Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[laradessi]

Dovendo acquistare degli strumenti di misura che verrano utilizzati come primari mi è stato richiesto se è sufficiente avere per essi la tracciabilità Dakks (tedesco), o se è necessario avere proprio il certificato Dakks per essere conformi alla norma iso ts.
Sul listino del fornitore infatti in caso di certificato di tracciabilità viene applicato un costo molto inferiore rispetto allo strumento venduto con il vero e proprio certificato Dakks. (corrispondente al SIT italiano).

Grazie
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Lara

[QualitiAmo - Alberto]

Intanto benvenuta su QualitiAmo Lara.
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[laradessi]

Grazie, scusate la foga (ho necessità di risolvere la questione), un saluto a tutto il Forum QualiAmo.

[QualitiAmo - Alberto]

Esperti di automotive, dove siete?
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Alberto - Staff di QualitiAmo

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[xadine]

Non so niente di DAKKS, quindi parlo di quello che vale per i SIT.
Per gli strumenti primari è assolutamente necessario il certificato.
Secondo le ultime informazioni che ho raccolto, in realtà tutti gli strumenti calibrati all'esterno hanno bisogno di certificato SIT.
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Anna

[dario]

Non sapevo cosa fosse i DAKKS... Ora l'ho trovato.
Confermo quanto dice xadine.
Il DAKKS è il SIT ma in Germania.
A livello globale ci sono accordi internazionali di riconoscimento reciproco tra gli organi nazionali di accreditamento e valgono (a parte eccezioni non in questo settore) gli stessi principi e regole.
Uno strumento primario con il suo certificato emesso da un organo logicamente accreditato da un paese è primario e riconosciuto come tale da ogni paese.
Se hai tracciabilità DAKKS, questa vale in Italia, Francia, Spagna, Svizzera e USA...

[Paoloruffatti]

Ciao Anna!
era un pezzo che non ti facevi viva!
Volevo dirti che , se non sono cambiate le cose da parte di Accredia, gli strumenti calibrati all'esterno (non parlo dei primari per i quali vale quello che dite tutti voi) non è necessario che abbiano un certificato SIT, ma solo un attestato di conformità emesso da un ente abilitato a emettere un certificato che consenta il riferimento ai primari nazionali (quindi che citi, o meglio alleghi il certificato di taratura del suo primario, a fronte del quale ha effettuato la taratura)

Per Lara, guarda che un attestato o certificato di taratura per essere una cosa seria deve sempre riportare i valori letti nel misurando ed il misurato, non basta che dichiarino, come fanno tanti, che lo strumento è dentro ai limiti dichiarati dal costruttore (un certificato del genere è falso come una banconota da 11 € ).
Che poi, come dice Xadine che ormai tutti i calibratori (comprese le grandi case costruttrici) siano quasi tutti dei centri SIT, è un fatto....
ciao

[xadine]

Ciao Paolo, sono stata "leggermente" incasinata, e, visto che ho molto tempo libero , sto frequentando le 40 h per la ISO 14001 (sto facendo impazzire Filippo per aiutarmi a studiare...).
Tornando all'argomento, ho provato anche a sentire Accredia, ma nessuno mi ha risposto.
Ammetto di essere molto confusa sulla questione, perchè, a logica, anch'io concorderei con quello che dici, ma la maggior parte di auditor/consulenti/amici che lavorano in ISO/TS mi dice il contrario. Non so se è un modo per "blindarsi" e non aver rogne, o cosa...
Il problema è che ho davvero bisogno di una risposta definitiva, per contestare l'auditor o giustificare in azienda l'incremento di costo per la gestione degli strumenti...
Boh!
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Anna