Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Sembra che la situazione del Giappone invogli a non seguire le sue orme in tema di politica industriale. Siete d'accordo?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[Portello]

Assolutamente no!
Se dobbiamo giudicare la politica industriale per quanta ricchezza viene prodotta o per il benessere collettivo è meglio che non facciamo confronti con altri paesi. Ci rimarremmo molto male.
Eppoi Narduzzi dovrebbe quanto meno scrivere meglio :"... si è andata a farsi benedire..." Ma per favore!
Mi sembra il solito giornalista che scrive senza sapere cosa sta scrivendo.
Come se la politica industriale di una nazione stabilisca se e quando lanciare sul mercato un prodotto... un po' di serietà non guasterebbe.
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Portello
Più è semplice, meglio è

[2p71828]

La politica industriale è sempre un argomento spinoso.

Da una parte c'è la scuola di pensiero che nessun intervento centrale possa avere benefici sul lungo termine, dall'altro i più pragmatici vedono l'intervento del governo/banca centrale un mezzo fondamentale per far decollare l'economia, in mezzo ci sono tutte le scale di grigio.

Gli stessi USA, in cui dovrebbe prevalere il non-intervento, mentre sul mercato interno limitava il suo impegno alla FED ( ma con la crisi ha dovuto impegnarsi direttamente a salvare le aziende e il sistema) ha da sempre ostacolato le importazioni (si pensi ai generi alimentari, ai vincoli sugli imballaggi etc), ingerito negli affari degli stati esteri se critici per il fabbisogno di materie prime, etc.
Altri stati hanno politiche economiche "invasive" (Cina, India etc).

Gli analisti concordano che una politica economica "invasiva" porti nel lungo termine più danni che benefici, ma io aggiungo che, se i benefici nel breve termine determinano la scomparsa dei concorrenti, il mercato viene snaturato e i danni del lungo termine posso essere sopperiti con una economia di monopolio.

come ebbi modo di ricordare alcuni analisti affermano che l'economia giapponese sia una speculazione che è stata possibile grazie alla loro politica economica (banche +leggi +aiuti + protezionismo etc). Non avendo eliminato i concorrenti ora devono pagare il conto
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