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Qualità e ginnastica

 
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Autore Messaggio
Stregatto
Donna di qualità


Registrato: 21/09/07 10:41
Messaggi: 1668

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 10:13 am    Oggetto: Qualità e ginnastica Rispondi citando

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un corso interno sulla qualità fatto da un consulente che mi ha regalato molti motivi di riflessione.

Il primo è che la norma Iso 9001 offre le linee guida per aiutare un
organizzazione a rimanere in forma. Un po' come la ginnastica che prevede che vengano fatti ogni settimana una serie di esercizi per mantenerci allenati.
A nessuno salterebbe in mente di dire che la ginnastica va delegata ad altri o che si fa quando si ha il tempo di farla perchè sappiamo tutti che la pancetta è in agguato.
La qualità, invece, viene vista da quasi tutti come un mero processo di certificazione necessario per accedere ai mercati. Ci si concentra per ottenere il certificato, non per restare in forma. Un po' come se in palestra si faticasse solo per perdere i chili di troppo e, raggiunto il risultato, si smettesse di frequentarla.

Il secondo motivo di riflessione è che il numero di certificati Iso 9001 nel mondo è in continuo aumento. Oggi quasi tutti sono certificati Iso 9001 in Italia e dunque la certificazione ha perso molto del suo valore. Come ci distingueremo uno dall'altro quando avremo tutti un bel certificato Iso 9001 appeso in bacheca? Forse c'è la necessità di misurare il livello di attuazione e la maturità del sistema.

Siete d'accordo?
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 11:20 am    Oggetto: Rispondi citando

Sono molto d'accordo con quanto dici, ma il problema rimane sempre convincere gli scettici.

Sai bene che persone "come noi", abituate a masticare qualità, convinti dell'utilità di tale materia, abbiamo molta facilità a fare nostre queste riflessioni.
Tutta un'altra musica invece far passare questo messaggio a chi la qualità (anche per esperienza diretta in azienda) l'ha vissuta come una burocratizzazione fine a se stessa, un serie di inutili attività volte unicamente a compiacere l'auditor di turno.

Se il vissuto aziendale è anni che passa questo messaggio, non so quanto l'analogia con la pancetta riesca a far cambiare la mente.

Che ne pensi?
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Konsulente Kualità
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 11:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Vedi Stregatto,
con questi chiari di luna anche le società di certificazione, a partire da quelle grosse (e figurati le piccoline), hanno una fame pazzesca di clienti; mi pare che il break even point per una società di certificazione medio-piccola sia attorno ai 500 Clienti.

E' naturale, quindi, che gli ispettori abbiano consigli, se non ordini, di chiudere qualche occhio, specie se il Cliente è uno che spende e ha più di uno schema di certificazione attivo, sia di processo che di prodotto.

Tu dici che il numero dei certificati è in crescita, ma forse non sai che moltissime sono le defezioni, almeno qui in Italia;
l'imprenditore in crisi taglia le spese "inutili", infatti ho sentito più di uno affermare "la certificazione ISO non mi ha portato nuovi Clienti: a cosa serve allora?"

Mi sembra, dalle reazioni degli ispettori, che si guardino bene dal dire al Cliente che la loro organizzazione potrebbe essere migliorata (se non a volte stravolta) in modo rapido, con un buon intervento di consulenza.

(Stendiamo un pietoso velo sul lavoro di tanti "consulenti")

Gli ispettori obiettano, giustamente, che non compete all'ente di certificazione fare consulenza ed è vero, ma almeno mettere loro la pulce nell'orecchio....;
invece .... mai svegliare il can che dorme ...... e paga!

Poi si assiste al fatto che alcuni enti, che spesso il Sincert ha più volte sanzionato, fanno "convenzioni" con i consulenti (te lo dico perchè alcuni me lo hanno proposto), o fanno consulenza diretta a latere.

..... cosa non si fa per sopravvivere!!

Il risultato di tutto questo?: l'80% (Pareto) dei certificati certificano che un SGQ è un cappello messo a pesare sulla testa di aziende che hanno già il loro da fare per stare in piedi e viene vissuto come una tassa da pagare per "esserci". "Così fan tutte" è un'opera di Mozart (K588) e non si può fare a meno del certificato in bacheca.

Ci sono anche i premi per chi fa davvero qualità, ma sono frequentato si e no dal 5% delle aziende certificate, cioè quelle che, prima si organizzano veramente bene, e poi applicano il miglioramento continuo seriamente.

Certo che se gli enti che certificano dovessero vivere su queste aziende sparirebbero.
Se vai nel sito di Accredia ti diranno che il numero di enti di certificazione in italia supera i 120!; negli altri paesi europei ce ne sono 1 o due, salvo in Germania in cui ce n'è uno per ogni aggregato di lander, ma in tutto saranno si e no una decina.

Si tratta di un grave problema di cultura imprenditoriale, difficile da trattare perchè la supponenza di molti è quella che "i corsi di formazione sono per i dipendenti, non per me!"

Ciao e buon lavoro
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Stregatto
Donna di qualità


Registrato: 21/09/07 10:41
Messaggi: 1668

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 1:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao KK e ciao Paolo.

In effetti quello che dici tu, KK, è vero: bisogna convincere gli scettici. Poi aggiungi che noi che lavoriamo in questo settore siamo già convinti.
Su questa seconda parte del tuo discorso sono un po' meno d'accordo perchè spesso (vedi quello che scrive Paolo) nemmeno noi facciamo qualità come andrebbe fatta e andiamo in palestra solo fino a quando vediamo scomparire la pancia ma poi, vuoi per quieto vivere, vuoi per oggettive difficoltà, vuoi perchè teniamo famiglia non siamo disposti a tornarci per mantenereci in forma.

Paolo scrive che il break even point per una società di certificazione medio-piccola è attorno ai 500 clienti. Adesso capisco tante cose. Se poi aggiungiamo l'altro dato che ci dà (120 enti di certificazione solo in Italia) capiamo che la situazione della qualità è brutta davvero.

A questo punto vi chiedo: cosa si può fare? Possiamo noi, nel nostro piccolo, cambiare le cose? Come si cambia la testa degli imprenditori? Come si convingono i colleghi a non mollare? Come possiamo dimenticarci definitivamente della pancetta?
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
(...)



Se vai nel sito di Accredia ti diranno che il numero di enti di certificazione in italia supera i 120!; negli altri paesi europei ce ne sono 1 o due, salvo in Germania in cui ce n'è uno per ogni aggregato di lander, ma in tutto saranno si e no una decina.

(...)



Paolo, in Germania, secondo la DAR (Deutesche Akkreditierungs Rat) le agenzie accreditate per i sistemi di management (9001) sono 239.
In linea con l'Italia e la Svizzera.
(In Svizzera sono 23, ma con sole 7 mio di persone).
Ogni mondo è paese.
Nel forum sulla Q tedesco che seguo il discorso è identico al nostro: ti metto solo un titolo: Iso 9001, noch was zu retten? che tradotto sta per: "iso 9001, ancora qualcosa da salvare?"...

Per la nostra Stregatto: possiamo rimanere seri e coerenti e non perdere la speranza e positività. Professionalità!
Convincere gli scettici non cadendo nella trappola di scadere a bassi livelli. Dura, sì, ma cosa, oggi non è difficile?
Smile
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 4:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dario,
Grazie per le rettifiche che mi hai fatto.
Evidentemente le mie sono notizie vecchie; io ero fermo a poche unità della svizzera e la decina in germania (i vari TUV) , ma ora si sono riprodotti come i conigli, visto il succoso business .... che adesso sta scemando in tutta l'Europa.
Sapevo che l'Inghilterra era partita per prima con il dictat della Sig.ra Tatcher che obbilgò 6000 aziende a certificarsi, salvo fare dietro front e iniziare da principio quando si accorse che gli imprenditori avevano fatto dei sistemi di carta, pressappoco quello che è successo in Italia; ...... solo che loro il dietro front l'hanno fatto!!

Per Stregatto: saggio il consiglio di Dario, ma oggi in mezzo a questo bailamme della crisi è davvero dura convincere gli imprenditori, oppure ce la facciamo quando sono ormai disperati ... ed è tardi per l'azienda.

Una speranziella però la intravedo perchè molte aziende cominciano a riprendersi dopo la stasi completa generata dalla paura; oggi hanno però un handicap in più: le banche che non intraprendono più nulla ("rischio zero" è il loro motto)!
ciao
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 5:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il grazie va a te, Paolo, per l'impegno e la sempre competente e schietta presenza!
Per il futuro, boh... mah... "stemm a vedé!"
Io sto leggendo un po' in merito ai cicli di Kondratiev e ci credo abbastanza...
Appena sarà chiaro che il focus va spostato sul tema portante del prossimo ciclo (2015...2025 circa) si potrà assistere a cambiamenti di paradigma che ci porteranno ad essere molto più "attori" sia come consulenti che come promotori di uno sviluppo delle scienze dell'organizzazione aziendale.
Non credi?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 03, 2011 9:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Beh, Dario,
mi sa proprio che sarà un tuo problema verificare la veridicità dei Corsi e ricorsi della Storia (G.B Vico) o cicli di Kondratiev, per il semplice fatto che io avrò il mio decennio di settantenne e inizio dell'ottantina, se il Padre Eterno mi lascia qui ..... ma di solito lui si porta a casa i più bravi, e i rompini li lascia qui nella cacca più a lungo, quindi io ho buone speranze!,
Ti dirò comunque che essendo già stanco della mia ultra quarantennale attività, lascerò ai ragazzi come te l'onore di darsi da fare e, magari, se avrò ancora fiato, potrete chiedermi ancora qualcosa, ma temo che nel frattempo la mia "scienza" sarà diventata obsoleta!

ciao
vado a sentire il TG (La7, ovviamente) per capire se ci sarà ancora un 2015 da liberi o da Schiavi. A proposito hai già cominciato a studiare il Cinese? o il brasiliano? .... io quest'ultimo lo so già bene... se vuoi ti dò una mano!!
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Sab Nov 05, 2011 1:06 am    Oggetto: Rispondi citando

Cara Stregatto il parallelo ginnico funziona a meraviglia...
Noi italiani siamo tutti CT della Nazionale, ma giocarci a pallone giammai...

Continuando il parallelo con le aziende penso che la maggior parte di queste fa cura dimagrante a suon di balsami e dietetici vari prima di andare in spiaggia (la famosa prova-costume). Ma fare ginnastica, a quella è un'altra cosa.. Mr. Green
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Agostino
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