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Qualifica primo fornitore
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Autore Messaggio
gibbosky
Forumista di Sicurezza


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Residenza: Terni

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 10:08 am    Oggetto: Qualifica primo fornitore Rispondi citando

Salve a tutti ragazzi,
sono di fronte ad una realtà officina meccanica sotto l'egida ASME, immaginate quanto sia critico il processo di approvvigionamento.
Mi dicono trovarsi in seria difficoltà nel momento in cui desiderano inserire nella loro vendor list un nuovo fornitore.
In effetti questo è uno di quei casi in cui la fornitura dei materiali, o ancor più delle ore di ingegneria esternalizzate, è estremamente impattante sulla soddisfazione del loro cliente finale.
Chiaramente la crisi del periodo ha spinto l'azienda a cercare anche altri fornitori se non altro per far presente agli storici di non essere in un mercato di concezione fordista... mossa volta all'abbattimento dei costi di approvvigionamento (so che cozza con l'ottavo principio) e che un accordo mutuo beneficio col fornitore è sempre auspicabile... ma tutti noi che siamo sul campo conosciamo bene che non sono sempre rose e fiori.
Spesso i fornitori sono anche all'estero, al momento non dispongono di una risorsa preparata tale da fargli condurre un audit di parte seconda sul fornitore...ne è il momento per poter pensare di assumere una risorsa con tali competenze...
Rimane quindi il gravoso problema che si sintetizza in :

-COME POSSO AVERE GARANZIE CHE UN NUOVO FORNITORE SIA ADEGUATO ALLE MIE ESIGENZE ED AI MIEI REQUISITI ?

- COME NE DO' L'EVIDENZA PER L'EVENTUALE AUDITOR PIGNOLO ?

Chiaramente vorrei discuterne con voi chiedendovi di by passare le solite formuline legate al questionarietto fornitori che elegge il nuovo fornitore a qualificato in prova (o con riserva checchè se ne voglia dire).
Qua il gioco su un acciaio che dovrà realizzare ped o scambiatori o altro è ben diverso dal pezzo di ricambio di una punto che fa ritardare la consegna al carrozziere di un giorno Wink

Come vi comportereste, che cosa mi consigliereste, tenendo presente gli assunti fatti sopra ?

A mio avviso non è così semplice, tant'è che mi sto prendendo un po' di tempo per pensarci su... e studiare su qualche testo che parla di approvvigionamento...
Qui un fornitore nefasto può voler dire mandare a quel paese una commessa della durata di alcuni mesi... con insoddisfazione di clienti "grandicelli" e rimessa in prospettiva davvero importante.

ciao a tutti ragazzi...

gibbosky
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bull
Forumista fugace


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MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 11:26 am    Oggetto: Rispondi citando

perbaccolina! niente audit presso il fornitore...devi andare sulla fiducia! non mi sembra ti resti moltissimo se non richiedere le referenze e valutare i clienti per cui lavorano ma è una "valutazione" che lascia il tempo che trova.

più che verificare che siano certificati non saprei proprio (e anche questo non ti garantisce nulla, comunque).
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dario
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MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

ciao gibby,
non per fare il vecchio... ma
fai come si è sempre fatto. :-)
Per selezionare e confermare un nuovo fornitore gli parli, lo capisci, relazioni, poi gli passi un ordine, poi due, poi tre, poi se son rose fioriranno e diventa partnership...
eh lo so che non ti dico nulla di nuovo...
ma se vuoi gestire il rischio non ci sono molte alternative.

La fiducia che il nostro carissimo bull mette in primo piano è la formula, ma se non puoi fidarti non ci sono cavoli...
Ottimo anche lavorare con le referenze, ma attenzione a non prendere tutto come oro colato.
Non metterei all'ultimo posto le visite ispettive di valutazione, sempre che siano fatte con competenza, serietà e trasparenza, sopratutto trasparenza reciproca.
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
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Residenza: Terni

MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 4:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ragazzi...
è un gioco davvero rischioso questa volta... dite cose di buon senso (come sempre) ... come dice il buon vecchio Dario le ho già pensate con la direzione e con gli acquisti... ed in effetti le referenze al momento sono ciò che guidano l'azienda nella scelta e nella richiesta di nuove offerte a fornitori che sino ad ora non hanno mai solcato il loro elenco qualificati.
Il mio unico problema in questo caso è la tipologia di prodotti realizzati, è pur vero che se un prodotto finito consta (come spesso accade) di molti pezzi da realizzare, sarebbe possibile e pensabile abbattere il rischio legato al salto sul nuovo fornitore, dandogli la realizzazione di uno dei pezzi che pesa poco in termini di rischio nella realizzazione dell'intera commessa... vedere come si comporta e quindi farlo crescere fino ad affidargli parti di commessa o addirittura tutta la commessa (ormai per abbattere i costi fissi spesso danno tutto all'esterno) anche di importanza rilevante.

Vabbè... ci penserò su ... grazie mille ragazzi, sempre pronti !!

gibbosky
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 6:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Gibbosky: qui mi meraviglio un po' (me lo lasci fare?) sai benissimo che non puoi buttare via un apparecchio in pressione, uno scambiatore, ecc ecc. perchè il fornitore è in slovacchia e ti devi fidare di lui, tramite referenze, perchè un biglietto aereo costa troppo!
Mi sembra (giudicando così, da lontano) che questa tua gente voglia giocare alla roulette russa.
se proprio vogliono rischiare, almeno si facciano mandare un dossier di prodotto (in copia) per vedere se almeno dal punto di vista della gestione delle registrazioni, dei controlli e collaudi, c'è la consuetudine e la cultura di fare bene, se poi volete farvi mandare anche i certificati di taratura di strumenti particolari... ma nulla vi può dire sullo stato delle loro attrezzature di officina (l'elenco macchine senza date di costruzione è inutile) dei loro capannoni: all'estero ho visto delle spelonche da ladri inverconde, a cominciare dalla Francia e dalla Germania, .... se poi andate in Turchia, il Cechia, in Polonia, allora....!
cordiali saluti
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dario
Enigmatico sorridente


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MessaggioInviato: Gio Ago 27, 2009 8:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paolo, dai vediamo il positivo anche nel bicchiere mezzo vuoto...
dai, dopo che si saranno scottati per bene avranno fatto un passo avanti nell'apprendimento e torneranno a lavorare con gli ottimi fornitori di casa, che se si calcola bene costano meno... e se poi scegli i miei, quelli svizzeri, sei a cavallo... / scherzo, dai, come sempre...

ora serio: i migliori fornitori sono quelli italiani, se li selezioni come si deve!!!
parola di svizzero!
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Sab Ago 29, 2009 9:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paolo

Citazione:
Caro Gibbosky: qui mi meraviglio un po' (me lo lasci fare?) sai benissimo che non puoi buttare via un apparecchio in pressione, uno scambiatore, ecc ecc. perchè il fornitore è in slovacchia e ti devi fidare di lui, tramite referenze, perchè un biglietto aereo costa troppo!


Il problema è che i lavori esternalizzati non sono pochi, molti su territorio nazionale... altri sull'estero... l'ideale è auditare regolarmente il fornitore, soprattutto quando il prodotto finale è in tal modo critico, ma come ti dicevo trovare una persona con caratteristiche tali da poter condurre audit che facciano dormire sonni tranquilli alla direzione ed al resto della baracca costa e non poco.

Citazione:
se proprio vogliono rischiare, almeno si facciano mandare un dossier di prodotto (in copia) per vedere se almeno dal punto di vista della gestione delle registrazioni, dei controlli e collaudi, c'è la consuetudine e la cultura di fare bene, se poi volete farvi mandare anche i certificati di taratura di strumenti particolari...


questo lo fanno, hanno imparato a farlo sulla scia di quello che richiedono loro alcuni clienti molto più oculati... Wink

Rimane sempre il dubbio a riguardo della qualifica...
te la sentiresti di qualificare un fornitore sulla base del fatto che ti manda un piano di controllo qualità dettagliatissimo ... elenco attrezzature dettagliatissimo... piani di manutenzione delle stesse... elenco strumenti..certificati di taratura... qualifica delle risorse... wps utilizzate eccetera?

Alla fine dobbiamo sempre fare a fidarci... cmq francamente non vedo altra strada.

grazie a tutti

gibbosky
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paola
Amico/a di QualitiAmo


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Residenza: monza e brianza

MessaggioInviato: Dom Ago 30, 2009 10:43 am    Oggetto: Rispondi citando

almeno la valutazione dei parametri "affidabilità nella realizzazione del prodotto" o "affidabilità dell'organizzazione interna" sara altissima!!!!
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Dom Ago 30, 2009 7:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Gibbosky: trovare persone che sanno fare un audit così importante , oggi ho paura che sia difficile: potrei essere io, ad esempio!!! scherzo!: non ho più molta voglia di fare il globetrotter.
Ricordo che con i dipartimenti acquisti e qualità avevamo definito alcune famiglie di criticità e si mandavano persone diverse per le diverse famiglie.
L'organizzazione di un servizio del genere non è impossibile, anche se non è per niente facile. Costoso? certo, ma si tratta solo del 20% dei casi da trattare così (Pareto) ed il rischio che si corre per contro può essere gravissimo (con danni incalcolabili, o calcolabilissimi ma con moltiplicatori dell'ordine del milione). Pensa che il ritardo di consegna di una centrale nucleare allora costava per sola mancata produzione elettrica 800 mil di lire /giorno e ritardare una centrale per uno scambiatore sbagliato era facilissimo.
Se vuoi si possono trovare ancora ispettori di seconda parte affidabili e non carissimi, io ne conosco alcuni.
Cari saluti
PS: brava Paola!
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paola
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Residenza: monza e brianza

MessaggioInviato: Mar Set 01, 2009 3:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Paolo!!!!
Complimenti a te per l'esperienza che metti al nostro servizio!

Penso che sia difficile valutare un fornitore così "strategico" senza testare personalmente prodotti e produzione.
Chiedere un prototipo o una preserie/campionatura non è possibile??

Chiedere è lecito, rispondere è cortesia!
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2p71828
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MessaggioInviato: Mar Set 01, 2009 6:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

in questi tempi si vedono cose stranissime (ultima un AISI 316 magnetico...).
Fidarsi..personalmente eviterei; in tempi di crisi ci sono troppi motivi / spinte a barare e ad approffiarsi della fiducia.
Quando il fornitore sa che gli stai con il fiato sul collo ed esegui i controlli in accettazione sta più attento.
Nel tuo caso specifico, se possibile, mi affiderei con un crottatto di collaborazione ad un laboratorio esterno per i controlli sul materiale e strutturali (mi viene in mente il CSM di Roma, mi sono sempre trovato bene e per di più è riconosciuto internazionalmente).

ciao
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Ven Set 04, 2009 6:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ragazzi ...grazie a tutti, scusate se non sono presente, vi leggo ma sono nei casini più totali col lavoro.
Grazie ancora a tutti...

Zancky...mi dici il problema con l'austenitico... sono curioso Wink

ciao a tutti e buon week end... se potete evitare di passarlo come il sottoscritto (lavorando) ;/
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Sab Set 05, 2009 5:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cara Paola: ho tentato di risponderti ieri sera, ma qualcosa non ha funzionato; adesso rimedio.

L'azienda ,secondo me, e anche secondo quelli dell'automotive. dovrebbe definire diversi livelli di criticità dei prodotti/servizi acquistati e, a seconda dei casi decidere i diversi tipi di valutazione iniziale del fornitore.
Io in verità ti ho fatto solo il caso del prodotto ipercritico, ma per comperare , ad esempio, la "carta igienica" (chiamavamo così, per scherzo, la fornitura di cose che hanno minimo impatto sulla qualità del prodotto finale) va bene tutto, anche le semplici "informazioni commerciali".
Per inciso ti ricordo che, ovviamente, dalla gestione secondo ISO 9001 sono esclusi tutti i fornitori che non incidono sulla qualità del prodotto/servizio venduto)
Quindi per i prodotti non critici o criticità limitata anche una prototipazione può andare benissimo; ma se parliamo di parti di prodotti unici (impiantistica complessa), oppure di milioni di pezzi (caso automotive), per i quali un piccolo errore di settaggio del processo, rischia di far rifiutare una fornitura di milioni di pezzi, è necessario, sempre secondo me, passare a fare verifiche sul processo, sullo skill del personale, sulle capacità gestionali dell'azienda (conoscenza delle tecniche di gestione commesse), sulla dotazione e capacità di utilizzo di mezzi di controllo del processo e controlli e collaudi sofisticati, ecc ecc.
Si può anche decidere di rischiare di ordinare un serbatoietto che soddisfi alla normativa PED, a chi dimostra di averne già fatti, senza andargli a fare un audit ....se questo serbatoietto non è sulla linea critica del programma di commessa, in modo da avere tempo di fare le riparazioni o rifarlo totalmente in caso di bisogno.
Nella valutazione non semplice, si complicano le cose come nel caso esposto da Gibbosky, se il fornitore è lontano: componente costi di viaggio importante e non si conoscono usi e costumi del paese del fornitore.
cordiali saluti
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Sab Set 05, 2009 5:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

X Zancky,
essendo fuori da un pezzo dal settore produzione operativa, mi sono stupito anch'io di sentire di un austenitico magnetico (non è che hanno preso un ferritico e hanno sbagliato di allegare il certificato di ferriera (cosa di per sè gravissima!). Anche con una macro si vede subito la matrice "farlocca" (termine poco tecnico ma di largo uso televisivo), ma bisogna che si veda la ruggine per mettersi in sospetto. Ho notato, già una vita fa che queste vaccate si sono cominciate a vedere quando si è chiuso per motivi politici le nostre acciaiaierie IRI a favore dei privati (la storia di queste privatizzazioni meriterebbe un film da sola!): a detta di tutto il mondo, giappone compreso, il nostro acciaio era, appunto, il migliore in assoluto.
Vorrei raccontarti un episodio accaduto a me personalmente con la grande EDF (che oggi la fa da padrona nel nucleare): questi perecottari cercarono di farci acquistare da un'acciaieria parigina per l'impianto Eurodiff una lamiera da 300 mm di spessore di un acciaio inventato apposta su due piedi (simile al 15Mo3), per costringere i partecipanti europei al progetto comunitario a comperare francese!.
Andai personalmente, anche se ero il capo commessa, dal fornitore a fare il controllo qualità di accettazione prima della spedizione (perchè avevo avuto alcuni segnali premonitori). Al controllo US, vidi che lo strumento dava uno spessore reale di 150 mm; feci spostare la lamiera col sollevatore magnetico e... ne venne via una sola metà!!: La lamiera era come un wafer, una sfogliatina. Scoprii che era la coda della laminazione della bramma !! (quella che si deve eliminare come nella distillazione della grappa!).
Robe da galera!
Andai diretto dal capo settore dell'EDF responsabile e gli diedi del poco serio (era il minimo che potessi fare). Al mio rientro in Italia il mio Direttore Generale, mi fece una sonora lavata di capo, ma ti assicuro che ho avuto una personale, grossa soddisfazione!
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Dom Set 06, 2009 9:32 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ho notato, già una vita fa che queste vaccate si sono cominciate a vedere quando si è chiuso per motivi politici le nostre acciaiaierie IRI a favore dei privati (la storia di queste privatizzazioni meriterebbe un film da sola!): a detta di tutto il mondo, giappone compreso, il nostro acciaio era, appunto, il migliore in assoluto.


Ciao Paolo,
sono di Terni... ed ho sempre vissuto a Terni... ho per giunta studiato a Terni (ing. dei materiali sede univ. di perugia) per cui puoi immaginare i miei legami diretti ed indiretti con l'acciaio...
Ho assistito alla svendita di Prodi delle acciaierie (permettimi di dire) tra le migliori al mondo... ma riconosco che le cose non erano effettivamente sempre rose e fiori...
Prima dell'intervento del biondo espenan...(ora nei "finti" casini per la storia di Torino) e dei signori Thyssen e Krupp... in acciaieria si tirava fuori ottimo acciaio (sull'efficacia non vi era alcun dubbio) ma a costi dello per lo stato a parer mio allucinanti ( sull'efficienza dubbi a palate) .
Sento dire sin da quando sono ragazzino di turni e turni di gente dormiente... di cene di cacciagione ... di laute bevute...
Insomma quando si parlava di vacca grassa...tanto lontano non si stava!
Le risorse attribuibili ad un processo in epoca statale da quanto ho sempre sentito erano sovrabbondanti ...ma non certo per piccoli numeri.

Citazione:
Andai personalmente, anche se ero il capo commessa, dal fornitore a fare il controllo qualità di accettazione prima della spedizione (perchè avevo avuto alcuni segnali premonitori). Al controllo US, vidi che lo strumento dava uno spessore reale di 150 mm; feci spostare la lamiera col sollevatore magnetico e... ne venne via una sola metà!!: La lamiera era come un wafer, una sfogliatina. Scoprii che era la coda della laminazione della bramma !! (quella che si deve eliminare come nella distillazione della grappa!).
Robe da galera!


Tutto questo è pazzesco...
Come sempre grazie per le tue testimonianze interessantissime.

ciao e buona domenica.

P.S.

per zancky

Citazione:
essendo fuori da un pezzo dal settore produzione operativa, mi sono stupito anch'io di sentire di un austenitico magnetico (non è che hanno preso un ferritico


mi associo pienamente allo stupore di Paolo, per il semplice motivo che "di regola" gli austenitici NON sono magnetici !!
Tuttavia è ancora pratica usuale in acciaieria prendere la cara e vecchia calamita per capire se un acciaio (in caso di scarsa applicazione del 7.5.3 Rolling Eyes ) è ad esempio un 430 (ferritico) o un 304 (austenitico) .
In effetti a causa della composizione chimica degli acciai, la cui nomenclatura e classificazione concede forchette (più o meno ampie) ali leganti presenti... può accadere che anche un 304 presenti proprietà ferromagnetiche...

Fermo restando che rimango davvero incredulo nel sapere un 316 (superaustenitico) con temperatura di austenitizzazione elevatissima...che cambia fase praticamente mai possa essere magnetico.

Sono arugginito...ho dimenticato tante cose ... e tante altre non le ho mai sapute... quindi la mia curiosità mi spinge ad aspettare ragguagli più specifici in merito.

ciao a tutti e grazie al solito .

gibbosky
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