|
Il forum sulla Qualità di QualitiAmo Torna all'homepage di QualitiAmo
|
Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 11:05 am Oggetto: Il sarto ISO 9001 |
|
|
Ciao Stefania,
ho letto l'articolo del collega Domenico Arezzo nella nuova sezione del sito, che leggo sempre attentamente perchè utilissima: bello semplice ed efficace.
Però volevo dire che è applicabile solo alle persone dritte (non gobbi, scoliotici o con un braccio più lungo dell'altro); nel caso in cui si trovasse un cliente menomato (a me capita spesso) cosa si fà?
L'articolo mi ha fatto ricordare un vecchio sketch di Walter Chiari, gustosissimo, che vi riassumo.
Una persona normale va dal sarto e alla prova la giacca pende da una parte ed il sarto minimizza dicendo al cliente : “basta che lei si pieghi e ruoti il busto un po’ a destra e vedrà che le cade bene”, poi passano alle maniche e una è troppo lunga ed il sarto” basta che lei tiri su la spalla sinistra e vedrà che tutto va a posto, poi passano ai calzoni e lì un altro difetto , ed il sarto “ basta che lei tenga la gamba sinistra un po’ in fuori e cammini sulla punta del piede sinistro.
Questo cliente accetta e, una volta finito, indossa il vestito ed esce. (era esilarante vedere Walter Chiari che camminava in questo modo!!)
Due persone lo guardano passare tutto piegato, storto e claudicante e commentano: “guarda quel poveretto tutto storto, sciancato e anchilosato … meno male che ha un bravo sarto che gli ha fatto un vestito ch gli cade perfettamente!!!”
Questo è quello che succede alle aziende che hanno una buona organizzazione ma si imbattono in un collega che fa adattare l’organizzazione ad un SGQ “standard” pensato per un altro (copia incolla); ma si applica anche, al contrario alle aziende disorganizzate che trovano come sarto un collega poco esperto che prima di progettare un SGQ non le raddrizza (riorganizza seriamente).
Cari saluti |
|
Top |
|
|
|
|
QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
|
|
Top |
|
|
dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 11:42 am Oggetto: |
|
|
bello l'intervento Paolo!!!
Dimmi/ditemi, ma quante organizzazioni ci saranno che in realtà hanno un vero SGQ davvero fatto per l'organizzazione? Un 5...10% ??? Io non andrei molto oltre... |
|
Top |
|
|
domenicoarezzo Nuova recluta del forum
Registrato: 03/02/11 12:00 Messaggi: 2 Residenza: Ragusa
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 12:29 pm Oggetto: la qualità come sistema |
|
|
Buongiorno,
concordo con l'osservazione, anche divertente, del collega Paolo, il punto è che la qualità nasce come sistema organizzativo volontario e sottolineo il "volontario", quando la certificazione di questo sistema, in alcuni casi, diventa obbligatoria (si pensi alla Soa, agli accreditamenti regionali dei laboratori di analisi, etc) ecco che tutti si presentano dal sarto anche quelli che non ci sarebbero mai andati. Cosa può fare il sarto ? Ha due strade: fa lo stesso il vestito, consiglia il cliente di andare ai grandi magazzini. _________________ domenico |
|
Top |
|
|
dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 12:38 pm Oggetto: |
|
|
Forse non capisco bene, Domenico, ma io assicuro che ci sono sarti che sanno prendere le misure, scegliere la stoffa, tagliare e cucire.
La scelta del sarto è la cosa che conta di più, se non si capisce parecchio di qualità, SGQ e normative.
Al di sopra purtroppo poi danno la licenza di "sarto" a tutti... sono le leggi del business. |
|
Top |
|
|
Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 1:27 pm Oggetto: |
|
|
.... ed è IL problema di chi ha bisogno di un buon sarto.
L'imprenditore di solito, non sa che pesci pigliare e allora si rivolge a due istituzioni:
- l'associazione di Categoria
- l'università
oppure usa il passaparola.
Io ne ho viste di tutti i colori. Le prime due hanno dei vizi di fondo non da poco ... e mi spiego
L'università:
i professori di lungo corso che hanno fatto carriera in università, non hanno potuto farsi esperienza pratica in azienda e quindi misconoscono tutte le "condizioni al contorno" che costituiscono i veri problemi e quindi dopo aver maturato esperienze (e capelli grigi)ed essersi fatti il curriculum, sono considerati e pagati da guru, ma se vanno contro problemi veri (individuazione "dell'indispensabile" che blocca l'azienda, i falsi collaborativi, i tecnologi che pensano che un consulente che parla di organizzazione non valga un acca se non conosce anche la tecnologia specifica, ecc ecc.) , non li conoscono e ti piazzano una riorganizzazione del tutto teorica che di solito fallisce miseramente o crea delle sovrastrutture che generano costi insopportabili e "si è ricondotti al caso precedente"... per usare i termini da scuola!.
Poi ci sono i professori giovani, tutta teoria, ma che hanno una parlantina che li rende capaci di vendere la mamma per vergine; questi sono i più pericolosi.
I consulenti delle associazioni di categoria:
la loro scelta/accreditamento è fatta senza una vera selezione , perchè il funzionario che li dovrebbe scegliere fa un altro mestiere, allora li valuta in base ai risultati.
"Giusto!",- direte- .... "mica sempre"- dice la mia esperienza.
E mi spiego: spesso l'imprenditore che ha un'azienda che ha seri problemi si rivolge all'associazione di categoria quando ha l'acqua non alla gola ma quando ha già bevuto parecchio e sta affogando miseramente.
Se l'associaz. invia un consulente e questo non può resuscitare il morto, indovinate chi è il cretino della situazione!
Il funzionario dell'associaz. , poveretto non ha ne il modo, ne la capacità di capire se il cretino è il consulente o l'imprenditore; quest'ultimo poi paga la quota di associazione e quindi è ... più credibile, ovviamente!.
Lasciamo perdere i molti casi di consulenti che sono nella lista per altre ragioni non tecniche!!
Il fuori elenco, cioè il passaparola, è il più efficace, perchè giudica il consulente dai risultati ottenuti; ma vi dirò che anche questo funziona se chi è rimasto contento è un imprenditore vero; lo scalzacani che è rimasto contento si vergogna di dire ad un collega imprenditore che il consulente gli ha arato l'azienda perchè era in condizioni pietose e quindi sta molto zitto e non passa parola.
Nel caso poi della Qualità, oltre al prezzo basso fatto dal consulente, nel giudizio, conta il raggiungimento dell certificazione, ma sapete tutti molto bene che l'80% delle certificazioni (per essere un po' più pietoso di Dario) sono di un certo tipo e non si negano a nessuno.
Ciao |
|
Top |
|
|
mascalzone79 Masaniello della qualità
Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 1:46 pm Oggetto: |
|
|
Aggiungo a quanto ha detto giustamente Paolo un episodio vissuto che mi ha fatto rabbrividire:
primo contatto con potenziale cliente per una consulenza, questi mi fa: "noi siamo certificati con l'ente XXX, che ci ha poi proposto una consulente, che viene ogni tanto a mettere a posto le carte, e poi ci evita di ricevere l'audit annuale dell'ente stesso . Noi l'avevamo scelto perché ci faceva risparmiare rispetto a XYZ con cui eravamo certificati prima, però adesso abbiamo saputo che XXX sta chiudendo, e quindi voglio togliere di mezzo pure la consulente".
Risposta mia: "se lei vuole un sistema qualità che sia reale, questo è il mio numero, altrimenti io non so proprio da chi indirizzarla se vuole il pezzo di carta". _________________ Insisti e resisti, ottieni e conquisti!! |
|
Top |
|
|
domenicoarezzo Nuova recluta del forum
Registrato: 03/02/11 12:00 Messaggi: 2 Residenza: Ragusa
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 2:15 pm Oggetto: il sarto e la iso 9001 |
|
|
Il problema è sempre quello non tutti hanno bisogno del sarto (che è il bravo consulente per chi non avesse letto i post precedenti), molte aziende hanno bisogno solo di un certificato per poter lavorare, inoltre chi veramente ha bisogno di un buon sarto ha delle difficoltà a reperirlo, non perchè non ci siano buoni sarti sul mercato ma perchè, come si diceva, non c'è un criterio di scelta oggettivo e replicabile. _________________ domenico |
|
Top |
|
|
dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
|
Inviato: Gio Feb 03, 2011 2:46 pm Oggetto: |
|
|
Giusto, bravi, avete sollevato un altro tema importante.
Il problema vero sta, (grazie Domenico), in chi chiede il pezzo di carta bollato come barriera in entrata.
Poi fa lo stesso se fornisco bene o male... ho il bollino! anzi, già che va, pago anche qualcosina anche a quello che mi da l'ordine che così sono sicuro di lavorare.
Dall'ufficio del sarto dario un saluto a tutti |
|
Top |
|
|
QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
|
|
Top |
|
|
QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
|
|
Top |
|
|
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|