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progettazione negli asili nido

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
camogli
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/12/07 19:33
Messaggi: 171
Residenza: Camogli

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 11:35 am    Oggetto: progettazione negli asili nido Rispondi citando

Carissimi,
dopo tanti mesi passati ad occuparmi di sicurezza, torno alla "qualità"!
ho seguito una organizzazione che gestisce asili nido, durante l'audit, è stata fatta una NC perchè non veniva fatta la progettazione individuale per singolo bimbo inserito.
Io ritengo che questo servizio non debba fare un progetto individuale anche perchè il Comune che dà in appalto il servizio non lo prevede nel contratto....ma il dubbio rimane!
Vi ringrazio anticipatamente per i pareri Very Happy
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Camogli
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Simo
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 22/10/07 09:55
Messaggi: 601

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 12:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Camogli e bentornato! Wink

Credo non sia sbagliata l'osservazione del tuo auditor. In fondo, se ci pensi bene, ogni bambino può essere considerato un "cliente" e ogni bambino è completamente diverso da un altro quindi avrà bisogno di percorsi studiati su misura. Me lo aspetterei in un asilo certificato e, quindi di qualità, perché dovrebbe avere una marcia in più e considerare i clienti al centro dei propri processi.

Pensa ad un bambino straniero o ad un bambino con un leggero ritardo nello sviluppo rispetto ad altri. Credo che un piano della qualità per ognuno sia davvero irrinunciabile.
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camogli
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/12/07 19:33
Messaggi: 171
Residenza: Camogli

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 2:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Simo Very Happy
è senz'altro vero quello che dici sulla massima attenzione ai "piccolissimi clienti" ( e per questo meritano senza dubbio il massimo sforzo da parte di tutti), ho solo un piccolo dubbio riguardo al "peso cartaceo" se venisse fatta una progettazione con verifiche, validazioni, ecc. ecc.
Certo che è piuttosto di nessuna attenzione è meglio un po' di carta!
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Camogli
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 2:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono completamente ignaro di quanto avvenga in un asilo nido, ma mi vengono in mente delle situazioni che possono essere assimilabili a dei gruppi omogenei di bambini... per i quali predisporre singoli progetti.
Insomma le esigenze ed i requisiti esplicitamente ed implicitamente richiesti dai bimbi ( in realtà dalla loro famiglia), potrebbero essere simili almeno per gruppi omogenei... ed in base a questo assunto, del quale però ne va data l'evidenza... basare una progettazione non per singola commessa (bambino) ma limitarne il numero e quindi facilitarne la gestione predisponendo la progettazione per gruppi.
Un progetto per bambino mi sembra davvero troppo, a meno che non confortato da un confronto adeguto con i famigliari.

In sostanza io farei questo :

1)incontrerei in un colloquio i famigliari di ogni bambino
2)ne riscontrerei le esigenze ed i requisiti richiesti
3)redigerei per ogni incontro un documento per tenere traccia di quanto stabilito ( che poi quello che stiamo facendo è un 7.2.2)
4)analizzerei quali tra le famiglie con le quali ci siamo messo a tavolino evidenziano delle similitudini nei requsiti imposti
5)individuerei quindi i gruppi di clienti omogenei
6)progetterei quindi per ognuno di questi gruppi il percorso formativo, se così si può chiamare... (sono ignaro)

Spero di aver contribuito in qualche modo...

saluti

gibbosky
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paola
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 28/11/08 17:22
Messaggi: 227
Residenza: monza e brianza

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 3:32 pm    Oggetto: asili nido Rispondi citando

ciao gibbosky
Per non saperne nulla di bambini hai proprio fatto il pelo al processo!!!
Penso che gibbo abbia centrato il problema.
Anche io, x non saper né leggere né scrivere, farei come ha scritto lui, ma cercherei di standardizzare il processo per non dover valutare troppi gruppi di bambini

Quindi :
1)incontrerei in un colloquio i famigliari di ogni bambino già prima dell’iscrizione

2)ne riscontrerei le esigenze ed i requisiti richiesti e li riporterei in un modulo tipo check list (esigenze particolari, medicinali o alimentazione particolare, ecc.) da far firmare al genitore che iscrive il bambino che è poi un documento di registrazione sui requisiti del cliente

3)inserirei anche un richiamo all’età del bambino perché a 5 mesi ci sono esigenze diverse che a 2 anni

4)progetterei un processo standardizzato che tenga conto delle 2 o 3 possibilità di erogazione del servizio (relativo ai gruppi omogenei di cui parlava gibbo cercando di limitarli al meno possibile)

Anche io non ho mai certificato asili nido e ho visto che sul sito del sincert sono certificati sia con il 37 che con il 38f
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Paola,
beh... in effetti in quasi tutte le realtà (che appunto sono vestibili dalla nostra beneamata) se si cerca di anteporre il buon senso alle regole ferree del settore magari si arriva a delle conclusioni ragionevoli...
Ovviamente se poi ci si avvale delle risorse interne o di esperti del settore si ottimizza tutto quanto il buon senso ti ha per primo aiutato a tirar fuori.
Io sono solito ragionare sempre, per ogni approccio in qeusti termini, il resto viene da se...

Ciao


gibbosky
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Studio Delta
Forumista di Qualità


Registrato: 22/10/07 15:31
Messaggi: 319

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 4:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono anch'io in linea con i colleghi: il piano specifico ci vuole ma si può trovare una via di mezzo facendo piani simili per gruppi simili di bambini.
Se non sbaglio c'era Dario che aveva avuto già esperienze di scuole materne, ci dai la tua opinione?
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 4:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nei 6 casi che ho accompagnato alla 9001:2000 la progettazione era definita solo per la progettazione dell'attività educativa e didattica.
Per il bambino era aperto un dossier personale e oltre a tutte le cose giustissime introdotte dal nostro bravo gibby e dagli altri, erano considerati:
- tutto quanto riguarda il portfolio individuale
- problematiche di disagio famigliare (informazioni da parte degli uffici competenzi del comune)
- problematiche alimentari - e di allergie varie ad alimenti
- problematiche di sicurezza fisica (ci sono evidentemente i bambini h )
- piani di sviluppo individuale (logopedia, psicomotricità)

Ma da questo, che contiene moltissimi elementi individuali e da come output un piano individuale di educazione-formazione, ad una progettazione idividuale secondo la norma 9001 ce ne passa...
Mi spiegherà il bravo certificatore come vai a validare certi elementi...
Chi paga? Già gli asili sono tirati come elastici a livello costi... se introduci carta, moduli da crociare per validare cose che non puoi validare, ahi ahi ahi...
già le bravissime educatrici e dinsegnanti (sono il valore vero degli asili, ops delle scuole dell'infanzia) hanno una grande allergia alla iso venduta bene ... pensa se gli vuoi imporre di progettare il bambino... un'aberrazione, altro che rifiutare la iso...

mettiamo loro a disposizione un set di strumenti utili, nel loro linguaggio e la iso passa, altrimenti ... lecchiamoci le ferite!

N.B. i bambini, come le "maestre" non sono standardizzabili! Sono capitale umano! Da una scuola hai mille per l'approccio pedagogico, da un'altra hai mille per le componenti di gestione del bambino H, dalla terza hai mille per la componente culturale, dalla quarta ottieni mille per la gestione delle relazioni con la società e le famigie, ma se cerchi di standardizzare ottieni 500 da tutte ed appiattisci il carattere che le contraddistingue... e le connota: diverso è bello, è valore!

grazie studio delta! grazie gibby, simo, paola!
Bello rileggere l'amico camogli !
:-) d
P.S. Siete dei grandi!!! e perdonate le mie menate... (demenza senile ed alzheimer galoppanti eheh Wink
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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Residenza: Terni

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 4:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ascoltate Dario ragazzi...
che di saggezza ne da infondere a profusione... Very Happy
Sempre da ignaro in materia, mi trovo perfettamente concorde col buon Dario sul fatto che ciò che va progettato è il percorso formativo ed educativo... e null'altro !!
Il bravo valutatore, sempre per rubare le parole di bocca a Dario capisce senza alcun problema che l'onere di fare un progetto a bambino è a dir poco assurdo e a mio modo di vedere ridicolo !
Vogliamo distogliere la mente dalla qualità vecchia concezione e vedere nel futuro davvero in termini di efficienza !!??

ciao Dario ! ciao a tutti !

Grazie per i sempre ottimi motivi di confronto sul nostro pane quotidiano.

gibbosky
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Simo
Forumista di Alta Qualità


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MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 5:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma scusate se pianifico il percorso formativo non posso chiamarlo piano della qualità e farlo almeno per gruppi di studenti?
Stranieri e italiani non possono avere le medesime esigenze, se non altro per una questione di lingua. La stessa cosa vale per bambini con esigenze speciali, possono esserci, no?

Chi paga? Mi verrebbe da dire lo stato ma qui mi arrabbio ed è decisamente meglio che io lasci perdere. Evil or Very Mad

Comunque non mi sembra una cosa così fuori dal mondo anche se ammetto che:

- non ho mai seguito un asilo come consulente
- i costi sono sicuramente un forte deterrente
- la repulsione del personale scolastico ad una ISO 9001 burocratica pure

Dario, io mi fido di te che hai già seguito molti progetti del genere ma non direi che una cosa di questo genere sia completamente inapplicabile, sai?
Altrimenti torniamo alla famosa Ford che poteva essere solo nera. Sad
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 10:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tutta la formazione, e sempre da ignaro ritengo che sia ritenibile tale anche quella erogata a dei bimbi dell'asilo, necessita di essere progettata. Un piano della qualità può essere ok, ma il documento deve cmq prevedere progettazione specifica...ed ecco quindi che ci si riallaccia a quanto detto in precedenza.
Nel senso che all'interno del piano della qualità va gestita anche la progettazione, nel senso stretto... riesami, verifiche ..validazioni.
Quindi per rendere tutto più snello torno a ribadire che individuare dei gruppi omogenei di bambini è la soluzione migliore al fine di non far impazzire le figure coinvolte.
Ora certo, è implicito che dal momento che l'organizzazione si trova costretta ad erogare servizi specifici per gruppi di clienti diversi, è auspicabile individuare più piani della qualità che però contengano progettazione, che dovrà essere gestita come tale (7.3).
Fuori dai lumi individuare un piano della qualità del tipo descritto sopra diverso per ogni bambino, questo lo trovo è allucinante.
In sostanza Simo stai affermando la nostra stessa cosa...tu lo hai fatto (giustamente a mio avviso) palesando l'idea dei piani della qualità...che noi avevamo sottaciuto, ai quali di fatto avevamo tacitamente dato consenso, con la quale quindi concordo pienamente.

saluti

gibbosky
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camogli
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/12/07 19:33
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MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 11:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie veramente a tutti per i saggi consigli! (e ben ritrovati, nuovi e vecchi Wink )
Alcune considerazioni:
Ill 99% delle educatrici che ho incontrato sono molto motivate e fanno riunioni con i genitori, compilanoo schede di osservazione, fanno inserimenti (VERO MOMENTO CRITICO!) personalizzati, programmano attività, laboratori, ecc. COnsiderano relmente ogni singolo bimbo ad es. se dorme con l'orsacchiotto o con la macchinina, ecc. quanto mangia, se ha la febbre, ecc.
Il problema è se devo far riempire di ulteriori moduli considerando applicabile per il singolo bimbo il 7.3! La linea vostra mi sembra che vada più verso il 7.2.2
Ho accompagnato diversi nidi e solo in un caso hanno richiesto la progettazione individuale.
A presto
_________________
Camogli
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Lun Dic 01, 2008 11:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Camogli,
perdonami... ma il 7.2.2 va comunque soddisfatto... e nel miglior modo possibile... ma evitiamo di fare confusione, nel 7.2.2 stabilisci i requisiti richiesti dai clienti ...li formalizzi.
Dopo ogni 7.2.2 fatto per ognuno dei genitori dei tuoi bambini... allora passi a rivedere l'adeguatezza della progettazione ( se già eistente) o ne fai di nuova in relazione ad ogni tipologia di 7.2.2, infatti prima di procedere alla progettazione accorperai i 7.2.2 analoghi... così ti risparmierai e soprattuto risparmierai le funzioni responsabili di una marea di riesami, di verifiche e di validazioni...
Insomma stiamo sempre girando intorno alla stessa cosa, GRUPPI OMOGENEI individuabili dalle formalizzazioni OMOGENEE scaturite in fase di soddisfazione dei 7.2.2

saluti

gibbosky
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