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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Lun Mar 07, 2011 4:55 pm Oggetto: 8 Points Criteria |
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Sono le 8 regole fondamentali per la costruzione di un flusso ottimale nel processo produttivo.
Dopo una attenta analisi della vostra situazione attuale (Current State), si decidono i punti su cui intervenire per costruire una situazione futura (Future State).
Quindi…
1) Tack Time: è il tempo che il cliente vi richiede per la produzione di un pezzo. Mi spiego meglio, il cliente si aspetta che un pezzo esca dalla nostra produzione ogni X secondi/minuti/ore…ad esempio se sappiamo che il Cliente ha bisogno di 5000 pezzi al giorno ed il nostro orario lavorativo è di 8 ore, il nostro Tack Time sarà di 8/5000=0,0016 ore/pezzo= 5,76 secondi/pezzo.
Quindi, sapendo che abbiamo a disposizione 5,76 secondi per far uscire dalla nostra produzione ogni pezzo, dovremo organizzarci in modo da mantenerci possibilmente al di sotto di questi tempi.
Pensate ad un rubinetto… ogni 5,76 secondi, dobbiamo far cadere una goccia
Continua…… |
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Lun Mar 07, 2011 6:28 pm Oggetto: |
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2) Finished Goods Strategy o come gestire nel migliore dei modi il Prodotto Finito: Kanban? Consignement Stock? Safety Stock? L’importante è che la quantità a magazzino non sia mai più di quella necessaria, prevedendo eventuali picchi di domanda.
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 10:03 am Oggetto: |
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3) Continuous flow: nella costruzione di un Future State, si deve cercare di eliminare tutti gli accumuli incontrollati di materiale (Inventory) fra le varie fasi di lavorazione, sostituendoli con FIFO o Supermarket (ad esempio gestione a Kanban) o, meglio ancora, eliminando il materiale in giacenza
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 2:31 pm Oggetto: |
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4) FIFO: o First In First Out o,letteralmente, “il primo ad entrare è il primo ad uscire” in pratica, la lavorazione successiva deve essere fatta seguendo la sequenza con la quale il materiale è posto nel FIFO
Una linea FIFO è uno strumento di Visual Management che ha delle regole molto ferree e, se ben calibrato, mantiene un flusso costante di materiale lungo il processo ed garantisce un valido controllo del vostro WIP.
Una volta calibrate le quantità (questo non è facilmente spiegabile, perché variano das realtà a realtà), si definisce un’area che sia in grado di ospitare la quantità massima da voi definita per il FIFO. Se il materiale eccede quest’area, la fase di lavorazione precedente deve essere fermata.
Eccedere questa area può significare molte cose, come un picco di produzione non preventivato, un aumento della domanda, una errata analisi del FIFO, ecc.ecc.
Il FIFO ideale si muove a fisarmonica senza mai eccedere la quantità massima e senza mai lasciare la fase successiva senza lavoro (salvo mancanza ordini)
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 3:27 pm Oggetto: |
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5) Pull System: il processo produttivo dovrebbe essere “tirato”, non “spinto” (Push System) come normalmente avviene.
Questo perché la domanda del cliente va assecondata. Si produce ciò che chiede quando ne ha bisogno… non prima. (e, naturalmente, non dopo)
Tutto ciò, prevede, ovviamente, un sistema che garantisca una produzione in tempi brevi, ed una elasticità di pianificazione della produzione, di non semplice realizzazione.
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KK King of Kuality
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Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 3:36 pm Oggetto: |
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E' molto interessante, grazie! ![Wink](images/smiles/emoticon_wink.gif) _________________ Konsulente Kualità |
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 5:36 pm Oggetto: |
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6) One Scheduling Point: è il punto di pianificazione dell’intero ciclo produttivo. Normalmente identificato con l’ultimo punto di accumulo del processo…
Dove il materiale tende ad accumularsi, si deve intervenire modulando il ritmo di produzione.
Ricordatevi che uno dei principali sprechi è la sovraproduzione. Aumentano i costi, aumentano gli spazi occupati, aumenta la documentazione da gestire, aumenta il rischio di confusione e di errore ecc.ecc.
E’ inutile avere uno un punto del processo che lavora 5000 pezzi/ora, quando la capacità dell’intero processo è di 1000 pezzi/ora
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 6:12 pm Oggetto: |
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7) EPEI: Every Part Every Interval. Con che frequenza uno specifico articolo viene rimesso in produzione.
Talvolta (quasi sempre) l’elevata frequenza influisce sui tempi di settaggio di una macchina… ad esempio, più cambi stampo. Cambio di attrezzature, come ad esempio uno stampo, e settaggio vengono definiti come changeover e sono tempi importanti di cui tenere conto.
Per contro, l’elevata frequenza riduce le dimensioni dei lotti,permette una produzione più rapida ed un flusso migliore.
Uno dei punti caldi su cui spingere molto per il miglioramento sono proprio i “changeover”
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 6:15 pm Oggetto: |
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8) PITCH: è l'intervallo di tempo che cadenza il rilascio di ogni di ogni lotto. E' calcolato in modo che alle fasi successive arrivi la quantità corretta per mantenere il flusso continuo
FINE
Spero di essermi spiegato almeno decentemente
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mar Mar 08, 2011 6:37 pm Oggetto: |
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Chiarissimo, Alf,
il problema che questi 8 punti sono applicabili solo in pochissime aziende e tutte di grosse dimensioni, salvo applicarne qualcuno solo in realtà più piccole.
Poi ti dirò che la cultura media della nostra imprenditoria è così scarsa che se tenti di proporre cose del genere ti guardano come se tu fossi un marziano.
E che non si elevino proteste perchè ne vedo troppe e perchè il gap esistente in moltissime aziende tra la realtà attuale e queste cose avveniristiche è talmente alto che disarma molti come te (e me)
Dio solo sa la fatica che faccio io a spiegare, ad esempio, che i WIP alti sono fonte di un sacco di perdite, oppure a cercare di far capire che la cultura della gestione per flusso anzichè per funzioni è la sola via di uscita per ridurre le consegne sotto le fatidiche 4 settimane di consegna.
Prova a parlare di kanban e vedrai le risate.
Ti chiamano quando sono col sedere per terra perche tu spieghi loro che cosa sia la FMEA, visto che hanno delle montagne di riparazioni in garanzia.
A Venezia dicono "quando l'acqua toca el culo se impara a noare" (non traduco perchè è evidente!!)
Grazie comunque per aver ricordato gli 8 punti;
a ciascuno di questi, quando faccio formazione manageriale, io dedico almeno una mezza giornata (ma costa troppo!!!: questa è la logica!, allora mi chiedono di stringere su 3 giornate, comprendendo una mezza giornata per spiegare i principi del lean thinking e ancora faccio una fatica boia a spiegare che la lean production (conoscono solo questo come una bacchetta magica per ridurre i costi di produzione) è una parte solamente del lean thinking.
Ciao |
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Alf Apprendista forumista
Registrato: 18/02/11 13:18 Messaggi: 54
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Inviato: Mer Mar 09, 2011 3:43 pm Oggetto: |
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Tutto assolutamente vero, Paolo,e purtroppo, molto spesso, succede anche nelle grandi aziende.
La filosofia è quella del “produrre sempre e comunque”. Non è sempre vero che tenere ferma una macchina costa più che farla lavorare inutilmente.
Pensate come si gonfiano i magazzini (materie prime, WIP, prodotti finiti) se andate in sovraproduzione…. Pensate anche solo alle spese di gestione, se non volete pensare alle tasse.
Ripeto…la sovraproduzione è forse la maggiore causa di sprechi.
Io capisco che quanto scritto è teoria che molti vedono con diffidenza, ma, da quello che leggo, moltissimi utenti di questo forum sono neolaureati o laureandi, che sono quindi imbottiti di teoria.
La teoria, se calata con intelligenza nella propria realtà, è assolutamente indispensabile, altrimenti non avrebbe senso studiare tanti anni.
La teoria e l’esperienza danno delle basi indispensabili per poter sviluppare una propria idea di organizzazione. |
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