Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Quality]

Ciao a tutti,

nel trascorso mese di Agosto ha fatto notizia su varie testate giornalistiche il video virale di quei marinai che, guidati dal proprio ufficiale al comando (nello specifico un ufficiale donna ma il genere non c'entra), subito dopo il giuramento iniziano a ballare sulle note di Jerusalema:

https://youtu.be/eg-CUqxsZvE

Al di là delle polemiche tra i favorevoli ed i contrari a tale iniziativa, con le relative dichiarate (e forse poi smentite) sanzioni disciplinari per l'ufficiale in comando (da una parte) e richieste addirittura di encomio (dall'altra), voi cosa ne pensate?

In particolare secondo voi questa vicenda può essere esaminata da un punto di vista "Qualità"?

Se doveste esaminare questa vicenda, auditare le persone coinvolte ed il processo in cui si è concretizzata insomma se doveste elaborare un "Case Study" su quanto avvenuto sulla base dei criteri di un Sistema Qualità, quali sono stati secondo voi gli errori/punti deboli di questa iniziativa (o i punti di forza)?

Mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista, strutturato come Quality Manager (non a seguito di convinzioni personali e/o politiche), dopodichè vi condividerò il mio.

Ciacciao
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[QualitiAmo - Stefania]

Ti ho messo un titolo provvisorio che puoi cambiare, se vuoi, non inserendo caratteri speciali perché il sistema ha un baco che porta a non visualizzare i titoli delle discussioni se contengono accenti, apostrofi, ecc.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[KK]

Non ho seguito la vicenda, vedo il video del link per la prima volta.
La mia prima domanda quindi è: perchè ha scatenato la polemica?

In ogni caso provo ad analizzare.

I "Contro"

Di sicuro la procedura di non prevede una situazione del genere, pertanto non hanno seguito un protocollo. Hanno fatto una cosa non prevista.
Inoltre credo che un'istituzione come quella della Marina Militare (come solitamente tutti i corpi militari) fondi i suoi concetti anche sulla serietà e sulla sacralità della divisa.
Su questo bisognerebbe leggere lo statuto? (Politica per la qualità)
Comunque una cosa del genere potrebbe forse macchiare la purezza della divisa? (Marketing)
Credo forse che il focus principale sugli aspetti negativi sia questo.

I "Pro"

Nonostante la procedura sia stata derogata, non so se quanto fatto si possa configurare come una NC: è come se qualcuno mi presentasse un documento con qualche ghirigoro colorato o qualche immagine simpatica.
Se volessi contestualizzare qualcosa di simile a livello documentale, è come se si presentasse un'istanza in tribunale fatta con le emoticons.
Il problema vero è: raggiunge lo scopo? Secondo me sì.
E' classificabile come una non conformità? Secondo me no.
A questo punto, se la questione è di immagine, si potrebbe spostare il livello della discussione a livello direzionale, ossia della società/azienda/organizzazione.
Qui mi sembra che non partecipino soltanto i sottufficiali, ma ci sia qualche carica più alta, pertanto si può ipotizzare sia avallata dall'alto.
Infine, se volessimo stravolgere il punto di vista, sebbene sia configurabile un rischio d'immagine, si hanno al contrario un'opportunità di creare teamwork e di "svecchiare" l'immagine di un corpo militare che magari con la modernità e la globalizzazione può aver perso fascino, quindi un'operazione di rottura che cambia la rotta ma non la danneggia.

Nel complesso, da responsabile qualità avrei inserito questi rischi e opportunità nell'analisi e l'avrei sottoposto alla direzione per approvazione.
Da collega della qualità, avrei sostenuto l'iniziativa.
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Konsulente Kualità

[Quality]

Grazie KK!

Nessun altro vuol provare a fare un Quality-case di questa vicenda?
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[Slender Man]

Chi sono gli stakeholder?

Il corpo? La linea gerarchica? I commilitoni? L'opinione pubblica?

Al posto di addentrarmi nell'effetto che la danza possa avere su queste classi (e temo non si possa fare in modo efficace, o almeno credo di non saperlo fare io, che non conosco a sufficienza il contesto), posso provare solo a mettere in riga riflessioni e dubbi senza un ordine preciso sul tema della regola.

Qual è lo scopo del "decoro" che si propone come modello e regola? Decoro inteso come comportamento che va tenuto anche per rispetto alla divisa che si porta, come contegno esteriore, portamento armonioso e buone maniere, in pratica quello che Primo Levi chiamava il decoro del camice, "Der gute Anstand"?

Certo, esisteranno certamente delle regole di quel corpo militare, che non conosco del dettaglio. Mi piace pero' rifarmi al concetto di "autoesigenza": quando lo spirito di una regola è compreso, un gruppo non si limita ad attenersi ad essa in modo passivo, ma sceglie, in ciascuno dei suoi membri, di chiedere a se stesso di comportarsi secondo un certo codice perché vuole raggiungere gli obiettivi che quella regola pemette di perseguire in modo efficace.

In questo caso dei professionisti, che credo competenti e consapevoli, hanno SCELTO di uscire da quel codice di decoro. La mia valutazione cambia a seconda della motivazione, piu' o meno consapevole, che avevano, nell'operare questa scelta.

Motivazioni di "basso livello" (per divertirsi, perche' fa figo, perche' che sarà mai) mi fanno tendere a una valutazione negativa, in cui immagino che le finalità della regola siano state sacrificate per nulla.

Motivazioni di "alto livello" (per aumentare lo spirito di corpo, manifestare individualità e capacità di scelta, flessibilità, voglia di modificare il proprio comportamento a seconda dei contesti, valutazioni complesse costo/beneficio) mi faranno, al contrario, spingere verso aree di approvazione.

Per me il primo passo appunto è riflettere sul concetto di regola (le "procedureeeeee"), e sulle competenze dei singoli che in un dato momento possono scegliere di NON SEGUIRLE, senza che necessariamente questo costituisca un male assoluto.

E' come sciare. Se resto sulla pista tracciata la responsabilità è del gestore dell'impianto. Se vado fuori pista in neve fresca mi assumo COMPLETAMENTE la responsabilità della mia scelta e del mio percorso. Non c'e' una scelta a priori giusta o sbagliata. E' importante capire perché lo faccio.

Per me la regola è SEMPRE transitoria, precaria e "in progress". E' fondamentale ragionare sulla sua finalità, e non chiudere la porta alla possibilità di raggiungerla in modo piu' efficace diversamente. Per farlo, spesso abbiamo bisogno anche di spiriti liberi, critici, esploratori. Che si avventurino ai bordi della regola, la pieghino, ne slabbrino i bordi.

Attenzione pero': per poterlo fare bisogna prima conoscere molto bene la regola stessa, il suo impianto, il suo funzionamento. Per andare in neve fresca devo saper sciare molto bene, avere un equipaggiamento migliore della media, e una conoscenza del territorio di gran lunga piu' approfondita.

In conclusione, evviva i trasgressori, abbasso i trasgressori ignoranti.

(en passant, ballano da fare schifo. se vuoi fare una cosa cosi', meglio preparala BENE)
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)

[KK]

[QualitiAmo - Stefania]

[KK]

[Quality]

[QualitiAmo - Stefania]

[Quality]

Ciao a tutti e grazie per i contributi.

Provo a dire la mia, anticipandovi già che mi trovo molto in linea con le conclusioni di Slender.

Nello specifico, provando ad effettuare un "Case Study" della vicenda del balletto dei marinai in ottica Quality System, credo che gli errori principali di chi ha organizzato la cosa siano relativi a:

1. Analisi del Contesto Interno/Esterno (mancata o inefficace):
- Contesto Interno: Siamo in un contesto militare, con gerarchie, regole, tradizioni e relative ritualità per cui, nell'organizzare un simile evento occorre tenere conto delle possibili ripercussioni.
- Contesto Esterno: Quale potrebbe essere la reazione dell'opinione pubblica (positiva o negativa)?

2. Pianificazione: Scelta del momento opportuno.
Se non erro il balletto è scattato dopo la cerimonia del giuramento. Anche di questo occorre tenere conto. Se il balletto fosse maturato in un contesto diverso, ad esempio a seguito di una sorta di cerimonia di congedo, o di fine missione di pace, etc. avrebbe potuto avere un certo tipo di effetto goliardico mentre lo stesso balletto effettuato subito dopo il giuramento (che in ambito militare è un momento particolare "alto" in termini di fede verso alcuni valori) potrebbe sembrare quasi irrispettoso (in quel sistema di regole e valori).

3. Comunicazione:
Chi, come il sottoscritto, ha prestato il servizio militare di leva obbligatorio sa che di momenti di "goliardia" nelle caserme ce ne sono sempre stati, anche molto più folcloristici di quello di questo video solo che, semplicemente, ai nostri tempi, al tempo della leva obbligatoria, non c'erano gli smartphone nè i social quindi ciò che accadeva in caserma restava in caserma.
In questa vicenda invece occorreva tenere conto del fatto che il balletto sarebbe finito "sul telefono di ogni Italiano" e quindi del relativo impatto mediatico.

4. Qualità del Prodotto/Servizio Erogato:
E qui finisco per riagganciarmi alle valutazioni di Slender. In fin dei conti la Storia è piena di personaggi "estrosi" da Steve Jobs a Patch Adams, che ad un certo punto sono andati "oltre" le regole e le cui azioni hanno portato addirittura ad un cambiamento/adeguamento di quelle stesse regole da loro sbaragliate però c'è un'importante elemento: il risultato del loro "sbaragliamento" di regole era perfetto.
Mi viene in mente un parallelo con il coro di Sister Act: https://youtu.be/R5EcbH1FJ1s

Anche in questo caso le suore rompono gli schemi trasformando un coro "aulico" in una scatenata ovazione a Maria in chiave gospel ma il loro spettacolo è perfetto, eccellente.

Di conseguenza la discussione che ne segue tra i pro ed i contro (che ci sono sempre) è circa l'opportunità o meno ma non sulla qualità.

Questo purtroppo, secondo me, è il vero punto debole della vicenda dei marinai: la qualità del risultato.
Non me ne vogliano i diretti interessati ma il balletto fa abbastanza pena.
Prima comincia a ballare in solitario l'ufficiale al comando per un certo numero di secondi che, in quella situazione, sembrano interminabili.
I marinai schierati sembrano incerti, a tratti forse imbarazzati, non tutti si muovono subito e quando poi lo fanno sono scoordinati e fuori tempo.

Insomma sembra uno di quei balletti da serata finale del club vacanze nel villaggio turistico.

Conclusioni:
Ben vengano i "rivoluzionari", gli innovatori, quelli che buttano il cuore al di là dell'ostacolo e che rompono gli schemi perchè è anche attraverso questi personaggi che le regole cambiano e le procedure evolvono.

Ma se decidi di rompere gli schemi, di andare oltre le regole allora devi essere perfetto, impeccabile, devi eccellere con un risultato che, appunto, non sarebbe stato altrimenti ottenibile rispettando quelle regole.
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[KK]

Mi piace molto il punto di vista di Quality e Slender ma secondo me non state tenendo in considerazione un ultimo aspetto pertiente e, forse, anche importante.
La verifica dell'efficacia.
Se avessimo l'opportunità di monitorare il kpi che riguarda il numero di iscrizioni al corpo nel prossimo periodo e questo ci dicesse che il balletto ha consentito l'ottenimento di un 20% in più di iscrizioni al corpo, allora forse l'azione sarebbe da giudicare positiva e non negativa.
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Konsulente Kualità

[Quality]

[KK]

Ha un senso in effetti...
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Konsulente Kualità

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