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daniele55 Nuova recluta del forum
Registrato: 04/05/15 18:35 Messaggi: 15
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Inviato: Dom Mag 10, 2015 7:00 pm Oggetto: contesto dell'organizzazione nella nuova ISO 9001:2015 |
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Ciao a tutti. sono stato ad una presentazione della nuova ISO e il punto che è risultato più fumoso ed anche il più importante, è la definizione del contesto della Organizzazione.
soprattutto mi risulta poco chiaro la formalizzazione di questo, a meno di scrivere pagine e pagine di parole che nessuno poi si filerà.
Ho pensato di fare una matrice con da una parte la parti interessate e dall'altra i rischi principali ( fisici, economici, concorrenza ecc) e all'intersezione delle righe e colonne mettere delle valutazioni numeriche di profondità di interesse. qualche sistema più praatico ed efficace?
_________________ in questa vita che vivum de sfross.. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Inviato: Lun Mag 11, 2015 8:29 am Oggetto: |
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Ciao Daniele e benvenuto.
Francamente la parte della futura norma dove si parla del contesto dell'organizzazione a me sembra tutto fuorché fumosa dato che contesto, rischi e obiettivi sono i tre punti principali sui quali concentrare l'intero lavoro e che nessuno dei tre risulta completamente nuovo.
Se ci concentriamo sul contesto, vediamo infatti che se ne parlava già nella ISO 9004 del 2009 anche se, ai tempi, lo si definiva "ambiente". Andare a rivedersi quella parte, dunque, potrebbe essere estremamente utile.
Implementare un Sistema Qualità è una decisione strategica che deve per forza di cose essere influenzata dal contesto in cui opera un'organizzazione e che è composto da tutti quei fattori interni ed esterni che possono avere un impatto sui suoi obiettivi strategici, sui prodotti che vende, sui servizi che eroga e sulle parti interessate.
Io partirei, dunque, con:
1) identificare questi fattori esterni ed esterni;
2) individuare le parti interessate;
3) progettare un sistema in grado di riesaminare e monitorare periodicamente tutto questo
Il sistema che proponi tu mi sembra ottimo. _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA
IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO
HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO? |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Mag 11, 2015 10:09 am Oggetto: |
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Ciao Daniele,
a parte che sottoscrivo in pieno quel che dice Stefania (salvo l'ultima riga!), volevo anche dirti che se cerchi di ridurre la parte più filosofica ed importantissima della nuova norma (non so cosa tu sia andato a sentire e che cosa ti abbiano raccontato .... a pagamento vero?) alla tua bella matrice dei rischi e opportunità, da una parte, e le parti interessate dall'altra, rischi proprio di preparare la pappa fatta al solito imprenditore che cerca di sbolognare a gente volonterosa come te, la patata bollente, restando nella sua ormai atavica ed inveterata certezza che questa benedetta "Qualità" serva solo a prendere il bollino e, .....dato che io ho cose piu importanti da fare (come: leggersi la posta, compreso le pubblicità di Mediaworld o Euronics, o Dell) devo trovare il solito ragazzotto che ci pensa lui a fare la carta per darla in pasto a quel noiosissimo e costosissimi ispettore che viene a rompere i cosiddetti...... una volta all'anno ....per non portarci nuovi clienti!!.
Prendi pure questa mia come una inca..volatura (sai. quella che si scrive con tre zeta!), perchè vedo che per molti cosiddetti imprenditori, saremo alle solite, anche con questa nuova revisione della norma che è a tutti gli effetti EPOCALE, salvo che per quelli che ti hanno mandato al corso, mentre dovevano andarci loro!
...altro che il punto 3) delle cose da fare che dice Stefania: un progetto? ma quando....., ma dove.....?
ciao
Paolo
Se vuoi continuare a preparare carte false cerca di farle almeno bene per te (anche per per l'azienda ma non saranno certamente capite): comincia a proporre degli obiettivi e metti in piedi un sistema di rilevazione dati per il lor calcolo serio! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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bull Forumista fugace
Registrato: 21/09/07 10:11 Messaggi: 1365
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Inviato: Lun Mag 11, 2015 11:06 am Oggetto: |
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ciao stefy. mi fai un esempio pratico di ciò che sintetizzi con:
Citazione: | 1) identificare questi fattori esterni ed esterni;
2) individuare le parti interessate;
3) progettare un sistema in grado di riesaminare e monitorare periodicamente tutto questo |
quali sono questi fattori?
grazie! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26589
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Mag 11, 2015 4:06 pm Oggetto: |
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Per Stefania.
..... certo, se si fa l'integrazione del sistema di Daniele 55 con quanto hai detto, OK!
Ma detto così secco che:
Citazione: | Il sistema che proponi tu mi sembra ottimo. | ,
mi trova assolutamente dissenziente (a meno che il tuo non sia un espediente per avviare una discussione) , altrimenti si scatena di brutto quello che riporto nel mio commento.
Per Bull,
penso che Stefania, dicendo:
Citazione: | quei fattori interni ed esterni che possono avere un impatto sui suoi obiettivi strategici, sui prodotti che vende, sui servizi che eroga e sulle parti interessate. |
Penso che voglia dire, quando fisso uno degli obiettivi (strategici e non), proprio che bisoga sempre chiedersi "che cosa succede se.... ", a chi ci lavora, ai soci , all'ambiente ecologico circostante, alla comunità che vive intorno alla sua azienda ecc. ecc. (ricordi nella 14001 gli impatti che poteva avere ciascuno degli aspetti delle loro attività su Aria, Acqua, Terreno, Popolazione e quando si parlava di acqua si andava a vedere se c'erano problemi, sia sulle acque superficiali, sia sui corpi idrici più o meno profondi)?
Pensa che pochi tenevano in conto anche solo agli aspetti legali in gioco, cosa che fece modificare addirittura l'iter certificaritivo secondo la 14001, con una mezza giornata dell'ispettore.
Costui la dedicava proprio a vedere il rispetto della copiosissima legislazione in materia. Ricordo per esempio che esisteva una legge sull'autorizzazione di apertura di un pozzo: dalle nostre parti era comunissimo avere il pozzo fuori della porta (scavato Dio sa quando: non esistevano nemmeno le autorizzazioni) da cui si attingeva anche per bere ed i pozzi non censiti erano a migliaia.
E' ovvio che devo innanzitutto fare una analisi approfondita su tutti gli aspetti, compresi quelli sul personale che lavora (sicurezza), ma che ha famiglie che spesso risiedono nelle vicinanze (ricordi il quartiere Tamburi di Taranto vicino all'acciaieria Italsider, dei signori privati Riva?)
Questi poterebbero essere i "fattori", ma anche potrebbe voler dire che cosa succede se io sono inserito con la mia azienda in un posto antropizzato o in mezzo ai campi, cosa succede alle coltivazioni se sono sul bordo di una autostrada, o ai miei che lavorano dentro all'azienda e sono inserito in zona sismica.
Devo far vedere che tutto ciò l'ho ben studiato e sono riuscito a mitigare (con misure adatte precise, studiate e riscontrabili ) se non proprio eliminare, l'impatto che si genera su chi o su che cosa.
Penso che il termine "fattori" comprenda le parti interessate ma anche gli aspetti e gli impatti relativi a ciascuna parte interessata. Sbaglio?
ciao
Paolo
PS: ho scritto quanto sopra due-tre ore fa e poi l'ho pubblicato adesso al rientro a casa, senza prima aver letto il chiarimento di Stefania, che mi pare determinante.
Ciao a tutti
Paolo |
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