Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Auto blu e opere incompiute: è caccia agli sprechi pubblici. L'articolo di Repubblica ci fa riflettere sul fatto che, ormai, la lotta agli sprechi è entrata anche in ambiti lontanissimi da concetti come quello di Qualità o di "gestione".

Speriamo sia una buona notizia. In fondo basterebbe imparare a gestire le cose pubbliche con il buon senso.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[KK]

[QualitiAmo - Stefania]

[dario]

che ne pensate della caccia al "peculato" ?

cfr: http://tech.fanpage.it/usi-facebook-in-ufficio-sei-colpevole-di-peculato/

Pare che ora si può essere licenziati se si usa FB...
Sprechi o opportunità?
Dove sono i limiti?
La notizia è recente.

[QualitiAmo - Stefania]

Per me, che sono strana, è spreco se passo il tempo a giocare (ovviamente in ufficio) ma è opportunità se uso FB o altre risorse della rete per risolvere un problema professionale o per tenere saldi i contatti di lavoro.

Come sempre la persona fa la differenza: se ho assunto una persona di cui mi fido e se l'ho formata in modo adeguato, difficilmente avrò sorprese, soprattutto se questa persona ha obiettivi chiari e condivisi da rispettare. L'angoscia viene quando non si è in grado di stabilire obiettivi, di stimare il lavoro effettivo delle persone o di trasmettere comportamenti etici con l'esempio. Allora sì che si annaspa e si procede al controllo in stile carabiniere.

Personalmente diffido sempre delle organizzazioni che esercitano un controllo ossessivo sulle attività dei dipendenti. Questo, francamente, mi sembra il vero spreco (spesso in queste attività sono coinvolti manager e alti dirigenti che magari non leggono email importanti ma di sicuro sanno se un loro dipendente ha visitato un sito "strano"). E' questo che deve fare un manager? Forse ma a me non pare.

Del resto, controllare che i miei dipendenti non vadano su FB non mi toglie il dubbio che fissino 10 minuti al giorno il monitor pensando a quello che mangeranno a cena o fumandosi una sigaretta. E allora?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Paoloruffatti]

Nel lontano 1988 partecipai di sguincio (ero appena arrivato nella società di consulenza che aveva avuto in sub-sub-sub appalto da una altrettanto notissima associazione religioso-politca tentacolare) ad uno studio di lotta agli sprechi in una strana azienda : il Senato della repubblica Italiana.

Il rapporto finale diceva chiaro che gli sprechi erano noti e conosciuti da tutti, ma che nessuno si sognava di toccarli perchè si andavano a toccare amicizie, clientele, interessi (ovviamente con parole che non andassero a ferire gli interessati).

Se vi dovessi portare degli esempi, sbattereste per terra dal ridere (o dal piangere: a seconda!), ma mi contengo.
Vi dico solo che allora c'era lo sbrago morale dovuto all'ingresso nel mondo politico della prima figura di gestore della cosa pubblica che ha fatto storia per la sua faccia tosta, ma non era nulla a confronto del cambiamento totale di VALORI a cui assistiamo oggi.

Il peggio è che il sistema odierno dell'informazione (meglio: disinformazione, controinformazione , nascondimento totale di notizie) ha ormai tirato su un paio di generazioni dei nostri ragazzi che considerano la furbizia un valore, il sopraffare il coetaneo, il compagno di scuola/lavoro uno sport che dà molta soddisfazione.

L'apparire è un valore e l'essere una cosa da babbioni. Se un notissimo capo dice che lui "non ha mai letto un libro, dopo la scuola" significa che la cultura è un disvalore, che l'onestà è una cosa da fessi.

E il mezzo per allevare la nostra gioventù è costituito da programmi demenziali della televisione, una volta solo quella privata, oggi anche quella pubblica, che non si differenza per nulla.

Il "popolo sovrano" va tenuto ignorante (e con un ministro della paura) se si vuole gestirlo come un burattino votante.

... e tutto si fonda sul principio di Pareto: io provo spesso a fare una domanda (non a coloro che leggono questo forum e ancor meno quelli che ci scrivono, dato che sarebbero un campione fuori dalla distribuzione normale o di Gauss) a lavoratori che partecipano ai miei corsi di management, quanti sono quelli che leggono quotidianamente un giornale, che non sia la gazzetta dello sport.

Il risultato è chiaro= meno del 3%; il 97 %degli italiani guarda solo ed esclusivamente la TV.

Chi occupa gli spazi della TV governa fino alla fine dei secoli.

Per fortuna che c'è la rete, che sta mettendo in seria crisi questo castello criminale.

[QualitiAmo - Stefania]