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ARGENTO76 Nuova recluta del forum
Registrato: 22/03/18 16:48 Messaggi: 18
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Inviato: Gio Mar 22, 2018 6:03 pm Oggetto: Piano strategico e Piano di Miglioramento IATF 16949 |
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Buongiorno,
nella nuova revisione della normative IATF 16949:2016 e ISO 9001:2015, non vengono più citati ne il Piano strategico ne il Piano di Miglioramento ma sono sostituiti dal paragrafo 6.2 Obbiettivi per la Qualità e pianificazione per il loro raggiungimento.
Non essendo più richiesto esplicitamente il Piano Strategico la mia Direzione vorrebbe evitare di redarre un documento sulla cui utilità ha sempre avuti dubbi dato il particolare posizionamento sul mercato della nostra organizzazione.
Il mio problema è ora quello di come dare evidenza delle motivazioni che hanno portato alla creazione di determinati obbiettivi aziendali (prima erano esplicitati nel pianto strategico), posso gestire tale evidenze sul Piano di Miglioramento oppure devo creare un documento precedente (una sorta di piano strategico semplificato) in cui la direzione spiega la motivazione dell'obbiettivo e le risorse allocate per il raggiungimento dello stesso.
Un esempio per essere più chiaro:
La Direzione decide che l'obbiettivo è di ridurre del 50% i reclami dovuti a ripiega interna del materiale. A fronte di una riunione con i Responsabili di Processo coinvolti si stabilisce che la sostituzione di una parte dell'impianto porterà a tale risultato (attrezzatura n. 6 da orizzontale deve diventare verticale).
A questo punto nel Piano di Miglioramento indico come obbiettivo "Riduzione del 50% dei reclami dovuti a ripiega interna" e pianifico come azione la sostituzione dell'attrezzatura n. 6 con sottopianificazione delle attività e delle relative responsabilità: richieste offerta - scelta del fornitore - ordine di acquisto - sostituzione attrezzatura 6 - raccolta dati - valutazione del raggiungimento dell'obbiettivo (numero di reclami per ripiega ricevuti dopo la sostituzione dell'attrezzatura 6 rispetto a quelli dei mesi precedenti).
Oppure
tutto quanto sopra deve essere gestito come un altro documento (il vecchio piano strategico semplificato) e nel piano di miglioramento indico come obbiettivo "sostituzione della gabbia n. 6" e monitoro solo con un SI FATTO e NON FATTO alla fine della progetto. Mentre l'obbiettivo di riduzione dei reclami lo monitoro come indicatore di uno dei processi aziendali nel relativo prospetto di monitoraggio degli indicatori di efficacia-efficienza.
Quale delle due soluzioni per Voi è più corretta? |
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KK King of Kuality
Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10264
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Inviato: Ven Mar 23, 2018 10:22 am Oggetto: |
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Partendo dal presupposto che non ho mai lavorato con la norma automotive, quindi potrei non cogliere sfumature importanti, a me sembra che le questione che tu poni possano tranquillamente essere risolte con l'indicazione delle decisioni nel riesame della direzione.
Dandone evidenza in quel documento non hai da farne tanti altri, tanto più quelli retroattivi.
Nel capitolo dedicato agli obiettivi spieghi che per quest'anno la direzione vuole il 50% di reclami in meno sul materiale ripiegato e nel piano di miglioramento fai riferimento al riesame come documenti di input. _________________ Konsulente Kualità |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2749
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Inviato: Ven Mar 23, 2018 5:34 pm Oggetto: |
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se mi posso permettere direi nessuna delle due
io farei partire il tutto dall'analisi dei rischi e opportunità (che sostituisce i piani strategici)
la voce ti risulterà critica per cui decide una'azione
fai una pianificazione (mettici dentro anche la formazione degli operatori, la validazione del processo etc)
poi hai due target il tempo e la riduzione dello scarto/reclami _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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KK King of Kuality
Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10264
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Inviato: Lun Mar 26, 2018 10:13 am Oggetto: |
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Ok Argento, segui i consigli di 2p, molto esperto in questo settore _________________ Konsulente Kualità |
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ARGENTO76 Nuova recluta del forum
Registrato: 22/03/18 16:48 Messaggi: 18
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Inviato: Lun Mar 26, 2018 3:38 pm Oggetto: |
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Molte grazie delle risposte! ottimi spunti.
a questo punto mi pare inutile il prospetto a cui abbiamo pensato l'importante è dare evidenza che abbiamo obbietti per la qualità tra cui alcuni che hanno avuto inizio proprio dall'analisi del rischio come suggerito da 2p71828.
La difficoltà che stiamo riscontrando è la suddivisione tra obbiettivi che potremmo definire strategici (ad esempio cambio di attrezzature o di metodologie la cui necessità può scaturire dall'analisi del rischio o da feedback quali reclami o audit) che hanno un inizio ed una fine e altri obbiettivi che potrei definire di "mantenimento" atti a monitorare l'efficacia e l'efficienza dei singolo processi e che sono sempre validi e continuativi.
Mentre i primi necessitano di una pianificazione per il loro raggiungimento e della successiva validazione per poi chiudersi positivamente o negativamente (con tutte le azioni che ne conseguono) i secondi invece necessitano del "semplice" monitoraggio e riesame.
In definitiva pur essendo tutti "obbiettivi per la qualità" i primi (quelli strategici) hanno una gestione differente dai secondi (di mantenimento) per quel motivo pensavo di gestire i primi con il piano di miglioramento e i secondi con il prospetto per il monitoraggio dei processi e con tali due documenti dare evidenza della conformità ai punti di norma. |
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