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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Apr 06, 2009 2:05 pm Oggetto: |
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nessuno che si spreca?
dai comincio io... sole1
molto bello il vostro approfondimento!
Forse però avete messo sulla brace troppi argomenti assieme.
almeno 4 o 5 possibili temi di discussione...
Bello l'esempio di entrata in materia. Quale settore dimostra maggiore flessibilità e attenzione al cliente che quello dell'hôtellerie?.
Basti pensare a quando andiamo in albergo: chiedo e si impegnano (quasi tutti) a soddisfare i desideri.
Nella parte di approfondimento io avrei fatto una distinzione:
produzione di beni di consumo e produzione di beni di investimento...
Perché da una parte è adottata una strategia di mercato tipicamente di "push", dove io sviluppo un prodotto e con un po' di investimento in creazione di immagine faccio credere al consumatore che ne ha bisogno e lo butto sul mercato e intanto sviluppo il prossimo prodotto, cercando di massimizzare il numero, la serie, investendo più nella visibilità che nello sviluppo prodotto... (non generalizzo).
Dall'altra parte lavoro su progetto, su commessa, integrando più che posso le esigenze cliente (l'impianto è su misura, specifico, per lui e non per la massa). Qui devo tenere conto del cliente e non posso comunicare con lui via mass media, ma in modo interpersonale. Pull e non push.
Le molte tonalità di grigio tra questi bianco e nero, troppo spesso non percepite, fanno sì che chi non ha capito dove porre i limiti si sia ingarbugliato all'inverosimile.
La conferma la leggo nell'acuta osservazione "ci hanno rimesso le classiche penne, e sono scomparsi..."
Ottima la conclusione, sebbene secondo me stiamo parlando di qualcosa che per la stragrande maggioranza delle aziende o è un linguaggio fantascientifico (sebbene semplice e logicissimo) o forse è visto come musica di un futuro lontano (purtroppo).
A causa della nostra paura del cambiamento?
A causa della nostra propensione a mai voler provare forme nuove di organizzazione?
A causa della mancanza di flessibilità?
A causa della mancanza di tempo di fermarsi ogni tanto un attimo a riflettere?
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mar Apr 07, 2009 2:42 pm Oggetto: |
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visto che mi è congeniale faccio l'avvocato del diavolo.
1) di che mercato stiamo parlando?
già l'esempio non contempla i ristoranti a menù fisso che hanno sempre maggiore successo. In tempi di crisi il prezzo minore può fare la differenza
2)I prodotti cinesi come si collocano?
3) non vi è traccia degli svantaggi della produzione snella, il messaggio finale è se non sei d'accordo allora sei retrogrado etc. Uno stile da imbonitore televisivo più che da ragionamento scientifico (non me ne venga l'autore ma sono l'avvocato del diavolo)
Almeno due o tre rischi ci sono come
se capita un imprevisto, sciopero dei trasporti, fortunale, incendio tutto si ferma (pensate a cosa accadrebbe se la barilla non potesse più rifornire i supermercati o l'agip i distributori)
come e quanto costa validare il prodotto visto che avete lotti più piccoli (ci sono test che durano anche 3 mesi)
se il vostro fornitore che è in posizione di monopolio vi obbliga all'acquisto di lotti minimi vi trovate il magazzino stracolmo di materia prima che potrebbe essere deperibile
basta? |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
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Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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diangel_al Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 30/11/07 19:59 Messaggi: 199 Residenza: Teramo
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Inviato: Mar Apr 07, 2009 5:53 pm Oggetto: |
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grande zancky. i problemi che hai citato sono emblematici. tantissime azienda che si sono lanciate sulla lean, non hanno lasciato la vecchia gestione a fabbisogno, contnuando ad utilizzare i sistemi Material Requirement Planning e Manifacturing resource Planning, "rivisti" in ottica lean. la gestione a flusso è, purtroppo, pericolosa. Discorso diverso invece per altri "pilastri" lean, come il Jidoka, il TPM, lo standard work, le 5s ecc. _________________ Buona giornata a tutti.
Alessio |
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Geppo Nuova recluta del forum
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Registrato: 22/07/08 08:55 Messaggi: 34
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 9:04 am Oggetto: |
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L'argomento è stimolante.
Le problematiche sollevate dall'avvocato del diavolo sono da prendere in considerazione.
Bisogna, credo, adattare le "dritte" della produzione a flusso al mercato in cui si opera.
Ad esempio per quello della mia azienda (meccanica) si può ridurre il magazzino prodotti finiti mantenendo una scorta adeguata di semilavorati che, combinati in modo diverso, possono produrre articoli diversi.
Atrimenti produrre tutto da zero comporterebbe un numero di "sprechi", per dirla con l'autore "cambiar produzione, settare, riattrezzare, cercare..." insostenibile.
C'è, secondo me, un suggerimento implicito e da sviluppare, se è vero che "I prodotti devono essere esattamente come i clienti li vogliono, e devono essere consegnati nella quantità che essi vogliono, con la qualità che desiderano, e nei tempi che richiedono. L'Industria Manifatturiera non é più una industria che produce beni e merci: essa é un'Industria di Servizi, orientata al Cliente"
Allora acquista maggiore importanza lo studio del mercato ed il continuo monitoraggio dello stesso per evitare di produrre beni che diventerebbero fondi di magazzino, e per capire in che direzione muoversi in modo da essere in linea con le richieste del cliente. _________________ Riccardo |
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Studio Delta Forumista di Qualità
Registrato: 22/10/07 15:31 Messaggi: 319
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 12:59 pm Oggetto: |
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Mi sembra che questa frase di Henry Ford caschi a fagiolo:
We buy only enough to fit into the plan of production... if transportation were perfect and an even flow of materials could be assured, it would not be necessary to carry any stock whatsoever
E pensate che la scriveva nel 1922!! ![Rolling Eyes](images/smiles/Roll_Eyes_Smiley.gif) |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 2:36 pm Oggetto: |
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ritorna il diavolo
e la FIAT+fornitori mise in cassa integrazione Melfi e comprensorio per uno sciopero dei trasporti
ed è solo nel 2004 credo
idem Renault in Francia etc.
due anni fa l'acciaio quasi scomparve dall'europa per un incendio ad un stabilimento tedesco
il costo del carburante è basato anche sulle scorte strategiche americane
(giusto per stimolare il dibattito) |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 2:42 pm Oggetto: |
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yea, but....
a "lizzie" can you get any Colour - So Long As It's Black ...
"di tutti i colori ... purchè sia nera !" diceva Henry Ford
beh, tra gestire un modello, una t nera ed una varietà di mille possibilità per un singolo modello in una gamma di 10 classi... ce ne passa...
... quasi 100 anni ![Wink](images/smiles/emoticon_wink.gif) |
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Stregatto Donna di qualità
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Registrato: 21/09/07 10:41 Messaggi: 1668
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 3:24 pm Oggetto: |
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Bel dibattito gente! Complimenti a tutti.
Io non ho moltissima esperienza e, sicuramente, quelle di tutti voi messe insieme la fanno impallidire ma mi piace moltissimo ciò che viene descritto nell'approfondimento e credo sarebbe bello applicarlo.
Al 10, al 20 o al 90%... questo dobbiamo deciderlo noi, a seconda della nostra situazione aziendale, del nostro settore di riferimento, delle risorse con cui lavoriamo.
Chiaro che se si presenta qualcosa gli esempi siano estremi, giusto per far capire pregi e difetti delle diverse soluzioni.
L'esempio del ristorante ti resta più in testa di 1000 chiacchierate tecniche ma poi da lì bisogna tirare fuori il "tool" che serve a noi, l'idea, il colpo d'ala. Un qualcosa da portare nella nostra realtà.
E ora, per favore, niente insulti ![Laughing](images/smiles/icon_lol.gif) |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 3:42 pm Oggetto: |
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tesoro, gli insulti si fermano sicuramente ad un sole1
ok?
guai se si degenerasse ... |
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diangel_al Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 30/11/07 19:59 Messaggi: 199 Residenza: Teramo
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 5:55 pm Oggetto: |
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della lean, che pur amo, credo che siano applicabili "in purezza" solo le tecniche di waste-profing, error e defect-proofing.
il JIT e lo SMED, ad esempio, pensando a certe realtà (come le industrie dolciarie ad es.), non li vedo concretamente realizzabili.
ma penso che sia un problema diffuso per molte aziende con produzione "batch". non le si possono di colpo trasformare in aziende che lavorano quasi "a commessa". sono troppi i problemi lungo l'intera supply chain, non solo all'interno del processo produttivo.
Toyota, per diventare Toyota, ha coinvolto in maniera brutale tutti gli altri attori coinvolti nella catena del valore, per arrivare al suo sistema JIT. in giappone. e in 50 anni.
in occidente sappiamo quanti problemi ha avuto.
Kanban e takt-time possono produrre un disastro se il meccanismo non è un orologio svizzero.
L'MRP non penso che potrà essere abbandonato (nel PCF dell'APQC è citatissimo, anche se vengono citati come benchmark i Kanban). si potrà tutt'al più avere una commistione fra gestione a fabbisogno e gestione a flusso, ma di più......
invece di avere: MPS ==> MRP ==> CRP ==> MRP II, si potrà optare per MPS ==> MRP a frequenza elevata ==> CRP ==> Kanban. ma oltre vedo tanti pericoli, soprattutto rotture degli stock.
e pensare, poi, che la stragrande maggioranza delle aziende lavorano ancora con le vecchie tecniche di gestione a scorta. se dici MRP, gli AD pensano che stai imprecando in lingue non conosciute ![muro1](images/smiles/wall.gif) _________________ Buona giornata a tutti.
Alessio |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 5:59 pm Oggetto: |
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probabilmente stregatto si riferisce a me:
spero che nessuno si sia sentito insultato dai miei commenti, per quanto mi riguardo tendo sempre a criticare più o meno direttamente, ma in ottica di miglioramento e confronto (sono un tecnico e tra tecnici non si va molto sul sottile però si accettano le ragioni dell'altro se sono convincenti), comunque avevo preannunciato che avrei fatto l'avvocato del diavolo.
ritornando al tema ciò che vorrei flessibile e lean sono le attrezzature di produzione. La mia esperienza (sfortunata) è di aver visto molte linee di montaggio così rigide che non avrebbero accettato alcuna modifica ai componenti da assemblare anche la minima, quando poi non capitava che la linea fosse stata realizzata su una campionatura senza tener conto delle tolleranze previste a disegno (risultato i fornitori dovevano lavorare con tolleranze ridotte o nel caso peggiore fuori tolleranza perchè così era stata fornita la campionatura per il settaggio linea)
Tutto questo per risparmiare 0.05 di tempo ciclo o ridurre il costo della linea di qualche migliaio di euro.
Se non possiamo più prevedere un ciclo di vita del prodotto oltre i tre anni anche la progettazione delle linee di produzione deve essere coerente |
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diangel_al Amico/a di QualitiAmo
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Registrato: 30/11/07 19:59 Messaggi: 199 Residenza: Teramo
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Inviato: Mer Apr 08, 2009 7:01 pm Oggetto: |
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le situazioni da te riportate, purtroppo, non sono "non lean", ma frutto di una mancanza proprio di buon senso.
se poi, hai visto queste situazioni in aziende automotive, queste l'apqp che lo fanno a fare.
mi immagino che tali scenari ti debbano far imbestialire! ![muro1](images/smiles/wall.gif) _________________ Buona giornata a tutti.
Alessio |
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