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Sicurezza: il processo Eternit
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 3:06 pm    Oggetto: Sicurezza: il processo Eternit Rispondi citando

Ne avete letto abbondantemente sui giornali. Una condanna esemplare che, speriamo, serva in futuro a tutelare maggiormente i lavoratori.
Gli articoli pubblicati sui quotidiani sono moltissimi, eccovene alcuni:

Otto anni tra indagini e depistaggi: Repubblica TO
Eternit: 16 anni a Schmidheiny e De Cartier: Corriere della Sera
Eternit: condanne a 16 anni di carcere. Il pm Guariniello: "Processo storico": la Stampa
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Quality
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 3:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei capire cosa succede ora.

Cioè, da un punto di vista "tecnico" c'è una condanna penale per i due imputati e la definizione dei valori di risarcimento da parte dell'Eternit per ciascuna delle parti offese (parenti delle vittime e dei malati, comuni coinvolti nella tragedia, Regione, Associazioni, ecc.).

Ma considerando che i due imputati sono uno novantenne e l'altro comunque "anziano" (non so sinceramente quanto), considerando che entrambi sono stranieri e vivono fuori dall'Italia, tenendo conto dei tempi per gli altri (legittimi) gradi di giudizio e considerando infine che l'azienda che ha provocato il danno è fallita...
...cosa succede in pratica ora e nel prossimo futuro?
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 3:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
Vorrei capire cosa succede ora.


Non ho la competenza per risponderti ma ho intenzione di informarmi presso una cara amica che di mestiere fa l'avvocato.
Comunque, come hai scritto tu, ci sono ancora due gradi di giudizio quindi la strada è ancora lunga. Dubito, purtroppo, che qualcuno si faccia anche solo un mese di prigione...

Credo che, risarcimenti a parte, questa sentenza abbia un'importanza fondamentale soprattutto perché sarà un riferimento per la giurisprudenza futura e perché, speriamo, altri imprenditori privi di scrupoli contino almeno fino a dieci prima di prendere certe decisioni che mettono a rischio la salute delle persone. Sad
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Fagus
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MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2012 11:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

A parte le questioni di carattere squisitamente legale nelle quali non intenzione alcuna di avventurarmi
A parte le lentezza per arrivare al primo giudizio e sui depistaggi (sui quali si bisognerebbe fare chiarezza)
A parte l'idealità forte della sentenza e tante altre cose piccole e grandi

Condivido i dubbi di Quality sulla reale praticabilità della sentenza (anche venisse confermata in tutti i rimanenti gradi di giudizio)

Mi pare ci sia una grave carenza, e non solo italiana, nel perseguire i responsabili di nefandezze simili (Bophal o Seveso sono dimenticati in molti), restringendo poi la responsabilità ai due soli personaggi condannati..

Triste verità che emerge è che purtroppo gli errori dei padri ricadono sui figli. E verità più amara ancora è che ci sono sempre figli di un dio minore
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Agostino
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Quality
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MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2012 4:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Forse, ma lo dico perso nella nebbia dei miei stessi dubbi, è sbagliato l'approccio legislativo (italiano in particolare) che stabilisce sanzioni penali gravi che poi non riesce a concretizzare (proprio per il fatto che si tratta di reati colposi) e che finiscono comunque per essere lo spauracchio dei soli "pesci piccoli".

Forse, e ribadisco che ho comunque dei dubbi, un approccio sanzionatorio pesantemente amministrativo potrebbe tutelare meglio lavoratori, cittadini e altre parti interessate.

Insomma ciò che voglio dire è che non so fino a che punto la paura della detenzione di una sola persona (il DDL) o anche di un numero limitato di responsabili possa essere efficace come deterrente nella scelta degli investimenti in sicurezza da parte di consigli di amministrazione.

Forse, e sottolineo i miei dubbi mentre scrivo, una sanzione amministrativa ma vera ed estremamente pesante potrebbe essere, quella sì, il vero input per far investire in sicurezza e prevenzione.

Prendiamo ad esempio il fatto Costa Crociere: la condanna penale del comandante (il DDL della nave) potrà avere effetto deterrente nei confronti di comandanti di altre navi, che saranno comunque sotto pressione davanti alle scelte ed agli investimenti decisi dai CdA delle compagnie.
Ma una condanna pecuniaria esemplare alla Compagnia diventerebbe il deterrente per i sistemi nel loro complesso.

Su quale nave salireste con maggiore tranquillità, su quella dove il comandante finisce in galera in caso di errore o in quella dove, in caso di naufragio, è la Compagnia che viene annientata economicamente?

Io non so, continuo ad avere dubbi, ma ritengo che la caccia al responsabile unico e il tentativo di metterlo in prigione non aumentino di nulla o quasi la garanzia di tutela dei lavoratori.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2012 5:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Quality.

Guarda, ti dico la mia: mi ero fatta un'opinione autonomamente e devo dire che l'ho rafforzata anche dopo aver letto pareri favorevoli alla mia tesi e opinioni contrarie (mi pare solamente quelle vicine agli ambienti di Confindustria).

Personalmente credo che il vero deterrente sia il carcere perché una sanzione amministrativa farebbe solo il gioco dei pesci grandi (vedi Thyssen dove si era fatta una vera e propria valutazione del costo di gestione di un eventuale rischio e del mettere a norma, scegliendo la prima soluzione perché meno onerosa).
Il carcere, al contrario, è un deterrente non solo per il responsabile dell'organizzazione ma anche per chi segue la sicurezza direttamente e avrebbe tutto l'interesse a denunciare e non a coprire.

Su quale nave salirei? Sicuramente su quella dove i colpevoli vanno in galera visto che in questo momento in discussione non c'è solo la posizione del famoso comandande ma anche quella degli ancor più famosi capi che, tra l'altro, hanno già fatto sapere a mezzo stampa che non falliranno ma si limiteranno a cambiare nome, dato che sono stati annientati a livello mediatico (forse si aspettavano un applauso).
Non so a te ma a me ricorda da vicino la vicenda Navarma, seppur molto più grossa...)
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MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2012 6:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non lo so Stefania,

come ho detto e ribadito non sono affatto sicuro di ciò che ho scritto e continuo ad avere dubbi in tal senso.

Sto provando a riflettere, e lo faccio insieme a voi, sul fatto che ho la sensazione che in Italia vi sia lo spauracchio di pene detentive verso i singoli, basate su reati colposi che vengono interpretati come "dolo eventuale" e che non so fino a che punto possono essere deterrenti per l'organizzazione.
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bagaroz
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MessaggioInviato: Gio Feb 16, 2012 10:22 am    Oggetto: Rispondi citando

Spero questo processo serva ad accelerare le altre sentenze a riguardo.
Vivo in un paesino in cui si trovava una delle maggiori cave di amianto in Italia, la bonifica è in fase di completamento (dopo che per anni si è respirato un bel polverone di amianto...), mentre i processi per le varie parti in causa sono ancora lontani dalla fine
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Gio Feb 16, 2012 12:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungo: Etenit - giustizia è fatta tratto da: "Il Fatto", Solo l'ignoranza li avrebbe salvati tratto da: "la Repubblica" e Quel veleno c'è ancora e non viene smaltito tratto dal "Corriere della Sera".
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MessaggioInviato: Gio Feb 16, 2012 4:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io continuo a notare una certa ipocrisia che cerca di concentrare su un unico soggetto (anzi due in questo caso) tutte le responsabilità (responsabilità che certo ci sono, non si può e non si deve negare questo fatto) in modo da nascondere quelle di tutti gli altri soggetti comunque coinvolti e credo quantomeno con concorso di colpa.

Insomma nell'articolo di Repubblica si legge: "Sapevano e non hanno preso provvedimenti, esponendo al rischio i lavoratori e intere città."

Vero, sicuramente vero, ma non credo che il problema amianto si sia manifestato in una notte, in un momento istantaneo e concentrato, anzi è andato avanti per anni, diluito e prolungato nel tempo e, soprattutto, sotto gli occhi di tutti (almeno così mi pare di capire dai servizi in TV girati nei comuni coinvolti).

"..., esponendo al rischio i lavoratori e intere città."

Dunque intere città possono essere esposte al rischio, in modo continuativo, per anni, per via delle decisioni di due individui "privati"?

A mio avviso è il sistema-paese che non funziona: mi sembra la peste manzoniana, dove si dava la "caccia agli untori", in modo che il popolo si concentrasse su loro distogliendo l'attenzione dalle effettive condizioni di vita e di igiene della società di quel tempo.
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QualitiAmo - Alberto
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MessaggioInviato: Gio Feb 16, 2012 6:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
Io continuo a notare una certa ipocrisia che cerca di concentrare su un unico soggetto (anzi due in questo caso) tutte le responsabilità (responsabilità che certo ci sono, non si può e non si deve negare questo fatto) in modo da nascondere quelle di tutti gli altri soggetti comunque coinvolti e credo quantomeno con concorso di colpa.


Nei tribunali occorrono le prove e le prove in questo caso sono a carico solo di due persone. Non mi pare si possa parlare di ipocrisia ma, al massimo, di sistema garantista. Posso sapere che sono colpevoli in mille ma, se ho le prove solo per due, saranno questi due ad essere condannati. Non mi sembra sbagliato, sarà una giustizia parziale ma è meglio parziale che nulla.

Quality ha scritto:
A mio avviso è il sistema-paese che non funziona: mi sembra la peste manzoniana, dove si dava la "caccia agli untori", in modo che il popolo si concentrasse su loro distogliendo l'attenzione dalle effettive condizioni di vita e di igiene della società di quel tempo.


Scusa ma per te chi sono i colpevoli? Perchè da tutto il tuo discorso non l'ho capito tanto bene.
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Stregatto
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MessaggioInviato: Ven Feb 17, 2012 11:01 am    Oggetto: Rispondi citando

La cosa più agghiacciante è leggere sempre la stessa frase ogni volta che si puniscono colpevoli di cose come questa: chi investirà ancora in Italia dopo questa sentenza? Come se la cosa importante fosse questa e non punire i colpevoli e come se all'estero si potesse fare ciò che si vuole senza temere una condanna. E' sconvolgente! Evil or Very Mad
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Quality
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MessaggioInviato: Ven Feb 17, 2012 2:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Stregatto ha scritto:
... e come se all'estero si potesse fare ciò che si vuole senza temere una condanna. E' sconvolgente! Evil or Very Mad


Ciao Stregatto,

E' proprio questo il punto, all'estero non si può fare quello che si vuole, viene impedito di fare ciò che si vuole, con controlli preventivi, periodici e relative autorizzazioni e se qualcuno in quel consteso riesce comunque a delinquere è perchè, con dolo e intenzione, decide di ingannare i controlli e per questo viene punito, sul serio.

In Italia le navi da crociera strombazzavano allegramente vicino alla riva e nessuno ha mai fatto nulla anzi, addirittura si faxavano i ringraziamenti, poi arriva un comandante che vuole mostrare ancor più testosterone, sbaglia di 10 m, e succede la tragedia.
Certo, la responsabilità è del comandante nessuno lo nega, ma non basta dare tutta la colpa solo a lui senza considerare chi per anni ha lasciato fare a lui e ad altri questo tipo di manovre.

Se salgo su una nave mi sento più tutelato dal sistema dei controlli e delle vigilanze da parte delle istituzioni, volte ad impedire che si possano verificare tragedie. Non mi sento molto tutelato da un sistema che considera una vittoria la sola condanna (legittima, lo ribadisco) verso chi commette il reato.

Sarebbe come dire che ci sentiamo tranquilli per strada solo perchè ladri e rapinatori rischiano la galera... allora ci dovremmo sentire ancora più tranquilli se rischiassero la pena di morte...
Ci sentiamo in realtà più o meno tranquilli in funzione del grado di prevenzione e protezione attuata dalle istituzioni per mezzo delle forze dell'ordine.

I lavoratori Eternit non erano ignoranti (come dice uno degli articoli riportati) ma andavano a lavoro per necessità e forse speravano che i controlli delle istituzioni fossero tali da avere garanzia di igiene e salute al di là di quanto demandato al DDL che, come si è visto, ha avuto altre priorità.

Oggi invece ai superstiti ed ai parenti delle vittime di quella tragedia si vuole vendere come una vittoria il fatto di avere condannato trent'anni dopo due individui (di cui uno novantenne) a pene che presumibilmente non saranno mai concretizzate ed a risarcimenti che credo non saranno elargiti (non so come funzioni in questo caso ma credo che quando le somme sono esageratamente grandi di fatto la società fallisce e non paga più nessuno), mentre non si spende una parola su chi nelle istituzioni avrebbe dovuto controllare ed impedire che la polvere finisse ovunque, in fabbrica, nei terreni, tra le case, nelle scuole, ecc.
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Stregatto
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MessaggioInviato: Ven Feb 17, 2012 3:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Quality.
Inizio subito dicendoti che non sono molto d’accordo con quello che dici, anzi posso dire che ho capito cosa vuoi dire ma non mi piace l’idea che potrebbe nascere leggendo le tue opinioni.
Secondo te se una persona distratta dimentica di chiudere la portiera della macchina al ladro che la ruberà faranno uno sconto di pena? E se una ragazza ha la minigonna davvero ascellare o uno spacco degno di Belen (a proposito, chapeau!) e un uomo la molesterà avrà un’attenuante?
Ovviamente no quindi il sistema, in presenza di regole chiare e inequivocabili che possiamo anche definire genericamente “legge” non può influenzare il giudizio su un reato, altrimenti ti faccio anch’io la domanda che ti ha fatto Alberto: chi sono i colpevoli in questa vicenda? I due imputati e il sistema? Perché se intendiamo processare il sistema torniamo al craxiano nessun ladro perchè tutti ladri (il sistema che non funziona)!
Ovviamente capisco quello che vuoi dire e, cioè, che il sistema è tutto sbagliato e che ci vorrebbero più controlli e su questo sono d’accordo perché se la gente sa che ci sono i controlli è meno orientata a delinquere ma da qui a farsi venire dei dubbi sulla condanna dei due tizi ce ne corre!
E’ un po’ come dire che se il vigile è girato dall’altra parte, chi passa col rosso può dare la colpa al sistema distratto ed essere considerato un po' meno colpevole. E no! Non sono d’accordo! Il sistema va migliorato e sorvegliato perchè funzioni al meglio ma è un qualcosa da fare in più e in ogni caso non sposta di una virgola questa sentenza. La legge c'era ed era chiara: più sistema di così!

Scusa se mi sono accalorata ma questa vicenda la sento molto da vicino, forse perché sono piemontese.
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Quality
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MessaggioInviato: Ven Feb 17, 2012 8:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Stregatto ha scritto:
Secondo te se una persona distratta dimentica di chiudere la portiera della macchina al ladro che la ruberà faranno uno sconto di pena? E se una ragazza ha la minigonna davvero ascellare o uno spacco degno di Belen (a proposito, chapeau!) e un uomo la molesterà avrà un’attenuante?

Scusa Stregatto ma questo che c'entra? Io non ho mai detto nè inteso ciò.

Stregatto ha scritto:
... chi sono i colpevoli in questa vicenda? I due imputati e il sistema?
...ma da qui a farsi venire dei dubbi sulla condanna dei due tizi ce ne corre!

Ma non ho mai denunciato dubbi sulla condanna dei due tizi, anzi! Ma perchè non è chiaro? Il dubbio non è sulla condanna ma sul fatto che si ritenga che "giustizia è stata fatta" con la sola condanna di quei soli imputati.

Nessuno sconto per i due tizi, dico che oltre ai due tizi andrebbero condannati, con pene anche più severe, tutti quegli enti e quelle istituzioni che non hanno fatto il proprio servizio di controllo e protezione dei cittadini.
E invece di ciò nemmeno si parla.

Stregatto ha scritto:
Scusa se mi sono accalorata ma questa vicenda la sento molto da vicino, forse perché sono piemontese.

Non ti devi scusare Stregatto, sei una persona intelligente e sensibile ed è sempre un piacere parlare con te.

Ciao!
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