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Lean a tutto gas...e il caso Toyota?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 9:39 am    Oggetto: Lean a tutto gas...e il caso Toyota? Rispondi citando

"Lean a tutto gas...e il caso Toyota?" Un articolo tratto da Professionisti 24, l'inserto del Sole 24 Ore.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 10:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Tonchia ha centrato il vero problema.
In italia abbiamo alcune società di consulenza che vanno a vendere prima alle aziende dei capi delle associazioni di industriali e poi in cascata a molte medie aziende (dove ci sono i soldi, per intenderci!) le "settimane kaizen", con relativa liturgia, oppure ti entrano in azienda e stupiscono l'imprenditore con l'introduzione delle 5 S (le prime tre soltanto, ovviamente!), oppure vanno in stabilimento e applicano i principi lean a qualche settore della produzione, magari in maniera maniacale (altro che il vero TPS, che certamente disconoscono!), guardandosi bene di andare a mettere le mani nel ginepraio che sta sopra al "cul de sac" che è la Produzione.

E fanno questo perchè sanno che è una pazzia andare a mettere a posto tutti il ginepraio che parte dal commerciale (che mediamente non è tale ma è sempre un accozzaglia di venditori che non conosce il cliente), passa dall'Ufficio progettazione (turris eburnea intoccabile, che pare che lavori per un'altra azienda), per poi atterrare all'Ufficio Acquisti (che per risparmiare cinque lire nell'acquisto mette nei guai chi produce, con acrobazie che costano ore di lavoro), non essendoci spesso neanche l'ufficio industrializzazione, e perdersi poi nei meandri del magazzino, in cui vigliacca la miseria se sanno cosa sia un indice di rotazione.

.....E' meglio mettere in piedi una bella liturgia, con mega riunioni, distribuzione di moduli a iosa per la rilevazione di dati che deve essere fatta dai capi reparto, che sono già infognati nel lavoro quotidiano, prendere a caso uno dei tanti esempi di macchine che sono male attrezzate e sottoutilizzate e fare un bell'esercizio di SMED, e poi levare le tende con un bell'assegno tra i denti.

In realtà non è una pazzia (e loro lo sanno benissimo) si tratterebbe di fare un lavoro paziente, molto lungo, perchè richiede un cambio culturale enorme di mentalità, che i fessi come me sanno fare e cercano di farne comprendere la assoluta necessità ad un Imprenditore che è spesso tale per temerarietà (almeno quì nel mio Nordest); è molto più facile e remunerativo andare a mungere la vacca e poi scappare con il latte!

Se vuoi ti racconto due casi emblematici: uno che coinvolge una grossa filiale di una ditta giapponese in italia, destinata a morire perchè il giapponese stesso droga il time-to-market insostenibile dal nostro mercato, obbligando ad acquistare dal Giappone quasi tutti i componenti (4 settimane fisse di lead time di consegna), e di una ditta nostrana vittima di queste aziende da rapina, che ho cercato di mettere a posto, come detto sopra, ma mi ci sono scontrato di brutto con il vero problema: l'esistenza di un indispensabile, "occhio dritto" del padrone, che ha creato un ambiente aziendale invivibile, bypassando tutte le regole e facendo il deus ex machina. (hai presente Don Chisciotte?: io l'ho fatto avendone l'ennesima conferma che mediamente il mulino a vento è più duro della mia testa!)
cordiali saluti
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bull
Forumista fugace


Registrato: 21/09/07 10:11
Messaggi: 1365

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 10:31 am    Oggetto: Rispondi citando

ciao paolo. mi rendo conto di avere meno appeal di stefania ma a me i due casi che hai proposto di raccontare interesserebbero molto e poi mi piace sempre abbeverarmi alla fonte della tua grande esperienza. se mi siedo nel banco vicino a stefy, mi racconti qualcosa su queste due vicende? Embarassed
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 11:10 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Bull,
.... è lunga, ma ci provo; un caso alla volta.
1° caso: E' un' azienda che produce macchine di movimento terra. I componenti principali, come il motore, altri pezzi di meccanica fine, come i riduttori, e altri ingranaggi (non le fusioni in ghisa che li contengono, ad esempio), ma anche i distributori del sistema idraulico, che costerebbero molto meno qui e sarebbero anche di migliore qualità, devono arrivare dal Giappone.
Per questa ragione ne ordinano dei container interi.
Ti renderai conto del livello di scorte enorme e del relativo carico finanziario (quello sì, che rimane a noi!).
Inoltre il lead time di consegna è di 4 settimane (via nave). Quest'azienda quindi è costretta spesso a chiedere invii parziali per aereo (e sai bene i costi!, che sempre italiani restano!)

Vai in officina e vedi un sistema produttivo perfetto, anzi perfezionato dai nostri geniali tecnici italiani: è un gusto vedere una lean production davvero tale (io ne ho viste poche altre in Italia), ma il tutto è vanificato dai "mancanti".
Alla ricerca delle cause, vai su e scopri che esiste la MPS (Master Production Schedule) fatta anche correttamente (già a questo livello molte aziende italiane spariscono!);
tu saprai certamente che si tratta di un piano/programma di produzione di prodotti base, suddivisi per linea di prodotto, fatto anche per acquistare correttamente quei componenti con lead time di consegna superiore al time-to-market commerciale (scusami se per chiarezza ti dico queste cose ma non conosco il livello tuo di preparazione e quindi parlo ad usum delphini!... sai in tempi in cui i delfini sono delle "trote" come nel caso del noto figlio verde!).
Il problema è che casca tutto il palco se il commerciale, non culturalmente preparato ad utilizzare questi strumenti "moderni", tarda a confermare le previsioni di vendita, come sarebbe necessario per l'uso corretto dell'MPS, oltre il tempo definito (che di solito dovrebbe essere un mese per l'altro) sino a quando non ha praticamente l'ordine in tasca.

Quest'azienda poi ha il problema che sottolineava Tonchia: l'ufficio tecnico (che è situato in Giappone) ha apportato delle modifiche alla struttura in lamiera saldata della macchina, per "semplificare" e per togliere (correttamente dal punto di vista ideale) alcuni rischi di errori nelle operazioni di saldatura; il risultato pero è stato che, non essendo andati nel "Gemba" per proporre queste soluzioni da "poka joke" hanno creato delle difficoltà di montaggio nella linea di produzione tali da vanificare tutto il loro lavoro e costringendo la funzione industrializzazione italiana a fare salti mortali con la progettazione e costruzione di sistemi di mascheraggio e di sollevamento purtroppo astrusi. .... Magari nelle linee giapponesi la soluzione era buona: qui, certamente no!
Poi ho scoperto "il" problema italiano. la gestione della comunicazione verticale (dalla base ai vertici e ritorno) è carente per non dire che fa acqua.

Il secondo caso Italiano è un "piccolo caso" cioè un CASINO !. ... ma ora debbo scappare, te lo racconto oggi pomeriggio: ne vale la pena, per dipingere il livello organizzativo delle aziende di punta del mio Nordest.
ciao
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 11:15 am    Oggetto: Rispondi citando

PS: ...non avrai certamente l'appeal di Stefania, che ha comunque un mestiere che è certamente superiore al mio per equilibrio e discernimento, ma il tuo avatar ha un musetto simpaticissimo! (magari tu hai un grugno da spavento!!... scherzo, ovviamente!) e quindi mi fa piacere raccontarti un po' di cose, che spero tu non prenda per oro colato: la mia è una visione certamente parziale e drogata da tanta disillusione, corroborata continuamente dai fatti in cui sbatto quotidianamente.
ciao
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 2:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie anche per questi racconti, Paolo. Ciò che descrivi (tra l'altro sempre con una simpatia e un'ironia uniche) e la tua esperienza rendono questo piccolo forum davvero un po' speciale.

Mi inchino...
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 3:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
E fanno questo perchè sanno che è una pazzia andare a mettere a posto tutti il ginepraio che parte dal commerciale (che mediamente non è tale ma è sempre un accozzaglia di venditori che non conosce il cliente), passa dall'Ufficio progettazione (turris eburnea intoccabile, che pare che lavori per un'altra azienda), per poi atterrare all'Ufficio Acquisti (che per risparmiare cinque lire nell'acquisto mette nei guai chi produce, con acrobazie che costano ore di lavoro), non essendoci spesso neanche l'ufficio industrializzazione, e perdersi poi nei meandri del magazzino, in cui vigliacca la miseria se sanno cosa sia un indice di rotazione.


Tu non puoi non essere stato nella mia azienda se scrivi così: è la sua esatta fotografia!!! Shocked

Purtroppo anche da noi si hanno casi del genere: con una produzione costellata di problemi (anche gravi), una crisi profonda che necessiterebbe di una ristrutturazione organizzativa seria, ed un sistema lean (fatto principalmente di 5S) "buttato nella mischia" perchè imposto dalla proprietà d'oltre oceano.

Risultato: un'azienda che non produce un tubazzo di niente, ma pulita che ci puoi mangiare la pasta per terra!

Che ci sia qualcosa di distorto in tutto questo?!?
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Konsulente Kualità
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 3:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
E fanno questo perchè sanno che è una pazzia andare a mettere a posto tutti il ginepraio che parte dal commerciale (che mediamente non è tale ma è sempre un accozzaglia di venditori che non conosce il cliente), passa dall'Ufficio progettazione (turris eburnea intoccabile, che pare che lavori per un'altra azienda), per poi atterrare all'Ufficio Acquisti (che per risparmiare cinque lire nell'acquisto mette nei guai chi produce, con acrobazie che costano ore di lavoro), non essendoci spesso neanche l'ufficio industrializzazione, e perdersi poi nei meandri del magazzino, in cui vigliacca la miseria se sanno cosa sia un indice di rotazione.


Stefano ha scritto:
Tu non puoi non essere stato nella mia azienda se scrivi così: è la sua esatta fotografia!!! Shocked


Stefano, quella "immortalata" da Paolo è semplicemente la fotografia di molte aziende italiane, purtroppo.
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MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 3:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

La Qualità è nelle persone. Si parla ancora di Toyota (traduzione automatica)
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Apr 14, 2010 4:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Porca miseria!, mi sono fatto fregare di nuovo: avevo fatto per Bull un report sulla seconda, azienda che mi piaceva. Purtroppo era lungo e ci ho messo del tempo per ultimarlo e poi l'ho messo in linea senza prima averci fatto un salvataggio!: ho perso tutto! ....e non ho nessuna voglia di ricostruirlo.

Però Stefania ha fatto come al solito la sintesi giusta rispondendo a Stefano e basta e avanza.

Sai Stefano: ora, da vecchio che fa allevamento di nuovi polli, mi chiamano a fare formazione manageriale e mi capita spesso di vedere occhi sgranati, quando faccio esempi pratici (sempre vissuti!), che mi guardano stupiti e poi mi chiedono quello che hai detto tu!.
E' proprio vero: tutto il mondo è paese, specie per l'inscipienza di tanti padroni e manager...

...e sarà sempre così, ho paura!
ciao
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Portello
Qualfista


Registrato: 29/09/09 15:03
Messaggi: 1594
Residenza: Barcellona

MessaggioInviato: Gio Apr 15, 2010 11:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Ho voluto riflettere un po' prima di scrivere ed ho fatto bene.
Anche la forma mentale dei manager delle aziende occidentali (non solo italiane) aiuta e avvalora il comportamento dei consulenti mordi e fuggi.

Di fronte ad un problema strutturale la direzione pensa alla "soluzione" immaginandola spesso come un ritrovato medico che possa magicamente risolvere il problema. La direzione spera, immagina, sogna un SW, una macchina, un motto che possa (DA SOLO) migliorare la situazione.

Ecco allora che ci si indebita per acquistare la macchina che fa 1000 pezzi al minuto, il software da 100.000 euro che vede tutto come un grande fratello, la consulenza che in un mese (e siamo lenti) è in grado di risolvere i problemi. Salvo poi continuare a razzolare come si è sempre fatto.

Con questa testa è difficile sopravvivere nella consulenza sul lungo periodo. Dopo una settimana il capo vuole sapere a che punto è il ritrovato: "ma come l'ho assunto due ora fa e ho ancora il mal di testa, cosa mi avete propinato?"
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Portello
Più è semplice, meglio è
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Stregatto
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MessaggioInviato: Gio Apr 15, 2010 12:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono sommersa dal lavoro ma passare un'intera giornata senza gli spunti sempre interessanti del nostro amato staff e senza leggere i vostri interventi è impossibile! Grazie a tutti, siete una fonte costante di input per migliorare.
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