Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[bertofa]

Buon pomeriggio,

mi ero già presentato in un post di qualche mese fa: consulente di organizzazione prestato alla Qualità, sto seguendo una PMI trentina che importa e prepara sostrati per circuiti stampati (quindi siamo nel B2B) nell'ottenimento della sua prima certificazione ISO 9001:2015.

Sto anche per essere nominato auditor interno (almeno) per il primo ciclo di ispezioni.

I processi produttivi (tagli e imballaggi di due tipologie base di materia prima) si svolgono in una sede diversa da quella degli uffici, distante una decina di km.

I processi complessivi considerari nel SGQ sono una decina.

Ci sono anche ulteriori 3 processi (uno di pre-sales e due di post-sales) che sono affidati a un consulente esterno a Milano. Il cliente penserebbe di far svolgere le ispezioni di questi processi (e solo di questi) da remoto.

Le mie domande sono le seguenti :
^ é ammissibile? Ho letto il post qui sul forum e gli articoli citati, ma non ho l'esperienza per tradurre con sicurezza e tranquillità quei principi e considerazioni in risposte pratiche

^ come svolgerlo praticamente? I flussi di processo sono già stati mappati, la creazione della check list non sarà un problema, ma le attività sono telefonate e visite ai clienti del mio cliente (anche all'estero) e a volte anche invio di campioni alla sede del mio Cliente e da questo al produttore in Cina.

Davvero riconoscente a chi mi chiarirà le idee e un grazie in anticipo

[MikiMarru]

Ciao,
nella ISO 9001 non sono definiti aspetti specifici.

Detto questo l'obiettivo richiesto per l'audit interno è:
verificare la conformità del SGQ alla norma
verificare che l'SGQ sia efficacemente attuato e mantenuto

Aggiungerei: " e - possibilmente - far emergere opportunità di miglioramento del sistema".

Quindi se un audit interno si possa fare o meno in remoto tecnicamente lo decidi tu, dopo aver valutato il rischio che svolgerlo in tal modo possa inficiare o meno gli obiettivi dell'audit.

In linea di massima, in termini generali (poi si deve vedere nella realtà specifica), secondo me le attività "da ufficio", "da scrivania" sono effettivamente auditabili da remoto senza troppi problemi: non cambia molto tra leggere un documento condiviso a video o su carta, o intervistare una persona a distanza.
O meglio, in realtà è diverso, ma non necessariamente per gli aspetti relativi alla conformità.

Diverso è per le attività di natura operativa, una produzione, un controllo in ingresso ecc. Secondo me quelle sono da auditare sul posto.
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Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.

[Slender Man]

In casi estremi si puo' fare: un tablet in mano, mentre segui il processo, con microfono e altoparlante acceso per le domande. chiaramente è qualcosa di subottimale, ma un auditor esperto riesce tranquillamente a farsi un'idea.
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)

[dario]

Buongiorno,

la IAF prevede da anni gli audit in remoto.

Per poter contribuire a decidere se fattibile, la solita logica di analisi rischi ecc.
eccovi qualche documento di riferimento:
https://iaffaq.com/category/remote-assessments-audits/
e
https://www.iaf.nu/upFiles/IAFID32011_Management_of_Extraordinary_Events_or_Circumstances.pdf per gli audit in regime di emergenza sanitaria
e
l'MD4 per valutare se la tecnologia scelta è OK: https://www.iaf.nu/upFiles/IAF%20MD4%20Issue%202%2003072018.pdf


Una info pratica. il mio team ed io certifichiamo da ormai 7 mesi anche in remoto, prendendo comunque precauzioni e avendo preparati documenti informativi e disclaimer necessari. In linea di principio evito, se posso, audit a distanza di prima certificazione se non conosco già il cliente. Per gli audit di prima e di seconda parte non vedo grandi problemi, in generale. Suggerisco comunque un buon risk assessment per evitare sempre dispiacri o peggio, reclami.
Ciao a tutte/i