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10 domande sulla gestione del rischio

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Gen 26, 2010 3:27 pm    Oggetto: 10 domande sulla gestione del rischio Rispondi citando

Quali sono le 10 domande sul rischio alle quali dovremo rispondere nel nuovo decennio?

Secondo Business Ethics sono queste (traduzione automatica).

Ne vediamo qualcuna più da vicino?

2. Il “rischio sostenibile” diventerà un principio operativo secondo il quale le imprese imposteranno il proprio processo decisionale? Cosa ne pensate?

E tu Gian Carlo? Cosa ci dici in proposito?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Messaggi: 32
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MessaggioInviato: Mar Gen 26, 2010 8:08 pm    Oggetto: RISCHIO SOSTENIBILE Rispondi citando

L'articolo è orientato molto sul "Finance" e Corporate Governance.

In generale, ripeto in generale, penso che una grossa azienda, soprattutto se quotata in borsa ha un unico e solo scopo, fare profitto o per dirla in termini più eleganti creare valore.
Quindi qualunque decisione sarà dettata dal creare più profitti e/o dal non diminuire i profitti.

Solo una realtà imprenditoriale di piccole dimensioni, può permettersi di uscire da questa logica, ed un imprenditore può fare delle scelte, anche antieconomiche, dettate dall'orgoglio, educazione, morale, sostenibilità (ambientale, etica, etc ...)

Nel momento in cui la sostenibilità genera valore, sarà sicuramente un key driver per le scelte future.

Discorso diverso per i Governi, ove le scelte sono orientate anche da principi diversi dal ritorno economico di tipo aziendalistico.

E discorso ancora diverso è quello delle istituzioni no profit / ONG

A presto
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Gian Carlo Mocci
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dario
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Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mar Gen 26, 2010 8:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottimo Gian Carlo, io avrei iniziato con una principale segmentazione delle organizzazioni e vedo che non sono totalmente fuori strada (fuori dagli schemi, quello sì, ) Wink )
Avrei semplificato separando in big & small companies e in profit / no profit (comprese specialmente le istituzionali, statali e parastatali).

Per le piccole e le business oriented la sostenibilità è o un optional o un bel tool di marketing, un must di moda... (so di esagerare ed essere cattivo)

Per il no profit e per gli enti istituzionali (con un trend negativo dovuto alla sempre più crescente carenza di mezzi) la sostenibilità è spesso un buon esercizio di stile, verifica, confronto (ma costicchia parecchio).

Ops, sorry, si parlava di risk management, vero? Il rischio, davvero è di dimenticare che la sostenibilità è un bellissimo e validissimo grande concetto ben pensato, purtroppo troppo sempre (ihihi, me lo concedo) abusato.
Ma chi potrebbe approfittarne purtroppo lo dimentica subito in bellissimi report subito dimenticati nella storia.

Su ora la discussione! GC, smontami! Wink
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26601

MessaggioInviato: Mer Gen 27, 2010 4:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bellissima discussione!

Cosa ne pensate della quarta domanda? Com'è visto oggi il risk managament a livello di management e alta direzione?
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Messaggi: 32
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MessaggioInviato: Sab Gen 30, 2010 4:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dario fa una analisi condivisibile della situazione, il bello di Qualitiamo è anche che ciascuno può liberamente esprimere la propria idea.

COME IL MANAGEMENT AZIENDALE VEDE IL RISK MANAGEMENT ?

Studi appositamente predisposti indicano come nelle Nazioni europee, esclusa l'Inghilterra, la gestione dei rischi è focalizzata su 3 aspetti:
1 COPERTURE ASSICURATIVE, soprattutto dove ci sono asset materiali importanti (es. industria), non è un caso che esista l'Insurance Risk Manager in molte aziende
2 RISCHI FINANZIARI diretti, soprattutto per le aziende quotate in borsa
3 BUSINESS CONTINUITY, soprattutto in ambito ICT.

In pochi arrivano a pensare ad esempio he una non adeguata gestione del nome/immagine/marchio può avere effetti catastrofici sull'azienda, sino al fallimento.

Il tema è vasto, sarebbe interessante avere il parere anche di altri utenti
A presto
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Gian Carlo Mocci
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