Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Ricordate le parole pronunciate dal nostro Ministro dell'Economia qualche giorno fa? Erano queste: "626: un lusso che non possiamo permetterci".

Ora, tralasciando il fatto che ci si aspetta che un Ministro dell'Economia abbia sentito parlare del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro e non citi ancora la 626, questo è il testo inviato al Corriere della Sera in risposta ad un articolo pubblicato e al vespaio che si è sollevato dopo le dichiarazioni riportate.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



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[Portello]

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Portello
Più è semplice, meglio è

[Quality]

Secondo me il Ministro ha abbastanza centrato il nocciolo del problema, oggi, in merito alla sicurezza.
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[mascalzone79]

La prima dichiarazione sintetica ovviamente scatenava una marea di polemiche, ma sulla precisazione (anche se non sono un sostenitore di Tremonti) mi trovo d'accordo. Lavoro anche come RSPP per la mia azienda, e mi rendo conto che molte volte c'è più l'interesse da parte delle istituzioni di vedere le carte messe a posto in azienda (tante carte...) piuttosto che fare ispezioni mirate a capire se la sicurezza sul lavoro è effettivamente applicata oppure no.
Oggi non esiste solo il TU, che già di per sé burocratizza molte attività, ma ci sono ancora una serie di leggi e decreti accessori che obbligano le aziende a produrre carta (perché di fatto poi le misure di sicurezza adottate sono e restano sempre quelle), arricchendo enti pubblici vari e consulenti specializzati sulla materia.
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Insisti e resisti, ottieni e conquisti!!

[2p71828]

dal mio personale e forse limitato punto di vista:

1) noto una certa schizofrenia tra le dichiarazioni e la sostanza dei fatti dei ministeri dello stesso governo.
Chi ha dovuto compilare il mud, iscriversi al sistri con bollettini e relativi conguagli, gestire i rifiuti elettronici, o leggersi il teso unico sull'ambiente etc forse trova questi argomenti così mal sviluppati (contraddizioni emendamenti etc), gestiti (proroga si proroga no, emendamenti etc) e descritti (vedi manuali) che al sol pensiero che mettano mano al TU o qualche altra legge quadro viene la pelle d'oca.

2) gli obblighi documentali (non mi piace la parola burocrazia nell'accezione di inefficienza, ci può essere anche una burocrazia efficace nei controlli) potrebbero essere supportati dalle associazioni di categoria nel caso di artigiani e piccole imprese, ma tali associazioni si appoggiano a consulenti che hanno tutto l'interesse a procurarsi il lavoro in proprio anzichè l'associazione

3) per gli altri obblighi vorrei si ricordasse che un infortunio ad un artigiano, ancorchè titolare dell'impresa, costa allo stato come quello di un dipendente di una grande azienda (forse anche di più). Quindi l'accenno che nelle ditte individuali si potrebbe derogare tanto si farebbe male il titolare non mi sembra corretto da un punto di vista finanziario

4) le leggi europee sono redatte dagli stati membri in teoria, quindi anche dai colleghi del medesimo movimento politico europeo del ministro. In pratica, poichè vengono snobbate dai più, sono preda delle lobby (principalmente industrie) che ,pur di salvaguardare i propri interessi con deroghe, precisazioni e casi speciali, finiscono per creare mostri di regolamenti e direttive (chi volesse averne una riprova si cerchi i regolamenti relativi alle autovetture a metano e gpl, un testo che grida vendetta!)
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