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codifica documenti SGQ

 
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niko
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MessaggioInviato: Gio Mag 21, 2015 9:20 pm    Oggetto: codifica documenti SGQ Rispondi citando

buonasera a tutti, ho un dubbio sulla codifica delle check list, in particolare quelle dinamiche o comunque quelle le cui voci possono essere soggette a più cambiamenti durante l'anno. Le devo comunque codificare ed inserirle in rete (i documenti del SGQ sono disponibili nella rete aziendale) con il conseguente impegno di personale che deve aggiornare ?
grazie
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MikiMarru
Come da manuale


Registrato: 21/11/07 22:34
Messaggi: 1315
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MessaggioInviato: Gio Mag 21, 2015 9:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

A quali check list ti riferisci?
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Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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niko
Ospite





MessaggioInviato: Gio Mag 21, 2015 10:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

mi riferisco a check list per il prodotto da distribuire durante il flusso di assemblaggio
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26587

MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 8:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao niko, vediamo se ho capito bene quello che chiedi.

Utilizzate un documento nel quale le voci, durante l'anno, possono cambiare. Giusto? E questo documento, probabilmente, viene elaborato in elettronico.

Se è così, il documento va comunque codificato ma puoi rendere le voci dinamiche tu stesso prevedendo - se possibile - una lista da flaggare, dei campi da compilare di volta in volta o altro a seconda di ciò che ti serve nello specifico.
Il contenuto cambierà, le voci si adatteranno ma il modulo avrà la sua codifica che lo identificherà chiaramente.

E' fattibile? Se vuoi carica sul forum un esempio del documento, così cerchiamo di studiare una soluzione. Se hai bisogno di una mano per il file, fammi un fischio.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Da quanto ho capito, l'amico niko chiama "check list" quella che in realtà è una istruzione di lavoro cioè quell'elenco di cose da fare e verificare che emettono e gestiscono tutti coloro che vogliono organizzare bene una attività.
Questa check list infatti viene riempita in sequenza logica (perciò è anche una IO) dall'operatore che preleva i pezzi secondo distinta base leggendo sulla etichetta il n° di matricola di ciò (pompa, motore o altro device) che viene motato sul prodotto, in modo che alla fine del processo di montaggio, questo documento è un insieme di registrazioni che saranno poi infilate nel dossier macchina/prodotto per assicurare la rintracciabilità totale in caso di assistenza tecnica (facilitata, appunto, dalla presenza di tale documento).

Il manutentore sa che la macchina xyz ha su un motorino "wacz" del tipo che è stato acquistato del fornitore "z" e che si è rotto in garanzia perchè è stato venduto il ../../.... e faceva parte del lotto 123456 di acquisto che "z" ci aveva fornito nella quantita di 500 pezzi.

Volendo, con queste info si è in grado di fare anche il "richiamo da prodotto difettoso", avendo, appunto, queste registrazioni preziosissime.
E' così niko?

La identificazione del documento è di una facilità estrema: gli si attribuisce un n° di IO che diventa anche una serie di registrazioni e, come tale, conservata nei dossier macchina, pertanto non devi aggiornare un boia, ..a meno che tu non modifichi, ad esempio, la sequenza di montaggio. Il fatto che tu la riempia di numeri di codice di pezzi montati non ti deve costringere a cambiargli codice: sarebbe una pazzia bella e buona, costosa e totalmente inutile!
ciao e buon lavoro

ciao
Paolo
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2p71828
Qualità è precisione


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Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 11:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Il problema è per me, come fate ad assicurare che la check list corretta e aggiornata sia la sola disponibile all'operatore.
come fate a ricostruire la storia di un lotto prodotto un anno fa, per esempio?

Anche se tieni congelato il numero di modulo avresti comunque una revisione del documento e un sistema di archiviazione.

dipende poi dal settore in cui operi:
per un settore specifico con molte cogenze, per ogni lotto di produzione assegno un codice alfanumerico univoco, poi redigo il piano di controllo / fabbricazione con tutti i moduli/check list annesse (circa una ventina) che riportano il riferimento al codice del lotto. A quel punto si crea automaticamente un dossier specifico per quel lotto di produzione. Poiché il file (tutto viaggia in un unico file di calcolo con N fogli corrispondenti ai moduli) è stato costruito considerando l'esigenza di essere modificato più volte l'attività non richiede più di un'ora (molto spesso bastano 5 minuti). Dopo si devono fare le nuove stampe e rottamare quelle inutilizzate (e inutilizzabili) del lotto precedente
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 3:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao 2p 71828
non capisco quanto tu scrivi:
Se tu hai una check list (o 20 fa lo stesso) e su questa check list tu riporti i numeri di matricola dei singoli componenti che tu monti sulla ennesima macchina prodotta in un lotto di 100 macchine, ad esempio, montate nella giornata avrò un file (o un dossier cartaceo) macchina per ognuna delle 100 macchine, ciascuno con un codice di componente uguale ma con numero di matricola diverso )((la sto facendo difficile, ma se il componente ha un codice uguale per 100 macchine riporterò quel codice 100 volte uguale=codice lotto?) ammesso che questo codice alla 72 esima macchina cambi perchè ho finito i componenti ed il fornitore ha pezzi non intercambiabili con codice quindi diverso dalle prime 72 macchine avro dal 73 al 100 dei dossier/check list diversi dagli altri 72.
E allora?
Anzi, se tra un anno devo andare a mettere le mani sulla 24esima macchina per farci manutenzione saprò benissimo che razza di ricambio dovrà mettersi in borsa il servizio assistenza prima di partire dalla sede (grazie appunto al fatto che so che di quel lotto di 100 auto prodotte il 22 Maggio 2015 le prime 73 hanno il codice XYZ in pancia mentre dalla 73esima alla 100esima ci sarà il codice ZWYH.

Cambiare la check list?...ma siamo matti? cambiano solo i codici del componente montato e non il codice della check list, che non deve cambiare, salvo nel caso di cambio del ciclo o delle sequenze di montaggio dei componenti.
GUAI andare ad "aggornare" il pregresso se non è cambiato niente. Cambia la registrazione che fa l'operatore se il componente XYZ è cambiato perchè in magazzino da oggi, anzi dalla 73 esima macchina, hanno smesso di montare l'XYZe montano il ZWYH.
Se si cambiasse invece la check list, tra un anno, il service che va a cambiare il componente guasto, come fa a sapere da che codice macchina si aspetta di trovare di fronte il codice nuovo?

Con le registrazioni in mano ha la visione della completa ritracciabilità dei componenti (se poi ci mette anche nome del costruttore la matricola del componente e magari l'ordinerelativo al lotto/lotti acquistato/i è in grado di assicurare la tracciabilità anche in casa del produttore del componente: basta registrare tutto! su un modulo che non cambia mai!

Il problema della Check list aggiornata o meno è di una semplicità unica: se come capisco sei costretto a cambiare una check list tu metti in linea su rete di pc o sul gestionale solo l'ultima release della check list ...a prova di stupido, l'operatore si può stampare/o utilizzare solo l'ultimo modello aggiornato della check list. Il sistema di archiviazione non cambia (perchè dovrebbe?).

Vedo che tu fai l'esempio di fare un unico dossier per un lotto di 100 pezzi ad esempio, cosa cambia? se io ho 100 macchine che hanno un solo dossier di lotto (pur se fatto da 50pagine di cui 20 solo di check list), dovrò solo stare attentissimo a non cambiare i componenti durante tutta la vita in fabbrica del lotto, altrimenti dovrei spaccare il lotto in due/tre pezzi, ognuno con il suo dossier in cui sono riportati gli estremi dei componenti che determinano la differenza introdotta dai due/tre cambi di componente utilizzato.

Sto tentando di capire come fai: correggimi se sbaglio.
Tu hai una IO già pronta o meglio un fascicolo contenente tutti i moduli standard (fogli di calcolo ecc ecc) che compili ad ogni lotto; lotto che individui con un codice (alfanumerico o come cavolo lo vuoi) e quindi riporti questo codice/lotto su questo dossier, in cui dici che sono anche le 20 check list che saranno ovviamente tutte "marchiate" con quel n° di lotto.

Tu dici che quando inizi a lavorare devi avere la nuova release del dossier-lotto con tutte le check list cosi marchiate.

Certo che se fai un nuovo lotto devi andare a cancellare il numero del vecchio lotto su tutti i fogli e quindi anche sulle 20 check list e metterci il nuovo...... e già direi che se hai un lotto nuovo andrai a prenderti il template delle 20 check list che non è cambiato ed è completamente azzerato, in bianco .

Ovviamente se ad ogni nuova apertura il tuo software non ti da sempre lo standard in bianco, cambialo perchè è una ciofeca!

Se vuoi invece cambiare lo standard perchè cambi fisicamente ciclo o sue fasi, non fai altro che andare sul dossier-lotto standard e cambiarlo in modo che quando lo richiami per usarlo per il lotto nuovo avrai anche le 20 check list modificate, non ti pare?

Mi sa che il tuo intervento è dovuto al fatto che tu, espertissimo di software autocostruiti, ti sei fatto fregare dalla banalità di azzerare gli standard, o di marchiare con un solo clik un numero enne di fogli contemporaneamente e contemporaneamente cambiarli secondo le modifiche di fase/ciclo. (usi excel le le pagine pivot?)

Quanto sopra diventa davvero oneroso se i cambi di ciclo diventano frequenti e tu questi automatismi di cambi simultanei sulle diverse pagine (sia solo il codice lotto, sia e più complesso cambio di elenco fasi di ciclo) non ce li hai!
Ciao
Paolo
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 6:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

niko ha scritto:
mi riferisco a check list per il prodotto da distribuire durante il flusso di assemblaggio


Sarò "gnucco", ma io vorrei saperne un pò di più:
    a cosa servono
    quali item contengono (che tipo?)
    sono dinamiche in che senso, chi le modifica e quando?

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niko
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MessaggioInviato: Ven Mag 22, 2015 7:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

le check list sono degli elenchi di controlli da fare durante il processo di assemblaggio e seguendo il flusso a cura di personale qualità, questi controlli possono però essere sostituiti o implementati. Il mio quesito era se fosse necessario codificare il modulo con le voci dei controlli da effettuare e quindi ogni volta che si deve cambiare o implementare dei controlli dovremmo fare una revisione del tipo "sostituito controllo conformità xxxxx" con controllo conformità yyyyy", "eliminato controllo xxxx" ecc ecc aggiungo che gli operatori devono timbrare a fianco delle voci. Io mi sono risposto che dato che si tratta di voci non riferite a difetti ma a parti da controllare a questo punto codifico e se dovrò fare le modifiche di cui sopra farò revisione del documento che a questo punto diventa uno standard. diverso sarebbe, secondo me, se si trattasse di una check list di difetti che quindi entro pochi giorni o al massimo settimane dovrebbero sparire, il condizionale è d'obbligo, è corretto ciò che penso?
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Sab Mag 23, 2015 12:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

niko ha scritto:
se fosse necessario codificare il modulo con le voci dei controlli da effettuare e quindi ogni volta che si deve cambiare o implementare dei controlli dovremmo fare una revisione


Si: quel documento definito nei contenuti da un responsabile (?) identifica i controlli che gli operatori devono fare e registrare (sempre su quel documento).

niko ha scritto:
del tipo "sostituito controllo conformità xxxxx" con controllo conformità yyyyy", "eliminato controllo xxxx"


Questo è una tua scelta, può indubbiamente essere utile.

Io penso ad una cosa del genere:
Lista/scheda per componente e lista dell'assemblato creata mettendo insieme le liste/schede dei singoli componenti: codificate le liste dei componenti e gestite le loro revisioni.
Quando si devono mettere insieme le liste componenti fare attenzione (ci sono n metodi, si può usare anche excel) ad utilizzare le schede dei componenti aggiornate.
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Sab Mag 23, 2015 5:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Siamo proporio nel caso della "documented information", (informazione documentata) che introduce la nuova ISO 9001:2015 e cioè una check list che è anche IO (istruzione di lavoro) che è una informazione, documentata, del come fare .
E' ovvio che se si cambiata questa IO , bisognerà individuare i cambiamenti e cambiargli revisione.
Ogni modifica che viene apportata, deve essere fatta a cura del responsabile di processo (la nuova figura professionale che sostiturà il capo reparto [dato che non si ragionerà più per reparto o "funzione", ma per "processo"].

Trovo invece inutile che ci sia un uomo del Controllo Qualità che va a mettere una firma su di una fase completata dall'operatore, che ci mette il timbro e costui va li a fare il collaudo: il collaudo puo benissimo diventare una fase del montaggio, alla stessa stregua dello stringere due viti per montare un componente.

Si dovrebbe, secondo me, responsabilzzare l'operatore che dovrebbe fare lui il controllo, o "autocontrollo", altrimenti avremmo de-responsabnilizzato uno che può essere sostituito da un robot e bisogna metterci a fianco un CQ per controllare quello che ha fatto (capite la svogliatezza con cui questo malcapitato lavora 7 ore e mezza "... tanto c'è un altro che guarda se ho fatto bene o male...... responsasbilità ZERO"
Capite la portata psicologica dell'autocontrollo...non mi dilungo!

Caro Michele ho capito bene che faresti una scheda per ogni componente, da mettere assiema alla check listi di assemblaggio con firme e timbri su tutto?

Non trovi che basterebbe emettere la check list che una volta firmata dall'operatore (o gli operatori se le fasi sono fatte in una catena di montaggio) fase per fase, che alla fine diventa il documento di registrazione unico da mettere via ...a futura memoria o per assicurare la tracciabilità?

Cosi la check list è dapprima strumento di istruzione (IO), che diventa documento di registrazione una volta messe tutte le firme e timbri, che attestano l'avvenuto montaggio/assemblaggio e controllo!

NB: questa check list può essere anche a zero carta delle foreste amazzoniche, essendo solo una videata e la chiusura delle singole fasi avviene con la chiusura fatta a video dall'operatore che l'ha ultimata, digitando il suo n° di matricola. Poi ci puoi fare in automatico anche la generazione del tempo impiegato e magari anche il via libera per far andare avanti la linea di montaggio che si muove verso l'altro operatore a valle che sa che può fare le sue attività , dato che quelle prima sono gia state responsabilente ultimate dal suo collega a monte!

L'operatore dell'assistenza potra stamparsi, un anno o un secolo dopo, la IO/ check list archiviata, e con quella andare a fare il suo lavoro di assistenza; ovviamente chi monta i componenti deve vedere di aver montato il pezzo indicato in check list nella quale sono stampigliati i numeri di codice di ciascun componente, cosi se nel frattempo quelli dell'UT hanno cambiato qualche componente è facile dire che il cambiamento è avvenuto in data xy/zz/qqqq (data di emissione della nuova release della IO, oppure data di inizio concordata tra magazzino e UT per smaltire le giacenze e quindi lui deve aver messo in borsa il ricambio vecchio o nuovo a seconda se i pezzi sono stati realizzati, intercambiabili o, meno prima o dopo quella data.
Ciao
Paolo
PS: per essere chiaro la IO può assumere la forma di un PDF in cui per ogni fase c'è lo spazio per ogni tipo di firma/data/codice e nei campi note ci possono essere le istruzioni operative semplici, esemplificate con foto, schizzi ecc. ecc.
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Sab Mag 23, 2015 8:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho indicato qs modalità perchè conosco realtà (es sistemi hw/sw per le radiotrasmissioni), che dove non viene testato il singolo componente (fatto da n fornitori) in ingresso, ma viene controllato in fase di assemblaggio.
Durante qs fase, in pratica, testano i singoli componenti e poi l'assemblato.
Per questo ogni componente ha una lista di test, + i test di prestazione e conformità dell'assemblato.
Ognuno registra la parte di controlli che esegue.

Se uno controlla completamente tutta una fase spunta tutto e firma una volta, altrimenti spunta e firma i controlli che fa.

Paolo concordo che con strumenti informatici si fanno meraviglie e si risparmia sotto tanti aspetti, ma da questo punto di vista mediamente, per quanto vedo di solito, siamo nelle caverne (al massimo palafitte và!).

Di fatto ci siamo impegnati a rispondere, ma, a meno che non mi sia sfuggito (nel caso chiedo venia), nessuno di noi sa quale sia il prodotto finito e la sua destinazione d'uso.
Elettronica, automotive, medicale, prescrizioni CE presenti o meno, direi che potrebbero fare la differenza.
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Sab Mag 23, 2015 10:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sai Michele: non so se mi fischiavano le orecchie, ma anche io pensavo alle radio trasmissioni ed uno dei miei clienti faceva proprio il mestiere di cui stiamo parlando (lui aveva alcune squadre che andavano per bricchi ad installare i ponti radio) e l'esercito italiano gli chiese di certificarsi anche AQAP 120, loro della 9001 se ne fregavano!
Comunque è chiaro che si deve sottostare ai desiderata/requisiti del Cliente, anche se troglodita.
ciao
Paolo
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niko
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MessaggioInviato: Gio Mag 28, 2015 9:10 am    Oggetto: Rispondi citando

stiamo affrontando una fase di cambiamento dove chiaramente uno degli obiettivi è cambiare la mentalità e responsabilizzare le persone, per cui c'è bisogno anche dell'uomo della qualità in linea con una sua postazione fissa che nei suoi controlli ha anche quelli di verificare le autocertificazioni degli operatori del montaggio.La mentalità prima (ed in parte ancor oggi) era quella di "faccio come ne ho voglia perché tanto ci pensa il fine linea". Purtroppo in una azienda con oltre un migliaio di persone che ha sempre lavorato per "orticelli" e che in questa fase di ristrutturazione l'unico obiettivo vero sembra quello di tagliare personale, il cambiamento non è semplice.
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Mag 28, 2015 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Perfettamente d'accordo!,
ma se facessero un po di conti, come ad esmpio tenere i costi delle NC (che vanno scritte tutte!) i vostri Soloni scopriebbero con tanto di balzo sulla sedia, che non sono i costi degli operatori che fanno chiudere le aziende, ma la disorganizzazione becera che a me toglie ancora il fiato dopo 25 anni da consulente e centinai di aziende visitate.
Quando entro in una di queste mega ditte con davanti un giro di Cayenne e Audu 8 super extra e mi chiedo come sia acora possibile che esistano tali vaccate! mah!
ciao
Paolo
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