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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Set 01, 2010 2:03 pm Oggetto: Il coraggio di essere onesti |
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Cara Stefania,
ho letto ieri sul giornale (non lo svegliarino della parrocchia di Arcore, si intende!) un trafiletto che vorrei riportare, se qualcuno vuole commentarlo.
L'unico consiglio che mi sento di dare
- e che regolarmente do-
ai giovani è questo:
combattete per quello
in cui credete. Perderete,
come ho perso io,
tutte le battaglie. Ma solo
una potrete vincerne. Quella
che s'ingaggia
ogni mattina,
davanti allo
specchio
Indro Montanelli
quando risposi più o meno così ad un noto (im)prenditore che mi offriva l'equivalente di due appartamenti come tangente per venire meno ai miei principi (ogni riferimento al trattamento vergognosamente prostitutivo a Gheddafi, perchè "porta lavoro", è puramente casuale) rispose "capisco!" ... ma poi chiamò al telefono il mio direttore generale per chiedergli "chi è quel coglione che si permette di far perdere ad una delle mie aziende?....".
Sei mesi dopo, nonostante gli amici mi dicessero cose del tipo "sei fesso, fai quello che ti dice il DG, tu tieni famiglia", io mi re inventai una nuova vita, quella del consulente ... oggi sono passati 23 anni e sono felicissimo di aver perso le battaglie contro i disonesti/ladri. I miei figli sono orgogliosi di aver appreso questo insegnamento e lo stanno applicando alla lettera: questo è il mio successo!
Ciao Stefania |
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Quality Motivatore
Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Mer Set 01, 2010 2:19 pm Oggetto: |
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Ciò che scrivi Paolo è assolutamente ineccepibile.
Certo, la vita e la realtà che ci circonda a volte è complicata e non tutti sono Indro Montanelli.
Avere però sani princìpi di base e giuste regole morali paga sempre. _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Mer Set 01, 2010 2:29 pm Oggetto: Re: Il coraggio di essere onesti |
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Paoloruffatti ha scritto: | combattete per quello
in cui credete. |
Non amo particolarmente Montanelli ma devo dire che nei suoi giudizi e suggerimenti è sempre stato estremamente lapidario e cristallino. Queste sono parole da scolpire nella pietra delle fondamenta del nostro essere persone e le condivido in pieno.
Certo poi si finisce per far parte della categoria dei fessi ma anche per me è più importante l'immagine che rimanda lo specchio appeso alla parete piuttosto che le lodi sperticate di certa marmaglia.
Mi hanno allevato così e non posso fare a meno di cercare ogni giorno la stima di me stessa.
Proprio l'altro giorno ci si interrogava con alcuni conoscenti che lavorano per una nota casa editrice che in questo momento è nell'occhio del ciclone per certe disinvolture fiscali e ne sono uscite dichiarazioni che mi hanno lasciata di stucco come se il sistema valoriale della nostra esistenza si fosse completamente disintegrato a favore di percorsi carrieristici migliori e di ammissioni che "non si può essere dei Don Chisciotte e pagare sempre in prima persona".
Già, però se oggi ci stiamo spostando alla deriva perdendo di vista la realtà è perché ultimamente siamo troppo concentrati sulla piccola prospettiva di noi stessi. Del resto la grande vittoria di certe persone è stata proprio quella di riuscire a convincerci che chi pensa solo a se stesso sia un furbo e un vincente. Cosa vuoi farci, Paolo?
Come si dice, finirò all'inferno (dei fessacchiotti) ma, almeno, sarò in buona compagnia! _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Set 01, 2010 4:53 pm Oggetto: |
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non ho mai amato Montanelli,
ritengo che alcuni suoi attacchi verso persone e fatti furono spudoratamente fatti in mala fede e solo per compiacere "alcuni" (vedi Vajont).
La frase di per sè comunque la condivido.
Quando si parla di radice cristiana dell'occidente, si dovrebbe ricordare che la religione cristiana comanda di non rubare e di non dire falsa testimonianza etc.
Quest'ultime sono le cose che dovremmo applicare , non festeggiare perchè abbiamo rimesso un crocifisso in un aula.
Specialmente nel mondo della Qualità il falso è diventato un'abitudine:
falsi certificati di conformità, falsi audit, falsi riesami, false risposte a non conformità, false informazioni ai clienti e all'auditor (considerò falsità anche ciò che viene taciuto) etc.
Ci diciamo che lo facciamo solo per il posto di lavoro e per i figli, che in fin dei conti il nostro falso è "minimo", che non crea grande danno, ma moralmente siamo compromessi.
Ai giovani direi impegnatevi nello studio e cercate di raggiungere alti obiettivi, solo se sarete ammirati per l'intelligenza vi lasceranno scegliere di essere integri. Se scoprono che avete necessità di un posto di lavoro e di una paga .......... _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Gio Set 02, 2010 9:12 am Oggetto: |
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Sono d'accordo con voi tutti e ammetto di essermi morso la lingua in più di un occasione perchè "tengo famiglia".
Questo non va certo a mio onore, ma almeno ho l'onestà (minima) di dire che non sono un eroe. _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Gio Set 02, 2010 10:01 am Oggetto: |
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Portello ha scritto: | Questo non va certo a mio onore, ma almeno ho l'onestà (minima) di dire che non sono un eroe. |
Gli "eroi" per me sono coloro che hanno il coraggio di dire le cose come stanno, Portello, proprio come stai facendo tu in questo momento.
Ho detto tante volte che non è sempre possibile picchiare un pugno sul tavolo e sbattere la porta e che spesso ci vuole molto più coraggio a buttare giù il rospo facendo finta di niente.
Oggi far valere etica, intelligenza e buon senso è sicuramente più difficile perché i ricatti sono all'ordine del giorno e non si può più cambiare lavoro con la stessa facilità di qualche anno fa.
Se si è così fortunati da avere in mano una certezza, dunque, la si tiene ben stretta visto che il periodo non invita certo al rischio.
Sarebbe importante, però, che non ci fosse bisogno di diventare degli eroi per tornare a dire ciò che si pensa ma perché questa situazione si crei nuovamente dovremmo essere in tanti a provarci, ristabilendo come normalità il fatto di dire ciò che si pensa.
Lo so, è difficile, forse addirittura impossibile ma non possiamo smettere di credere che ci riusciremo.
Ciao! _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Set 02, 2010 11:32 am Oggetto: |
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Parole sagge ed equilibrate, Stefania: lasciamo perdere questo periodaccio che dura da 16-17 anni e che sta andando sempre peggio.
A Portello volevo dire che il mandare giù perchè si tiene famiglia, ovviamente, fa parte della vita quotidiana.
Ma il mandare giù di solito non va a toccare la sfera dei tuoi principi fondamentali: è solo questione di rapporti di lavoro.
Quando hai un capo scemo (capita spessissimo!) non devi dirglielo, anzi con parecchia diplomazia puoi fargli vedere che la scemata che ha fatto/detto, può essere una"svista": lui te ne sarà grato e magari comincia a capire che deve cambiare. Il dirglielo, invece fa parte del donchisciottismo gratuito.
Poi è comunque una magra soddisfazione dirglielo, neanche quando hai la possibilità di andartene, e il magone che hai ingoiato per mesi e anni vorrebbe esploderti in bocca. E' sempre bene lasciarsi civilmente.... non si sa mai quanto maligno è un fesso e dove possa arrivare per ritorsione!
Quello che dicevo è invece che non si deve MAI cedere alla disonestà: se un capo ti chiede di esserlo, e tu declini semplicemente e gentilmente lui capisce che non c'è niente da fare e andrà da qualcun altro, qualche leccapiedi in azienda c'è sempre! .. il capo che ha ricevuto il rifiuto ti rispetterà (e ti invidierà tra sè e sè, per la tua superiorità che dimostri nei suoi confronti) .... ma tu intanto cercati un altro posto! ..... anche se è difficilissimo di questi tempi.
Io ho raccontato una delle situazioni che fanno parte della mia storia personale non per dire che sono stato un eroe, ma solo per esemplificare efficacemente quello che diceva Montanelli: neanche a me era molto simpatico, ma un giorno in un ristorante a Milano ebbi modo di scambiare quattro parole con lui (parlammo del servizio che gli avevano fatto le brigate rosse e di quello a cui ero scampato io per intervento della Provvidenza) e ebbi modo di capire di che pasta fosse fatto: era di una destra illuminista che oggi quella banda di disonesti che si fregia del nome di "destra" non se ne sogna nemmeno il vero significato. Io, glielo dissi che non ero di destra, e lui non aveva ancora dovuto scappare dal Giornale, ma rispettò le mie idee. Roba da marziani oggi!
ciao |
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Quality Motivatore
Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Gio Set 02, 2010 12:11 pm Oggetto: |
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Bravo Paolo,
condivido ancor di più quest'ultimo tuo passaggio dove hai distinto meglio il mandar giù per tirare avanti dalla preservazione dei princìpi fondamentali.
Un conto è il mandar giù perchè non si può stare sempre sulle barricate, vivere da don chisciotte o da "kamikaze della carriera", altra cosa è cedere alle disonestà. _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Gio Set 02, 2010 6:56 pm Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: |
Quello che dicevo è invece che non si deve MAI cedere alla disonestà: se un capo ti chiede di esserlo, e tu declini semplicemente e gentilmente lui capisce che non c'è niente da fare e andrà da qualcun altro, qualche leccapiedi in azienda c'è sempre! .. il capo che ha ricevuto il rifiuto ti rispetterà (e ti invidierà tra sè e sè, per la tua superiorità che dimostri nei suoi confronti) .... ma tu intanto cercati un altro posto! ..... anche se è difficilissimo di questi tempi. |
caro Paolo, a volte dipende da quanto dista il capo dall'amministratore delegato.
in una grande azienda se il capo ti chiede di essere disonesto ed è un livello intermedio puoi andare dal capo del personale o dal due capi più in su, salvandoti il posto di lavoro.
Ma se il capo è l'amministratore allora o così o pomì _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Set 02, 2010 8:38 pm Oggetto: |
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Nel mio caso citato è stato pomì, perchè sopra avevo due livelli per arrivare all'AD, ma se l'(im)prenditore è grosso, anzi grossissimo e telefona direttamente all'AD, si crea un cortocircuito e vengo richiamato direttamente dall'AD ad essere più "flessibile" con certi fornitori.
Quello che per intenderci aveva vinto una gara di fornitura facendo un prezzo inferiore del 20% della concorrenza, sicuro che poi avrebbe trovato un pisquano "flessibile" per fargli firmare degli extra works del valore che vi dicevo, che avrebbero riportato il loro guadagno al posto giusto.
ciao |
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