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Qualità in una casa di riposo
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Autore Messaggio
dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
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MessaggioInviato: Ven Apr 01, 2011 7:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Spero che poi Umberto possa aggiungere ulteriori informazioni, utilissime come sempre.
Noi abbiamo introdotto indicatori di efficacia, di efficienza e sul personale (feedback dei collaboratori e loro attività di formazione e crescita).
Abbiamo, nella parte efficacia/efficienza, tipici dati di produttività, ritardi, costi diretti, consumi, manutenzione, reclami e NC.
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UMBERTO
Amico/a di QualitiAmo


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Messaggi: 230

MessaggioInviato: Sab Apr 02, 2011 5:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Chiedevo a Manu,quali fossero i processi da monitorare perchè molto spesso,in RSA,pulizie ,mensa,manutenzione sono in outsourcing,è quasi prassi....attendo una conferma
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MANU
Nuova recluta del forum


Registrato: 16/03/11 12:42
Messaggi: 14

MessaggioInviato: Mar Apr 05, 2011 8:30 am    Oggetto: Rispondi citando

No, qui da noi è tutto a gestione interna... Pulizie effettuate da personale dedicato interno e cucina interna con personale assunto direttamente dalla RSA, idem per le manutenzioni generiche... 'Very Happy'
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UMBERTO
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 31/05/09 21:45
Messaggi: 230

MessaggioInviato: Mar Apr 05, 2011 7:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

cominciamo ,allora ,dalla cucina....
Il Consiglio d'Europa ha ,recentemente ribadito,che la ristorazione assistenziale è parte integrante della terapia clinica.Le linee di indirizzo riportano una serie di raccomandazioni mirate all'intervento nutrizionale in ambito ospedaliero.La malnutrizione può essere contrastata con una corretta valutazione del rischio nutrizionale del paziente al momento del ricovero,i monitoraggi successivi consentono di correggere tale situazioni.Gli indici di malnutrizione integrati sono gli strumenti efficaci per la precoce individuazione dei soggetti a rischio.Rilevare al momento dell'accettazione dell'ospite i dati antropometrici(statura e peso corporeo )è necessario per verificare,in controlli successivi ,l'andamento del dato ponderale.Per lo screening in RSA si consiglia il MNA(mini nutritional assesment).Semplifico
1 rilevazione del peso e della statura con il calcolo dell'indice di massa corporea all'ingresso
2 incremento o decremento del peso negli ultimi tre mesi
3 stima del consumo alimentare giornaliero
4 valutazione del rischio nutrizionale associato alla patologia(condizione di sepsi,piaghe da decubito,ecc.
Non è facile ridurre un argomento così vasto,spero di averti dato almeno qualche sugggerimento da elaborare... pensa1
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violet
Apprendista forumista


Registrato: 05/11/11 13:26
Messaggi: 82

MessaggioInviato: Sab Nov 05, 2011 3:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

UMBERTO ha scritto:
Io,solitamente,suggerisco di monitorare anche altri punti critici quali: ...


rivango una conversazione vecchiotta ma è talmente piena di cose interessanti che non riesco a non fare alcune riflessioni e porre alcune domande:

UMBERTO ha scritto:

Pianificare obiettivi assistenziali idonei a ciascun ospite (obiettivi assistenziali raggiunti/obiettivi assistenziali definiti)

questo è un indicatore fondamentale, quello che riscontro molto spesso è che la formulazione stessa dei Piani Assistenziali Individuali sia poco personalizzata e si tende a standardizzare gli obiettivi da raggiungere e si pongano già in modo da renderli raggiungibili e quindi con una scarsa aderenza alla realtà ma un'alta attenzione ai ''numeri che devono tornare''.

forse questa è vista come un'arma a doppio taglio da chi si occupa di tirare le somme, da un lato si soddisfano le esigenze di monitoraggio, dall'altro si ha paura di esprimere i risultati in cifre come in un'ansia da prestazione per il raggiungimento del risultato.

UMBERTO ha scritto:

Formazione ed addestramento(interventiformativi/n°ingresso ospiti?)

credo di non aver capito questo punto :/

MANU ha scritto:

* Fisioterapia (nr. trattamenti effettuati)

ecco, per quanto riguarda la fisioterapia ho molti dubbi, mi sono chiesta se il nr di trattamenti sia effettivamente un indicatore adeguato. la numerosità dei trattamenti non credo sia proporzionale alla qualità del servizio erogato. però anche io fatico a trovare un indicatore corretto. anche perché mi sfugge come inserire la correlazione dei trattamenti fisioterapici alle prescrizioni fisiatriche (che sono poi quelle che in teoria regolerebbero le prestazioni riabilitative).

MANU ha scritto:

* Infermeria (nr. valutazioni lesioni decubito)

per le lesioni da decubito invece ho pensato che un indicatore consono fosse il nr di nuove lesioni insorte rispetto al numero degli ospiti, ponendo molta attenzione al luogo di insorgenza del decubito (e cioè se all'interno della struttura o all'esterno durante un ricovero) perché gestire le scomode eredità dei ricoveri è molto diverso da rimediare ad una inefficienza organizzativa interna (come nella maggior parte dei casi è la lesione da decubito).

indicatori sulle contenzioni invece?
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UMBERTO
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 31/05/09 21:45
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MessaggioInviato: Dom Nov 06, 2011 8:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho visto ,ora,che è stata ripresa una vecchia conversazione,cercherò di affrontare di nuovo questo argomento,ma ho bisogno di un po' di tempo,perchè da domani sono impegnato dalla mattina alla sera in corsi di formazione.
Uno degli indicatori relativi alla formazione era
interventi formativi del personale/n° ingresso ospiti
Spiego.Ad ogni ingresso di un nuovo ospite in struttura deve corrispondere un intervento formativo di tutto il personale,ciascuno per le sue competenze.
Questo è essenziale per una corretta gestione della fase preammissiva e di accoglimento dell'ospite.Naturalmente fa seguito ad una accurata raccolta di informazioni sanitarie,socialiecc.ed ad una V M D in cui si predispone un programma di gestione .
Tempo permettendo ,cercherò di approfondire nei prossimi giorni.
Questo primo approccio era solo per dirvi che ci sono,vi seguo ed apprezzo tutto il lavoro che fate,anche se riesco poco ad inserirmi nelle discussioni,sia per mancanza di tempo che per la poca competenza nei temi specifici.Arriverà l'età della pensione anche per me....con un po' di tempo da dedicarmi... annuisce1
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Dom Nov 06, 2011 9:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

UMBERTO ha scritto:
Questo primo approccio era solo per dirvi che ci sono,vi seguo ed apprezzo tutto il lavoro che fate,anche se riesco poco ad inserirmi nelle discussioni,sia per mancanza di tempo che per la poca competenza nei temi specifici.Arriverà l'età della pensione anche per me....con un po' di tempo da dedicarmi... annuisce1


Ciao Umberto!
Lo so che ci segui e ogni tanto ti incrocio sul forum. Sono contenta di leggerti. Per rileggerti, però, non farmi aspettare la pensione (né la tua né la mia)! Laughing
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violet
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Messaggi: 82

MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2011 9:54 am    Oggetto: Rispondi citando

non è un problema, intanto grazie per la risposta!!

UMBERTO ha scritto:
Uno degli indicatori relativi alla formazione era
interventi formativi del personale/n° ingresso ospiti
Spiego.Ad ogni ingresso di un nuovo ospite in struttura deve corrispondere un intervento formativo di tutto il personale,ciascuno per le sue competenze.
Questo è essenziale per una corretta gestione della fase preammissiva e di accoglimento dell'ospite.Naturalmente fa seguito ad una accurata raccolta di informazioni sanitarie,socialiecc.ed ad una V M D in cui si predispone un programma di gestione.


perfetto, tutto chiaro, sono anche d'accordissimo con l'impostazione!
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UMBERTO
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MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2011 4:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

approfitto della pausa pranzo per approfondire gli indicatori relativi alle lesioni da pressione,termine ,ora,in uso per definire l'obsoleto''piaghe da decubito''.
Suggerisco quelli che a me sembrano basilari

*N° di operatori professionalmente qualificati alla gestione e prevenzione delle lesioni

*NC relative ai cambi di postura/cambi di postura prescritti

*Ospiti in cui insorgano lesioni da pressione nell 48 h successive al ricovero/nà ingresso ospiti valutati a rischio

*Ospiti con lesioni da pressione presenti al ricovero,risolte entro 12 mesi/ospiti
con piaghe da decubito già presenti al ricovero

*NC relative all'assenza della scala di Braden nelle V M D/V M D effettuate



questo è un piccolo schema ,se a qualcuno ,poi, interessa scendere nello specifico,sarò felice di parlarne. Wink
Pranzo,saltato,ma almeno un caffè posso concedermelo?
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UMBERTO
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MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2011 4:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

dimenticavo.....l'età incalza...

Gli operatori vanno riqualificati almeno annualmente con interventi formativi su tecniche ,tecnologie e metodologie atte alla prevenzione e cura,ciascuno per le proprie competenze .

Stefania,la tua pensione è lontana,la mia molto molto vicina,purtroppo per l'età
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2011 4:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

UMBERTO ha scritto:
Stefania,la tua pensione è lontana,la mia molto molto vicina,purtroppo per l'età


Umberto, se dovessi dare retta ai miei neuroni, io dovrei già essere pensionata da un pezzo! Laughing
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UMBERTO
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MessaggioInviato: Lun Nov 07, 2011 4:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

non ci credo,ragazza e qui ne abbiamo le prove.... ale1 tutti dipendiamo dal nostro capo Wink
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UMBERTO
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MessaggioInviato: Mer Nov 09, 2011 6:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei aggiungere una osservazione per invitare chi si impegna nella qualità del settore sanitario ad una riflessione.Io sono convinto che la qualità delle prestazioni sanitarie passi attraverso l'umanizzazione dei servizi a tutti i livelli .In quale organizzazione esiste chi si occupa di gestire politiche di umanizzazione che riportino la persona da oggetto ad soggetto di cura?In una residenza protetta sto tentando di organizzare un servizio operativo per la gestione delle politiche per l'umanizzazione con funzioni autonome .Io ho delle mie idee per definirne i campi di competenza,ma se volete suggerirne altre ne possiamo discutere. 45pensa
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violet
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MessaggioInviato: Mer Nov 09, 2011 6:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

(la faccenda delle lesioni l'ho lasciata un attimo in sospeso ma la risposta è in cantiere!)

UMBERTO ha scritto:
Io sono convinto che la qualità delle prestazioni sanitarie passi attraverso l'umanizzazione dei servizi a tutti i livelli.


sono perfettamente d'accordo con te. il passo a vedere solo numeri, prestazioni, farmaci e malattie è molto breve e sono poi convinta anche che non solo l'umanizzazione delle cure ma il tipo di rapporto che lega il professionista all'utente faccia la differenza. (vedi studi sull'effetto del farmaco che cambia in relazione alla persona che lo somministra!)
penso che uno strumento come il PAI ad esempio, se bene gestito, riporti l'attenzione sulla persona. anche solo considerare le abilità residue anziché i deficit e la qualità di vita anch'essa residua sia un altro modo di affrontare la questione.

se posso chiedere: che ruolo hai in questa residenza protetta? ti sento molto vicino alle problematiche, molto più ''inserito'' di un responsabile qualità.

esponici i campi di competenza a cui pensavi, io sarò molto felice di affrontare l'argomento!
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QualitiAmo - Alberto
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Registrato: 10/11/09 11:26
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MessaggioInviato: Mer Nov 09, 2011 9:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

UMBERTO ha scritto:
Io sono convinto che la qualità delle prestazioni sanitarie passi attraverso l'umanizzazione dei servizi a tutti i livelli .


Che belle parole dette da chi fa il tuo lavoro! In questo caso non parlo da collega che lavora nel mondo della qualità ma da utente generico dei servizi sanitari. Come sarebbe bello che le persone che si occupano dei malati e degli anziani li trattassero come persone invece che come "utenti".

Un esempio? Ho portato mia madre a fare una semplice operazione e dopo pochi minuti l'infermiera le dava del tu e la trattava come una bambina solo perchè era una persona anziana. Pensa che le urlava le cose come se non sentisse, non preoccupandosi del fatto che mia madre non è affatto sorda e nonostante l'età sente ancora benissimo. Evidentemente, trattando ogni giorno con anziani, ha dedotto che la maggioranza sente poco, quindi tanto vale urlare loro addosso. :cry:
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