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QualitiAmo - Alberto Moderatore
Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Mer Mar 02, 2016 11:04 am Oggetto: Scrivanie: inno al caos |
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(Fonte: "la Repubblica")
IN QUELLE DI STEVE JOBS e Albert Einstein regnava il caos. Agatha Christie ne aveva una ordinatissima e così ce l’ha Walter Siti. È la scrivania. Quello che si accumula, in quel perimetro, rivela molto dell’animo umano. Per l’anarchico Oscar Wilde, una scrivania ordinata era “sintomo di una mente malata”. Peccato che in Gran Bretagna un lavoratore su dieci sia stato ammonito per aver creato un disordine destabilizzante per i colleghi. E il saggista Charles Péguy, già nel 1800, aveva sdoganato il minimalismo: «L’ordine e l’ordine soltanto fa in definitiva la libertà. Il disordine fa la schiavitù».
La questione, in tempi di smart working e hot desking, si pone in termini di convivenza: cosa può succedere se il destino incrocia, nel tavolo in condivisione, un ordinato pignolo e un creativo compulsivo? Se come dice Jeremy Myerson, autore di Life Work, i mucchi di carta lasciati su una scrivania generano stress, quale mostruosa reazione si verifica se i fogli li ha lasciati un altro? Per evitare una guerra civile Myerson suggerisce stratagemmi semplici: “Alle persone disordinate, costrette a lavorare in modo asettico, consiglio di nascondere le carte in un cassetto e tirarle fuori al momento opportuno. Al contrario, i precisini potranno mettere delle fioriere sul tavolo per marcare il territorio”. In definitiva, chi ha ragione? Uno studio dell’Università del Minnesota rivela come chi vive nel caos sia più creativo, ma anche l’ordine stimola scelte salutari. Inneggiano al caos dalla Northwestern University: «Le persone disordinate sono più veloci a risolvere problemi, mentre il minimalismo uccide la creatività». E allora via libera al compromesso: l’entropia creativa. _________________ Alberto - Staff di QualitiAmo
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Mer Mar 02, 2016 11:40 am Oggetto: |
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Non ho mai potuto sopportare gli psicologi: credono di possedere la mente umana e tutto ciò che ne consegue.
Tralasciando il fatto che lavorare insieme ad altre persone necessita prima di tutto di buona educazione, perciò disordinati o "precisini" devono innanzitutto essere persone educate; tradotto: ognuno ha il suo spazio e non deve invadere o infastidire l'altro e le sue abitudini, qualsiasi esse siano.
Sulle baggianate del Minnesota le archivierei insieme a tante altre.
Nei film il genio che risolve problemi impossibili è sempre un gran disordinato (pensate come esempio a "Sopravvissuto - The Martian", il giovane afroamericano che risolve il problema della rotta da seguire).
E' il solito stereotipo di genio.
A mio avviso un disordinato è un disordinato, punto e basta. La maggior parte è mediocre, alcuni sono geniali. Stessa riflessione per le persone ordinate.
Oscar Wilde non aveva nulla da fare, perciò poteva permettersi la scrivania disordinata e sottolinearne le virtù.
L'entropia creativa mi mancava.
Si confonde sempre l'entropia con il disordine, invece l'entropia in termodinamica è una funzione di stato che indica l'evoluzione di un sistema.
Invece nella teoria dell'informazione:
Treccani ha scritto: | quantità media d’informazione contenuta in un insieme statistico di messaggi |
_________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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sly_1982 Maestro Oogway
Registrato: 24/10/12 08:28 Messaggi: 3556 Residenza: Provincia di Brescia
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Inviato: Mer Mar 02, 2016 11:46 am Oggetto: |
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Non la mia! La mia è tutta bella ordinata e "carica"!
...tant'è che ho ricevuto molte volte apprezzamenti da parte della Direzione, dei Clienti e degli Auditor dell'Ente certificatore. _________________ "La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden |
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