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ELSA Nuova recluta del forum
Registrato: 28/09/10 15:41 Messaggi: 1
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Inviato: Gio Set 30, 2010 2:48 pm Oggetto: outsourcing ??? |
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Ciao a tutti sono un'apprendista RQ.... e già vorrei porvi una domanda : nella mia azienda che produce infissi in alluminio la verniciatura dei profili viene affidata ad una verniciatura esterna in quanto questo processo non può essere svolto all'interno della ditta (questa verniciatura mi ha fornito certificazione Iso, certificati di qualità e schede tecniche dei prodotti usati, estratto dal proprio manuale dei processi del ciclo di produzione, ed altri certificati di qualità del settore) ...si tratta di outsourcing ?
Secondo me si tratta solo di una fornitura di un servizio che la ditta non può eseguire internamente....Chi mi illumina ?
Grazie 1000
p.s. ho appena scoperto il sito e il forum.....complimenti a tutti per tutto !!! _________________ ELSA |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Ven Ott 01, 2010 12:09 pm Oggetto: |
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secondo me essendo una fase critica che influisce notevolmente sulla qualità del prodotto (se non è verniciato correttamente il cliente fa una NC) va gestita con la massima cura quindi outsourcing _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Ven Ott 01, 2010 7:42 pm Oggetto: |
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e ha risposto in modo elegante...
Io direi invece: chiaramente outsourcing!
eheh, ciao ciao e un bel WE a tutte e tutti! :-) |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Sab Ott 02, 2010 8:16 am Oggetto: |
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Ciao Dario. Il tuo "chiaramente" mi ha lasciato un po' perplesso.
Hai voglia di spiegarmi meglio quale principio applichi per la definizione di outsourcing?
Io, in qualche anno di esperienza, ho letto e sentito di tutto e ogni volta che mi pronuncio sull'argomento lo faccio in modo estremamente prudente perchè non mi pare che ci sia chiarezza nemmeno tra gli operatori del settore (il solo fatto che sia uno degli argomenti più dibattuti anche sul nostro forum e che non si sia mai arrivati ad una definizione univoca, parrebbe confermarlo).
Partiamo dalla norma che ci dice che outsourcing è qualunque attività affidata all'esterno che abbia influenza sulla qualità. Alla luce di una gestione (non più assicurazione) della qualità mi verrebbe, dunque, da dire tutte! Quale attività, infatti, non ha diretta influenza sulla qualità, sia pure del prodotto? Risorse umane gestite male non influenzano la qualità di un prodotto?
Cercando definizioni più precise su altri testi ho trovato, di volta in volta, pareri contraddittori: è outsourcing se affido all'esterno un'attività di core business. E' outsourcing se do all'esterno un'attività NON di core business. Se ho il know-how, se non ce l'ho. Se preparo io le procedure per il fornitore, se non le preparo. Se l'attività veniva svolta in azienda e poi è stata affidata all'esterno, se non è mai stata svolta in azienda.
Insomma, un bel minestrone di confusione, almeno per me!
Se parliamo solo di verniciatura, ho visto auditor e consulenti classificarla di volta in volta come outsourcing e come normale fornitura esterna (ovvio, seguita come processo speciale).
Premesso poi, come ha detto Stefania, che nulla cambia nella gestione e che stiamo discutendo di pura terminologia facendo dell'accademia (sfido chiunque a dirmi che ha ricevuto una non conformità per aver definito un processo outsourcing invece di fornitura e viceversa) e ricordando che la cosa davvero importante è che il processo venga seguito e controllato nella maniera più opportuna perchè è solo questo che può determinare eventuali non conformità, qual è la discriminante per individuare l'outsourcing? Esiste una versione ufficiale della cosa?
Te lo chiedo perchè metteresti fine a una diatriba infinita e la cosa mi interessa molto. Grazie. Ciao. _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 9:37 am Oggetto: |
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Mi spiego in modo semplice, se ci riseco. Spero che i colleghi più esperti e specialisti possano poi criticare come mi fa sempre piacere, per cercare di trovare le migliori risposte.
Mi baso sull'esperienza che ho.
Da quando si è inizato a parlare di outsourcing, mettendo poi (dopo parecchi anni) in relazione l'outsourcing alla norma ci si chiede cosa fosse questa modalità di menagement dei processi, delle attività, del business.
rimango flessibile (parlo di management, di attività, di processi - in senso lato).
Per stabilire cosa è l'outsourcing, nella mia modesta e moderata attività di analisi di organizzazione aziendale, mi baso su concetti proposti già negli anni 70 e 80, dove forse (mi perdonino i guru se non sono preciso) va cercato l'inzio dell'outsourcing... il make or buy. Evoluto poi nell'outsourcing, ma anche nel backsourcing (come concetto di vera flessibilità organizzativa).
Non voglio fare il presuntuoso, non racconto nulla di nuovo.
Rinvio direttamente alla pagina di riferimento che invito a leggere:
http://it.wikipedia.org/wiki/Outsourcing
Per tornare al dibattito, io considero TUTTO con influsso sulla qualità, mi semplifico quindi il mio piccolo orizzonte, consigliando a tutti di analizzare bene ogni attività terzializzata e visto che costa davvero poco, di seguire il tuo ottimo ragionamento, al secondo capoverso del tuo commento: "tutte".
Se vuoi andare al risparmio, ma è riduttivo (secondo me) applica la discriminante del "core business" ... dimmi però cosa è "core" e cosa non lo è se facciamo davvero qualità.
Se non hai la situazione sotto controllo, per me, non hai il "know-how" e allora sono guai.
Se parli di verniciatura, per tornare al tuo calzante e bell'esempio, devi sapere cosa vuoi, per affidare all'esterno la verniciatura.
Se vernici un giocattolo devi sapere che certe vernici NON vanno (marchiatura CE, leggi , cogenze, best practice settoriali, ...).
Troppo comodo far finta che il nostro verniciatore sa tutto.
Se cadi in una causa penale poi non ci sono santi che tengano e vai tu a spiegare ad un procuratore che non era outsourcing e che l'avvelenamento da piombo lo devi al tuo fonitore... Se ci va bene chiudiamo.
Sono drastico? Troppo?
Sono limitato? Troppo?
Hai/avete ragione: si tratta di glossario, di definizioni.
Per fortuna c'è la libertà di decidere e di conseguneza un gran bisogno di consigli e consulenza |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 10:12 am Oggetto: |
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Ciao Dario. Provo a sintetizzare quello che hai detto per vedere se ho capito davvero: per te è TUTTO outsourcing e potrei essere d'accordo con te.
Ma allora che senso ha parlare di forniture? Ci limitiamo a considerarle tali solo se si tratta di cancelleria, manutenzione del prato che sta davanti alla ditta e poco altro?
Forse è proprio questa la strada da percorrere e, ripeto, mi andrebbe pure bene ma quello che contesto è la mancanza di chiarezza e di definizioni certe.
Ho letto la pagina di wikipedia e loro per primi riportano ciò che pensano alcuni economisti e ciò che pensano altri e le teorie mi paiono contrapposte.
Per me, vado in controtendenza rispetto a wikipedia, se non c'è know-how (ed è il caso di Elsa, credo, visto che dice che la verniciatura NON SI PUO' FARE nella loro azienda) non dovrebbe esserci nemmeno outsourcing ma fornitura di un processo speciale per il quale ho difficoltà persino a stilare le procedure o le specifiche.
Ma mettiamo anche che sia il contrario (la definizione non è altro che un accordo tra le parti), non sarebbe meglio che la norma o chi per essa facesse maggiore chiarezza? Al netto dei nostri ragionamenti, in questo momento posso spingermi ad avere un'opinione ma non a dare definizioni assolute.
Riguardo alla responsabilità nei confronti dei clienti è nostra anche se consideriamo la verniciatura una fornitura e non outsourcing (lo dice la norma e Mattel insegna). Non credo sia questa la discriminante.
Per fortuna nostra, comunque, si tratta solo di nomenclatura e ad Elsa ripeto ciò che è già stato detto: controlla bene il tuo processo di verniciatura e non perderti nelle definizioni perchè non ne vale la pena. Ok? Ciao! _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 10:49 am Oggetto: |
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Caro Alberto,
credo che il succo del discorso stia nella tua affremazione "...loro per primi riportano ciò che pensano alcuni economisti e ciò che pensano altri e le teorie mi paiono contrapposte."
Esatto.
La diversità è ricchezza. Permette di confrontare, analizzare, crescere.
Nel management non c'è una sola teoria vincente.
Per fortuna la norma non ci vincola troppo.
Se deve essere universale deve lasciare ampi margini di manovra!
Quando sono a lavorare in una fabbrica di viti applico la norma in un modo.
quando sono in una scuola dell'infanzia la devo applicare in modo diverso.
Quando sono a creare il sistema per la lavanderia di un ospedale la applico diversamente che se sono a creare il sistema del pronto soccorso dello stesso ospedale...
Per tornare al tuo esempio... se ho difficoltà a stilare procedure e specifiche, ho delle carenze. Vado a colmarle e poi non rischio più come prima.
Qui ci vorrebbe il nostro caro buon Moggi, che disse che la qualità sta convergendo con il risk management. Guardala da quel punto di vista.
Vedrai che non sono poi così tanto fuori.
OK?
Bello che non hai definizioni assolute, ma opinioni! Questo è ricchezza! |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 6:37 pm Oggetto: |
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mi re-intrometto.
La cara Elsa che produce infissi in alluminio probabilmente avrà un catalogo con gli infissi verniciati o nel suo certificato ci sarà una definizione del tipo produzione e vendita di infissi (sottintendendo verniciati).
Detto questo, se io sono il cliente mi aspetterei che, non essendo esplicitato diversamente, la verniciatura sia un processo interno dell'azienda con tutte le procedure a corredo, sotto il cappello del manuale della qualità e sotto il controllo del SGQ.
Ora invece il processo di verniciatura è esterno, quindi potrebbe in teoria essere eseguito da un'azienda non certificata, che non persegue il miglioramento continuo, l'attenzione verso il cliente (io), la gestione dei reclami e delle non-conformità. Lo stesso auditor di terza parte, se fosse semplice fornitura, potrebbe solo richiedere i controlli in accettazione, la valutazione del fornitore (sempre idoneo), le NC contestate.
Mettiamo pure anche la trafilatura e l'assemblaggio in esterno e abbiamo una scatola vuota con un bel bollino di qualità.
l'outsourcing dovrebbe evitare questo: una scatola vuota in cui N-aziende/sottoscala inseriscono i loro prodotti per ricevere il sigillo 9001.
non stiamo palando delle viti/bulloni o delle guarnizioni che anche per il cliente finale è chiaro sono una fornitura esterna, ma di un processo chiave e fondamentale sul quale determino la mia scelta (colore, lucentezza, finitura etc) _________________ =fixed(exp(1);5)
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 6:53 pm Oggetto: |
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Caro "e", ottimo contributo, grazie mille.
Permette di aggiungere un importante tassello alla discussione che avevo timore si fermasse lì.
Infatti il tuo esempio permette di approfondire imortanti differenze tra i processi speciali, da gestire e le forniture di parti standard (da amministrare).
"e", intromettiti il più spesso possibile! |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Lun Ott 04, 2010 7:00 pm Oggetto: |
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dario ha scritto: | Caro "e", ottimo contributo, grazie mille.
Permette di aggiungere un importante tassello alla discussione che avevo timore si fermasse lì.
Infatti il tuo esempio permette di approfondire imortanti differenze tra i processi speciali, da gestire e le forniture di parti standard (da amministrare).
"e", intromettiti il più spesso possibile! ;-) |
ho passato una settimana di inferno con audit di due giorni di seconda parte su GMP e GAMP (quest'ultima mi ricordavo a mala pena di aver letto qualcosa) _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Ott 06, 2010 7:36 pm Oggetto: |
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per Alberto
la differenza tra una fornitura e un outsourcing dovrebbe secondo me consistere nel grado di controllo di gestione del committente.
Se la verniciatura la metti come semplice fornitura, io che sono l'auditor ti posso chiedere con quale specifica la commissione, se il fornitore è qualificato, quante NC ha avuto etc. al massimo posso verificare se il tuo manuale preveda un audit di seconda parte, ma se non lo prevede devo starmene zitto.
Se è outsourcing posso controllare quanto tieni sotto controllo il processo del tuo fornitore, se hai condiviso le procedure, gli obiettivi di qualità e di miglioramento continuo, le strategie, le regole sulla formazione dei lavoratori ovvero per un esterno il processo eseguito dal tuo fornitore è gestito come quello di un tuo reparto, solo che esso opera con ragione sociale differente, amministrazione differente etc. Altrimenti potrebbe capitare che una lavorazione rischiosa (potrebbe essere anche per la salute) tu la faccia fare in esterno, così il fornitore può utilizzare personale non formato, infrangere qualche legge, nascondere i problemi produttivi etc. _________________ =fixed(exp(1);5)
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