Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[MoodyVic]

Buongiorno,

ho da poco seguito un corso con un docente ufficiale BRC, per aggiornami circa le novità della v.7.

Durante la spiegazione è stato detto che è necessario richiedere a tutti i fornitori (con particolare riferimento a quelli a basso rischio) un test di rintracciabilità su un lotto.

Riguardando la norma penso si riferisca al par. 3.5.1.2 "L’azienda deve implementare una procedura di controllo continuo e di approvazione dei fornitori, al fine di garantire che tutti i fornitori di materie prime e imballaggi sappiano gestire il rischio associato alla sicurezza e alla qualità delle materie prime e adottino efficienti procedure di tracciabilità".

La mia domanda è:
Secondo voi sarebbe meglio adottare una modulistica pre-impostata (alla quale il fornitore possa aggiungere eventuali allegati); o sarebbe meglio farsi inviare un test eseguito come di consueto (approfittando anche per "sbirciare" altri possibili metodi)?

Mi chiedo inoltre se i fornitori di materie prime molto secondari (es. secondi fornitori di aromi, dai quali ci si fornisce 1 volta/anno), saranno disposti a sacrificare parte del tempo per eseguire il test....

Avete avuto già esperienze in merito?

Grazie
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Isabella

[mascalzone79]

Ciao, innanzitutto il fornitore deve riportare il lotto di produzione sul DdT, altrimenti è già "non conforme".
Il test di rintracciabilità può consistere nel richiedere al fornitore una scheda tecnica del prodotto (deve essere in grado di fornirla!) contenente tra le varie specifiche anche la rintracciabilità della sua filiera di prodotto.
Poi puoi eseguire un audit di seconda parte sul fornitore (se ritenuto opportuno dall'azienda e in base all'importanza del fornitore) relativamente alla rintracciabilità del prodotto.
Infine (metodo meno efficace/contestabile) far compilare al fornitore un questionario di autovalutazione (esempio: fai questo in questo modo? SI-NO).
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Insisti e resisti, ottieni e conquisti!!

[Andrea1]

Il requisito in questione è il 3.9.3.
Si applica ai fornitori di materie prime non certificati con standard GSFI, oppure non auditati da parte vostra.
Va richiesta una prova di tracciabilità completa al momento della qualifica e successivamente almeno ogni tre anni.
Purtroppo lo standard non fa distinzione tra i fornitori, quindi si applica anche per quei fornitori ai quali ordini una sola volta all’anno.
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Andrea

[MoodyVic]

Grazie per le risposte!

Andrea cosa intendi per "prova completa"? devono inviarmi anche le schede tecniche delle materie prime impiegate?
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Isabella

[Andrea1]