Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Alberto]

NELL’INDAGINE DI MANAGERITALIA IL 53% DEGLI INTERVISTATI METTE AL PRIMO POSTO TRA I FATTORI DI SUCCESSO PERSONALE IL WORKLIFE BALANCE, IL BILANCIAMENTO FRA LAVORO E VITA PRIVATA, INSIEME A INDIPENDENZA E AUTONOMIA. LA RETRIBUZIONE ARRIVA SOLO AL TERZO POSTO DELLA CLASSIFICA. Ce ne parla "Affari&Finanza".
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Alberto - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?

[Guerra]

ManagerItalia e worklife balance.
Perchè al mercato della frutta invece di vendere banali mele non vendono apples? Sarebbe marketing di vendita.
Quanto mi irritano queste cose. Questo è influenzare in accezione negativa del termine; "vestire" in modo torbido un qualcosa per nasconderne il significato e per renderlo più appetibile al mercato, come la mela della strega cattiva di Biancaneve.
Pesticidi letterari!
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"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più

[Paoloruffatti]

Ciao Guerra,
nel 2003, in un libro che ho scritto per riorganizzare gli studi tecnici professionali, riportavo a proposito della gestione della "risorsa" umana, che un filosofo che conosco chiamava "contraddictio in terminis" , in quanto una risorsa inanimanta può essere chiamata tale, mentre una "Persona" non può essere trattata come qualcosa da aggiustare se si rompe (come una macchina), -anzi, diceva, - la Persona deve essere abituata ad essere collaborativa quindi deve essere vista come un fine al cui benessere deve tendere l'azienda e non un "mezzo di produzione qualsiasi inanimato".

Riporto anche il pensiero di un economista famosisssimo che ricorda che in origine (tempi del Fordismo), [come tutt'ora] erano e sono previsti due tempi:

1) quello del lavoro , cioè del sacrificio, della pena, dell'alienazione, per CREARE RICCHEZZA
2) Quello del tempo libero, cioè della gratificazione, del godimento della ricchezza prodotta [oggi a malapena lo stipendio serve per pagare le tasse, i balzelli locali e le bollette), della felicità.
Quindi la felicità solo nel tempo libero ed in proporzione alla ricchezza prodotta (oggi nemmeno una pizza con la famiglia, salvo che per quei porci di manger che pigliano almeno 500 mila € al mese, poverini!.... che non gli permette nemmeno di arrivare a fine mese!)

Ed il filosofo continua:
Di qua la dicotomia morale: una a valere per l'attività di produzione della ricchezza ed un altra a valere per ill godimento della medesima.
Produrre ricchezza comunque, ma disattenti al "come".
Per benficiarne e semmai per beneficare!!!
Ma non vi possono essere due morali: una lassa, indulgente e cieca (insensibile ai costi umani) ed una rigorosa per la distribuzione della ricchezza prodotta.
Infatti non può essere lecito rapinare o praticare lo schiavismo!!! per guadagnare molto pur con l'intenzione di dare ai poveri [come rispose in un'assemblea pubblica il capo banchiere di Intesa S. Paolo, sig Profumo, quando qualcuno gli chiese perchè guadaganasse uno stipendio di oltre 4,5 milioni all'anno e lui rispose "ma faccio tanta beneficienza"!!!
Capisci in che mani siamo caduti?

[Guerra]

Probabilmente i poveri portano tutti il loro cognome.
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[KK]

Beh, dipende dalle situazioni.
Io purtroppo nell'ultimo periodo ho dovuto invertire la tendenza e ho messo lo stipendio al primo posto, sacrificando tutto il benessere di un posto di lavoro vicino a casa e di un orario più agevole...
Ora la logistica è un casino ma i soldi in più sono ossigeno vitale.
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Konsulente Kualità