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Piano della Qualità e Piano di Fabbricazione e Controllo
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Autore Messaggio
gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 10:28 am    Oggetto: Piano della Qualità e Piano di Fabbricazione e Controllo Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
è una piovosa domenica di Pasqua... e non potendo uscire in bici ho deciso prima cosa di farvi un saluto ... (è tanto che latito) e seconda cosa di chiedere un vostro parere in merito a quanto leggete in topic.
Er in un'azienda pochi giorni orsono, azienda che riceve spesso ordini (commesse importanti da Enel e da Ferrovie dello Stato).
Sino ad ora non mi ero mi imbarcato in commesse così "corpulente" e complesse... per le quali l'azienda adotta sistematicamente:

1) piano della qualità;

2) piano di fabbricazione e controllo;

Analizzando bene i due piani dell'organizzazione oggetto di questa discussione, noto una genericità del piano della qualità, quasi uno standard da adottare per ogni particolare commessa da realizzare.
Poi andando a vedere il piano di fabbricazione e controllo, lì trovo effettivamente tutto quanto necessario "operativamente" alla realizzazione della commessa !
Mi sono permesso di dire, perchè adottare un PFC ed un PQ contemporaneamente ?
Analizzando bene la norma per redazione di un corretto PQ (ISO 10005) ho notato come un piano di qualità (ben fatto) deve comprendere anche tutte le parti operative, istruzioni di lavoro, tipologie di controllo, step di controllo, chi deve fare i controlli, e quant'altro... in realtà noto molte ridondanze con il loro piano di fabbricazione e controllo.
Allora mi sono chiesto, ma saranno due documenti ufficialmente esistenti e l'uno non può escludere l'altro, oppure un piano di qualità (mirato alla specifica commessa) può evitare il PFC ?
Supportato in questa mia elucubrazione inoltre ...dal fatto che la benmerita nomina solo al 7.1 il Piano di qualità, ma mai fa menzione al pian di fabbricazione e controllo.

L'azienda mi dice che tra l'altro lo impongono i clienti maggiori... ma per esperienza, almeno su lato della sicurezza, da Enel, ENI, eccetera mi vengono richieste castronerie ABISSALI che denotano l'impreparazione a dir poco allucinante di funzioni, anche importanti in questi colossi.

(faccio un esempio...ancora non hanno capito quando serve POS o qundo serve DUVRI ... o ancor peggio quando non serve nulla !!)

Svicolata a parte, nel rinnovarvi gli auguri di Pasqua... vi chiedo, si può fare ameno di questo PFC sostituendolo con un Piano della Qualità ben strutturato?
Questi mi rispondono che sono due cose NETTAMENTE diverse, a me pare invece che i contenuti di uno se ben fatto possano coprire quello dell'altro.

Saluti a tutti

Buona Pasqua

gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 12:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao,forse intendono dire che il piano della qualità è un programma che raccoglie un pò tutto,dal personale alle cose più svariate dell'azienda e loro vogliono avere 2 documenti separati perchè magari vogliono dare meno importanza al piano della qualità che essendo cmq comprensivo di tutto è più generico di un piano di fabbricazione. Quest'ultimo penso che vada aggiornato costantemente mettendo anche ogni singola non conformità rilevata. diciamo che il piano gli serve più che altro a livello aziendale mentra l'altro a livello di fabbrica(pratico)..cmq per sicurezza aspetto il parere di altri..

Riguardo alla differenza tra pos e duvri quello posso andare sul sicuro dicendoti che il POS è un documento dell'azienda appaltatrice(privato o pubblico che sia) ma i contenuti si incentrano sul lavoro,regolamenti,rischi,nominativi,formazione che deve seguire o che ha seguito tale ditta;il DUVRI invece è un documento che compilano le 2 parti per decidere quali siano i rischi:il commitente fa notare quali siano i rischi interferenziali(con interferenziali intendono i contatti rischiosi tra il personale committente e quallo appaltante),le soluzioni possibili e la quota degli oneri per la gestione della sicurezza(è una specie di contratto). A differenza del POS quest'ultimo deve essere aggiornato. ti spiego brevemente come funziona:
1)la ditta committente richiede il VITP(valutazione idonea tecnico professionale)alla ditta esecutrice
2)se lo accetta entrambe le ditte si scambiano il loro DVR
3)la ditta committente redige il DUVRI che include i FRI(fattori di rischio interferenziali)e gli OS(oneri di sicurezza)

spero di essere stato chiaro..

saluti e buona pasqua a tutti
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gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 12:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
paicere di conoscerti anzitutto e una buona Pasqua... sono in attesa che si cuocia il capretto Laughing
Volevo dirti che so cosa è un DUVRI ed un POS ...e so quando è necessario l'uno o l'altro o nessuno dei due...la mia affermazione era volta a far rendere conto che in alcuni colossi dove si ritiene ci sia competenza per definizione a volte ti interfacci con funzioni la cui incompetenza è quasi imbarazzante.
Per quanto riguarda la parte principale del post io ritengo che con un buon Piano della Qualità si possa fare tutto... ma capisco le tue considerazioni e le condivido... PFC probabilmente qualcosa di fortemente operativo da avere solo eslcusivamente in linea d produzione.

Tuttavia ribadisco ...la norma parla sempre e solo di Quality Plan.

ciao e grazie

buona pasqua

gibbosky
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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 8:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao,
piacere anche a me e scusa per la mia poca cortesia nel non essermi presentato.. Embarassed
Quello che dici rispecchia quello che pensavo..prova a parlarne con i tuoi capi e vedere se riesci a convinverli a fare un piano della qualità magari sottolineando l'aspetto che loro voglio far prevalere,cioè quello dell'PFC..senza dover fare 2 doc separati..
saluti
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dario
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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 8:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vabbè che è Pasqua, ma ...
lo fate apposta o fa solo parte del contesto?

Mi sento ignorantello come l'asinella che ho in fattoria...
POS ... DUVRI ...

Mi devo documentare, frequentare un corso sulla qualità, o forse meglio un CFI (Corso di Formazione per Ignorantelli) ...
Gli acronimi mi intristiscono in un giorno in cui si dovrebbe gioire... sarà la pioggia...
Wink
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MessaggioInviato: Dom Apr 04, 2010 8:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

ciao Dario,
perchè ti senti ignorantello?
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gibbosky
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2010 10:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dario...bentrovato !!!
E' una marea di tempo che non ci si sente !!
In verità anche se sono periodi un po' concitati ogni qualvolta che sbircio di sfuggita mi accorgo che questo è un periodo di latitanza delle vecchie guardie !!
Di contro si affacciano nuovi iscritti e questo fa molto piacere !!
Venendo a noi Dario... tu "ignorantello" ???
Andiamo bene...!!!
Se così fosse io mi sentirei solo Dio sa come !!
Comuqnue scherzi a parte... è ovvio che non si può saper tutto nella vita... ma dal momento che io so che oltre ad essere un validissimo ed invidiabile consulente in ambito qualità, ottimizzazione di processi... e quant'altro sia applicabile alla buona riuscit di un SGQ ... sei anche un imprenditore nel settore agrario.
Quindi immagino che la tua azienda abbia una ragione sociale... sas snc...srl ... spa Wink
Quindi tu in qualche maniera (dovremmo vedere la visura camerale) sarai sicuramente collocato all'interno di questa azienda ... e non escludo che tu possa essere configurato ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs 81/08 e s.m.i (106/09) addirittura come un DdL piuttosto che come un Dirigente !!
Se così fosse... sarebbe il caso che qualora tu chiamassi nella tua azienda con un contratto di appalto (quindi tu risultassi committente) un appaltatore a svolgere una forma di lavoro che comporta interferenze tra i tuoi rischi presenti e quelli che l'appaltatore ti porta in azienda ...allora redigessi un DUVRI (Documeto Unico Valutazione Rischi Intereferenziali) così da ottemperare a quanto richiesto all'art.26 del D.Lgs 81/08 rafforzato maggiormente dal 106 !
Praticamente si tratta dell'attività di coordinamento tra DdL committente e DdL appaltatore ai fini di ridurre l'insorgenza di infortuni nello svolgimento della specifica attvità !
Riguaro al POS ...vai più tranquillo...a meno che nella tua azienda non si possano configurare situazioni assimilabili a CANTIERI TEMPORANEI PERMANENTI (titoloIV del TU D.Lgs 81/08) e SOLO ESCLUSIVAMENTE in questo caso...sarà necessario un POS (Piano Operativo di Sicurezza) che ti farà la ditta che verrà ad operare nel cantiere...
Un po' più chiaro adesso ?

ciao Dario e ben trovato !!

P.S.

riguardo al piano di fabbricazione e controllo e secondo me la sua ridondanza con un buon piano di qualità che mi dici ? (qui è proprio roba tua !!! )

Io ti dico la mia... la norma parla solo di Piano della Qualità, studiandomi la ISO 10005 un buon piano di qualità è equiparabile al piano di fabbricazionee controllo che ho visto io in qull'azienda.

ciao amico e bentrovato !!

Saluti a tutti ...
A me aspetta una periodo duretto...

(sto avviando un'attività parallela...oltre a mantenermi con la consulenza...per cui insomma sono un po' sotto pressione)

Ciao e un saluto a tutti !!
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gibbosky
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2010 10:48 am    Oggetto: Rispondi citando

CANTIERI TEMPORANEI PERMANENTI !!! Laughing
chissà a cosa pensavo quando scrivevo sta cosa ??

Chiaramente mi riferivo a CANTIERI TEMPORANEI MOBILI (TITOLO IV).

ciao e scusami la ca**ata !

gibs
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2010 2:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

ah ah ah...se sei ignorantello tu figuriamoci io che ho quasi finito gli studi..hai idea di quante cose devo ancora imparare?senza contare che con l'andare del tempo mi specializzerò e alcuni argomentio gli perderò proprio di vista quindi me li dimenticherò...
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2010 9:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Gib
E un lunedì di Pasquetta MOLTO piovoso (molto più della tua bella Umbria). Io per non saper leggere e scrivere mi ispiro molto alla 10005 e poi (soprattutto se mi trovo in campo edile) al Rapporto tecnico exSincert 05 Rev 07.
E mixo tutto in unico documento anzi.... una volta ho integrato tutto in un piano operativo della sicurezza. Un successone con l'ispettore di sistema. Laughing

Ciao Gib

F.to il Marchigiano
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gibbosky
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2010 8:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
grazie per il tuo contributo...
In effetti il mio caso riguarda una organizzazione che fa produzione su commessa... il piano di fabbricazione e controllo è necessario, quello che sostengo io è che anzichè fare un piano della qualità senza senso ed uno di fabbricazione e controllo distinto, sarebbe il caso di integrare nel primo il secondo... tutto qua !!
Volevo sapere cosa ne pensano gli amici del forum...

Ciao a tutti e buon lavoro !!

gibbosky
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2010 8:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me non avrai alcun problema ad integrare i due documenti. La cosa davvero importante è che siano presenti e analizzati tutti i punti richiesti.

L'unico "problema", se possiamo definirlo tale, è il "controllore topo" che si aspetta di vedere due documenti e va in tilt se ne trova uno solo. La cosa andrà spiegata per bene e l'indice dovrà riportare chiaramente tutti i punti. A questo punto il tuo documento dovrebbe essere a prova di bomba anche per un passacarte! Wink

Ciao!
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gibbosky
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2010 8:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Staff !!

ciao
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Vega
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2010 9:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Un Piano di Fabbricazione e Controllo generalmente lo si concepisce per il singolo prodotto o singola attività, sinceramente non capisco come un Piano della Qualità generico possa adattarti ai singoli prodotti/servizi di un'impresa, a meno che non si tratti di un ventaglio di prodotti/servizi molto simili.
Nella mia realtà, azienda metalmeccanica che costruisce e monta: carpenterie strutturali, apparecchiature a pressione, serbatoi atmosferici, parti d'impianto energetico-petrolchimico e anche ringhiere, è normale che ogni commessa preveda delle fasi di controllo diverse a seconda dei requisiti cogenti, (noi applichiamo PED, ASME, API, Norme Tecniche per le Costruzioni, ecc.), delle esigenze dei clienti, delle criticità dei prodotti, ecc.
Un Piano della Qualità completo ed autoportante lo vedrei bene per coloro che hanno un prodotto specifico e lo commercializzano, chi lavora su commessa deve sottostare anche ai capricci del Cliente.

PS: riguardo la competenza dei committenti, dico solo che è il motivo per cui sono contrario alle centrali nucleari (se le penso in mano a certa gente...).
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dario
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2010 10:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Gibby, Ing.Q., Vega,

con la mia solita entrata sugli acronimi della sera di Pasqua (spero tutti hanno ripreso bene il ritmo oggi) volevo solo far riflettere sul fatto che tanti non sono specialisti e se ci impegnassimo ad evitare idiosincrasie usando termini inaccessibili o acronimi spaventosi è meglio.

Piano Q - piano fabbricazione: Vega ha risposto in modo preciso (per come la penso anche io).

Gibby, io lavoro per un ente autonomo di diritto pubblico e non è nè srl, nè spa, nè... eheh... ed abbaimo la grande fortuna di avere una situazione (quassù) che evita moltissime "menate burocratiche". Niente 81/08 né 106/09... sarà che i furbi sono pochi, quindi il governo si concentra solo sulla caccia ai furbi?

Centrale nucleare: Vega, ho avuto la fortuna di finire gli studi con un semestre di pratica in centrale e mi sono accertato di quanto siano severe le procedure di qualità, a tutti i livelli, a partire dalle gare di appalto, ai controlli in preaccettazione, ai test di messa in funzione.
Oggi, senza un cambiamento di paradigma (nelle nostre zucche semivuote) senza centrali nucleari chiuderemmo quasi ogni produzione, purtroppo, ripeto... purtroppo. Cambiamento significa tornare a consumare moooooolto meno, moooolto meno....
Tu difendi la tua giusta riluttanza, che altrimenti le centrali nascerebbero come i funghi, invece ne abbiamo già troppe...
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