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Obiettivi di qualità all'interno del piano strategico

 
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Autore Messaggio
zoe
Nuova recluta del forum


Registrato: 06/03/14 15:53
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MessaggioInviato: Gio Set 24, 2015 3:50 pm    Oggetto: Obiettivi di qualità all'interno del piano strategico Rispondi citando

Ciao a tutti!

Avrei bisogno di qualche suggerimento per migliorare il piano strategico dell'azienda. Fino ad ora abbiamo utilizzato un business plan molto basico (parlo di una ditta di dimensioni ridotte!). Per intenderci: un foglio di excel in cui indichiamo sinteticamente le risorse umane, le attrezzature, i macchinari dell'azienda al momento attuale e la previsione sull'anno successivo.
Abbiamo la necessità di estendere il bp anche a livello finanziario (investimenti, proiezioni, costi, ricavi ecc) sui prossimi 3/5 anni. Fino a qui direi che non ci sono problemi. Il mio dubbio nasce da una non conformità ricevuta quest'anno durante la visita dell'ente certificatore. Il punto 5.4.1.1 della ISO-TS dice chiaramente che nel piano strategico devono essere inclusi gli obiettivi di qualità. Noi invece li abbiamo sempre riportati nel modulo indicatori qualità (in una colonna "obiettivi"), nella politica della qualità in maniera più generale e nel riesame della qualità. A me tutto questo suona un po' ridondante e ripetitivo e rischio di fare un sacco di "doppioni". Secondo voi, come possiamo armonizzare il tutto? In che modo gli obiettivi di qualità sul piano strategico hanno senso?
Grazie mille per il prezioso aiuto!! Smile
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Guerra
Forumista classe "oro"


Registrato: 27/09/13 08:38
Messaggi: 5802

MessaggioInviato: Gio Set 24, 2015 3:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il piano strategico dovrebbe essere realizzato in funzione degli obiettivi che l'azienda si pone.
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"Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Gio Set 24, 2015 4:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Includere un semplice rimando al documento nel quale avete descritto gli obiettivi?

L'unica scocciatura è che, aggiornando gli obiettivi, dovreste aggiornare anche l'altro documento aggiungendo la nuova resione.
Non so cosa sia più macchinoso francamente...
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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zoe
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Messaggi: 16

MessaggioInviato: Gio Set 24, 2015 4:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
Includere un semplice rimando al documento nel quale avete descritto gli obiettivi?

L'unica scocciatura è che, aggiornando gli obiettivi, dovreste aggiornare anche l'altro documento aggiungendo la nuova resione.
Non so cosa sia più macchinoso francamente...


Grazie del suggerimento Stefania!
Anche noi pensavamo di "scamparla" così ma purtroppo questa soluzione è stata accettata solo come azione di contenimento alla nc. Come azione correttiva, invece, pare siamo obbligati ad includere una sezione apposita per gli obiettivi di qualità (l'ennesima!) nel piano strategico. Chissà se qualcuno si è trovato nella stessa nostra situazione!
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26589

MessaggioInviato: Gio Set 24, 2015 4:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

zoe ha scritto:
Anche noi pensavamo di "scamparla" così ma purtroppo questa soluzione è stata accettata solo come azione di contenimento alla nc.


uhmmmmm

Ma scusa...se non c'è un modello da riprodurre, io posso costruire il mio documento come mi pare e, nel costruirlo, pensare ad apposite sezioni aggiornabili anche separatamente una delle quali potrebbe essere proprio il documento con gli obiettivi.
Premetto, però, che non sono esperta di TS 16949. Aspettiamo di vedere cosa ci dicono gli esperti.

zoe ha scritto:
Come azione correttiva, invece, pare siamo obbligati ad includere una sezione apposita per gli obiettivi di qualità (l'ennesima!) nel piano strategico.


Infatti. Per me la "sezione" è un annesso al documento.
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zoe
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Registrato: 06/03/14 15:53
Messaggi: 16

MessaggioInviato: Mar Ott 06, 2015 9:04 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
volevo aggiornare l'argomento con la soluzione che abbiamo implementato.
Alla fine si è deciso di dare al piano strategico un carattere "vivo" ed aggiornare nel tempo risultati e obiettivi a medio-lungo termine indicati. Sarà riesaminato annualmente durante il riesame della direzione. Conterrà (a differenza del modulo indicatori che è su base trimestrale e annuale) grafici e proiezioni dei tre anni precedenti e i tre successivi.
Certo, si è aggiunta un'ulteriore procedura ed è forse un po' macchinoso ma per il momento ci è sembrata la soluzione migliore. In effetti, all'azienda mancava una visione più a lungo termine sugli obiettivi e anche graficamente più immediata. Vedremo nel tempo se sarà fattibile e soprattutto utile.
Grazie dell'aiuto Smile
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Ott 06, 2015 10:20 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Zoe,
mi era sfuggita questa tua lunga trattazione di questo problema (non si tratta di ISO TS16949 o meno, ma di buona gestione aziendale, tout court)

In realtà tenere gli indicatori come in uno zoo con le gabbie separata dal resto della vita aziendale mi sembra davvero una forzatura: ha ragione il vostro certificatore. Se strategicamente decidete di porvi un obiettivo e con lui definite le risorse per raggiungerlo e quindi capire quanta "grana cacciare" da parte di chi [fonti] e come e magari come spenderli [impieghi] (ad esempio la formazione quanto costa e chi la può dare, se scoprite che all'interno non c'è nessuno che possa darla agli altri), sarà proprio bene che definiate un indicatore (o più) che ne misuri/no l'avanzamento, magari attraverso il controllo delle spese o con un gantt che definisca gli step da fare e quindi il loro raggiungimento o meno.

Il segreto è comunque seguire il progetto con un responsabile di progetto che dia informative alla Direzione sul suo avanzamento, con numeri e cifre (indicatore); l'indicatore è il linguaggio comune sul quale intendervi.

PS: se cacci via il manuale che la nuova norma ISO 9001:2015 non cita più, ma condensi tutte le informazioni al cliente e alle altre parti interessate (vatti a leggere il par 4.1 e 4.2 della nuova norma 9001) in un solo documento fatto dalla politica per la qualità, il suddetto piano strategico con i relativi indicatori ed infine il documento del riesame periodico della direzione ..... trimestrale sarebbe il massimo, ma almeno semestrale, invece che il solito Riesame annuale, disatteso e stravolto spesso dai fatti ed accadimenti che fanno cambiare il mondo), non fareste altro che seguire quanto dice la nuova norma, senza fare un pezzo di carta secondo i punti norma, (come essa non vuole più che si faccia!) e credo che gli ispettori della ISO TS siano d'accordo con me: a loro interessa sapere che hanno un fornitore che fa pianificazione strategica e non un'armata Brancaleone che vive alla giornata.

Però ti posso dare un consiglio?: non fate pianificazione strategica con i tre ultimi anni passati e i prossimi tre anni futuri! (mi sa che fareste ridere i polli!: una volta dietro la cortina di ferro (URSS e paesi satelliti) facevano i piani quinquennali che potevano andare bene, forse, in una economia consolidata, ma oggi che viene stravolto il mondo ogni banca che, spergiura, diceva di non avere derivati in pancia, mentre ci si accorge che ha miliardi di buchi!...prontamente ricoperti dal famigerato FMI (non gratis!), si deve cambiare tutto ogni tre mesi!.

Quindi fate pure una previsione di lungo termine annuale o biennale al massimo e poi ci scrivete a fianco che questo vale solo per i grandi cambiamenti mentre per gli obiettivi di breve termine e basso impegno finanziario è credibile solo quella annuale/semestrale [il pregresso potete tenerlo a 3 anni se ce l'avete, perchè tanto...quello è che è successo e nessuno lo cambia, quindi è una buona base per dire che gli indicatori che avete definito sono quelli costruti su di quella]; la pianificazione strategica comincerà dicendo che per i prossimi 6 mesi futuri è valido l'indicatore misuratore vecchio, o che secondo voi state camminando su un campo minato (ad esempio il caso VW è uno di quegli accadimenti che fa cambiare tutto strategicamente...o no?) e che quindi decidete...... (su scorte, su ore di impegno centri di lavoro, su liquidi refrigeranti, ecc: tutta roba da gestire attentamente) prevedendo una riduzione di ore lavorate da tot a tot nei prossimi 3-6 mesi....
Ciao
Paolo.
PS: la tua procedura che si aggiunge, "macchinosa" non è altro che l'unica strada che io conosco ed ho applicato e fatto applicare prima che uscisse la nuova norma. "Stai serena" direbbe oggi un grande(??) "politologo" nostrano!!
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zoe
Nuova recluta del forum


Registrato: 06/03/14 15:53
Messaggi: 16

MessaggioInviato: Mar Ott 06, 2015 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
sarà proprio bene che definiate un indicatore (o più) che ne misuri/no l'avanzamento, magari attraverso il controllo delle spese o con un gantt che definisca gli step da fare e quindi il loro raggiungimento o meno.

Gli indicatori ci sono, sono presenti da anni e abbastanza completi. E' proprio la sovrapposizione di questi due documenti (piano strategico e modulo indicatori) che mi preoccupa. Come giustamente suggerisci, si potrebbe condensare il tutto in un unico dossier e gestirlo durante un riesame della direzione più frequente (semestrale ad esempio).

Paoloruffatti ha scritto:
non fate pianificazione strategica con i tre ultimi anni passati e i prossimi tre anni futuri! --- [il pregresso potete tenerlo a 3 anni se ce l'avete, perchè tanto...quello è che è successo e nessuno lo cambia, quindi è una buona base per dire che gli indicatori che avete definito sono quelli costruti su di quella]

Sì, parlando dei tre anni precedenti, mi riferivo ai dati di partenza e di riferimento che mi servono per visualizzare un grafico che mostri gli andamenti.
Quello che vorrei evitare è avere 10 documenti di qualità che trattano tutti lo stesso argomento.

Grazie mille per l'aiuto!
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Slender Man
M.A.S.P.


Registrato: 20/04/12 14:28
Messaggi: 3222

MessaggioInviato: Mer Ott 07, 2015 4:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

essendo arrivato fuori tempo massimo, mi limito a leggere che il problema è stato risolto, quindi non c'e' bisogno di parlarne ancora.
questo pero' mi sembra un esempio molto centrato di una "buona" azienda, che lavora "bene", ma che non ha capito lo spirito delle prescrizioni ISO TS. E stavolta si' che do ragione a tutti quelli che dicono che la colpa è dei clienti.

Qui l'auditor sembra aver colto il problema e indicato una direzione sensata. Ma se la risposta aziendale va verso la ridondanza (come giustamente sottolinea, a disagio, zoe) significa che ci sono degli automatismi duri a morire.

Io mi limito a dire che un riesame della direzione VERO non puo' essere annuale, mai. E nemmeno semestrale. Proprio perche' la reltà è sdrucciola e non ci permette di pianificare a lunghissimo termine, dobbiamo tenere a guinzaglio molto corto le indicazioni di ritorno delle scelte fatte. Non possiamo mettere in pista qualcosa a Gennaio, e scoprire a Dicembre che non ha funzionato, perche' magari a Marzo qualcosa è cambiato...
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"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
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