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GiovanniG Nuova recluta del forum
Registrato: 22/11/11 19:27 Messaggi: 5
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Inviato: Mar Nov 22, 2011 8:13 pm Oggetto: ISO TS: un quesito succulento |
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Ciao a tutti gli utenti,
ho da porvi un interessante quesito:
Premesso che lavoro in un'azienda non certificata.....ho un cliente interessato a commissionarci la realizzazione di particolari destinati al settore automotive.
Secondo voi ciò è incompatibile o, come ritengo, si tratterebbe di dimostrare al cliente di poter fornire il prodotto nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla norma (ex. tracciabilità, tenuta sotto controllo degli strumenti di misura, documentazione di controllo e collaudo etc.)?
Immagino che ciò implicherebbe degli oneri aggiuntivi per il cliente tipo attuare degli audit presso la ns, sede.
Ho ragione o sono in errore?
Molte grazie a chi saprà illuminarmi
Giovanni |
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Stregatto Donna di qualità
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Registrato: 21/09/07 10:41 Messaggi: 1668
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Inviato: Mar Nov 22, 2011 8:52 pm Oggetto: |
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Ciao Giovanni. Se al cliente non importa che tu non sia certificato, significa che ti ritiene adatto a fornirgli i pezzi di cui ha bisogno.
Sicuramente dovrai sottostare a specifiche ben definite ed è probabile che il cliente stesso venga da te per sincerarsi di come prosegue il lavoro. Il tutto comunque verrà ben definito a livello contrattuale penso.
Comunque aspettiamo 2p... che è del settore e ti potrà sicuramente rispondere meglio di me. |
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GiovanniG Nuova recluta del forum
Registrato: 22/11/11 19:27 Messaggi: 5
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Inviato: Mar Nov 22, 2011 10:08 pm Oggetto: |
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Ciao Stregatto,
grazie per la rapida risposta.
Attendiamo dunque anche il parere di chi opera nel settore per fugare ogni dubbio.
Ciao |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Portello Qualfista
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Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mer Nov 23, 2011 9:31 am Oggetto: |
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Ciao Giovanni,
non sono del settore ma qualcuno "addentro" mi disse come una commessa auto fosse necessaria per la certificazione.
Potreste cogliere la palla al balzo e certificarvi per future commesse.
Occhio che la stessa persona mi avvertì della scarsa remunerazione del settore medesimo.
Tanto sforzo poca resa.
Addesso arriva 2p e mi fa calcolare quanta probabilità c'è di entrare nel settore dopo essere usciti dalla cruna di evangelica memoria ![Very Happy](images/smiles/icon_lol.gif) _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Nov 23, 2011 10:35 am Oggetto: |
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Ciao Giovanni,
in attesa che si muova quel pigrone di 2p, ti dirò che io ho portato alla doppia certificazione, prima ISO 9001 e poi dopo 6 mesi alla ISO TS 16949, un'azienda dell'automotive, dopo aver fatto un grosso lavoro di repulisti in officina. Ma erano molto bravi e motivati a prendere la grossa commessa, ragion per cui in nemmeno un anno abbiamo centrato i due obiettivi.
Alla fine però se non corriamo ai ripari con un contratto di ferro (che prevedeva mutande di ghisa), non portiamo a casa ne' la commessa ne' nemmeno i costi.
Volevo dirti che non dipende moltissimo solo dal grado di attenzione culturale alla qualità che esiste in quell'azienda, ma da una guerra in un mare di pirati.
E' quindi da prendere in massima considerazione i consigli dati finora dagli altri bloggers e da Strefania: nell'automotive, specie nei pezzi a tecnologia tradizionale trovi dei clienti pirati che innescano dei veri e propri scannatoi, per ridurre di 0,001€ il prezzo del pezzo da produrre in grande quantità, poi ti dicono di attrezzarti e non ti danno un € per aiutarti, poi ci fai la fornitura comprensiva del materiale (!) così ti fanno fare banca per loro, poi devi consegnare in 3 giorni , quindi sei costretto a tenere magazzino di finito (e continui a fare banca per loro).
Poi ti pagano a 150 gg se va bene , perchè spesso il termine di pagamento è ... a mai più, ..... tanto a te rimane l'onore di aver fornito alla grande casa automobilistica!.
Occhio poi ai disgraziati (non sono degni di essere chiamati Clienti) che ti fanno studiare il prototipo (gratis ovviamente) facendoti sventolare sotto il naso una possibilità di 500 mila pezzi/anno; tu ti fai un mazzo tanto per fargli gli studi e poi, una volta studiato tutto, fatto prove su prove, magari per mettere a punto il loro progetto, ecc, se ne vanno in Brasile/Est Europa a fare la produzione vera.
E tu resti con il magazzino pieno di materia prima, hai speso un capitale in attrezzature e hai speso i soldi del consulente che ti ha portato alla certificazione, della quale loro se ne fregano altamente!
Chiarisci bene queste cose nel primo incontro e non fatevi abbindolare dal Grande nome, che ti farà anche uno o più audit : loro non hanno problemi a farlo tanto hanno una schiera di auditor che gira tra tutti i fornitori (che poi paghiamo noi quando comperiamo la loro macchina).
Stai anche molto attento ai grandi produttori di parti di ricambio (francesi per esempio) che ti scannano in sub appalto per conto dei grandi: loro fanno il vero guadagno e a voi rimangono solo ossi spolpati.
L'obiezione del tuo capo sarà: "Cosa dice quello la?! (io), con questi chiari di luna ben venga una grossa commessa che così ci aggiustiamo le ossa!"
L a mia risposta è: "occhio che questa grande opportunità non sia il colpo di grazia che ti assestano sul collo, con il vantaggio che ne uscirai non solo con le ossa rotte, ma anche con un mucchio di debiti in banca!
Ciao Giovanni; tanti auguri! |
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GiovanniG Nuova recluta del forum
Registrato: 22/11/11 19:27 Messaggi: 5
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Inviato: Mer Nov 23, 2011 9:19 pm Oggetto: |
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Grazie a tutti per le vostre risposte e per il benvenuto.
Sono molto impressionato da questo forum che ritengo utilissimo per scambiarsi idee, esperienze e pareri.
Grazie anche per avermi messo in guardia sul settore auto. Conosco i rischi che si corrono con certe forniture...c'è gente spietata in giro...e son sicuro che avere un solo cliente che richiede la TS non giustifichi gli sforzi.
Meglio concentrarsi sulla ISO 9001 che è già un bell'obbiettivo!
A questo punto attendo anche il parere di 2p ricordando che il quesito iniziale è sulla necessità o meno della TS nella subfornitura di un cliente dell'automotive.
Grazie a tutti e a risentirci
Giovanni |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Dic 05, 2011 4:49 pm Oggetto: |
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la iso ts è un obbligo nel settore automobilistico, e pensare di avere un'azienda conforme alla ISO TS ma non certificata è alquanto improbabile (scusami la franchezza) visto che già la sola norma raddoppia di volume a causa delle prescrizioni aggiunte.
per il tuo cliente dire che sei solo 9001 al suo cliente la vedo molto dura, di solito ti danno un anno di tempo per adeguarti, ma le eccezioni non mancano (colossi fornitori di materie prime).
state attenti al contratto e alle varie clausole se qualche cosa va male (ppm, status speciali etc) altrimenti al primo pezzo non conforme chiudete.
(scusate ma ero veramente impegnato su altri fronti) _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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