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il futuro degli assicuratori qualità
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Autore Messaggio
AC
Nuova recluta del forum


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Messaggi: 17

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 3:37 pm    Oggetto: il futuro degli assicuratori qualità Rispondi citando

Nel contesto italiano in cui la certificazione ISO 9001 è vista come una medaglia al merito da far valere più come elemento di marketing che come strumento per il miglioramento continuo e quindi come conseguenza vengono assunti come assicuratori qualità degli impiegati giovani e di buona volontà, che creano un sistema di carte che più che migliorare i processi aziendali fa irritare i colleghi, mi chiedo che futuro professionale possono avere questi assicuratori qualità (io sono tra questi!)?
Puntare a diventare responsabili di un sistema qualità vero e non di carta (ma dove sono?), magari creandosi una buona competenza tecnica del prodotto? Puntare a diventare responsabili qualità-sicurezza-ambiente? Cambiare settore, entrando nella consulenza qualità, enti di certificazione o quant'altro?
Insomma a vostro avviso, quali sono le ragionevoli strade professionali per questi poveri assicuratori qualità?
Very Happy
Alessandro
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 3:45 pm    Oggetto: Re: il futuro degli assicuratori qualità Rispondi citando

AC ha scritto:
...come conseguenza vengono assunti come assicuratori qualità degli impiegati giovani e di buona volontà, che creano un sistema di carte che più che migliorare i processi aziendali fa irritare i colleghi...


E' questo che bisogna cambiare, Ale. Fino a quando noi per primi costruiremo sistemi di carte fasulli, non si andrà da nessuna parte. Il nostro lavoro è quello di migliorare i flussi, ottimizzare, far risparmiare gli impreditori facendo dell'efficienza la nostra religione. Solo così si prenderanno due piccioni con una fava: clienti soddisfatti e imprenditori impegnati nella qualità.

La domanda, però, è davvero interessante e sarebbe bello sentire cosa ne pensano tutti gli altri. Apriamo un dibattito sull'argomento?
_________________
Alberto - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



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QualityGirl
Amico/a di QualitiAmo


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Messaggi: 276

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 3:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io voglio essere ottimista.
Anche nel contesto italiano prima o poi si fara strada l'evidenza che la qualità non è solo un bollino ma un vantaggio competitivo. Quindi, prima o poi, anche le aziende che attualmente hanno dei sistemi di carta dovranno arrivare ad averne uno vero o saranno tagliate fuori dal mercato.Troppo drastico? Pura utopia?
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 4:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualityGirl ha scritto:
Quindi, prima o poi, anche le aziende che attualmente hanno dei sistemi di carta dovranno arrivare ad averne uno vero o saranno tagliate fuori dal mercato.


QUanto hai detto però mi fa purtroppo sorgere una domanda: perchè "dovranno"?
Quale sarà la molla o la leva che obbligherà le aziende?
Io invece, che sono pessimista, non vedo quali posso essere i grimaldelli per scardinare questo sistema, soprattutto in Italia....
_________________
Konsulente Kualità
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QualityGirl
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 06/10/08 14:47
Messaggi: 276

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 4:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Beh, un sistema qualità vero prima di tutto riduce i costi della non qualità. Non ti sembra una bella leva, Stefano?
Che poi in Italia si sia ciechi al riguardo è un fatto, ma non credo che potrà andare avanti così per sempre, perchè un' azienda che non ha un sistema qualità non sarà competitiva (per costi, servizio, tempi di risposta e chi più ne ha più ne metta). Insomma, credo sarà il mercato stesso,alla lunga, a tagliare fuori le aziende col bollino, a meno che non siano monopoliste...
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 8:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

arriva il vekkio... scusatemi.
Per prima cosa è necessario ritenere che è più che evidente che un neolaureato giovane non può avere l'esperienza necessaria per essere un eccellente RQ. Ripeto sempre che le eccezioni ci sono.
QG, hai ragione, ma il mondo reale è fatto così. Prendere o lasciare.
Molto meglio prendere, lavorare duro con la convinzione che si potrà dare un buon apporto, dare del valore aggiunto, essere protagonisti. Autostima.
Lavorare forte e formarsi continuamente. Queste le chiavi del successo per gli AQ.
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AC
Nuova recluta del forum


Registrato: 21/01/10 17:27
Messaggi: 17

MessaggioInviato: Gio Ago 05, 2010 9:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Preciso meglio cosa intendevo. Prendiamo il solito AQ magari laureato che gestisce un sistema di carta a mille euro al mese. Dal punto di vista dell'azienda e del mercato questo è uno stipendio giusto visto che fa cose che hanno poco impatto sul fatturato aziendale. Come può fare per crescere professionalmente? Migliorare la sua conoscenza tecnica? Estendere le sue competenze a sicurezza e ambiente? Fare da "tappabuchi" aziendale, magari acquisendo competenze in altri settori? Fare proposte di miglioramento che veramente incidicano positivamente sull'azienda?
Secondo voi, qual è la strada maestra? Secondo me, le strade più probabile è quella normativa di "polizziotto aziendale" quindi qualità-sicurezza-ambiente e norme tecniche.
Altre idee?

Alessandro
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Ago 05, 2010 9:38 am    Oggetto: Rispondi citando

AC ha scritto:
Secondo me, le strade più probabile è quella normativa di "polizziotto aziendale" quindi qualità-sicurezza-ambiente e norme tecniche.


Alessandro


Attenzione... comunque! C'è poliziotto e poliziotto! Se lo fai in modo sbagliato ... ahi ahi ahi. Wink
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Ago 05, 2010 1:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro AC,
sei nella posizione giusta: come AQ puoi andare a ficcare il naso, con circospezione e umiltà, in tutti gli angoli della tua azienda.
Il tuo motto deve essere "rubare conoscenza", nel senso che devi capire prima i processi, vedere quali sono le loro variabili e poi approfondisci andando a vedere le Tecnologie.

Il primo passo (processi) lo puoi fare con la scusa di vedere se le procedure che li descrivono (o dovrebbero descrivere) sono adeguate.
Prendi ovviamente nota delle osservazioni dei tuoi interlocutori e vedi se puoi dare una mano a modificarle,rendendole più snelle (parlo delle procedure di carta, non delle procedure operative effettive, per cambiare le quali devi solo guardare e parlarne con il responsabile che le cambierà solo se la cosa gli aggrada, se no, ti metti in conflitto mortale con lui (indovina chi muore!!).

Il secondo passo, (la Tecnologia) è un po' più difficile, perchè sempre con l'umiltà in tasca devi andare dai depositari del sapere, i quali sono spessissimo così gelosi che ti cacciano a male parole, per cercare di carpire i loro ferri del mestiere.
Per fortuna con l'osservazione attenta sul campo (gemba) puoi captare i principi le astuzie e le malizie applicative, poi hai internet che ti può aiutare parecchio.

Buon lavoro.
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davibor
Apprendista forumista


Registrato: 26/11/08 00:25
Messaggi: 70
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MessaggioInviato: Sab Set 25, 2010 1:17 am    Oggetto: Rispondi citando

vedo un sempre maggiore interesse al mondo della qualità nelle norme nei vari settori (cosa prima impensabile)...

il DL 122/10 al'art. 49 credo, (SCIA) dice alla fine che entro un anno dovrebbe uscire una norma che prevede, per chi ha ottenuto la certificazione iso, l'esenzione da presentazione SCIA e dal controllo...ovviamente ci sarà un maggiore controllo dei certificatori e degli auditor... gli organi ufficiali di controllo costano ragazzi...

altre norme ((ad esempio per i materiali destinati a venire a contatto con alimenti) fanno una forte ntegrazione tra sistemi di autocontrollo e di qualità, stessa cosa in altri campi...cosa prima assolutamente impensabile

(c'è anche un altra motivazione...il ministero che eroga la norma, i consulenti etc..)

son certo che questo settore avrà una continua espansione
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mascalzone79
Masaniello della qualità


Registrato: 03/09/09 17:59
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MessaggioInviato: Lun Set 27, 2010 9:38 am    Oggetto: Rispondi citando

Davibor, scusa l'ignoranza, cos'è la SCIA?
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Portello
Qualfista


Registrato: 29/09/09 15:03
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MessaggioInviato: Lun Set 27, 2010 9:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Ora faccio l'angolo dell'ottimismo Very Happy

Personalmente credo che dipenda molto dalla cultura aziendale, e qui tanto ottimismo ci vuole!.
Però...

- ho visto personalmente responsabili della qualità diventare responsabili di stabilimento (che in piccole aziende equivale ad essere Alte Ego del capo).

- gli OdC dopo gli anni di grandi abbuffate dovranno competere sul costo, ed al momento, un Valutatore assunto costa meno di uno esterno, ergo...
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Portello
Più è semplice, meglio è
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davibor
Apprendista forumista


Registrato: 26/11/08 00:25
Messaggi: 70
Residenza: Piemonte

MessaggioInviato: Lun Set 27, 2010 6:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Segnalazione Certificata Inizio Attività

Prende il posto della DIA dal punto di vista amministrativo (L 241/90 etc..) Però anche per l'edilizia etc... Praticamente la norma è la finanziaria estiva
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mascalzone79
Masaniello della qualità


Registrato: 03/09/09 17:59
Messaggi: 1347

MessaggioInviato: Mar Set 28, 2010 9:35 am    Oggetto: Rispondi citando

davibor ha scritto:
Segnalazione Certificata Inizio Attività

Prende il posto della DIA dal punto di vista amministrativo (L 241/90 etc..) Però anche per l'edilizia etc... Praticamente la norma è la finanziaria estiva


Grazie...Certo è che non sanno più che inventarsi i nostri governanti... muro1
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davibor
Apprendista forumista


Registrato: 26/11/08 00:25
Messaggi: 70
Residenza: Piemonte

MessaggioInviato: Mar Set 28, 2010 1:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ha effetti diretti ed indiretti:
Le ditte partono immediatamente dopo aver presentato la SCIA senza attendere 30 gg

Chi certifica (privati) lavora di più
Chi controlla ha meno peso quindi costi inferiori della PA
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