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Qualità ed ASME
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Autore Messaggio
gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
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MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 11:54 am    Oggetto: Qualità ed ASME Rispondi citando

Salve a tutti,
qualcuno di voi ha mai seguito aziende di costruzioni meccaniche (caldarerie..scambiatori... recipienti in pressione) obbligate a rispondere a criteri ASME?
Mi hanno fornito un manuale, che sembra essere portante... voglio cioè dire che c'è per filo e per segno ogni procedura che guida l'azienda dall'approvvigionamento alla consegna al cliente dei propri prodotti...passando chiaramente per tutti gli altri processi...
Leggendolo mi accorgo della sua affinità con quanto richiesto dalla 9001...
il post è solo per sapere da qualcuno di voi con esperienze simili, consigli su come muovermi nell'emettere un nuovo sistema di gestione... riferimenti che possono essermi utili in merito alla redazione del sistema sulla base di questo manuale...

grazie anticipatamente

gibbosky
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 2:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Gibby,
da un bel po' non ci si scrive...
ecco l'occasione per rinfrescare i contatti.
Allora, quando lavoravo (sono già 9 anni e la cosa mi manca ancora un po') nel settore delle macchine per il settore petrolchimico era la prassi doversi confrontare con le ASME, ma se ricordo bene erano e sono tutte norme tecniche sui materiali, sulla saldatura, sul disegno, sulle prove ecc. e non hanno a che fare con il SGQ per la qualità dell'organizzazione (ISO 9001).
Convivono come norme contrattuali obbligate dal contratto specifico o contratto quadro.
Semplicemente (diciamo) sono da richiamare, se richiesto, in progettazione, in produzione e nel controllo.
Forse il manuale che ti hanno passato è un manuale organizzativo che per natura dell'azienda integra già i requisiti ASME per appunto acquisto, prove in entrata, progettazione, produzione, prove in uscita, collaudo, installazione e servizio dopo vendita.
OK?
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 2:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, vi spostiamo in "Qualità applicata" dato che stiamo parlando in maniera specifica dell'applicazione di alcune norme.
Per favore rispondete di là.
Grazie.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 3:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ciao Gibby,
da un bel po' non ci si scrive...


Ciao dario... proprio vero, sono latitante da un bel po'... mi sono capitate diverse aziende per la sicurezza... e ho dovuto approfondire notevolmente l'81/08 mettendo un po' da parte la qualità...

Comunque, veniamo a noi...

Citazione:
Forse il manuale che ti hanno passato è un manuale organizzativo che per natura dell'azienda integra già i requisiti ASME per appunto acquisto, prove in entrata, progettazione, produzione, prove in uscita, collaudo, installazione e servizio dopo vendita.


Allora, diciamo che hai centrato pienamente il bersaglio...
Il punto è che dovendo rifare da capo le procedure del sistema per la qualità, non saprei in che modo seguire e quanto seguire quel manuale...
Cosa mi consigli di fare ?
Ho alcuni dubbi ... non conosco bene le ASME, ma ad esempio leggo come nel sistema debbano intervenire le AIA con i loro ispettori autorizzati, che hanno il compito di approvare questo manuale..
Insomma ... avevamo deciso di rifare un sistema sulla falsa riga di quanto riportato nel manuale ASME ... ma si rivelerebbe più dura del previsto.

Che mi consiglieresti di fare ?

Ciao e grazie come sempre per i tuoi preziosi consigli.

gibbosky
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Vega
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/04/09 17:12
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MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 5:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le norme ASME sono norme di prodotto però, data la pericolosità del prodotto stesso (in genere apparecchiature a pressione, riscaldatori ed elementi di centrali nucleari), il costruttore deve dimostrare di possedere determinati requisiti, primo fra tutti la conoscenza della normativa medesima, nel settore di interesse.
Se, per esempio, il costruttore intende cimentarsi nella realizzazione di recipienti a pressione, dovrà necessariamente procurarsi la normativa dedicata, in particolare: ASME II (Materiali e materiali d'apporto), ASME V (Prove non distruttive), ASME IIIV (Regole per la progettazione e costruzione delle apparecchiature a pressione) ed ASME IX (Qualificazione dei procedimenti di saldatura e brasatura e del personale saldatore e brasatore).
In pratica si deve procedurizzare l'identificazione, la rintracciabilità e la conservazione di materie prime e materiali d'apparto, insieme alla gestione dei certificati di origine.
Si deve commissionare la redazione di opportune procedure di controllo non distruttivo a un tecnico PND di 3° livello SNT-TC-1A, validate a mezzo di prova su provini contenenti difetti noti.
Si deve formare personale qualificato al 1° (se necessario) e al 2° livello SNT-TC-1A, per l'esecuzione delle prove stesse.
Si deve procedurizzare la progettazione e la costruzione in accordo a quanto previsto da ASME IIIV.
Si devono qualificare procedimenti di saldatura e saldatori in accordo ad ASME IX.
Tutto questo per semplificare al massimo, tieni presente che, in genere, per stare dietro a tutti i cavilli previsti dalle ASME un'azienda che vuole ottenere il riconoscimento nel settore di interesse (ASME STAMP), impiega mediamente circa 2 anni per ottenere lo STAMP (a meno che non abbia personale all'interno, magari proveniente da altre aziende, abituato a lavorare in regime ASME).
Ho riportato l'elenco delle principali norme ASME
ASME
BOILER AND PRESSURE VESSEL CODE
SECTIONS
I Rules for Construction of Power Boilers
II Materials
Part A — Ferrous Material Specifications
Part B — Nonferrous Material Specifications
Part C — Specifications for Welding Rods, Electrodes, and Filler Metals
Part D — Properties
III Subsection NCA — General Requirements for Division 1 and Division 2
III Division 1
Subsection NB — Class 1 Components
Subsection NC — Class 2 Components
Subsection ND — Class 3 Components
Subsection NE — Class MC Components
Subsection NF — Supports
Subsection NG — Core Support Structures
Subsection NH — Class 1 Components in Elevated Temperature Service
Appendices
III Division 2 — Code for Concrete Reactor Vessels and Containments
III Division 3 — Containment Systems for Storage and Transport Packagings of Spent Nuclear Fuel
and High Level Radioactive Material and Waste
IV Rules for Construction of Heating Boilers
V Nondestructive Examination
VI Recommended Rules for the Care and Operation of Heating Boilers
VII Recommended Guidelines for the Care of Power Boilers
VIII Rules for Construction of Pressure Vessels
Division 1
Division 2 — Alternative Rules
Division 3 — Alternative Rules for Construction of High Pressure Vessels
IX Welding and Brazing Qualifications
X Fiber-Reinforced Plastic Pressure Vessels
XI Rules for Inservice Inspection of Nuclear Power Plant Components
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 6:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Vega,
sei stato molto gentile nel darmi la tua spiegazione, chiara e coincisa.
In effetti l'azienda che ha acettato la mia offerta e che dovrò iniziare a seguire ha un sistema di gestione per la qualità (9001) che vuole rendere più dinamico (snellimento di procedure) e quindi più fruibile da tutti...
così da poter iniziare a fare misurazioni reali di processi a seguito di indicatori tenuti sotto controllo da registrazioni reali effettuate dalle risorse... insomma ha deciso di dare un taglio a tanta carta ... e tanto tempo sprecato per starle dietro...
Venendo all'ASME, lovoro lavorano secondo tale normativa ormai da anni, producono recipienti in pressione, scambiatori di calore caldareria varia, non a caso in riferimento alle ASME STAMPS posseggono :

U2
U
S
R
NB

Tra l'altro NB non riesco a capire a cosa sia riferito.

Citazione:
In pratica si deve procedurizzare l'identificazione, la rintracciabilità e la conservazione di materie prime e materiali d'apparto, insieme alla gestione dei certificati di origine.


Non conosco ancora la normativa ASME, ma immagino che tu nel quote ti riferisci alla rintracciabilità all'interno della organizzazione dei materiali da utilizzare nella realizzazione di una specifica commessa.
Uno dei tanti miei dubbi potrebbe appunto essere inerente a come e quanto integrare ad esempio il 7.4 con i requisiti imposti da ASME ai quali ti riferisci nel quote, è chiaro che la rintracciabilità dei materiali da destinare alla realizzazione di una commessa, durante la sua esecuzione, prescinde chiaramente da una procedura di approvviggionamento e stoccaggio dei materiali impeccabile... allora io direi integrare e redigere un'unica procedura che descriva approvvigionamento - qualifica dei fornitori (9001) e la rintracciabilità richiesta da ASME.

Ciò che non mi è chiaro poi è come si interfaccia l'organizzazione con le AIA e come l'AI si interfaccia con il responsabile qualità dell'organizzazione... uno dei dubbi che ho infatti è quello di includere questa figura nel sistema di gestione... (secondo me con la 9001 ha nulla a che vedere) .

In sostanza l'azienda mi ha fornito un manuale (da non confondere con il manuale richiesto dalla nostra amata 9001 a 4.2.1. e 4.2.2 ma un altro manuale che chiamano comunque allo stesso modo (forse è una imposizione ASME non saprei).
Questo manuale, a me pare sia portante... mi spiego, oltre ad essere un vero e proprio manuale, contiene le procedure descrittive di come deve essere gestita una commessa secondo i requisiti ASME.
Per farla breve diciamo che il manuale gestisce una commessa dalla ricezione della richiesta di offerta...fino alla consegna del prodotto.

Il mio dubbio è :
QUANTO ATTINGERE DA QUESTO MANUALE ?

La cosa potrebbe davvero diventare laboriosa... loro da quanto ho capito hanno lanciato un messaggio chiaro... se il sistema è conforme ASME sarà sicuramente conforme 9001... io questo non conoscendo ASME non posso affermarlo ancora... ma da un primo sguardo sono presenti tutti i requisiti richiesti dalla 9001...

Che faccio ?
la faccenda si fa ardua davvero :?

grazie ancora

gibbosky
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gibbosky
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MessaggioInviato: Lun Mag 04, 2009 6:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

In sostanza te mi dici :

Citazione:
Si deve procedurizzare la progettazione e la costruzione in accordo a quanto previsto da ASME IIIV.


quindi implicitamente mi stai dicendo di redigere la procedura di progettazione secondo quanto richiesto da ASME VIII ... in tal modo coprirò sicuramente i requisiti di 7.3
Lo stesso dicasi per la realizzazione del prodotto...se tengo conto di questa sezione delle ASME avrò sicuramente descritto il 7.5 secondo 9001...

Bah...ci dormo sopra e ci penso, che è meglio Rolling Eyes

grazie ancora

ciao

gibbosky
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Vega
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2009 5:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

La differenza tra ASME e ISO 9001 è che la prima mira alla qualità totale del prodotto specifico, che può, a conti fatti, essere garantita solamente da un sistema qualità, mentre la seconda è una norma trasversale che vale per diverse applicazioni.
Se esiste un manuale ASME (che per altro non è un imposizione del codice, ma sicuramente uno strumento aziendale) è facile che soddisfi al 95% i requisiti ISO 9001.
Che cosa manca:
1) il miglioramento continuo, considerando che ad ASME non importa, ad esempio, quanto hai speso in riparazioni purchè alla fine il prodotto sia conforme;
2) il carattere di trasversalità: la procedura di progettazione in accordo ad ASME IIIV, è di fatto limitata solo agli apparecchi a pressione, se l'azienda volesse progettare un ponte non può farlo con quella procedura.
Secondo me basta implementare questi due aspetti e il gioco è fatto.
PS: L'identificazione e la rintracciabilità per chi lavora in regime ASME e PED è fondamentale, considera ad esempio quante qualità diverse esistono di acciaio al carbonio che all'occhio sono tutte uguali, se io mi incasino in magazzino rischio di costruire il serbatoio con la lamiera sbagliata, magari con caratteristiche meccaniche inferiori a quelle richieste. Inoltre tutte le lamiere sono identificate dal produttore con un numero di colata, se si scopre una colata difettosa, il fornitore serio mi avvisa, ma se io non so come ho impiegato quella lamiera...
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gibbosky
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MessaggioInviato: Mer Mag 06, 2009 8:54 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
PS: L'identificazione e la rintracciabilità per chi lavora in regime ASME e PED è fondamentale, considera ad esempio quante qualità diverse esistono di acciaio al carbonio che all'occhio sono tutte uguali, se io mi incasino in magazzino rischio di costruire il serbatoio con la lamiera sbagliata, magari con caratteristiche meccaniche inferiori a quelle richieste. Inoltre tutte le lamiere sono identificate dal produttore con un numero di colata, se si scopre una colata difettosa, il fornitore serio mi avvisa, ma se io non so come ho impiegato quella lamiera...


Ciao Vega... sei stato preziosissimo... ho quotato questa parte del tuo intervento in quanto la loro maggiore criticità è lo svincolo dal magazzino dei materiali...
Se hai dritte in merito chiaramente e ti sono capitati problemi simili potresti essere così gentile da dirmi come ti sei comportato?

Classicamente... in questa azienda, è capitato di usare per PED acciaio di uno spessore errato... fortunatamente queste cose da quanto mi dicono sono state rarissime nell'arco di 50 anni di attività... però sono accadute, e sappiamo come basta una volta per creare danni sia di immagine per l'azienda... sia (ben più gravi) per la sicurezza.

grazie ancora del tuo intervento

gibbosky
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MessaggioInviato: Mer Mag 06, 2009 6:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Con quale metodo è identificato il materiale al ricevimento?
Questo aspetto è fondamentale per la gestione del magazzino.
Tutte le materie prime per ASME devono essere identificate già dal produttore, con un numero di colata e una sigla che si riferisce alla qualità dell'acciaio, ad esempio: Materiale ASTM/ASME SA 516 Gr. 70, colata HEAT 0545781. Tale identificazione deve essere stampigliata in modo indelebile su un angolo della lamiera, o su un estremo del profilato, ecc.
La prima cosa che si dovrebbe fare, all'atto del ricevimento, è la verifica di conformità di tale stampigliatura con quanto riportato nel certificato di ferriera a corredo. Se, come capita spesso, il certificato non è disponibile, è utile scrivere su pezzo di carta quanto risulta stampigliato, per il successivo confronto. Si dovrebbe procedere, quindi a riportare la stampigliatura con un pennarello indelebile su altre posizioni della materie prime, perchè sia sempre leggibile, magari scrivendo anche il numero della commessa interna e altre eventuali informazioni utili (spessore ad esempio).
L'impresa dovrebbe già possedere un elenco dei semilavorati per commessa o una distinta di taglio, l'addetto al taglio dovrebbe prelevare, ad esempio, la lamiera con le caratteristiche richieste dalla distinta (che dovrebbe contenere indicazioni circa la qualità del materiale, oltre che le misure o lo spessore) dal magazzino, il magazziniere non dovrebbe aver difficoltà a reperire il materiale, se al ricevimento ci ha scritto sopra nome, cognome e codice fiscale.
L'addetto al taglio, man mano che opera, dovrebbe riportare sulla distinta il numero di colata rilevato sulla lamiera, per ogni pezzo da essa ricavato, e se rimane un pezzo di lamiera di dimensioni tali da poter essere utilizzato in futuro, dovrebbe riportare anche su tale pezzo la stampigliatura, senza numero di commessa e riconsegnarla al magazzino. La distinta completa dei numeri di colata dovrebbe essere riconsegnata all'ufficio tecnico o ufficio qualità.
In questo modo ottieni tre vantaggi:
1) il magazzino non deve andare in giro con il calibro in mano per trovare una lamiera, e se il magazziniere è una persona accorta provvederà a sistemare il materiale già al ricevimento per commessa o per spessore o per qualità, insomma come gli pare, purchè ci sia un ordine logico.
2) l'ufficio tecnico saprà sempre che fine ha fatto la lamiera acquistata per la commessa, ossia su quale pezzo è andata a finire, e quanto ne è avanzata.
3) sei obbligato a fare un controllo al ricevimento preciso, perchè per leggere le colate devi aprire le lamiere, quindi se in mezzo a 10 ASME SA 516 Gr. 70, trovi una ASME SA 516 Gr. 60, ti accorgi subito che ci hanno provato.
Spero di esserti stato utile.
Ciao
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gibbosky
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MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 7:57 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Vega,
mi sei stato utilissimo non solo utile... dove posso documentarmi e studiare queste pratiche dettate dall'esigenza di conformità ASME ?
Conosci tutorial, documenti magari non troppo pesanti che possa leggermi ?

Per adesso grazie moltissimo ancora !

gibbosky
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Vega
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MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 9:05 am    Oggetto: Rispondi citando

gibbosky ha scritto:
Ciao Vega,
mi sei stato utilissimo non solo utile... dove posso documentarmi e studiare queste pratiche dettate dall'esigenza di conformità ASME ?
Conosci tutorial, documenti magari non troppo pesanti che possa leggermi ?

Per adesso grazie moltissimo ancora !

gibbosky

Sinceramente tutto quello che ho detto prima deriva dalla mia esperienza personale, quello che posso dirti e che queste pratiche non sono una peculiarità ASME, chiunque costruisca apparecchiature a pressione, rintraccia i materiali utilizzati, sia che lavori con ASME, che con PED o con le vecchie raccolte ISPELS.
Se ti capita di reperire la vecchia Raccolta S ci troverai parecchie prescrizioni simili a quanto richiesto da ASME, solo che è scritta in italiano.
Naturalmente nessuna norma ti dice come ti devi gestire, però fai queste considerazioni:
1) se la norma mi obbliga ad utilizzare materiali con determinate caratteristiche, è logico che devo trovare un modo per identificarlo e rintracciarlo per dimostrare al mondo cosa ho usato.
2) se la norma mi obbliga ad utilizzare procedimenti di saldatura validati e saldatori qualificati, è logico che devo identificare i giunti ed associarli ai procedimenti e al saldatore.
3) Idem per i controlli non distruttivi.
Potrei affermare che le ASME non chiedono niente di più di quanto previsto da ISO 9001, solo che essendo un codice dedicato a specifici prodotti, entra nei dettagli progettuali e costruttivi che ISO 9001 non affronta perchè troppo generica (la odio).
Se hai qualche quesito specifico resto a tua disposizione.
Ciao
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gibbosky
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MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 11:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Che dirti... sei di una gentilezza al di fuori del comune!!! Rolling Eyes

Citazione:
Sinceramente tutto quello che ho detto prima deriva dalla mia esperienza personale


Questo lo avevo intuito, in special modo da come con pochi semplici periodi sei riuscito a farmi comprendere i punti salienti di progettare/costruire sotto ASME/PED.

Citazione:
Potrei affermare che le ASME non chiedono niente di più di quanto previsto da ISO 9001, solo che essendo un codice dedicato a specifici prodotti, entra nei dettagli progettuali e costruttivi che ISO 9001 non affronta perchè troppo generica (la odio).


Chiaramente la 9001 ti chiede la validazione dei processi speciali (quindi saldatura) ma non certo in modo spinto com ASME...
cavolo...non pensavo addirittura ad un punto così spinto da riuscire ad associare i singoli giunti al saldatore !!! ( anche se ora che ci penso... ha senso e di brutto !!!) nelle realtà (non critiche come questa) oltre ad aver validato processi di saldatura e qualificato saldatori... non sono mai andato...

Ti rinnovo ancora i ringraziamenti ed approfitto ancora di te chiedendoti a cosa ti riferisci quando dici vecchia Raccolta S

ciao

gibbosky
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MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 12:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quando leggo i post di Gibbosky (ed ora anche quelli di Vega) mi sento sempliciotto, superficiale e profondamente ignorante...
_________________
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Vega
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MessaggioInviato: Gio Mag 07, 2009 1:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Secondo ASME IX la qualifica del saldatore vale per 3 mesi, poi decade in automatico, a meno che non si dimostri la continuità lavorativa (ed è logico: se il giorno dopo che si è qualificato il saldatore si trasforma in fruttivendolo, dopo un anno avrà perso la mano) e la qualità del suo operato. Per dimostrare ciò in genere si associa ad ogni giunto il saldatore che lo ha eseguito (così la continuità lavorativa si dimostra in automatico) e se il giunto è controllato con PND (controllo visivo, radiografico, ultrasonoro, con particelle magnetiche, ecc.) il buon esito dei controlli attesta oltre alla bontà del giunto, anche la validità del saldatore. Se, al contrario, ci sono troppi esiti negativi (ogni azienda dovrebbe stabilire il limite in funzione del prodotto e dei costi associati alle riparazioni, ma in genere non si tollera mai oltre 20 errori su 100 giunti) e si possono imputare gli errori direttamente al saldatore (parecchi difetti sono dovuti anche a cattiva preparazione dei lembi o a specifiche di saldatura sbagliate), la qualifica dovrebbe essere annullata e il saldatore dovrebbe ripetere il percorso formativo.
Venedo al tuo quesito: la raccolta S è parte delle Raccolte ISPELSL, ossia una specie di ASME italiana, in vigore dal 1972 fino all'entrata in vigore della PED, ti riporto il titolo:
R A C C O L T A S
REVISIONE 1995

SPECIFICAZIONI TECNICHE APPLICATIVE
DEL DECRETO MINISTERIALE 21 NOVEMBRE 1972
PER L' IMPIEGO DELLA SALDATURA
NELLA COSTRUZIONE E RIPARAZIONE
DEGLI APPARECCHI E SISTEMI IN PRESSIONE

Oltre alla raccolta S esiste anche la raccolta M riguardante i materiali e la raccolta VSR riguardante la progettazione.
Ciao
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