 1400 euro in una città come Milano

per quanto riguarda le basi usa in Italia fate attenzione che il documento riporta gli edifici di proprietà. Sostanzialmente le basi dovrebbero essere dal rapporto circa 9 con tutta una serie di edifici esterni e posti nei paesi vicini quali centri di informazione/negozi/aiuto per il personale della base e i loro familiari
_________________
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Gen 24, 2012 10:39 am    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
(nota ai margini per Stefania al personale di un aereo non chiederei mai di eseguire un'esercitazione con un aereo in picchiata, ma esistono anche dei simulatori a terra, se poi si considera che la probabilità di sopravvivenza in caso di caduta sono così basse che l'esercitazione non serve allora non ha senso eseguire l'esercitazione, tuttavia sarebbe possibile in via teorica e anche pratica)


Certamente, ormai i simulatori li usano anche i ragazzini anche se un po' meno sofisticati, ma era una risposta al fumo e al casino da simulare in caso di incidente navale.
Comunque restiamo tutti dell'idea, mi par di capire, che le esercitazioni le debba fare il personale e non i clienti che, invece, dovranno essere informati in merito alle procedure di sicurezza.
Mi sembrava ci fosse un po' di confusione in merito...

2p71828 ha scritto:
per quanto riguarda le basi usa in Italia fate attenzione che il documento riporta gli edifici di proprietà. Sostanzialmente le basi dovrebbero essere dal rapporto circa 9 con tutta una serie di edifici esterni e posti nei paesi vicini quali centri di informazione/negozi/aiuto per il personale della base e i loro familiari


Sul numero delle basi in Italia ricordo una magrissima figura di Mentana. Laughing
In effetti ne abbiamo molte di più di quante gli stessi giornalisti informati dei fatti siano disposti ad ammettere. Ma questa è un'altra storia.

Tornando al naufragio, vi linko l'articolo pubblicato stamattina da Repubblica che riassume esattamente il mio pensiero già espresso nei giorni scorsi:

1) sicurezza trascurata: personale non addestrato, strumenti che non funzionano, ecc. Vi dice qualcosa, signori? Sicurezza!
2) ordini lacunosi e contradditori: torniamo alla comunicazione e alla Qualità
3) il capitano non era adeguato al compito: gestione delle Risorse Umane, se non è Qualità questa...

Adesso non ditemi che il quadro non vi ricorda tante, tantissime realtà nostrane.
Riallandoci anche a questo discorso che stiamo svolgendo in parellelo: incidente o errore che poteva essere previsto ed evitato con più attenzione alla Qualità e alla Sicurezza?
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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